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Superguenda - primo capitolo


di MissSerena
11.09.2023    |    4.092    |    8 9.6
"Quel che è certo è che voglio essere donna, e poco m'importa delle conseguenze, ma soprattutto voglio godere come stasera, anzi ancora di più, devo solo..."
Mentre guidava senza una meta precisa Clark Parker fu assalito da mille domande, e quella a cui non riusciva a dare una spiegazione era anche la più scontata : che cosa gli era successo per subire una simile trasformazione, da un normale uomo fin troppo etero, a una travestita affamata di sesso.
La colpa doveva per forza essere di quel gas inalato con la dottoressa Heck, e chissà quali effetti avevano avuto sulla donna.
"Magari non fa più la santa e prendi cazzi uno dopo l'altro." penso Clark, che senza accorgersene si era avvicinato a quello che in fondo era il quartiere a luci rosse della città.
Quello che però più lo preoccupava era come si sarebbe comportato un qualunque uomo con lui, che in fondo era solo un travestito e neppure troppo carino. Nei pochi video porno con dei trav o trans che aveva visto, queste venivano scopate sempre in modo brutale, sottomettendole al volere del maschio dominante peggio delle prostitute dei bassi fondi, quelle che per pochi soldi si facevano fare di tutto, anche da più uomini insieme.
Nonostante non fosse un verginello, Clark non conosceva in alcun modo quella zona, della quale aveva però sempre sentito parlare da altri, rendendosi subito conto che non era un susseguirsi di locali equivoci.
"Sta a vedere che quel cazzo di gas mi ha anche bruciato il cervello, e ora non troverei neanche un prete in mezzo alla neve."
L'uomo analizzò ogni singolo elemento di quella formula, senza però venire a capo di qualcosa che non si andasse a scontrare contro le più elementari leggi della chimica, sino a quando non si trovò davanti a un sexy shop.
"Vediamo se qui dentro sanno darmi qualche indicazione utile." disse a se stesso dopo essersi reso conto che stava girando a vuoto.
Clark entrò nella sua nuova veste di travestita nel negozio, ma solo dopo essersi accertato che c'era solo un giovane commesso piuttosto magrolino, che squadrò la nuova arrivata dalla testa ai piedi.
Solo una volta dentro però notò che da fuori si vedeva solo il bancone, che fra l'altro era sistemato in un angolo del negozio, mentre tutto il resto era nascosto dagli scaffali.
"Come posso esserti utile bella signora." disse il ragazzo con tono ilare uscendo dal bancone.
Il chimico si rese conto che non sapeva cosa dire, del resto non poteva certamente chiedere dove ci fosse un locale frequentato da maschi arrapati, vogliosi solo di scopare una travestita se pur di bell'aspetto.
"Cercavo qualche nuovo gioco, così prima dì andare a bere qualcosa in un locale." rispose Clark dirigendosi verso il reparto vibratori.
"Se vuoi ti mostro una cosa interessante, ma solo se mi dici il tuo nome."
Clark a tutto aveva pensato tranne che a darsi un nome da donna, così disse il primo che gli venne in mente.
"Guendalina, Guendalina Gadot."
Guendalina Gadot altro non era che una ragazza del suo liceo, famosa per essersi portata a letto mezza scuola, insegnanti d'ambo i sessi compresi, e che secondo Clark aveva anche il nome da puttana.
"Io sono Rick e questo è quello che fa per te." disse il ragazzo prendendo una scatola piuttosto piccola dallo scaffale, dopo aver chiuso a chiave dall'interno il negozio.
"E che cos'è ?"
"Vieni vicino al bancone che te lo faccio vedere."
Non appena Clark s'appoggiò al bancone, Rick lo fece piegare su di esso per poi alzargli di scatto la gonna, e quindi dargli una sostanziosa palpata al sedere.
Il primo impulso di Clark fu quello di girarsi e tirare un paio di sonori ceffoni al commesso, ma dopo neanche un secondo sentì la stessa sensazione provata quando a casa sua aveva indossato il perizoma di Diana. La voglia di sentirsi donna con un uomo prese il sopravvento, così l'uomo lasciò fare Rick cerando solamente di mantenere un minimo di contegno, anche se si sarebbe fatta fottere senza perdere altro tempo. Il suo intento era infatti quello di perdere la sua verginità anale, ma senza essere troppo esplicito, anzi facendo credere a Rick che lo stava quasi violentando.
"Ma cosa stai facendo !" disse la travestita fingendosi scandalizzata.
"Stai zitta troia e lasciami fare, anche perchè vedi ho chiuso la porta non appena sei entrata e se rompi chiamo qualche amico, così dopo invece di prendere un solo cazzo ne fai indigestione." le rispose il commesso tenendole la testa contro il bancone.
"Va bene basta che non mi fai del male, però dimmi cos'hai preso." chiese Clark che pur non credendo alle minacce del ragazzo era curioso di vedere cos'aveva preso dallo scaffale.
"Vedi dentro c'è un bel plug e del gel per farlo entrare meglio, ma soprattutto c'è il telecomando per regolare la vibrazione, però adesso te lo metto nel culo così capisci meglio."
Da vero esperto del settore il commesso unse il cuneo di metallo, prima d'infilarlo senza troppa delicatezza nell'ano di Clark, che non aveva mosso un muscolo spinto dalla curiosità di quello che non poteva essere un semplice plug anale.
"Adesso alzati e datti una sistemata." le disse Rick andandosi a sedere su un piccolo divano sistemato in un angolo del negozio.
"Allora ? Com'è che funziona.... ah... ah."
Clark non riuscì a finire la frase che Rick mise al massimo la vibrazione del plug, facendolo quasi finire per terra.
"Funziona che ti sto preparando a prenderlo nel culo, perchè sia chiaro so bene che sotto sei un uomo, ma è un po' che non scopo e un buco ce l'hai anche tu." rispose il ragazzo dopo aver diminuito l'intensità della vibrazione "Quindi adesso vieni qui e mi dimostri un minimo di gratitudine per il regalo che t'ho appena fatto."
La travestita si tirò su il vestito scoprendosi le natiche, per poi sedersi a cavalcioni su Rick, ed iniziare a baciargli il collo avendo ancora qualche remora a farlo direttamente in bocca.
"Scommetto che non aspetti altro che te lo metta nel culo, non è vero Guenda ?" chiese il ragazzo mentre le palpava con sempre più ardore il sedere.
"C'è bisogno che ti risponda ?"
"Allora togliti quel vestito di merda, tirami fuori il cazzo e fammi un pompino."
Clark fu in parte sorpreso dal linguaggio del commesso, ma del resto lui stesso proprio con Guendalina non si era comportato in modo molto diverso, quando se l'era portata in macchina in un posto appartato per scoparsela pensando unicamente al proprio piacere. Il suo irresistibile desiderio di fare la stessa 'fine' della sua ex compagna di scuola, fece sì che ubbidisse alle direttive di Rick, togliendosi il vestito, per poi inginocchiarsi fra le sue gambe per tirargli fuori la mazza, che era già in piena erezione.
L'uomo non aveva mai preso un membro in bocca, ma non ebbe tempo di chiedersi da che parte iniziare, che Rick glielo spinse di forza fra le labbra, togliendogli così ogni dubbio su cosa fare.
"Brava la mia troia." disse il ragazzo tenendole la testa fra le mani per dettare il tempo "Non mi dire che non hai mai fatto un pompino perchè non ci credo, ma in ogni caso ti do le giuste indicazioni, stringi le labbra e succhia, sì brava così vedo che hai già imparato bene, però non farmi venire perchè prima voglio romperti il culo in due, sempre che non te l'abbia già aperto troppo chi c'è stato prima di me."
Clark non solo sentiva crescere la mazza del ragazzo in bocca, ma anche il desiderio di essere per la prima volta donna, e alla fine decise di non poter più aspettare. Da vera assatanata di sesso si sedette sulle gambe di Rick dandogli le spalle, per poi impalarsi sulla sua mazza senza sentire alcun dolore.
"Alla faccia della troia, questa sì che è fame di cazzo !" urlò Rick sorpreso dall'audacia della travestita "E devo dire che hai anche il culo stretto per una che salta addosso al primo cazzo che vede !"
Clark era invece rimasto sorpreso dal fatto di non aver provato alcun dolore nonostante avesse il culo ancora vergine, ma ben presto il suo unico pensiero fu godere, anche se gli venne subito naturale muoversi come amava fare la sua ragazza Diana quando era con lui. Da donna consumata iniziò infatti a salire e scendere muovendosi anche se di poco a destra e sinistra, facendo attenzione a far sì che quella mazza tanto desiderata non uscisse mai dal suo ano.
Nonostante stesse godendo senza di fare nulla, Rick non amava stare sotto, e quindi prese quella che chiamava Guenda per farla sdraiare alla meno peggio sul divanetto, e finalmente mostrare le sue doti di stallone, che non erano certo da poco.
"Voglio vederti godere mentre prendi il mio cazzo nel culo." disse il ragazzo afferrandole i piedi per allargare ancor di più le gambe.
"Perchè non la finisci di parlare e mi fai vedere cosa sai fare." rispose Clark ancor più voglioso del commesso.
Non avendo alcun ostacolo, e usando anche il suo stesso peso, Rick iniziò a scopare la travestita con tutta la sua irruenza, senza mai smettere d'insultarla.
"Dillo che ti piace il mio cazzo, dillo o ti scopo anche con uno finto."
"Sì mi piace il tuo cazzo, lo voglio tutto dentro."
"Eccotelo troia che non sei altro, anche se per te ci vorrebbero quelli di tutto uno stadio."
Clark ebbe il suo primo orgasmo anale, che gli spense il cervello mandandolo in una dimensione parallela dove c'era solo puro piacere, Pur non toccandosi in alcun modo, e del resto il suo pene era di dimensioni ridicole, era come se fosse lui la parte attiva di quel rapporto, solo che tutto il godimento che provava arrivava dal suo ano, oramai quasi violentato da Rick.
Poco dopo l'uomo ebbe un secondo orgasmo, se possibile ancor più violento del precedente, che lo mandò ancor più in estasi, nonostante gli mancasse l'aria come se qualcuno gliela avesse aspirata via direttamente dai polmoni. Senza più forze Clark quasi non si accorse che Rick si era spostato per mettergli la mazza in bocca, per venire poco dopo schizzandogli il suo piacere principalmente sulle labbra.
"Puliscimi il cazzo puttana, anche perchè con te non ho ancora finito." disse il commesso col suo consueto tono autoritario.
Pur esausto Clark iniziò a leccargli l'asta, finendo ben presto col prenderla in bocca come aveva fatto prima, coll'inevitabile risultato di fargliela tornare forse ancor più dura di prima. Quello che più lo colpì era la naturalezza con la quale faceva qualcosa che per lui era completamente nuovo, con la maestria di una donna ben esperta nell'arte del fellatio. Pensò che in fondo stava facendo ciò che gli piaceva ricevere, ma non seppe darsi una risposta al perchè provava ben più d'un sottile piacere nel farlo. Rick però non gli diede troppo tempo per pensare, facendolo mettere carponi per poterlo possedere un'altra volta.
Il commesso fu brutale, sodomizzando completamente la travestita con un solo potentissimo affondo, che le tolse il fiato regalandole però un piacere mai provato. Più Rick spingeva con violenza, più Clark godeva, senza riuscire a fare nulla per nasconderlo, gemendo senza sosta quando non urlava il proprio piacere.
"Mio Dio quanto sei troia !" esclamò il commesso senza mai fermare il suo incedere a tratti quasi disumano "E il bello è che hai il culo stretto, il che vuol dire che hai provato da poco il piacere del cazzo, anche se non aspettavi altro da chissà quanto tempo."
"E a te che importa ?" rispose Clark che voleva solo esser sbattuto peggio di una battona da strada "Quindi scopami e fammi godere, che tanto piace anche a te."
Per tutta risposta Rick infilò i due indici nel retto della travestita per allargarlo il più possibile, per poi farci entrare anche la sua mazza.
"Ah così mi fai male !" protestò Clark
"Stai zitta puttana, tanto so che ti piace e che fra qualche giorno pregherai per prendere due cazzi nel culo."
Rick usò tutto quello che aveva a sua disposizione per allargare l'ano della travestita, riprendendo anche il plug vibrante come gran finale.
Clark da parte sua viaggiava su un altro binario, del tutto estraneo alla brutalità del commesso, dove arrivava solo il piacere di quella lunghissima sodomizzazione che pareva non avere mai fine. Non ebbe un vero e proprio orgasmo ma uno stato di godimento che pur non avendo un picco, lo tenne in estasi per tutta la durata del rapporto.
Alla fine Rick lo fece girare e questa volta gli venne direttamente in faccia, con pochi ma copiosi schizzi che poi gli spalmò sul viso come ultima umiliazione.
"Ora chiamo qualche amico così finiamo di farti la festa." disse Rick prendendo il suo cellulare.
Clark fu colto dalla paura più pura, più che altro perchè non aveva la minima idea di come avrebbe reagito se messo in mezzo a un'orgia, così colpì il commesso con un violento dritto in pieno mento che lo fece cadere a terra senza sensi.
L'uomo si rivestì in tutta fretta, ma prima di scappare via prese il plug vibrante e un grosso vibratore, ben più grande di quello che aveva a casa sua.
"Non so quanto costino questi due gingilli, ma certamente meno della scopata che ti sei fatto." disse a Rick che era ancora svenuto sul pavimento.
Clark salì in macchina per tornare a casa sua a velocità sostenuta, approfittando del fatto che a quell'ora il traffico era scarso, e la maggior parte dei semafori fuori servizio. Durante il tragitto non poté però non pensare a quanto era accaduto, e poco prima d'arrivare a destinazione trasse l'unico conclusione logica.
"Da stasera Clark è morto, molto meglio Guendalina anche se non sarà facile spiegarlo a Diana, ma soprattutto capire cosa dovrò fare sul lavoro. Quel che è certo è che voglio essere donna, e poco m'importa delle conseguenze, ma soprattutto voglio godere come stasera, anzi ancora di più, devo solo capire come."


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