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Gay & Bisex

CAZZI, CULI, VIDEO... CHE BELLO ESSERE PORCI.


di RedTales
18.02.2023    |    12.569    |    15 9.8
"“Ma vengono solo di pomeriggio?” “No, li ho visti anche di mattina, ma non so di preciso..."
Ricevo questo bel racconto con la richiesta di pubblicarlo. Mi piace e lo inserisco qui, tra i miei.

Possiedo una vecchia officina in stato di abbandono ubicata poco distante da dove abito e un giorno mi accorgo che diversi ragazzi spesso ci entrano per fare qualcosa. Dalla finestra di casa osservo che, di tanto in tanto, due, tre ma anche cinque o sei giovani ci spariscono dentro per uscire dopo un certo tempo. Pensando male decido di controllare cosa diavolo fanno lì dentro ma senza espormi o farmi notare e perciò sistemo una telecamera: quelle classiche di sorveglianza.
Dopo due giorni noto tre giovani passare davanti alla finestra e, seguendoli con lo sguardo, li vedo avvicinarsi all’officina per poi accedere al cortile.
“Sicuramente adesso vanno dentro” penso mentre accendo il computer per collegarmi alla telecamera nascosta. Un attimo e li vedo entrare. Raggiungono il vecchio ufficio ma spariscono dalla mia vista. “Devo mettere meglio la telecamera…” rimugino non vedendoli più. Ricompaiono una ventina di minuti dopo per andarsene.
Li seguo ancora dalla finestra mentre si allontanano e poi vado a controllare di persona la zona dove si erano rintanati. Trovo tutto a posto, niente tracce sospette di alcun genere, solo il tavolino appare misteriosamente senza polvere.
Ovviamente sposto la telecamera e la sistemo, ben nascosta, in un angolo del soffitto dell’ufficio e, ritornato a casa, mi metto ad aspettare. Da pensionato il tempo non mi manca…
Proprio il giorno dopo osservo passare sempre gli stessi tre giovani, più o meno sulla ventina. Poco dopo li scorgo sul monitor: sono nell’ufficio. Due si mettono proprio a favore della telecamera mentre il terzo si inginocchia davanti a loro dandomi la schiena e, mentre quei ragazzi si abbassano i pantaloni, inizia a toccare e poi a prendere in bocca i loro cazzi. Ovviamente non vedo esattamente cosa sta facendo, ma da buon vecchio porco, lo capisco perfettamente quando, dopo un inizio fatto di carezze e leccate, inizia a muovere la testa avanti ed indietro. Si ferma solo nel momento in cui immagino che uno gli regali della calda crema. Infatti subito dopo sposta leggermente la testa e ricomincia con l’altro. Alla fine si rialza e tutti e tre se ne vanno.
“Ecco cosa fanno nella mia officina, scopano!” I ricordi corrono a tanti anni prima quando pure io, giovane garzone di bottega, prendevo in quello stesso posto tanti cazzi sia dal proprietario dell’officina ma anche da alcuni dei suoi clienti… Che nostalgia...
In ogni caso l’’idea di vedere cosa fanno mi intriga tantissimo e vado da un vecchio amico esperto di elettronica e, dopo avergli mostrato il video, gli chiedo aiuto: “vorrei vedere meglio… come nei video porno…”
Lui si illumina in volto e, dopo avermi ricordato che: “sei stato e, anche se passano gli anni, sei sempre un gran porco. Mi hai fatto venire una voglia…”, mi regala il suo cazzo duro. Ovviamente ne sono ben felice e, dopo averlo ben preparato con la bocca, lo lascio sfogare dietro. Che dire, un gran bel divertimento, Luca è sempre bravo a scopare…
Ma non sono lì per questo ma per chiedere il suo aiuto per la videosorveglianza dell’officina. Lui lo fa di mestiere e, porco com’è pure lui, accetta immediatamente di darmi una mano.
Il tempo di organizzarci e nel giro di una settimana in quel piccolo ufficio ci sono ben otto webcam perfettamente nascoste un po’ dappertutto.
Inoltre, per avere una visione ottimale, mi collega il portatile alla televisione grande e mi installa un programma che mi fa vedere le riprese di tutte le telecamere contemporaneamente. Ovviamente poi posso scegliere quale ingrandirne in un clic.
Luca si informa sugli orari dei ragazzi e il pomeriggio del giorno dopo è da me con la speranza di inaugurare l’impianto.
Arriva con ampio anticipo e… in assenza di attori, mi scopa. Lo fa come sempre con gran maestria perché, oltre a darmi sempre il tempo di giocare con la sua buona dotazione, quando si tratta di… concludere lo ha sempre durissimo, inoltre è assai lungo a venire e quindi mi fa godere davvero alla grande, nonostante abbia un culo decisamente ben sfondato…
Abbiamo finito da parecchio quando vediamo due ragazzi passare davanti alla finestra. Si parte! Luca attiva tutto il sistema. Pochi minuti e sono nella stanza. Il mio amico inizia a scegliere le inquadrature migliori. Sono entrambi giovani, hanno poco più o poco meno di vent’anni.
“Mettiti giù, in ginocchio. Qui.” L’audio è perfetto, sembra di averli proprio davanti a noi.
“Tiralo fuori e fammi divertire. Bene.”
Uno dei due si inginocchia e apre la patta, abbassa i pantaloni e inizia a leccare e baciare gli slip. Giostrando con le varie angolazioni sembra proprio di poterli toccare.
“Smettila, mi bagni tutte le mutande. Tiralo fuori…” è l’ordine.
Un attimo e anche l’indumento intimo scende fino alle ginocchia e compare un bellissimo cazzo già duro e dritto. Le attenzioni che il giovane gli riserva sono da vera troia navigata e la scena è così intensa che Luca mi chiede di masturbarlo con la mano. Bellissimo, è di nuovo duro anche lui. Siamo seduti comodamente sul divano e, con estrema lentezza, mi metto a giocare con il suo cazzo pur senza staccare gli occhi dal televisore.
“Bravo! Troia! Sei la troia di tutti. Ti piace vero? Adesso tutto dentro.”
Vediamo il pene sprofondare in gola e le mani premere la testa per bloccarlo in quella posizione.
“Adesso ti scopo in bocca.”
Tenendolo fermo inizia così un velocissimo movimento del bacino che fa uscire ed affondare il membro, dritto dritto, fin in fondo alla gola. Sembra di vedere qualche segno di fastidio del ragazzo e si nota parecchia saliva colare dagli angoli della bocca.
Luca è così eccitato che mi vuole scopare. Mi fa sedere sopra il suo cazzo: “così puoi anche vedere la tele...” e mi chiede di muovermi. È bellissimo. Era da tanto che non mi scopava in quella posizione e lo sento davvero arrivare tutto in fondo quando mi abbasso del tutto. Ho solo qualche difficoltà a muovermi in scioltezza perché non sono messo benissimo.
Faccio anche fatica a separare il piacere che provo da quello che vedo nella televisione al punto che, dopo un po’, pur continuando a fissare la sapiente regia di Luca, inizio a distrarmi e a pensare solo alla soddisfazione che mi sta procurando il suo cazzo che ho così ben piantato nel culo. Sposto anche lo sguardo per fissare il mio piccolissimo cazzo che sobbalza dappertutto assieme alle palle e la cosa mi eccita tremendamente.
Un deciso e quasi gridato: “basta, adesso voglio il culo. Mettiti sul tavolo” mi fa rialzare lo sguardo e dedicare più attenzione alle immagini.
Il giovane si alza pulendosi con il braccio la faccia dalla abbondante saliva, poi si toglie i pantaloni: “guarda! Non ha niente sotto la troia” esclama Luca.
Un attimo dopo si piega appoggiano il petto sul tavolo ed allarga ben bene le gambe, come per offrire al suo amico un’ottima visone del culo.
Visione che Luca riesce a cogliere con precisione prima che l’altro si avvicini. Purtroppo perdiamo l’attimo della penetrazione perché nascosta dal corpo ma subito dopo c’è l’immagine laterale che fa vedere perfettamente l’ingresso e l’uscita del cazzo tra le chiappe.
“Ah!” è il grido soffocato di Luca che si ripete più volte mentre mi sborra nel culo. È venuto ancora e mi fa fermare: “basta, non muoverti più, adesso voglio vedere...” e ciò mi rattrista perché mi stava piacendo tantissimo. Ma questa è la vita… “mi rifarò la prossima volta…” penso.
“Mi sposto?”
“No, resta fermo. Mi piace sentirlo dentro…”
Sono contento perché piace anche a me quella dolcissima sensazione del cazzo che si ammoscia stando dentro e poi perché così forse non colerà niente sul divano…
Nel televisore la scopata sta procedendo a ritmi forsennati. Il tavolo trema e si muove e gli scricchiolii sembrano un concerto che si unisce alle parole che quasi grida quello che si sta muovendo: “troia... porca... sfondata… puttana... ti piace... culo rotto... vacca…”
I rantoli quasi urlati del traguardo raggiunto mettono fine all’audio. Tutto si tace e Luca è così abile da cogliere un primo piano del cazzo umido e luccicante che esce dal culo.
Poi tutto scorre in fretta: uno si pulisce il cazzo con dei fazzolettini e si tira su i pantaloni, l’altro si asciuga il solco tra le chiappe e parte delle cosce e quindi si riveste. Pochi minuti e se ne vanno sparendo dalla nostra visuale.
“Wow! Questo video montato bene lo fa tirare anche ad un morto. Ok. Tirati su, tanto ormai il mio è morto e defunto. Certo che anche tu scopi niente male.”
Mi alzo e porto una mano al culo per evitare di sgocciolare ma non esce nulla.
“Ma vengono solo di pomeriggio?”
“No, li ho visti anche di mattina, ma non so di preciso. Mica sto sempre a vedere chi passa per strada. Ho scoperto che entravano da me solo qualche giorno fa…”
“Domani prendo ferie e vengo presto. Così facciamo la guardia. Domani sesso e guardia.”
Ridiamo e ci salutiamo.
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