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Il sesso grazie al Coronavirus


di Membro VIP di Annunci69.it Tranqui21
10.03.2020    |    2.201    |    1 9.8
"Il mio primo pensiero fù a lui che guardava tutta la scena con il bicchiere in una mano e il suo cazzo nell'altra, smanettandosi a quel punto mi chinai e..."
Il periodo è quello di fare attenzione a tutti ed a tutto ci mancherebbe, dopo che ci hanno riempito di notizie da tutto il mondo e di come comportarsi per evitare il contagio.
Rientravo a casa dal lavoro come ogni sera, era appena uscito il decreto che l'Italia era tutta zona rossa, proprio sotto casa mia c'è un supermercato, passando lo vidi affollato di gente che cercava di depredare tutto.
Stonato dal frastuono mi senti urtare la spalla da una signora sulla quarantina molto signorile, visto la zona tra l'altro, nel chiedermi scusa mi allungò il braccio sotto il mio chiedendomi se dovessi fare spesa pure io. Rimasi attonito dal suo modo di fare e dal suo profumo di Donna, gettai un occhio per guardarla meglio ed indossava un cappotto nero con un scollo dove si vedeva l'abbondanza del suo seno, guardai ancora più giu e notai le sue calze velate nere con una riga nera ed un paio di Loubotin nere lucide con tacco e plateau di tutto rispetto, tale per cui mi venne un brivido sulla schiena ed un eccitazione tale che fece svegliare subito i miei sensi.
Afferrai con disinvoltura la mano le chiesi come si chiamasse e mi rispose Marina. cominciammo come due vecchi amici ad aggirarci per gli scaffali senza meta . Tra uno scaffale ed un altro si calò come seduta per terra a prendere un igenizzante, a quel punto il cappotto le si aprì lasciando vedere le sue grazie avvolte in autorreggenti, culotte nero in pizzo e seta ed un seno trasbordante.Il mio cazzo diventò subito duro, mi avvicinai per aiutarla a rialzarsi e glielo poggiai quasi sul suo seno.
Lei apprezzando il gesto afferrò il mio braccio per alzarsi sfiorando con la bocca il mio cazzo già duro e mugolando come una gatta in calore e si sfregò la fica su di me. A quel punto le chiesi se dopo aver finito di fare compere, se poteva venire a casa mia a bere qualcosa,
Prontamente mi rispose che era sposata e che suo marito la stava aspettando a casa, ma che se fossi andato a casa sua suo marito sarebbe stato contento.
Ci avviammo verso casa sua come grandi amici ,entrammo in un portone grande di legno, salimmo dei gradini e prendemmo l'ascensore con l'esterno tutto in ferro battuto.
L'ascensore era piccolo e sentivo l'odore della sua fica eccitata a quel punto il mio cazzo ritornò duro e sull'attenti e senza capirne niente le infilai una mano in mezzo alle cosce cercando la fonte bagnata. Si piegò su se stessa afferrando la mia verga, infilò la sua lingua dentro l'orecchio raccomandandomi di fare il bravo.
Arrivammo a casa, mi presentò suo marito, un uomo distinto e prestante con una forte stretta di mano che mi fece accomodare in salotto a chiacchierare e proponendomi un Drink, lei nel frattempo si era allontanata tornando con una bella vestaglia di seta nero.
Si sedette accanto a me e guardando suo marito mi allungava una mano sulla coscia facendogli notare il mio cazzo duro.Nel frattempo dal nulla, spuntò una donna di colore con indosso un grembiulino nero, con risvolti bianchi e tacchi a spillo, un vassoio in mano con dei bicchieri, mi sentivo supereccitato, servì prima il padrone di casa, chinadosi con estrema cura poggiò un fazzoletto sulle sue gambe, mentre lui le metteva la mano sul suo magnifico culo, poi passò a me, stesso rituale del fazzoletto ma proprio vicino al mio cazzo dove sfiorò la mano di lei che teneva stretta la mia cappella.
I bicchieri erano soltanto due, poggiò il vassoio sul tavolino s'inginocchio davanti a Marina mettendo la testa in mezzo alle sue cosce, cominciò a leccarle la fica che inondava la stanza di profumo di sesso. Marina mi abbassò la cerniera liberando il mio cazzo dalle mutande e prendendolo tutto in bocca. Il mio primo pensiero fù a lui che guardava tutta la scena con il bicchiere in una mano e il suo cazzo nell'altra, smanettandosi a quel punto mi chinai e alzai la gonna della Colf ammirando quel gran bel culo nero con un filo di perizoma, infilai un dito nella fica fradicia, mentre Marina pompava il mio cazzo, avevo voglia di infilarlo in quel culo nero e tondo e cosi feci, mi alzai la presi a pecora e cominciai a stantuffarla mentre lei continuava a leccarle la fica.
Usci il mio cazzo fradicio e le due troie si misero in ginocchio a leccarlo, avide e vogliose.Venne il turno di Marina, la misi a pecora mentre l'altra da sotto la leccava, ebbi in mano quel suo Gran culo da Troia ,non appena poggiai il mio cazzo gonfio e duro entrò senza problemi, lei cominciò ad ansimare spruzzando sulla bocca dell'altra tutti i suoi umori riempiendole la faccia a quel punto lui sia alzò e leccò la faccia della Colf pulendola perbene ed impaziente di leccare altro che di li a poco sarebbe arrivato, il mio latte caldo.
Arrivò sulle tette di Marina dopo essermi scopata il suo culo, lui e la Colf si avvicinarono e pulirono le tette di Marina lucidandole, la Colf non soddisfatta volle lucidare e pulire anche il mio cazzo.
Ci stendemmo sui divani sfiniti e soddisfatti, rimasi incredulo della scena ma voglioso di ricominciare .
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