tradimenti
La scoperta
di shenandoah
03.09.2023 |
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"Mentre rifletteva su tutto questo sentì una mano afferrargli cazzo duro e guardando la mano curata, lo smalto rosso ed un anello con smeraldo e brillanti, si..."
Non si può dire che facesse una brutta vita: uno studio da avvocato di diritto del lavoro in centro città, con pochi studi rivali in tutta la provincia, la villetta nel quartiere residenziale appena fuori città, con giardino, cane e famiglia annessa. La famiglia, già, l’altra parte consistente della sua vita: una moglie e due figli adolescenti. Aveva sempre cercato di fare il padre moderno, assecondato anche dalla moglie, ma i due esseri che girovagavamo per casa avevano bisogno forse di legnate e non di un padre aperto e comprensivo.Rachele, la figlia maggiore 17enne stava attraversando la fase dark gothic, capelli di colore indefinito, vestiti sempre più ampi ed ovviamente neri ed un’aurea di pessimismo cosmico addosso. Sua moglie temeva l’anoressia e per questo stavano pensando ad un supporto psicologico, anche se la ragazza, quando tornava trai vivi dimostrava un buon appetito, senza corse successive in bagno.
Il figlio minore, Mattia 14 anni compiuti, era esploso l’estate scorsa: da nerd primo della classe fisso alla play ed alla scrivania era diventato di colpo un ragazzino in piena tempesta ormonale: capelli rasati con cresta, parlava un linguaggio per lui incomprensibile che, stranamente, madre e sorella capivano, fissato con questi trappers dai nomi assurdi, aveva passato l’estate tra feste, concerti, serate e ragazzine, ovviamente. Il guaio era che l’estate era finita da un pezzo ma l’andazzo del figlio no e gli effetti si vedevano dal rendimento negativo a scuola del genietto. Anche qua occorreva intervenire e, forse, era il caso di ricorrere a misure restrittive nella vita del pargolo, anche sua moglie approvava.
Sua moglie, la donna della sua vita viaggiava serenamente verso i 45, gestiva da tempo il negozio di abiti in centro di provenienza familiare, l’aveva trasformato in un “temporary store” riuscendo sempre ad avere buoni prodotti in stock da pubblicizzare on –line per i clienti che venivano anche da fuori provincia, l’iniziativa aveva avuto successo e la rendeva fiera. Riusciva ad avere così un po' di tempo per sé che divideva tra palestra e le amiche.
Questa nuova vita lavorativa di sua moglie aveva riportato anche una nuova verve tra lenzuola, non che il sesso non andasse bene, almeno secondo lui, ma la monotonia e gli imprevisti erano sempre in agguato. Ora lei, dopo alcuni mesi di palestra aveva riacquistato la silhouette e buona parte della tonicità che aveva da giovane, si piaceva e questo la rendeva calda e passionale come non lo era da tempo. “Avrei bisogno anch’io di palestra” pensava, ma la sua attività fisica si limitava alle camminate col cane ed alle partite di padel che doveva per forza fare, visto che il circolo a cui era iscritto annoverava trai soci molti suoi clienti ed altrettanti potenziali.
Riflettendo sulla sua vita, sorrideva e si sentiva migliore di tanti altri, al punto che quel pomeriggio tiepido di metà marzo, dopo aver definito un accordo molto complesso, che gli era costato tempo e sudore, lasciò ai suoi collaboratori l’incombenza di terminare la pratica e si diresse in auto verso casa, avrebbe aspettato sua moglie di ritorno dalla palestra per poter festeggiare degnamente il buon lavoro fatto. Parcheggiò nel vialetto di casa, notò distratto una bici appoggiata vicino alla veranda, entrò in casa posando borsa e giacca sulla solita cassapanca, la casa era silenziosa, i figli una da un’amica e l’altro all’allenamento, solo Gemma la golden retriever che gli veniva incontro scodinzolando.
Entrato in cucina, notò che la porta di camera del figlio era aperta leggermente e si sentivano dei lievi rumori, incuriosito pensò che il figlio avesse saltato l’allenamento per portarsi a casa qualche amichetta, bravo, tutto suo padre… L’orgoglio di padre da un lato ma il fatto che il ragazzo avesse di nuovo fatto in cazzone dall’altra, lo spinse a prendere il cell per filmare le prove delle balle del figlio. Col telefono in mano di avvicinò alla porta stando accucciato, sbirciando riuscì a vedere e filmare quello che stava accadendo. Il ragazzo di spalle era alto, moro, abbronzato, pieno di tatuaggi e di muscoli, teneva per i fianchi la ragazza seduta a pecora sul letto e pompava con forza, il suo bell’ uccello entrava ed usciva con facilità da una fica bella bagnata ed ad ogni colpo la ragazza ansimava e mugolava sempre più forte. Lo specchio che suo figlio aveva appoggiato sulla parete di fronte alla porta gli fornì una visione di insieme che provocò una improvvisa erezione ed il desiderio di guardare, nuovo per lui. C’erano alcuni dettagli, però, che non tornavano, il palestrato che stava scopando non era sicuramente suo figlio e la ragazza o donna sul letto a pecorina che godeva come una troia era sua moglie. Una lama rovente gli attraversò la testa, chiuse gli occhi, pensando ad un abbaglio, li riaprì lentamente e sua moglie era sempre lì a farsi scopare come una cagna in calore. Il panico gli saltò addosso: che fare? Mentre, inebetito, continuava a guardare sua moglie che scopava, il coatto super tatuato e non solo, tira fuori il cazzo e far per girare sua moglie per prenderla davanti; non c’è tempo per pensare, arretra, ritorna nel soggiorno prende la giacca ed esce, sempre col cellulare in mano.
Il tempo successivo passò velocemente, girovagando come un cretino per la campagna d’intorno, si ritrovò quasi a buio appoggiato ad un muretto, il segnale di batteria scarica del cell lo riportò alla realtà: aveva filmato per tutto il tempo, dall’ingresso in casa fino a quel momento. Uno strano pensiero lo colse: doveva vedere di nuovo quello che era successo, doveva capire, metabolizzare e poi agire. Ma il telefono era scarico e l’auto in giardino, ritornò verso casa, le luci accese in soggiorno indicavano la presenza della moglie, decise che avrebbe messo in carica il cell in garage, mentre guardava il video. Entrò dalla porta servizio, la presa era sopra il banco degli attrezzi, rufolò silenziosamente nel secondo cassetto e trovò il caricabatterie e benedì la sua mania di avere sempre una seconda soluzione. Collegato il cavo, inizio a guardare il video, non era eccezionale, ripresa un po' storta ma lo specchio di fronte dava una visione di insieme che trovò piacevole al punto di avere un’altra erezione, in fondo, stava guardando un film porno amatoriale, solo che gli attori erano un analfabeta coatto, però ben dotato e… sua moglie!
Lo guardò più volte quando si accorse di un dettaglio riflesso sullo specchio: il volto di sua moglie che gode mordendosi il labbro e poi guarda nello specchio e sorride. Lui bloccò il fotogramma e seppur sgranata, sullo specchio vide riflesso se stesso col cellulare ad altezza viso. Cazzo! Sua moglie lo aveva visto e gli aveva sorriso; un sorriso di disprezzo pensò lui, ma no non c’era disprezzo in quel volto solo piacere e condivisione.
Mentre rifletteva su tutto questo sentì una mano afferrargli cazzo duro e guardando la mano curata, lo smalto rosso ed un anello con smeraldo e brillanti, si girò e, afferrandole il viso, la spinse giù sulla patta aperta.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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