tradimenti
TUO MARITO FINALMENTE CORNUTO

17.08.2019 |
2.621 |
1
"Afferrò Laura per i fianchi e la penetrò con forza facendola gemere mentre io sdraiato sul tappeto continuavo a scoparmela e mentre l’altro giocatore esplose..."
Non ricordo esattamente quanto tempo fa accadde, ma ricordo bene gli costò l’essere stato contagiato dalla febbre del gioco. Si, d’accordo, la partitella a poker con gli amici magari sotto Natale, ma nulla di serio ed impegnativo. Più che altro per passare quelle serate dove le mogli degli miei amici si trovavano a parlare tra loro lasciando noi uomini liberi di trovare un modo per riempire quelle ore. Ecco la ragione di quelle partitelle vuoto a perdere che risultava più un riempitivo che non un vero sintomo della febbre del gioco.Ma a quell’ingenuo inizio, seguì una strana evoluzione. Fu quando, al nostro gruppetto di amici si aggregò un conoscente di uno di noi che trasformò quello che era un innocuo passatempo in una trappola pericolosa.
Tra noi si vinceva e perdeva al massimo qualche decina di euro ma dall’arrivo di questo personaggio, lentamente si passò a centinaia di euro tanto da motivare l’abbandono, da parte di molti, di quella consolidata abitudine del pokerino tra amici.
Vittorio –questo il suo nome- si propose di partecipare ad incontri più seri da consumare in una sorta di circolo privato dove settimanalmente, si incontravano dei giocatori di poker.
Fu talmente scemo da cadere nella trappola che gli avevamo teso subito dopo che, in una delle ultime seratine tra amici, l’ avevamo fatto vincere alcune puntate.
Vittorio attratto dal fatto di aver monetizzato in quel modo un po’ di fortuna, accetta l’invito e, una settimana più tardi, si ritrova seduto davanti a quel tavolo verde dove al suo fianco c’èrano un altro paio di giocatori. Vittorio quindi fu felice, alla fine della serata, di aver vinto un pò. Non era una grossa cifra ma ciò l’aveva convinto sulla sua abilità e fortuna e non fu difficile confermare un secondo incontro.
La seconda volta giocò con gli stessi avversari ma le cose andarono molto diversamente. Non riusciva a vincere neppure una mano e alla fine della nottata, di fronte all’ultimo caffè, firmò un assegno che era composto da tutte le sue precedenti vincite.
Sicuramente pensò che le carte vanno e vengono e che la prossima volta sarebbe andata meglio e, come un vero pollo, confermò la sua partecipazione alla rivincita che si sarebbe tenuta una settimana dopo.
Laura, sua moglie, era ovviamente all’oscuro di tutto e soprattutto del fatto che gli proponemmo di “giocarsela” in una ultima perfida mano.
Vittorio l’aveva conosciuta avendo modo di apprezzare una significativa bellezza, in un recente passato Laura aveva prestato il suo corpo per fare la modella di intimo femminile. La proposta che facemmo a Vittorio fu lapidaria: “Dai , giocati tua moglie. Se vinci, riprendi gli assegni ma se perdi ci scopiamo tua moglie tutti e tre questa notte stessa. Vogliamo tua moglie offerta’.
Vittorio dapprima stette in silenzio ma dopo un po’ di titubanza accettò , pregando che almeno quella prossima mano, la fortuna gli avrebbe sorriso come un tempo, per nostra fortuna non fu così e perse!
Ingogliò un bicchiere di whisky prima di mettersi le mani sul viso sentendosi fortemente sconfitto e frastornato. Aveva perduto anche Laura e lei non sapeva nulla di tutto quello che era avvenuto e della incredibile ingenuità del marito.
Vittorio insieme a noi tre giocatori, rientrò nella propria casa e mentre noi attendevamo in sala (in attesa di divertirci), lui raggiunse la camera da letto dove trovò Laura addormentata e con me che spiavo dalla porta socchiusa per capire quale sarebbe stata la sua reazione.
Si sedette a bordo del letto accarezzandole i capelli prima di svegliarla. Lei ignara di tutto gli sorrise e fu l’ultima volta che la vide così.
Dopo averle raccontato tutta la verità, le disse che solo lei poteva parzialmente salvare la situazione se solamente avesse accettato quell’ignobile sacrificio.
Laura con uno sguardo tagliente e gelido, non profferì parola e si limitò ad alzarsi dal letto prendendolo per mano con l’obiettivo di farlo assistere a quella interminabile tortura.
Entrando in sala, fece cadere la camicia da notte rimanendo totalmente nuda affatto imbarazzata del motivo per cui noi, tre perfetto sconosciuti, la stavamo aspettando.
Si avvicinò a Vittorio e inginocchiandosi abbassò la zip dei pantaloni per afferrare l’uccello che divenne subito duro prima di farlo sparire all’interno della sua bocca e spompinandolo con moolta passione. Gli altri due giocatori si erano abbassati i pantaloni e si stavano masturbando per poi avvicinarsi a lei per farselo succhiare, alternandosi tra loro. Poi, uno di questi la fece mettere a pecorina e la penetrò con una certa violenza mentre Laura seguitava con quel suo pompino fino a che Vittorio le esplose in bocca.
A quel punto mi sdraiai sul tappeto invitando Laura a cavalcarmi, cosa alla quale Laura ubbidì silenziosamente. Un mio amico, in piedi sopra di me aveva afferrato la nuca della bellissima moglie di Vittorio per metterglielo nuovamente in bocca e in quel momento tutti e tre stavano godendo di Laura (io che la penetravo, un altro che si faceva spampinare e l’altro ancora che le palpava tutte le tette e le toccava tutto il corpo)
Vittorio dallo smarrimento e alla incazzatura iniziale stava vivendo una fase differente che era divenuta di vera eccitazione. La mazza gli era divenuta dura e voleva godere anche lui di fronte a sua moglie che pareva non dispiacere per niente di essere scopata a turno da tre cazzi duri che venivano dentro il suo corpo continuando a scoparsela. Raggiunse il gruppo orgiastico pretendendo di partecipare e prendendo il posto di un giocatore che nel frattempo le era appena venuto dentro il culo della moglie, trovandolo aperto e tracimante di sperma e questo aumentò ulteriormente l’eccitazione di Vittorio. Afferrò Laura per i fianchi e la penetrò con forza facendola gemere mentre io sdraiato sul tappeto continuavo a scoparmela e mentre l’altro giocatore esplose una seconda volta dentro la sua bocca.
Il giorno dopo Vittorio,come d’accordi, ci ha raccontato di aver trovato gli assegni sul tavolo e la bellissima Laura ancora stordita da quel sacrificio che si era tramutato in sublime piacere, gli sussurrò all’orecchio : “quando andrai a giocare di nuovo?”.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Commenti per TUO MARITO FINALMENTE CORNUTO:
