tradimenti
trasgressione al centro commerciale
di Lupovivace
30.10.2021 |
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"Non so perché aveva qualcosa che mi attraeva, allora avvicinandomi e incrociando gli sguardi sorridendo gli dissi buongiorno e lei con un bel sorriso sorpreso..."
Mi trovai in ferie uno dei primi giorni della settimana,voglioso decidi di andare a fare un giro in un centro commerciale di Vicenza dove di solito gira molta gnocca. Era mattina presto orario di apertura negozi e visto la scarsità di clienti delle solite pulizie giornaliere.Stavo camminando in un corridoio periferico del centro commerciale e con il miei occhi guardavo i negozi passare e osservavo le varie commesse, sempre eleganti e ben vestite. Ad un certo punto il mio sguardo fini con il vedere una donna delle pulizie intenta a igienizzare dei giochi per bambini posti al centro del corridoio, era una donna sui 50anni un po’ cicciottella con cappelli lunghi mossi un po’ raccolti, indossava un camice da lavoro a bottoni e sotto un paio di leggins neri. Avvicinandomi la continuai a fissare, sotto il camice si intravedeva la forma di due belle tette grosse ma non era proprio una bella donna,non curata,forse perché svegliatasi in fretta per lavorare, ma avevo voglia,volevo scopare. Non so perché aveva qualcosa che mi attraeva, allora avvicinandomi e incrociando gli sguardi sorridendo gli dissi buongiorno e lei con un bel sorriso sorpreso rispose con un sorriso. Allontanandomi mi accorsi che continuò guardarmi con il sorriso fra le labbra. Andai in macchina e pensando ancora a lei presi uno scontrino, lo girai e gli scrissi il mio numero di cellulare e il mio nome,tornai indietro e discendoli con un sorriso malizioso questo biglietto è per te, e mi allontanai. Dopo circa un quarto ora mi arriva un messaggio:L: Ciao piacere sono Luisa sei un ragazzo molto carino
A:grazie…tu invece…
L:io invece cosa???
A:posso essere sincero e schietto?
L: si
A: tu invece mi ispiri sesso…ti avrei voluto mettere il mio membro in bocca stamattina…
L: Dai…sul serio???oltre ad essere carino sei anche porco…mmm
A: si…ti sarebbe piaciuto?
L: Non ci conosciamo nemmeno…e poi sono pure sposata
A: vero…ma forse è questo il bello
A: a che ora hai la pausa pranzo?che ho voglia di raggiungerti
L: per fare cosa???
A: per guardarti negli occhi e prendere un aperitivo assieme
L: alle 12… ti aspetto nei parcheggi sotterranei vicino al ascensore che li vicino ho il vano dove riporre il carrello da lavoro e lei miei cose…
A:ok
Visto che non avevo nulla da fare arrivai sul posto in anticipo,elettrizzato ,emozionato e devo dire la verità anche eccitato, perché nella mia mente già fantasticavo. Non aspettai tanto quando vidi aprirsi l’ascensore e la vidi uscire spingendo il suo carrello con gli scopettoni ecc e mi sorrise con un ghigno malizioso che era tutto un programma. Mi fece cenno quale era il suo box e mi disse che avrebbe posato il carrello e tolto il camice e sarebbe stata pronta,io annuì ma intanto la accompagnai aprendoli la porta da gentiluomo,lei fece entrare il carrello e subito dopo essere entrata,entrai anche io e chiusi immediatamente la porta.
Lei si girò subito e disse:
L: che intenzioni hai porco? Sono sposata…
A:si lo so che sei sposata ma secondo me sei anche troia…
A quel punto mi avvicinai a lei e la inizia a baciare sul collo e abbracciandola cominciai pure a palparli quel bel culone che aveva, lei continuando a ripetere che era sposata che non poteva,che non voleva intanto si lasciava fare, baciare,palpare... intanto con la mia bocca scendevo verso il suo decolté aprendoli i bottoni del camice e tirandole fuori ad una a una le sue belle tettone saranno state una 5a o 6a belle grosse e morbide, veramente gustose da baciare,leccare palpare…notai che si incominciò ad eccitare molto al mio approccio e molto debolmente mi respingeva,sino a quando ebbe un sussulto e con le mani mi spinse via.
A quel punto guardandola fissa negli occhi mi slacciai i pantaloni e tirai fuori il mio membro bello quasi duro di fronte a lei che eclamò:
L:porcooo
Io la presi per la nuca e la costrinsi a inginocchiarsi dicendo:
A: Dai troia prendilo in bocca
Lei non dicendo niente obbedì al comando , guidata forzatamente dalla mia mano sulla nuca iniziò a succhiarmi il pisellone rizzandolo per bene come una forsennata e assettata di cazzo ci prese gusto me lo succhiava per bene non più costretta dalla mia mano ma lo stesso ancora appoggiata li per dargli il tempo giusto, mescolava una sorta di dolcezza, movimenti lenti ,sguardi languidi da troia a movimenti veloci cercando di infilarselo più possibile in bocca, era fantastica, estasiato e fortemente eccitato decisi sospendere il favoloso pompino perché se no gli sarei già venuto a breve. La presi così dalla coda dei capelli e la feci alzare e la indirizzai facendola appoggiare le mani verso una scaffalatura dandomi le spalle,leggermente piegata in avanti era pronta a porgermi quel bel culone tanto invitante pronto ad essere maltrattato, così in un colpo solo presi i leggins di lato e gli abbassai insieme alle mutandine liberando quel culone all aria, parti subito una serie di schiaffi che la eccitò molto ed esclamò:
L: scopami!!!porco è da tanto che mio marito non mi scopa!!! Ho voglia di cazzo,ho voglia del tuo cazzo!!!
A quel punto non potei altro che fare che iniziare a puntarli la cappella su quella figa pelosa,di sicuro non curata perché non si aspettava di riceve del cazzo in questo periodo.Sentì il suo respiro profondo,intenso e lento con un colpo di reni gli diedi una botta profonda penetrandola facendola fare un urlo di piacere e ansimare iniziai così a scoparla come da lei tanto atteso aumentando il ritmo delle pompate facendoli ballare le tette ovunque libere di muoversi, era una troia, godeva come una cagna, ansimava ,diceva qualcosa in modo affannoso,mi incitava, strideva e urlava fui costretto a tappargli la bocca con la mano per non essere sentiti da qualcuno,infatti poco dopo sentii la porta aprirsi piano piano e poco Luisa non si accorse,mi girai con lo sguardo verso la porta rallentando il ritmo quasi a fermarmi,e vidi un profilo di una donna dai capelli corti,occhiali vestita in gonna nera e camicia bianca che osservava intimidita ma incuriosita dalle voci moleste da fuori dalla porta attraverso il pertugio aperto poco,capiì che esitante ad entrare non sarebbe mai entrata e allora ricominciai fotterla a dovere sculaccciandola e accelerando il ritmo e la profondità dei movimenti sino a raggiungere quasi l’apice del orgasmo a quel punto la presi velocemente la feci girare e inginocchiare e gli sborrai a dosso un po’ da per tutto sul viso, sul collo e in gran parte sulle le tette tutta la sborra che avevo o quasi perché lei da brava troia si mise subito il mio membro in bocca succhiando e ingoiando quello che rimaneva.
Ci rivestimmo e mi ringraziò baciandomi dicendo che suo marito non l’aveva mai fatta godere così tanto, io gli sorrisi e lei vidi la porta semi aperta preuccupandosi,ma la confortai che si era senza dubbio aperta con un po’ di vento così la salutai con la promessa di risentircii.
Uscìì e non vidi la signora che evidentemente dal imbarazzo era scappata via, tornai su al piano terra dove la vidi intenta a coordinare dei lavoratori interni al centro commerciale,intuendo che era una sorta di direttrice-coordinatrice del centro, da distante si girò casualmente verso di me riconoscendomi e rimanendo impietrita e imbarazzata, così si girò e scappo via.A quel punto me ne andai intrigato ma felice e soddisfatto a casa…
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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