Racconti Erotici > Gay & Bisex > LA SVELTINA N.9 – GANGBANG SECONDA PARTE – SOLO IN BOCCA – RACCONTO BREVE
Gay & Bisex

LA SVELTINA N.9 – GANGBANG SECONDA PARTE – SOLO IN BOCCA – RACCONTO BREVE


di RedTales
04.01.2020    |    3.540    |    1 9.7
"Iniziò a pulirsi come meglio poteva..."
PROLOGO AI QUATTRO RACCONTI.
Quattro racconti brevi legati tra loro ma avvincenti anche se letti singolarmente. La storia di un tranquillo cinquantenne che si intreccia a quella di una band e del suo oggetto di piacere e la complicità ricca di piacere e carnalità che si instaura tra il gruppo e l’uomo e la passionale e delicata storia che si crea con la giovane “preda” consenziente del branco.
La PRIMA PARTE (LA SVELTINA N.8 – GANGBANG PRIMA PARTE - UNA GIOVANE BANDA – RACCONTO BREVE) descrive l’incontro casuale tra il gruppo ed il voglioso cinquantenne che assiste, in uno dei luoghi appartati che era solito frequentare, come spettatore allo spettacolo offerto da quell’abbondanza di ragazzi intenti a sfogare i loro istinti sessuali con il loro voglioso complice.
La SECONDA (LA SVELTINA N.9 – GANGBANG SECONDA PARTE – SOLO IN BOCCA – RACCONTO BREVE) narrazione fa incontrare nuovamente la gaudente compagnia sempre alla prese con un loro coetaneo e il sempre più voglioso signore e getta le basi per un loro futuro incontro facendo nascere una sincera amicizia tra il ragazzo al centro delle attenzioni di tutti e l’adulto che cerca di aiutarlo.
La TERZA PARTE (LA SVELTINA N.10 – GANGBANG TERZA PARTE – POTREBBERO ESSERE MIEI FIGLI – RACCONTO BREVE) presenta l’intenso momento di sesso tra il mucchio dei ragazzotti e l’uomo mentre
l’ULTIMA (LA SVELTINA N.11 – GANGBANG QUARTA E ULTIMA PARTE - COSI’ DIVERSI MA COSI’ SIMILI – RACCONTO BREVE) prevede un’attenta descrizione di come il ragazzo iniziò a trovarsi in quella situazione e l’innocente intimità che si trasforma in dolce amicizia che si viene a creare tra i due.
Buona lettura.

Come altre volte mi trovavo in quel posto di incontri nella speranza di “raccattare” un bel pisellone quando, mentre me ne gironzolavo alla sua ricerca riconobbi quel vociare esagerato. Non poteva che essere quel gruppo di ragazzi che un mesetto prima avevo incontrato e che si era esibita in una scopata di gruppo. Mi spostai immediatamente nella direzione dalla quale proveniva quello schiamazzare e fatte poche decine di metri li vidi in lontananza. Erano sicuramente loro. Come la prima volta si stavano dirigendo in una zona abbastanza appartata e li seguii camminando con buon passo per raggiungerli. Come mi avvicinai vidi che solo uno di loro era completamente nudo ma non riuscii a riconoscere se fosse lo stesso ragazzo che avevo ammirato dare spettacolo l’altra volta.
Arrivai quasi contemporaneamente a loro proprio dove avevano deciso di fermarsi e, come già successo, la mia presenza fu per loro indifferente. Fecero inginocchiare sull’erba il ragazzo svestito che finalmente riconobbi e quindi lo fecero abbassare. Gli si misero intorno a cerchio e, questa volta li contai: erano nove e, senza spogliarsi esibirono i loro membri iniziando a masturbarsi infilandosi a turno nella bocca del giovane che era lì immobile in un atteggiamento di totale disponibilità nei loro confronti. Tutti, a turno, si infilarono tra quelle carnose labbra ricevendone succhiate e leccate. Da spettatore non potei che godere di quella massiccia presenza di piselloni, perché alcuni erano decisamente di buona misura e poi erano tutti giovanissimi e la cosa rendeva lo spettacolo assai più eccitante. Mi accorsi che altri sei curiosi si erano avvicinati per poter ammirare quanto stava succedendo.
I ragazzi continuarono a masturbarsi e ad infilarsi nella bocca del loro amico in continuazione fin quando uno non richiamò l’attenzione degli altri gridando: “ecco! Ecco, sono pronte, sto arrivando.” Come un meccanismo ben avviato quello che si stava scopando il ragazzo in bocca si spostò mentre l’altro si fece appresso e, continuando a masturbarsi gli liberò un bel getto di crema sulla fronte e quindi, ottimizzando la direzione sul naso e finalmente nella bocca che, spalancata, sembrava i attesa di essere riempita. Continuò per un’altra manciata di secondi poi sprofondò quello splendido arnese tra le fauci che lo succhiarono avidamente. Durò poco perché ci fu un altro avviso e come la bocca si liberò una mano spostò la testa davanti al secondo cazzo che proprio in quel momento eiaculò in modo copioso ed abbondante centrando quasi completamente la bocca spalancata che si chiuse come colta di sorpresa e poi sputò un’abbondante schiuma bianca che colò lungo il mento e poi sul petto prima che fosse riempita da quel salsicciotto sgocciolante. Andò avanti così per tanto finché tutti liberarono i loro umori sopra quel giovanile faccino che continuò ad imbrattarsi di liquido colante praticamente dappertutto.
Nel frattempo, mentre mi era venuta una bella erezione che cercavo di calmare con abili gesti della mano, mi ritrovai con un notevole cazzone appoggiato tra le chiappe. Mi girai incrociando lo sguardo di un voglioso signore che ci stava provando. Afferrai l’oggetto del mio desiderio sentendolo grosso e pronto. Mi piegai ed abbassai per dargli un salutino con una bella leccata e per assaporarlo quindi buttai li un: “metto il preservativo e mi scopi o vuoi fare in bocca?”
“Metti metti che questi mi han fatto venire una voglia...” Lo preparai in un attimo e mi chiese di alzarmi. Mi prese così, con una gamba appoggiata su una roccia e mettendoci tutto l’impeto che lo spettacolo che continuava a pochi metri aveva saputo dargli. Mi scopò bene e alla fine volle che mi abbassassi e, tolto il cappuccio, mi servì lo stesso piatto che si stava gustando l’altro. Apprezzai quel pisellone massiccio, rosso per lo sforzo e per la forza con cui lo stringeva nella mano e la cappella enorme e paonazza con i bordi, che apparivano e sparivano tra le dita, di un color viola scuro. Poi non vidi più nulla perché il primo schizzo mi centrò in un occhio ed istintivamente li chiusi. Mi pulii con le dita mentre altri getti mi colpirono sul naso e infine dentro la bocca che continuai a tenere aperta perché so quanto piace ad un maschietto quella sensazione di potenza che dà un partner ai suoi piedi felice di essere riempito del suo seme. Un attimo dopo me lo spinse fino in gola e quindi lo succhiai, come so assai ben fare, fin che non ce la fece più e si sfilò soddisfatto. Pensai che quel gruppetto di scatenati portava bene perché avevo già trovato praticamente senza cercare e fu allora che vidi comparire un altro bel cazzone davanti al naso. Alzai lo sguardo: a portarlo “a passeggio” era un signore piuttosto anziano che non avevo mai visto al quale sorrisi in modo inequivocabile e… spalancai nuovamente le labbra per accoglierlo. Me lo lavorai per bene, quasi dimenticando quanto stava accadendo poco più in la e in breve, forse perché era già eccitato o più probabilmente perché si stava masturbando da tempo, mi regalò la sua crema che trovai all’improvviso in bocca. Continuai a succhiare e leccare poi si ritrasse e mi sussurrò un “grazie, è stato bello” prima di eclissarsi.
A fianco a me i ragazzi stavano finendo perché già in diversi si erano allontanati. Mi alzai in piedi sputando alcune volte per liberarmi la bocca da quanto non avevo inghiottito e guardai proprio l’ultimo bagnargli la faccia e poi infilarsi dentro la bocca per ricevere il massimo piacere possibile.
Le voci, sempre eccessivamente alte ed ugualmente sguaiate e volgari credo si riferissero anche a me ma non ne fui sicuro. Però due di loro, già con i pantaloni chiusi, mi si avvicinarono e in modo arrogante mi chiesero con tono quasi di pretesa: “abbiamo visto che ci sai fare di bocca e di culo. Ti va di farti una cavalcata con tutti? Non oggi che siamo già a posto, magari tra qualche giorno. Stesso posto, stessa ora.”
Li fissai quasi seccato ma vedendo quanto erano giovani e ripensando a quei bei cazzi che avevano feci il mio miglior sorriso, mi passai la mano in faccia come per togliere quel po’ di crema rimasta e allungando entrambe le mani sui loro pacchi come per soppesarli risposi con una vocina melliflua: “ma certo. E dove li trovo dei piselloni così belli grossi e così giovani. Quando volete sono tutto per voi. Per tutti, vero?”
“Ma quanti ne vuoi troia?”
I due si guardarono e preso uno smartphone mi chiesero il numero che memorizzarono.
“Ti chiamo io.”
Si girarono e senza aggiungere altro se ne andarono mentre io e il loro amichetto, ancora inginocchiato, restammo lì in un silenzio irreale. Anche i curiosi si allontanarono, lasciandoci completamente soli. Il ragazzo si appoggiò per terra spostandosi dalla posizione in cui era rimasto tutto il tempo. Era a poco più di un metro da me. Con la mano si pulì il viso imbrattato e sputò alcune volte senza nemmeno guardarmi, come se non ci fossi. Con fatica si alzò e si guardò intorno e, finalmente, si accorse che c’ero anch’io.
“Fazzolettino?”
Mi fissò come se mi avesse riconosciuto ma quasi subito lo sguardo si spense. Allungò una mano e prese il pacchettino ringraziandomi. Iniziò a pulirsi come meglio poteva. Alla fine continuò a guardarsi intorno e notando che non c’era traccia di vestiti gli chiesi: “ma dove sono i tuoi vestiti?”
Guardò ancora in giro e, rassegnato: “me li hanno buttati da qualche parte tra i cespugli. Lo fanno quasi ogni volta che mi portano qui.”
“Hai idea di dove?”
“No, una volta li ho cercati per quasi due ore.”
“Ti do una mano.”
“Grazie.”
Non li trovammo e dopo un’oretta di ricerca gli offrii di accompagnarlo a casa: “per arrivare fino in macchina ti puoi coprire con il telo che ho, poi magari mi fermo da qualche parte e ti prendo qualcosa.”
Mi sorrise con un’espressione meravigliosa.
“Ecco, qui dovrei trovare quello che ti serve. Che taglie porti?”
“44 di jeans, 46 di maglietta, 40 di scarpe”
Presi tutto e, parcheggiato in un posto tranquillo si vestì.
Restammo a parlare a lungo, scendendo decisamente sul privato e perfino sull’intimo e alla fine lo riaccompagnai a casa
Era proprio un ragazzo meraviglioso, peccato che si stesse buttando via così.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.7
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per LA SVELTINA N.9 – GANGBANG SECONDA PARTE – SOLO IN BOCCA – RACCONTO BREVE:

Altri Racconti Erotici in Gay & Bisex:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni