Racconti Erotici > Gay & Bisex > Il film desiderato
Gay & Bisex

Il film desiderato


di ropot
03.09.2011    |    16.910    |    0 8.8
"Gli stavo mordendo l’orecchio quando venni ergendomi completamente dal divano, ero quasi sollevato sorreggendomi con un braccio per poi ricadere di traverso..."
Ormai era diventata una specie di tradizione: dopo aver sostenuto un esame, mi concedevo due –tre giorni che impegnavo guardando film che noleggiavo. Quella volta, un fine settembre un po’ freddo, ero stato appena lasciato dalla mia ragazza. Non ne avevo sofferto più di tanto poiché la vera sofferenza era stata lo starci insieme, comunque avvertivo un senso di vuoto. Nonostante ciò ero tutto eccitato per lo splendido voto preso così andai al noleggio, dove mi conoscevano visto che ero un ottimo cliente, e richiesi il solito film che noleggiavo ogni volta, non ricordo bene quale era, ma di sicuro lo avrò visto come minimo trenta volte. – Mi dispiace – mi disse il commesso – lo abbiamo appena dato al ragazzo uscito adesso – Non me ne volevo privare così schizzai subito fuori e intercettai il ragazzo che vedendomi mi disse: - Ciao, tu sei Bobby giusto? Ti chiamano così se non sbaglio – ed io riconoscendo la faccia – Ciao, sei Sergio (nome di fantasia ), l’amico di Chiara (il nome fantasioso della ragazza con cui mi ero lasciato)? - - Sì – disse mostrando uno splendido sorriso.
Avevo conosciuto Sergio a una festa presentatomi dalla mia ragazza, dopo lo avevo visto un paio di volte, non potevo dire che ci conoscessimo bene, ma potevo esprimermi sulla sua bellezza che nel suo giro di amicizie era quasi una leggenda che vedendolo tutti dichiaravano come verità. Mi iniziò a parlare come ad un amico: - E’ da tanto che non ci vediamo, come sta Chiara? Anche lei è da tanto che non vedo - - Ci siamo lasciati circa una settimana fa – dissi cercando di simulare un’indifferenza non proprio sentita, mi guardò corrugando la fronte – Mi dispiace, eravate una bella coppia – cercò di cambiare discorso – Come mai qui? Anche tu appassionato di film? - - Sì infatti e mi hanno detto che tu hai noleggiato il film XXX – Continuando a sorridere rispose – Sì, ma queste dovrebbero essere informazioni riservate, come mai te l’hanno detto? – - No non te la prendere con loro il fatto è che ho chiesto il film e mi hanno detto che lo aveva preso il ragazzo precedente, in altre parole tu, e così sono uscito … - - Per scipparmelo? Non ce ne bisogno, tieni prendilo pure – Io alzando le mani in un gesto di resa: - Scherzi? L’hai preso tu, inoltre l’ho già visto tante volte –
Sergio stette un po’ in silenzio poi disse illuminandosi in volto: - Che ne dici, dato che ci tieni, di vederlo insieme? Tanto sono da solo, ti puoi fermare anche a cena non ci sono problemi. Ci prendiamo delle pizze, pop corn e schifezze varie e le distruggiamo davanti alla televisione –
Non riuscivo a capire tutta questa confidenza ci conoscevamo appena, iniziai a sospettare qualcosa come mi succede di solito e feci per rifiutare, ma lui come leggendo la mia mente mi fece mille raccomandazioni, poi pensando che pure io ero solo accettai. Prendemmo la sua macchina e dopo aver fatto il giro di bar e pizzeria per prendere il mangiare, arrivammo a casa sua, dove non sapevo che aspettarmi. La sua casa era un semplicissimo appartamento non molto grande, ma per tre persone adeguato, molto carino e pulito anche se un po’ in disordine cosa di cui Sergio si scusò: - Scusa c’è un po’ di casino, ma sai visto che sono solo e senza mia madre ossessionata dall’ordine, non mi do troppo da fare – Io con un sorriso: - Non fa niente, ti dirò pure io faccio la stessa cosa quando i miei sono via -. Così riordinando un divano per stare comodi, e sgombrando un tavolinetto basso su cui poggiare tutte le cibarie iniziammo a guardare il film. Nel film c’era una scena di sesso, anche se non troppo esplicita, proprio in quel punto Sergio mi chiese di stoppare per dover andare in bagno. Pensai che forse la scena l’aveva tanto eccitato da doversi segare, anche se era molto improbabile infatti uscì quasi subito, ma notai che i suoi jeans avevano qualcosa di strano, c’era stato un cambiamento nel suo pacco e solo dopo un po’ ho realizzato che si era tolto le mutande. Sul momento non ci feci caso, nemmeno del fatto che si era seduto accanto a me, pochi centimetri ci separavano e ogni volta che ci sporgevamo per prendere qualcosa dal tavolino davanti a noi inevitabilmente ci toccavamo, specie Sergio che spesso e volentieri si appoggiava mettendomi le mani sulle ginocchia o sulle cosce toccandomele con lievi pressioni e carezze. In quel momento non riuscivo a capire, mi ero lasciato con una ragazza e prima di lei ne avevo avuta un’altra, stavo attraversando il mio periodo “etero”, non ero più sintonizzato sulle frequenze maschili da capire che tutte quelle manovre erano di approccio. Il film finì e facendo dei commenti mi alzai con qualche difficoltà, visto che avevamo mangiato in modo spropositato e mi sentivo gonfio delle bibite gassate bevute. Sergio mi posò una mano sul braccio – Ehi, non ti voglio mica cacciare! – disse invitandomi a sedermi cosa che feci pesantemente – Puoi restare, non ti preoccupare, in fondo non è tanto tardi e anche se il film lo abbiamo visto possiamo benissimo fare qualcos’altro –. Fece un sorriso malizioso che non riuscii a interpretare ed io lo guardavo con uno sguardo vacuo che manifestava la mia totale incomprensione della situazione. Sergio mi si avvicinò fino ad alitarmi sulla faccia, io arretrai come atterrito con tale impeto che per poco non caddi dal divano, ma Sergio fu rapido ed agile e mi inchiodò in una posizione in cui non mi potevo più tirare indietro e con foga mi baciò in bocca. Nel bacio, data la violenza, i denti cozzarono e il respiro mi si bloccò in gola, non potevo muovere le braccia perché Sergio mi stringeva forte le spalle e i miei tentativi di sottrarmi erano impediti dalla spalliera alta del divano in cui ero sprofondato e dal muro di lato, una specie di angolo in cui Sergio si cibava delle mie labbra visto che aveva cominciato a mordicchiarle. Si staccò permettendomi di tornare a respirare e guardandomi con tutto il calore dei suoi occhi nocciola, mi disse: - E’ dal primo momento che ti ho visto che ho percepito il tuo lato gay, Chiara è troppo ottusa nel vedere certe sfumature, però bisogna dire che ha buon gusto – e tornò a baciarmi, mentre piano piano iniziavo a sciogliermi ed a riappropriarmi della mia natura “omo”. Sergio intanto scendeva sul mio corpo alzandomi malamente con mani febbrili la maglietta e aprendo, incespicando nella chiusura, i miei pantaloni per poi tuffarsi nelle mie mutande. Era incredibile che le avessi, di solito da Aprile a novembre non le portavo, queste mi fece capire quanto la mia ragazza mi avesse cambiato. Sergio aveva liberato il mio membro e con una certa incompetenza lo stava leccando e segando, ma i metteva tale impegno che mi eccito in breve tempo e ritornai gay. La testa che era andata in tilt durante il bacio, si rimise in funzione e vedendo come se fosse la prima volta chi stava tra le mie gambe succhiandomi il cazzo, mi chiesi come era possibile. Sergio era bellissimo, lo avevo visto sempre in giro con ragazze bellissime, certe volte le cambiava più di una nel giro di una settimana e adesso mi stava triturando il cervello ingoiando tutta la mia virilità. Cominciai a muovermi, fermai la testa di Sergio mentre io mi ergevo verso la sua bocca entrando ed uscendo con bruschi movimenti del bacino, pure la mia bocca ritrovò l’uso della parola emettendo piccoli gemiti e incitamenti. Sergio stava smaniando nella mia presa salda, si spogliò velocemente e si mise a segare in modo forsennato, il suo pene era normale, sui 16 centimetri, ma molto grosso, il pugno non riusciva a contenerlo tutto. Il suo corpo era abbronzato tranne nel fondoschiena, sembrava che indossava delle mutande bianche e quella vista mi fece partire completamente e adesso il mio obiettivo era possederlo, così fermai il pompino togliendolo dalla bocca, mentre lui protestava e con la lingua cercava di goderne ancora, me lo misi a cavalcioni e senza perdere tempo cercavo il suo buchino da profanare; lui indovinando il mio desiderio prese un preservativo non so da dove, me lo mise e poi indirizzò il mio cazzo nel suo ano. Calandosi su di me con un movimento rapido e preciso emise un urlo acuto tra il dolore e l’eccitazione spalancando gli occhi e volgendoli verso il soffitto, mentre le braccia che aveva incrociato dietro il mio collo, mi si erano piantate con le unghia nelle spalle. Gli lascia la libertà di muoversi a suo piacere, ma era goffo dimostrava la stessa inesperienza che aveva nel pompino, così prendendogli i fianchi iniziai la mia danza sollevandomi quasi completamente dal divano e guidavo lui in un movimento circolare che lo faceva singhiozzare come non avevo mai nessuno fare. Iniziai a sentire il piacere, sbuffavo la pelle iniziò a luccicare di sudore e iniziai a leccare la faccia di Sergio dal mento alla fronte mentre lui la agitava in preda ad un piacere furioso, era fuori di sé tanto che venne nelle mia pancia, ma il suo cazzo rimaneva duro e lui continuò a menarselo con foga maggiore. Presi il suo sperma e glielo misi in bocca, ma lui non volle ingoiarlo così lo spalmai sulla sua faccia che io continuavo a leccare. Gli stavo mordendo l’orecchio quando venni ergendomi completamente dal divano, ero quasi sollevato sorreggendomi con un braccio per poi ricadere di traverso spossato. Sergio sembrava come svenuto, ma mi ricredetti quando si staccò da me, mi sfilò il preservativo e vuotò il contenuto sulla mano per poi spargermelo nel culo. Capii che voleva anche lui la sua parte così mi distesi a pancia in giù e lo invitai a prendermi. Si distese su di me mettendo le sue gambe sulle mie, le sue braccia sulle mie, eravamo alti uguali dunque combaciavamo a perfezione, poi aiutandosi con la mano mi penetrò, ma in modo maldestro e nonostante il mio sperma usato soffocai nel divano un grido di dolore. Era passato tanto tempo dall’ultima volta che lo avevo preso dietro e invece di Sergio avrei dovuto avere un amante esperto che mi avesse preparato prima, ma nonostante ciò riuscii in breve tempo a godere e a dettare un discreto ritmo che dava ordine ai suoi movimenti convulsi e confusi. Finì tutto troppo presto, nonostante era già venuto una volta durò pochissimo, era troppo eccitato, quando mi girai vide che non ero venuto allora mi masturbò ed in quello si rivelò bravo, per esperienza personale naturalmente. Venni facendo uno scatto con le spalle e colpendolo nella gola e nel mento, poi mi misi nel letto e ci guardammo negli occhi per lunghi minuti, non capivamo. Mentre mi rivestivo cercavo di riordinare le idee, non era stato solo sesso, avevo sentito del sentimento nell’atto da entrambe le parti, ma volevo essere sicuro. Sergio si era rimesso le mutande e sedeva sul divano piegato in avanti con una mano davanti agli occhi, io stavo uscendo dalla stanza e gli chiesi: - Che cosa è stato? - - Non lo so – rispose subito lui, evidentemente si aspettava questa domanda – Quando lo avrò capito te lo dirò – uscii senza girarmi per guardarlo un’altra volta. Dopo circa una settimana mi disse che aveva noleggiato un altro film che avrei desiderato vedere …

A tutti quelli che mi hanno scritto dico grazie dal profondo del cuore e invito tutti a farlo ancora per qualunque cosa al mio indirizzo [email protected]. Mi scuso se non ho risposto a qualche e-mail.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 8.8
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Il film desiderato:

Altri Racconti Erotici in Gay & Bisex:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni