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Gay & Bisex

faccio contento il mio superiore al lavoro


di pirlino
04.11.2023    |    1.253    |    2 9.7
"L’omone, che si chiamava Flavio, mi spiegò che dovevo togliere i panni sporchi dai carrelli, metterli nei sacchi, e caricarli sul furgone..."
Come ogni anno, finita la scuola, allora ero al 4° liceo, mia madre insisteva che dovevo trovarmi un lavoretto per l’estate ma io non ne trovavo, anzi, non ne cercavo affatto. Allora fu lei ad interessarsi di trovarmelo. Infatti, un giorno mi disse di presentarmi a una casa di riposo nel paese adiacente che cercavano un aiutante per la lavanderia. Io non ero molto contento di fare quel lavoro, ma alla fine accettai. Appena arrivato mi accolse il direttore, un uomo molto serio, che mi squadrò e disse: "cerchiamo un ragazzo per aiutare il responsabile nel trasporto della lavanderia dal lunedi al venerdi', se vuoi provare per me va bene". Accettai, e di lì a poco arrivò lui, il responsabile della lavanderia: un omone di 1,90 per 110 kg, capelli rasati, mani grosse. Come mi vide disse: "ma che ci faccio con questo ragazzino? Se volevate darmi un aiuto vero ci voleva un ragazzone robusto!". Io mi sentii un po’ umiliato, ma in fondo era vero, essendo 1,65 x 48 kg sembravo più una ragazzina, anche per i miei lineamenti fini del viso ed i miei capelli biondi. Comunque mi portò dabbasso dove c’era il locale lavanderia. L’omone, che si chiamava Flavio, mi spiegò che dovevo togliere i panni sporchi dai carrelli, metterli nei sacchi, e caricarli sul furgone. Era un lavoro faticoso e in più eravamo già a fine giugno e faceva gia' caldo. Nelle pause lui se ne andava in bagno e ci stava mezzora… chissà cosa faceva. Poi capii quando trovai riviste porno nascoste un po’ dappertutto, il maiale si segava durante l’orario di lavoro. Allora anch’io una volta ne presi una e la nascosi sotto la maglietta. La aprii nel cesso, ma dovevo stare attento, perchè la porta non aveva chiave nè chiavistello. Era una copia de Le Ore, e si vedevano foto molto eccitanti, per cui non resistetti e mi segai. Quando uscivo rimettevo la copia la suo posto, ma una volta uscendo lui mi fermò e disse: “Che occhiaie che hai ti sei segato sulle mie riviste, vero?” Io rimasi muto e imbarazzato, ma lui mi alzò la maglietta e vide Le Ore sul mia addome. “Ah porcellino… ti piacciono anche a te le cose sporche eh? Non avere paura, vieni con me di là che ce la guardiamo assieme!” . Mi portò in uno stanzino, accese la luce e mise la rivista su un cartone di biancheria imballata. Poi cominciò a sfogliarla commentando: “Guarda che gnocca… guarda come succhia sto cazzo…guarda questa che prende due cazzi alla volta.. e questa che si fa fare il culo a pecora?” E mentre parlava si toccava la patta della tuta. Ad un certo momento si abbassa i pantaloni e mi fa vedere il cazzo duro: era sui 15 cm ancora moscio. Poi mi prende la mano mi fa: “Mmmm che bella manina da sega che hai… dai toccalo!” Io ero molto eccitato e lo lasciai fare. Sentii che aveva il cazzo caldissimo e cominciai a menarglielo su e giù. “Ohh sii così… vedi che ti piace segare…. continua… sii” Dopo qualche minuto lui disse. “Ahhh cazzo vengooooo” e sborrò sulle pagine della rivista. La cosa finì lì, ma da quel giorno lui non mi mollò più. Ogni giorno, nelle pause del lavoro, ci chiudevamo nel cesso o nel ripostiglio e ci segavamo sui porno. Dopo una settimana però non gli bastava più. Un pomeriggio, mentre commentava la foto di una che spompinava un cazzo enorme, mi disse: “Prendimelo in bocca”. Ormai ero sotto il suo potere e l’accontentai. In ginocchio cominciai a leccarlo lentamente e poi a succhiare, a succhiare sempre più forte mentre lui guidava la mia testa sul suo cazzo che sapeva un poco di piscio. “Ahhh…lo sai che spompini come una vera troia? Continua così dai…” Inizialmente quando stava per sborrare mi avvertiva così che potessi staccarmi. Ma poi decise di non avvertirmi più e di scaricarmi in bocca la sua sborra calda. Anzi, di lì in poi pretese che l’ingoiassi tutta, leccando anche ogni goccia residua sul cazzo e sui coglioni.
Ma le cose, ovviamente non potevano finire lì. Ora che aveva la mia bocca voleva qualcos’altro e ad essere sincero lo volevo anche io che accadesse. Un pomeriggio mi portò nel solito ripostiglio, però, invece di tirare subito fuori il cazzo, cominciò a baciarmi sul collo e a frugarmi dappertutto. Mi tolse la maglietta e prese a leccarmi i capezzoli, poi mi abbassò calzoncini e mutande e mi lasciò nudo di fronte a lui. Io non capivo più nulla, ero soggiogato da lui. Mi abbracciò di nuovo forte e prese a palparmi il culetto liscio, dandomi anche qualche sculacciata. Poi mi guardò negli occhi e mi disse: “Tu sei la mia troia, hai capito? Ti faccio qualsiasi cosa, ok?” Non feci in tempo a reagire che già mi trovavo a pecora su un balla di biancheria. Lui mi divaricò le coscette glabre, mi aprì le chiappette e ci sputò in mezzo. Capii che voleva incularmi, ma ormai ero suo e pertanto dissi solo: “Non farmi male, vacci piano” Lui rispose: “Ma che male… vedrai che goduria che sentirai, cara frocetta!”. Mi appoggiò la cappella calda sull’ano e poi lentamente mi penetrò. Poi una volta entrato per metà cominciò a stantuffarmi dicendo “Sii.. t’inculo tutto… mmm che culetto caldo che c’hai” Ora mi sentivo proprio come quelle troie che vedevo nelle riviste, ma non so perchè non provavo vergogna, ma solo piacere di essere posseduto da lui. Dopo pochi minuti di sbattimento lo sentii grugnire e dire “Sborrrooo!”. Senza alcun ritegno mi aveva riempito il culo e ora lo sperma mi colava sulle coscette. Ora che ero diventato la sua amante-troia mi trattava un po’ meglio sul lavoro, ma voleva sempre che lo seguissi nelle sue perversioni. Per esempio, a volte mi faceva annusare le mutandine sporche di certe pazienti “ancora buone”, come diceva lui (anche se avevano 70 anni o più). Ogni giorno pretendeva di chiavarmi, anche in posti insoliti come il magazzino del giardiniere, la soffitta, ecc. Il Direttore non so se sapesse ma mi guardava in modo strano, forse notando il suo trattarmi bene. Poi un giorno successe una cosa. Flavio scese in lavanderia e disse: “é arrivato un nuovo paziente, un uomo di 70 anni che s’è rotto il femore, oh… l’ho visto pisciare nel pappagallo, c’ha un cazzo notevole anche da mollo… secondo me duro può arrivare a 25 cm!” “Ok”, dissi, “ma a noi che ci frega?” “Ci frega perche voglio vederti inculato da lui, cara frocetta!” “Ma che dici, non sei geloso?” “Si, ma voglio vedere come ti aprono per bene il buco del culo!” “Ma come fai a sapere che gli piace il culo?”. ”Non ti preoccupare, ci pensero' io” . Allora fece amicizia con il paziente e venne a sapere che era vedovo e che gli aveva confessato che arrapato come era si sarebbe chiavato anche una pecora. Flavio allora gli disse che conosceva un ragazzino a cui piaceva il cazzo, e lui acconsenti.
Il giorno dopo, dopo avergli fatto un bocchino nel cesso, mi porto' nella camera del vecchio che stava a guardare un pornazzo su un giornalino datogli da Flavio.
Chiuse la porta della camera e mi mise vicino a lui. Mi accarezzò, mi diede una pacca sulle chiappe e rivolgendosi a lui disse: “Questo e' il mio amico di cui ti ho parlato, è un frocetto, gli piace il cazzo. Glielo faresti assaggiare?” Il tizio, di nome Alfonso, rimase un po’ stupito ma poi disse: “Perchè no, solo che qui non si può e io sono bloccato.” Allora Flavio tirò fuori un’idea: “Domani pomeriggio c’è una riunione di tutto il personale nella sala dei convegni, qui rimaniamo solo io e lui. Che ne dici?” “Per me va bene”, rispose Alfonso toccandosi già l’uccellone moscio. All’indomani entrammo nella sua stanza, ma per sicurezza mettemmo una sedia davanti alla porta in modo da evitare brutte sorprese. Alfonso era lì, nel letto con lo schienale rialzato. Si tolse il lenzuolo di sopra ed io mi avvicinai al letto. Gli abbassai le mutande e vidi il suo cazzo moscio e le palle coi peli bianchi. Appena lo toccai lui ebbe un sussulto e una volta preso fra le mie manine lo vidi irrigidirsi, evidentemente gli piacevo. Intanto Flavio guardava e m’incoraggiava. Presi in bocca quella magnifica cappella e presi a succhiare come esperto bocchinaro. Nella mia bocca il cazzo cresceva sempre piu’ e ora era diventato un’asta di carne stupenda. Flavio mi disse di spogliarmi. Salii di nuovo sul letto a carponi mostrando il mio culetto a Flavio mentre riprendevo a spompinare il vecchio. Mentre lo succhiavo con avidità sentivo Flavio che mi spalmava una cremina sull’ano per prepararmi alla chiavata. “Ora basta succhiare se no sborra, sieditici sopra, dai zoccola!” Così mi misi a cavalcioni sopra Alfonso che si teneva il cazzo dritto come un palo, ma appena imboccato nell’ano mi fermai perchè avevo paura. Flavio s’incazzò e disse che dovevo prenderlo, ma spalmò un po’ di cremina anche sul quel cazzo duro. Stavolta lo imboccai bene e mi entrò la cappella dentro. Cominciai a muovermi su e giù lentamente e sentivo il suo cazzone che si apriva la strada dentro il mio culo. “Daiii..siii così… fatti inculare tutto Frocetta!” Non era facile per me perchè dovevo fare tutto da solo stando attento a non fargli male alla gamba che aveva rotta. Ma lentamente il cazzone mi penetrava dentro e ora andavo su e giù più veloce, mentre Flavio ora si masturbava furiosamente vedendomi sfondare il culo. “Siii così porca troia prendilo tutto, bagascia!” Quando il cazzo mi entrò tutto dentro il vecchio non resistette oltre e mi sborrò nel culo. Sentii lo sperma caldo nell’intestino e rimasi alcuni minuti fermo per prendere fiato. “Ora andate”, disse Alfonso “Non si sa mai”. Mi alzai da quella posizione mentre mi colava la sborra dal culo, mi asciugai mentre Flavio anche lui aveva appena sborrato sul pavimento. Ci rivestimmo e tornano giù di sotto. Flavio mi diede da bere poi mi disse: “Oggi finalmente puoi dire di essere diventata una troia rottainculo”. “Grazie” dissi, e volle anche vedere il mio buco del culo appena chiavato
Mi misi a novanta gradi davanti a lui, mi abbassai i pantaloncini e prontamente ci mise dentro un oggetto bello grosso.
Continuo' a chiavarmi con quel coso fino a che divenne duro di nuovo e volle essere sbocchinato fino a sborrarmi in gola.
Il giorno dopo al pomeriggio parlammo di ciò che era accaduto. Flavio era ancora eccitato di avermi visto essere inculato dal vecchio, io ero eccitato ma anche confuso. MI era piaciuto molto essere inculato da un cazzo così grosso ed allo stesso tempo mi era piaciuto succhiarlo, prenderlo in bocca per leccarlo e godermi la sborrata in culo come ricompensa.
Avevo voglia di riprendere in bocca il cazzo di Flavio., al solo pensiero mi eccitavo come un porco e cosi' feci.
Flavio mi chiese se mi andava di assaggiare di nuovo quel cazzo, gli risposi di sì, che voleva vedermi di nuovo penetrato. Passarono alcune settimane e continuai a farmi chiavare dal vecchio! Era un vero porco. Mi faceva il culo quasi tutti i giorni, a volte voleva anche che gli mantenessi il cazzo in mano mentre pisciava, per poi farmelo leccare ancora gocciolante di urina. Poi un giorno Flavio mi ha invitato a fare un viaggio in barca con lui nel fine settimana all'isola di Ischia. Chiesi a mia madre se ci potevo andare, ed ottenuto il suo permesso di buon mattino andai al porto.
Sono arrivato alla sua barca e con mia grande sorpresa Flavio aveva invitato anche un suo amico, Roberto. Avevo capito cosa voleva che facessi con il suo amico. Ad ogni modo, salpammo, e in meno di due ore eravamo a Ischia. Attraccammo la barca e Flavio mi chiamò dalla cabina della barca, dove c'era un letto e un angolo bar. Entrai, mi offrì da bere e disse di mettermi comodo, l'ho guardato lì in piedi con un costume da bagno e maglietta e ho visto il grosso rigonfiamento nei suoi pantaloncini. A quel punto, Roberto è entrato, evidentemente era appena uscito dalla doccia. Indossava solo un asciugamano. Flavio si è avvicinato a me e, all'improvviso, ha iniziato a massaggiarmi le spalle ed il culetto, quindi mi ha detto di sdraiarmi sul letto e di togliermi la maglietta. Così ho fatto, e lui si è messo a cavalcioni su di me dopo essersi tolto la maglietta e aver rivelato il suo bellissimo petto peloso, e ha iniziato a massaggiarmi le gambe e l'interno delle cosce. A questo punto, ho notato che Roberto era seduto sul divano e si faceva una sega mentre ci guardava. Flavio mi voltò e posò le sue labbra sulle mie e lentamente fece scivolare la sua lingua nella mia bocca. Oh cavolo, era così bello, poi si è abbassato e ha iniziato a massaggiarmi lentamente l'inguine attraverso il costume da bagno.
A quel punto è arrivato Roberto e mi ha tolto completamente il costume da bagno. L'ho visto lì in piedi con un'enorme erezione e aveva anche un bel petto peloso. Non potevo credere di essere cosi' fortunato ad avere due uomini su di me. Flavio smise di baciarmi e si tolse il costume da bagno rivelando il suo bel cazzone. Me lo avvicino' alla bocca e io presi la testa e cominciai a succhiarlo e a massaggiargli le palle con la mano. Ancora non riuscivo a credere a quello che stava succedendo, ma ero in pura estasi. Roberto ha continuato a sollevarmi le gambe in aria e ha iniziato lentamente a infilarmi il suo grosso cazzo nel culo poco alla volta. Oh, stavo cominciando a gemere, ma era così bello avere un uomo che mi scopava nel culo e l'altro che mi scopava la faccia. Entrambi stavano davvero pompando forte dentro di me.
Guardare questi due sexy uomini mentre mi scopavano da entrambe le parti era più di quanto potessi sopportare. Mi sono abbassato e ho accarezzato il mio cazzo e in 3 colpi stavo sparando in aria, colpendoli entrambi . A quel punto, entrambi hanno smesso di chiavarmi, sono usciti dalla mia bocca e dal mio culo e simultaneamente hanno sparato i loro enormi carichi di sperma su di me e cavolo, mi hanno fatto una doccia di sborra. Dopo che hanno finito di sparare, sono crollati sul letto su entrambi i lati. Ci asciugammo a vicenda con l'asciugamano e ci addormentammo per un'oretta.
Più tardi, mi sono svegliato e stavano dormendo entrambi, quindi sono scivolato giù dal letto e sono andato a farmi una doccia. Sono tornato ed erano svegli anche loro, mi sono messo tra di loro che hanno subito cominciato ad accarezzarmi su tutto il corpo. Flavio mi ha messo un dito nel culo mentre Roberto si dilettava con il mio cazzetto, ed io gli succhiavo il cazzo fino a quando il mio naso non ha toccato il suo pube, poi mi ha messo una mano dietro la testa e mi ha guidato delicatamente su e giù sul suo cazzo, sempre più velocemente. Gemeva e lo adorava. Dopo un po', mi ha staccato la testa dal cazzo e ha detto: "Allora, piccola troia hai voglia di farti scopare?"
"Oh Dio, sì!" Ho detto. "Bene, adesso te lo rompo sto culo", disse, raggiunse il tavolo accanto al letto e tirò fuori del lubrificante. "Mettiti in ginocchio", ordinò. "Alza il sedere in aria e allarga le gambe più che puoi." Ero incredibilmente emozionato. Essere inculati è sempre stata una delle mie voglie più grandi. Roberto si era spalmato un po' di lubrificante sulla mano e sul mio sedere e stava facendo scorrere le dita su e giù per la fessura del mio sedere.
"Rilassati e basta," mi ha detto, mentre mi infilava un dito lubrificato nel sedere. Gemevo di piacere e volevo di più. Dopo un paio di minuti ero pronto. Ha messo il suo cazzo ancora duro vicino al mio buchetto e ci ha aggiunto altro lubrificante. Si mise dietro di me e mi aprì le gambe per spingermi giù alla giusta altezza. Potevo sentire la testa del suo cazzo premuta contro il mio buco del culo. Mi ha detto di rilassarmi di nuovo e, poco dopo è entrato di qualche centimetro o due. Lo ha ritirato lentamente e lo ha rimesso a posto, questa volta un po' più velocemente. È stata una sensazione straordinaria; c'era pressione e sembrava che mi stessero allungando il culo, ma non c'era molto dolore. "Stai bene?" chiese. Gli ho detto " sì, fottimi più forte, come fossi una bambola". Roberto accelerò il ritmo mentre Flavio mi teneva le chiappe aperte. Ha iniziato a pomparmi il culo più forte e più velocemente. "Chiavami!" Ho urlato. I suoi gemiti si intensificarono e potevo dire che stava per venire. Ho sentito il suo cazzo spasmare, e poco dopo mi ha riempito il culo si borra calda, poi dopo un poco ha ritirato il suo cazzo molle dal mio culo.
Ho iniziato ad alzarmi perché pensavo di aver finito, ma da dietro di me potevo sentire Flavio dire: "Ti piace, eh troia? Adesso tocca a me", quindi ha aggiunto un po' di lubrificante sul suo cazzone ed io sono andato un po' nel panico. Avevo il culo a pezzi. Flavio non era gentile come lo era stato Roberto. Meno male che a quel punto ero un po' sciolto, perché invece di allentarlo, ha infilato subito tutto il cazzo in me. Ho grugnito; mi sentivo come se fossi stato diviso in due parti. Si fermò per un momento e mi diede la possibilità di adattarmi. Poi mi ha afferrato per i fianchi e ha iniziato a scoparmi ancora più forte di quanto avesse fatto Roberto. Mi ha fottuto il cervello per quelli che sembravano essere 10, 15 minuti. Il mio culo era insensibile ora, e mi faceva anche male. Alla fine, si è stancato della posizione alla pecorina e mi ha detto di mettermi sulla schiena, cosa che ho fatto. Mi ha afferrato le caviglie e le ha messe sulle sue spalle, poi ha fatto scivolare di nuovo il suo cazzo nel mio culo dolorante. Dopo avermi scopato in questo modo per qualche minuto, ha detto: "Il tuo culo è così caldo -- adoro scoparlo. Ti piace?". "Sì," ho detto, ma volevo che venisse per potermi riposare un po'.
"Sai, uno dei grandi piaceri di stare con un uomo è avere qualcuno che ti viene in bocca," disse mentre continuava a scoparmi con le gambe sulle sue spalle. "Lo vuoi?"
"SÌ!" Ho detto. Oltre ad essere scopato, avere un ragazzo che mi sborrava in gola era una delle altre cose che mi piaceva di più. Detto questo, Flavio smise di pomparmi il culo, si avvicinò a me e mi diede un dolce bacio sulle labbra. Poi, ha ritirato lentamente il suo cazzo dal mio sedere stanco, e mi ha fatto sdraiare su un fianco mentre si inginocchiava davanti a me. Mi ha messo il suo cazzo in faccia e ha detto: "Succhiamelo".
Per la seconda volta quel giorno avevo in bocca l'enorme cazzo di Flavio. Ancora una volta, ho provato a rilassare la gola in modo da poter assorbire tutto. Ho succhiato più forte e più velocemente che potevo. Alla fine, dopo un paio di minuti, iniziò a gemere forte. Con la mano sinistra mi afferrò la nuca e la tirò via dal suo cazzo pulsante. Con la mano destra, iniziò ad accarezzarsi il cazzo pulsante, che posizionò solo a circa 10 cm. dalla mia bocca aperta in modo da poter vedere i fuochi d'artificio. Un flusso dopo l'altro dello sperma di Flavio colpì la parte posteriore della mia bocca aperta e un po' mi colò lungo il mento. Mi ha rimesso il cazzo in bocca così potevo ripulirlo tutto. È stata un'emozione incredibile.
"Sei stato bravissimo, ora andiamo a mangiare qualcosa sul molo, perche' al ritorno ti scoperemo di nuovo quel culo da troia che hai". Inutile dire che ero completamente rotto e distrutto, ma dopo averci rifocillati fui io a cominciare i giochi.
È successo che altre volte mi hanno scopato insieme. Ho avuto un'esperienza fantastica e strabiliante con Flavio e Roberto, e non vedevo l'ora di riviverla. Se sei un ragazzo giovane con fantasie bisex, ti consiglio di provarci a farlo con due uomini maturi o almeno piu' grandi di te di almeno 20 anni, che sanno come trattare una piccola troia! L'unico rammarico che ho è non averlo fatto abbastanza spesso.
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