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BEATA GIOVENTÙ – Capitolo 3


di Giorgio_2013
30.08.2013    |    11.755    |    0 9.5
"Lara si accorse che Michela sapeva come fare..."
Michela aveva quello sguardo languido di chi sapeva che ora era il suo turno.
Guardò folgorata le tettone di Lara:
- Non ne ho mai viste di così grandi…
sussurrò, come a sé stessa. Poi spingendo dolcemente Lara sul fianco si chinò e prese a baciarle.
Lara si accorse che Michela sapeva come fare. Sapeva come leccarle e come farla impazzire.
Lara incominciò a lanciare gridolini di piacere. Poi senti Michela chinarsi tra le sue cosce. Ebbe un attimo di incertezza da cui si riscosse subito facendosi togliere le mutandine delicatamente da Michela.
La mano di Michela iniziò ad accarezzare la passera di Lara, piano, dolcemente, come solo lei sapeva accarezzarsi., non come i rudi e svelti gesti di un maschio. Questo era il piacere di due donne che volevano prolungarsi l’estasi del momento.
Poi Michela sussurrò:
Adesso vedrai… tocca a me ora...
E Michela scese fra le cosce di Lara, che senti la lingua leggera di Michela saettare dolcemente sul suo sesso.
Piccoli colpi sul clitoride di Lara la fecero sobbalzare. Michela la mangiava con una tenerezza da innamorata.
In pochi secondi Lara venne, mugolando, stringendo le coperte del letto di Michela e inarcando la schiena, offrendosi di più alla bocca di Michela.
Ma Michela non era ancora sazia e continuò a leccare Lara e a penetrarla con la lingua finché Lara non gemette ancora di piacere, con la figa che sbrodolava umori sul viso di Michela.
Michela sembrava in preda ad una trance sessuale da ninfomane. Lara senti di la mano di Michela accarezzarla... e un suo dito intrufolarsi e giocare con l’ingresso della sua fessura. Michela la penetrò con un dito, procurandole un brivido.
Lara sussultò quando introdusse il secondo. Michela iniziò a muovere piano le sue dita dentro quella fessura calda e bagnata.
Lara le accarezzò i capelli, piano e dolcemente; poi ci si aggrappò quasi disperatamente quando Michela iniziò a muovere le dita velocemente quasi con furia.
Lara mugolava a tutto spiano cercando di sfuggire a quel movimento per avere l’orgasmo immediatamente; Lara ormai era persa in quest’estasi di sesso, cercava di divincolarsi ma a tempo stesso diceva a Michela di continuare e le tirava i capelli.
Lara venne sorridendo nonostante che Michela possedendola con foga le stava sicuramente facendo male, ma era un male divino per lei quanto essere scopata da un cazzo che spinge a più non posso come se volesse sfondargli la figa.
Il terzo orgasmo che Lara provò fu assurdo e al tempo stesso meraviglioso.
Lara pensava in quel momento che mai si sarebbe aspettato che un ditalino le sarebbe piaciuto così tanto. Ma nella riflessione si accorse invece di pensare che mai le era piaciuto così tanto.
Lara lasciò i capelli di Michela e le sorrise sorniona sapendo in coscienza sua che quello era solo l’inizio di una giornata di sesso con l’amica.
Non erano imbarazzate, stranamente...
Michela andò a sedersi accanto a Lara che rimase sdraiata, mentre Michela giocherellava con i suoi grossi seni eccitati, tintillando i turgidi capezzoli o solleticando la grossa aureola.
Lara allungò anche lei una mano e afferrò una piccola tetta di Michela e con il pollice le stuzzicava il capezzolo. Michela si lasciò andare ad un gemito dolcissimo di piacere.
A questo punto Lara si sollevò e contemporaneamente fece sdraiare Michela. La baciò, mettendoci dolcezza e passione, scendendo poi sul suo seno.
Lara voleva renderle lo stesso piacere che aveva ricevuto da Michela. Una donna vuole essere coccolata e sbattuta. E seguii quello schema.
Lara leccò e mordicchiò i capezzoli di Michela. Lei sussurrava il suo nome. Mentre la bocca di Lara era su un seno, la sua mano si occupava di stuzzicare l’altro capezzolo.
Ma Michela le mise le sue mani sulla testa di Lara cercando di spingerla verso il basso.
Lara la guardò negli occhi; Michela le sussurrò con tutta la sua voglia:
- Ti prego, Lara …
Lara scese tra le sue gambe aperte.
Eccola lì. Sembrava un fiore. Aveva le labbra gonfie, come volessero esplodere.
Aveva un odore dolce e pungente ed aveva tutta la peluria bagnata.
Michela si dimenò e ripetè:
- Ti prego…
Alla supplica dell’amica, Lara si tuffò.
La lingua di Lara raggiunse il clitoride. Lo leccò piano, timidamente. Gli diede dei colpetti. Michela si dimenava, spostando la testa di Lara ogni tanto per fargli capire dove volesse essere leccata.
Lara Cercò la fessura umida di Michela con la bocca: era carica di umori. Leccò e la penetrò con la lingua, come aveva fatto con lei (non proprio, perché Lara lo fece con più veemenza …) e in breve Michela venne nella sua bocca ansimando notevolmente e tirandogli i capelli.
Poi Lara penetrò anche con le dita. Prima con uno (e Michela ebbe un orgasmo subito) poi con sue (e venne di nuovo).
Lara riprese a leccare la figa bagnata di Michela, bevendone gli umori e strofinando forte la sua lingua tra le pieghe delle sue labbra e dentro la sua vagina come volesse entrare dentro quel buco con tutta se stessa. Divorava la figa di Michela! Le regalò altri due orgasmi.
Michela mentre godeva invocava il nome di Lara.

Lara sorrise e si immaginò la continuazione con quella “spesa” che avevano fatto...
Alla fine Lara si sdraio accanto Michela e quest’ultima la sorprese dicendogli:
- Il gran finale!....
Michela gli balzò sopra. Allargando le cosce di Lara, sollevandogli una gamba.
Michela si posizionò a cavalcioni tra di esse, in modo che la sua figa fosse a contatto con quella di Lara e iniziò a strusciarsi. In breve iniziò a strusciarsi anche Lara.
- Come nei porno che mi ha mostrato Luca...
disse Michela
- Che hai visto con Luca!
Lara di rimando a Michela.
Si guardavano negli occhi mentre gemevamo.
Le mani di Lara a stringere le tette di Michela; le mani di Michela sulle enormi tette di Lara.
Mano a mano che l’orgasmo si avvicinava aumentavamo il ritmo.
Iniziò a essere una furiosa cavalcata.
Mugolavano entrambe, in preda al piacere che non vedevamo l’ora di soddisfare.
- Sto venendo, Lara!-
disse all’improvviso Michela...
- Anche io, piccola...
Le rispose Lara ansimando languidamente.
Aumentarono il ritmo e vennero con un’intensità tale da ammutolirsi dopo il gemito finale di vittoria.
Michela si sdraiò su Lara.
Si baciarono e ripresero fiato.
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