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Gay & Bisex

Alessio mi fa vestire da femminuccia


di pirlino
03.02.2023    |    16.031    |    25 10.0
"“Non cela faccio…fa troppo male…” “Dai ci siamo quasi!” “No no..."
Sin da quando ero piccolo mi divertiva giocare con indosso i vestiti femminili, e quando l’occasione lo permetteva, mi piaceva intrufolarmi in camera di mia madre per poi rubarle i vestiti dall’armadio e indossarli, rimanendo davanti allo specchio a guardarmi mentre mi spogliavo.
Un giorno ero in casa con un mio amichetto, Alessio, e gli confessai questo mio segreto e stranamente mi disse che era incuriosito e che gli sarebbe piaciuto vedermi in vesti femminili. Alessio aveva la mia stessa età e per certi versi eravamo molto simili negli interessi, ma non avrei mai pensato che fosse pure lui così interessato.
Così entrammo in camera di mia madre, la quale non sarebbe tornata prima di cena.
Aprii il suo armadio ed il cassetto dell’intimo, lasciando scegliere a lui cosa avrei dovuto indossare. Dopo qualche minuto scelse una canottiera rosa, una gonna corta bianca e dal cassetto un perizoma nero con in abbinamento un reggicalze dello stesso colore.
Così iniziai a spogliarmi completamente proprio davanti a lui, che seduto sul letto rimase fermo ad osservarmi. Iniziò a sorridere per poi farmi i complimenti su quanto effettivamente mi stavano a pennello quei vestiti. Poi si alzò e ritornò a rufolare dentro al cassetto dell’intimo, mentre io mi guardavo contento davanti allo specchio.
Dopo qualche secondo sentii chiamarmi e mi disse esclamando .“E questo cos’è?!”
“Cosa?” Risposi.“ Vieni! Guarda…” Mi girai di spalle e vidi mio Alessio tirare fuori dal cassetto un pisello finto in silicone, sventolandolo in aria. “Ma…è… “Un cazzo finto!”
“Oddio…” “Ma non ha un uomo tua madre?” “Si…ma…” “Forse non le basta e ne vuole un altro! Ahahah “.“Dai…coglione! Rimettilo al suo posto!”. “Ok ok…”
Mi girai nuovamente verso lo specchio a guardarmi e vidi arrivare Alessio con quel dildo sopra ai pantaloni verso di me e una volta alle mie spalle, si avvicinò così tanto da poggiarlo sopra al mio sedere ridendo. “Dai su! Rimettilo al suo posto, sennò poi mia madre mi scopre e pensa che mi piacciono i piselli!” “Beh ci vedesse ora non avrebbe tutti i torti a pensarlo…”.“Ahahah scemo!”. Nonostante lo invitai varie volte a riporre quel dildo nel cassetto, continuava a giocarci e a osservarlo incuriosito, come se gli piacesse tanto tenerlo tra le mani. Poi dopo poco se lo infilò dentro ai pantaloni facendolo uscire dalla cerniera, in modo che simulasse un cazzo vero nonostante le dimensioni forse troppo spropositate e sedendosi nuovamente sul letto mi disse :“Facciamo un gioco!”
“Oddio…no…” “Facciamo finta che tu sia la mia ragazza!” “E cosa dovrei fare?”
“Fare finta di fare qualcosa…tipo un pompino, una sega…”.“Ma sei matto?! Credi davvero che possa fare una cosa del genere?”. “Dai è solo un gioco! Mica lo fai con un cazzo vero?”. “Dai no…è imbarazzante…”. “Dai dai!”. “Uff…solo per poco…”. “Certo!”
Nonostante mi sentissi in completo imbarazzo mi avvicinai, per poi inginocchiarmi davanti a lui che aprendo leggermente le gambe mi fece entrare tra di esse.
Allungai la mano e dopo aver afferrato quel cazzo finto, iniziai a far finta di masturbarlo.
Lo segavo con cura, come se dovessi farlo veramente fino a quando non mi chiese di provare a simulare un pompino. Così me lo avvicinai alla bocca e senza pensarci più di tanto cominciai a fare un bocchino al dildo di gomma. Mentre succhiavo mi resi conto di quanto non mi dispiacesse affatto fare quel che stavo facendo, anzi sotto sotto mi stavo eccitando e l’idea di poterlo fare ad un cazzo vero, iniziava a farsi sempre più decisa.
Dopo poco più di un minuto Alessio, che era rimasto in silenzio, con un tono di voce decisamente strano disse :. “Ok…basta così…”“Perché?” “Meglio fermarsi…”“Ok ok…ma perché? Mi stava piacendo…”.“L’ho notato e saresti veramente bravo, ma non voglio andare oltre…”.“Ok…”.Decidemmo quindi di interrompere il “gioco” e mentre si abbassò i pantaloni per togliere quel dildo da lì dentro, notai subito che il vero cazzo di lui era diventato duro. Così con fare un po’ provocatorio gli dissi :
“Hey, mica ti sarai eccitato mentre facevo finta di succhiarti il cazzo?!”
“Che cazzo dici? No idiota…voglio solo finire qui…”
“A vedere dalle tue mutande sembra invece che abbia ragione…ahahah!”
“No ti stai sbagliando!”.“Ah si?! Allora tiralo fuori…”“No!”. “Non hai le palle?! Ti vergogni?”
“….guarda che poi te ne penti…”“Si sì…dicano tutti così! ““Ora ti faccio vedere io stronza!”
“Stronza?! Sono un ragazzo…”“No sei una puttanella succhia cazzi! E ora ti faccio vedere che ho ragione a chiamarti stronza!”
Con fare dirompente si alzò in piedi e velocemente si abbassò i pantaloni e le mutande fino alle caviglie, mettendo così in mostra a pochi centimetri dalla mia faccia il suo cazzo di carne, bello tosto. Lo aveva durissimo, sembrava fatto di marmo da quanto era duro e nonostante non raggiungesse affatto le dimensioni del dildo, non aveva nulla da invidiare a fatto di grandezza, raggiungendo probabilmente i 18 centimetri, con un gran diametro, una cappellona grossa e lucida e delle belle palle lisce proporzionate.
Se lo prese in mano iniziandosi a masturbare molto lentamente, facendo scorrere la pelle su e giù per tutta la lunghezza del suo bastone, tutto questo proprio davanti al mio viso, per poi dirmi con tono di sfida :“Ora vediamo se hai te il coraggio di succhiarmi il cazzo davvero!”. “Avanti su! Fammi un pompino…”.“Guarda che se mi sfidi lo faccio…”
“Non ti credo neanche se ti vedo!”. “Sicuro?. “Si!”
Allungai la mia mano verso il suo uccello e dopo averlo afferrato, me lo avvicinai alla bocca e dopo un respiro profondo aprii le labbra e iniziai a succhiare.
Alessio non poteva credere che lo stessi facendo davvero e probabilmente nemmeno io avrei mai pensato di succhiare il suo cazzo, ma a quanto pare stava accadendo e più che passava il tempo, più che entrambi iniziammo a prenderci gusto.
“Non ci credo, mi stai succhiando davvero il cazzo!” Esclamò stupito, per poi continuare : “E sono convinto che ti piaccia pure, vero?”“…mmm…”“Voglio sentirtelo dire, dai!”
“Si…mi piace…ma anche te piace che te lo succhi, vero?”. “Certo! Sei bravissima…”
“Issimo…”.“No, bravissima! Proprio come una ragazza!”
Continuai così a succhiare, ormai ci avevo preso così tanto gusto che volevo arrivare a farlo godere ed ero così eccitato che non mi sarei preoccupato di dove il suo seme potesse posarsi.
Iniziai quindi ad accelerare con i movimenti, a far scorrere più a fondo che potevo quel cazzo nella mia gola fino a quando sentii Alessio iniziare ad ansimare per poi godere ad alta voce:. “Sto per venire! Sto per venire!!!” Disse, e senza darmi il tempo di scansarmi, sentii sulla mia faccia arrivare una grossa quantità di liquidi denso e bollente.
Stava sborrando, tantissimo e lo stava facendo proprio sul mio viso, schizzandomi con forte ondate di sperma, riuscendo a coprirmi tutta la faccia.. “Merda…mi hai inondato…” esclamai con le labbra socchiusa per non far entrare quel liquido nella mia bocca
“Te lo sei meritata!”. “Ma non così…”. “Si invece, proprio come si fa alle troiette succhia cazzi come te!”. Con la faccia completamente bagnata dal suo sperma mi alzai in piedi e tenendomi una mano sotto al viso per non farla cadere, mi avviai verso il bagno, e appena arrivato al lavandino, iniziai a pulirmi con molta acqua per togliere tutto quel liquido che avevo. Nel frattempo Alessio si tolse le scarpe e i pantaloni del tutto e con solo indosso la maglietta, mi segui nel bagno a vedere cosa stessi facendo. Iniziò a ridere di gusto, compiaciuto di quel che aveva fatto e mi disse : “Ahahah visto?! Che ti avevo detto?”
“Cosa…”“Che te ne saresti pentito, non è vero?”.“Si…ma bastava che tu sborrassi da un altra parte…”“Così è stato più divertente e sai cosa?!”“Cosa?”
“Vedere il tuo viso inondato di sborra è stato così eccitante….che come puoi notare ce l’ho ancora duro!” “Si ma ora per me rimane così com’è!” “Ah si è?! Eppure sembravi così presa bene mentre mi succhiavi il cazzo, che credevo ne volessi ancora!”
“Beh si…ma per me può bastare così…”“Uffa come sei noiosa…proprio ora che pensavo di poter fare altro…” “Altro?!”“Già…” Si avvicinò a me ancor di più e mentre ero sempre chinato con la faccia sopra al lavandino, sentii le sue mani iniziare ad alzarmi la gonna che avevo ancora indosso per poi palpeggiarmi il sedere.
Rimasi istantaneamente pietrificato dall’imbarazzo, non sapevo cosa fare o cosa dire, continuando così a lasciarmi palpeggiare il culo da Alessio, che avvicinandosi al mio orecchio mi sussurrò:. “Hai davvero un bel culo sai?!”. “Con queste mutandine poi, non hai niente da invidiare ad una ragazza!”. “Liscio…piccolo…sodo….mmm!” “Fermati…”
“Credo proprio che dovresti fartelo mettere nel culo sai?!”.“Dio…no!non credo…”
“Non credi cosa?” “Non credo mi possa…piacere…”
“Eppure mentre mi succhiavi il cazzo mi sembrava che ti fosse piaciuto prendere il cazzo”
“Si ma…è diverso…”“Dai proviamo! Sono sicuro che ti piacerà!” “Non lo so…ho paura…”
“Di cosa?” “Che faccia male!” “Facciamo piano, poco alla volta!” “E se non mi piace?”
“Mi fermo! Giuro!” “Promesso?” “Promesso!” “Ok…però…non qui!” “Ok, dove preferisci!”
Finii di pulirmi il viso, per poi asciugarmi con un asciugamano e iniziai ad incamminarmi verso la mia stanza. Alessio però mi fermò e mi disse :“Dove vai?” “Andiamo sul letto di camera mia!” “Qui non è uguale?” “Certo…ma non voglio sporcare il letto di mia madre!”
“Facciamo attenzione! Preferisco qui, così mi sembrerà di scopare una donna nella sua camera!” “Uff…ok ok…” Mi avvicinai così al letto di mia madre, e guardando Alessio gli chiesi come preferiva che mi posizionassi. Mi disse che gli sarebbe piaciuto provare a pecora, cosi acconsentii e presi posizione.
Mi misi a pecorina sul bordo del letto, in modo che potesse prendermi da dietro in piedi, dato che era parecchio più alto di me nonostante avessimo la stessa età.
Si avvicinò e dopo avermi alzato la gonna fin sopra la schiena, mi divaricò il filo del perizoma che stava nel mezzo alle mie natiche e posizionò la sua cappella sul mio buchetto stretto. “Aspetta, fermati!” “Che c’è?!” “Bisogna che ti lubrifichi il cazzo! Sennò rischiamo di rimanere incastrati…”“Certo! Cosa uso?” “Non lo so…guarda nel cassetto dove c’era il cazzo di gomma, forse ci sta pure della vaselina” “Ok guardo subito!”
“Trovata!” “Bene…” “La metto sul cazzo?” “Credi di si…”“Ok lo faccio subito!”
“Aspetta aspetta! Mettiti il preservativo…”“Non ce l’ho…e poi per cosa scusa? Mica puoi rimanere incinto? Sei comunque un maschio!” “Lo so scemo! Però beh…è il culo…può essere sporco…”“Non mi interessa! Voglio incularti senza, voglio sapere cosa si prova! È la prima volta pure per me, non voglio rovinarmela con quel coso sul cazzo!”
“Ok ma…” “Fidati! Possiamo farne a meno!” “Ok…”
Iniziò quindi a cospargersi il cazzo con quella vaselina e dopo essersi lubrificato per bene, ne mise pure una piccola quantità sul mio buco, spingendola all’interno con un dito.
Fu piacevole come cosa, anche se mi sentivo teso per la situazione e non avevo idea di cosa stesse per accadere. Nel frattempo poggiò la cappella sul mio sfintere e iniziando a fare pressione, riuscì dopo poco a dilatarmi. Andava piano, non voleva che mi facessi male, continuando così ad inserire il cazzo nel mio culo millimetro dopo millimetro, fino a che il mio ano non cedette e aprendosi all’improvviso fece scivolare un bel pezzo di cazzo dentro. “Cazzo!” Riuscii ad esclamare prima che mi si spezzasse il fiato
Quella improvvisa dilatazione mi aveva procurato del discreto dolore.
Alessio continuò un altro po’ a spingere, fino a quando non riuscendo più a resistere iniziai a dimenarmi per poi andare in avanti e farlo uscire. “Ti ha fatto male?” Domandò
“Si…cazzo!” “Scusa non volevo! Riproviamoci ““…piano…piano…”
Mi tirò indietro nuovamente verso di lui per poi riprovare a penetrarmi.
Questa volta entrò subito senza farmi troppo dolore, ma non appena riprese a spingere più in profondità, il dolore si fece sempre più forte. “Ahia…piano…”“Si…te prova a resistere però!” “Ok…però…piano piano, che ce l’hai grosso!” Provai a resistere un altro po’, ma quel dolore non cessava affatto, anzi più che entrava e più che aumentava, nonostante stesse veramente provando a fare più piano che poteva. “Non cela faccio…fa troppo male…” “Dai ci siamo quasi!” “No no..fermati!”
Continuò quindi a sprofondare nonostante volessi smettere, così mi allungai in avanti per farlo uscire nuovamente ma questa volta mio cugino mi venne dietro è una volta ritrovatomi con la pancia sul letto, mio cugino ebbe modo di continuare e di affondare definitivamente tutto il suo cazzo su per il mio culo.
Provai un dolore talmente forte che senza volerlo iniziai a gridare:
“AHIA!!! Smetti SMETTI!” “Calmati! Sono dentro ormai” “NO NO! FA MALE CAZZO!”
Ero oramai sotto il peso del suo corpo, e nonostante provassi a muovermi, il suo cazzo rimaneva ben conficcato nel mio culo.
Volevo che si fermasse, non riuscivo a resistere e non riuscivo a capire come mai invece di venirmi incontro, Alessio stesse continuando ad incularmi nonostante non volessi più.
Aveva il cazzo così duro e spinto in profondità che mi sembrava di avere un bastone conficcato nell’ intestino. Ero a pezzi emotivamente, tanto da esser vicino ad iniziare a piangere. Nel frattempo lui, sfruttando la mia immobilità, iniziò a penetrarmi facendo scivolare il cazzo su e giù per il mio canale.
Mi stava inculando a tutti gli effetti e ci stava riuscendo perché mi aveva rotto il culo.
Più il tempo passava però è più che i miei muscoli anali si stavano abituando a quella intrusione. Avevo raggiunto l’apice del dolore o forse avevo il culo veramente rotto, fatto sta che il dolore iniziò a diminuire sempre più, percependolo solamente nel momento in cui la sua cappella spingeva nell’intestino. Iniziai quindi a calmarmi e stranamente ad iniziare ad apprezzare quel bastone duro nel mio culo. Alessio iniziò infatti ad accorgersi della mia accettazione e tirandosi in su, mi posizionò nuovamente a pecorina.
Rimasi in silenzio e appena rientrò nel mio culo, iniziai istintivamente ad ansimare mugolando sottovoce. “Adesso ti piace?” Domandò, “Si, si si …”“Non parli eh?”
“Mi hai fatto male, ma e' bello sentirlo dentro” “Ora però te lo stai godendo vero?”
“Si…” “Proprio come una zoccola, vero!” “Si…aah! A te piace?”. “Da impazzire! È fantastico il tuo culetto!”“Aah…lo sento…”Mi inculò a pecora a lungo, con fare deciso ed energico, allargandomi sempre più il mio buco.
Provammo pure a scopare in altre posizioni, come sdraiato sul fianco e lui dietro, oppure lui seduto e io sopra di lui girato di spalle, per poi ritornare infine a pecora.
In quella posizione era più piacevole per lui, così tanto che infatti non riuscendo più a resistere lo sentii ansimare sempre di più e prima che iniziasse a esclamò:
“Troia, sto per sborrare!” “Si…vienimi dentro” “Ti vengo nel culo! Ti veng…nEL CULO!!!”
In un istante scoppiò dentro di me, sentivo il mio ano venire allagato sempre di più dalla sua crema bollente. Percepivo ogni singolo spruzzo che mi invadeva e non mi resi conto che pure io dal mio cazzo, stava colando un lungo filo di liquido trasparente.
Mi sentivo il retto così ripieno che non riuscivo a tenere tutto dentro, infatti non appena tolse il cazzo, dal mio buco del culo slargato iniziò a colare fuori una gran parte di quella sborra calda, che iniziò a scivolare lungo le mie cosce e sulla coperta del letto di mia madre. Ero però così esausto che crollai sul materasso, ansimando e provando a godermi quel momento. Dopo poco senza riuscire a muovermi dissi :“Sei soddisfatto? Mi hai rotto il culo!” “Wow si!” Mi hai fatto veramente male prima…”.“Dai però dopo ti è piaciuto!”, "Ad essere sincero, si , mi e' piaciuto, e se te vuoi, vorrei rifarlo, ma solo con te."
Iniziò a vestirsi e dopo aver ripreso tutte le sue cose uscii di casa, lasciandomi da solo sul letto, e dopo essermi tolto i vestiti di dosso, iniziai a rimettere tutto in ordine come era nella stanza di mia madre, riuscendo a pulire tutto come se nulla fosse mai successo.
Rimasi quindi completamente nudo chiuso in camera mia, ripensando a quel che era successo e soprattutto a come, fino a quando non iniziai a toccarmi il buco del culo dato che stava continuando a fuoriuscire dello sperma. Ne presi un po’ con due dita e me lo avvicinai alla bocca, per assaporarlo. Non era affatto male quel sapore ed ero sicuro che se avessi riavuto l’occasione, questa volta non mi sarei sicuramente lasciato sfuggire una sborrata nella mia bocca.
“Che Troia che sono!” Pensai dentro di me, ed effettivamente lo ero stato, in ogni istante, dall’inizio del pompino al dildo di gomma al momento in cui godevo mentre Alessio mi sborrava in culo.
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