La Fecondazione di Melissa

Racconto del BULL:

Melissa e Andrea erano una normalissima coppia, 35 anni lui 32 lei, sposati da cinque, fedeli e felici. Mancava loro soltanto un figlio. Andrea aveva difficoltà , nonostante diversi tentativi , non riusciva ad ingravidare sua moglie.
Avevano provato, senza successo, anche l'inseminazione artificiale e per svariate ragioni Melissa non voleva ripetere l'esperienza. Il ginecologo aveva parlato loro della possibilità di incontrare un donatore naturale. L'idea di avere rapporti sessuali con un altro uomo intimidiva Melissa e Marco sentiva i morsi della gelosia.
Tuttavia il desiderio di un bambino era molto forte.
Conobbi questa coppia quasi per caso, al mare, eravamo vicini di bungalow e nacque una buona sintonia.
Una sera dopo aver un po' bevuto Andrea mi raccontò la loro storia e mi chiese se ero disponibile a
corteggiare Melissa, una donna molto attraente, alta, slanciata, belle lunghe gambe ed un seno piccolo ed impertinente. Il sguardo dolce ammaliava. Era naturale essere attratti da lei ed iniziai a corteggiarla , pensando si trattasse di una delle tante coppie cuckold che fino a quel momento non avevano avuto il coraggio di osare. Tra una bevuta e l'altra iniziai a limonare con Melissa ma quella sera non andammo oltre.
La mattina a colazione incontrando Andrea parlammo del più e del meno ma notavo in lui una certa trepidazione ed emozione e gli dissi se era pronto la sera a vedere sua moglie presa da un vero uomo. La risposta di Andrea fu una sorpresa: voleva che scopassi a pelle sua moglie e che venissi dentro di lei.
Rimasi alquanto basito, di solito solo le coppie molto hot o avanti con gli anni si concedevano al naturale; dissi ad Andrea se Melissa prendeva la pillola perchè altrimenti gliela avrei messa incinta sicuro. Andrea rispose di che Melissa non prendeva alcuna precauzione e non aveva problemi circa un eventuale ingravidamento, l'importante era non reclamare diritti sul nascituro.
La richiesta era molto particolare e benché avessi avuto esperienze con coppie cuckold non raccolsi l’invito e del resto nemmeno loro nei giorni successivi accennarono alla cosa e continuammo a frequentarci come nulla fosse,
Le vacanze finirono ci salutammo scambiandoci i contatti.
Loro ritornarono a Reggio Calabria io a Roma dove allora vivevo.
Ci risentimmo per Capodanno per scambiarci gli auguri e subito dopo Andrea mi scrisse una lunga mail dove mi diceva che aveva parlato con Melissa e che lei era convinta di farlo , che era fortissimo il desiderio di un figlio e mi chiese se ero disponibile ad aiutarli e ad andare a trovarli a casa loro per parlare della cosa.
La cosa questa volta non mi dispiacque, anzi iniziai a fare pensieri perversi e pensai che si poteva fare, così andai a trovarli.
Ci vedemmo a pranzo e diedi loro la mia disponibilità.
Avevo preso informazioni su come fosse meglio agire , spiegai ad Andrea che sarebbe stato necessario avere diversi rapporti fra il settimo/ottavo ed il sedicesimo giorno dopo il ciclo, che sarebbe stata opportuna una buona intimità fra me e Melissa e perché il suo desiderare il rapporto, la sua eccitazione e l'orgasmo avrebbero attivato un flusso ormonale capace di rendere l’ambiente vaginale meno ostile alla vita degli spermatozoi, reso il muco vaginale più fluido ed in definitiva aiutato la risalita degli spermatozoi verso l’utero e le tube.
La cosa migliore parve quindi una convivenza mia e Melissa, more uxorio, per una quindicina di giorni nel periodo indicato con rapporti sessuali giornalieri. E in caso di fallimento , alternare soggiorni da loro o loro da me....
Prima del mio rientro a Roma cenai con Melissa per una conoscenza più intima.
Lei era bellissima e decisamente attraente anche spiritosa e simpatica ma a conclusione della serata mi disse che l’idea di vivere qualche giorno con un altro e di tradire il marito la metteva a disagio ma la rendeva anche molto eccitata.
Spiegai a lei che nemmeno le coppie cuckold più navigate si erano spinte a tanto , che un figlio sebbene un dono , rappresentava l'estrema ratio di un percorso di sottomissione ed umiliazione.
Volevo che lei vedesse l'aspetto sadomasochistico della situazione: non era un donatore anonimo ma un bull che l'avrebbe ingravidata e quel figlio/a per suo marito , fuori in quel momento a prendere i dolcini, sarebbe stato la più grande forma di umiliazione che un uomo potesse subire.
Melissa rimase in silenzio per un pò ma dai suoi occhi si percepiva che stava nascendo in lei una voglia diversa, il modo in cui sarebbe diventata mamma la stava intrigando più di quanto lei stessa potesse immaginare e mi rispose che se per Andrea non c'erano problemi , non ci sarebbero stati di certo problemi per lei.
In preda ad una voglia sempre più crescente si buttammo sul divano , lingua contro lingua, baci appassionati preludio di un'intesa bollente ; presi Melissa e la portai sopra di me, mi abbassai i pantaloni, lei mi estrasse il cazzo e in 10 secondi ero dentro la sua fica bagnatissima.
In preda alla passione non c'eravamo accorti del rientro in casa di Andrea il quale rimase a fissarci incredulo senza batter ciglio; il gioco pericoloso era appena iniziato e senza pensarci due volte venni copiosamente in lei.
Il conto alla rovescia per la via della perversione finale era appena iniziato.