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Il mio ecografo


di Genteperbene
22.02.2023    |    568    |    9 9.7
"Questa volta però volevo essere io a prendere l’iniziativa e farlo soffrire di piacere, infatti dopo avergli fatto il bidè, insaponandogli e lavandogli bene..."
Come detto dal principio,  tutti i nostri racconti sono STORIE VERE DI VITA VISSUTA che di comune accordo abbiamo deciso di condividere. Tutti i racconti sono scritti da me (marito) anche se qualcuno (tipo questo) viene scritto in prima persona come vissuto da lei e come lo  ha raccontato qualche anno dopo.  Credo che scritto in prima persona come effettivamente è avvenuto  faccia ancora più presa sul lettore.

Qui si racconta della seconda e (a detta sua)  ultima volta, in cui ho tradito nel vero senso etimologico della parola mio marito, nonostante lui già era un cuckold convinto e sapeva delle mie scopate con altri uomini (vedi i racconti precedenti). Ho tenuta nascosta questa mia relazione per circa 2 anni perché volevo avere il gusto di provare le emozioni di un vero tradimento e di un rapporto clandestino che in quel momento volevo condividere solo con il mio amante segreto a cui non ho mai detto di avere un marito cornuto consapevole. In verità, ho tenuto nascosto le corna , perché ero sicura che nessuno mai poteva scoprire questa mia relazione clandestina men che meno, mio marito. Quando la stessa è finita, perché andammo via da quel luogo, il giorno del compleanno di mio marito ,decisi di raccontare queste vere corna, sapendo bene, di fargli un grandissimo regalo di compleanno e facendolo eccitare all’ inverosimile raccontandogli tutto nei minimi dettagli consapevole che la sua reazione sarebbe stata di puro godimento, cioè di una mega sborrata durante una mia sega.

Tutto ha inizio quando mi viene diagnosticata una malattia (nulla di serio fortunatamente) irreversibile, che però dovevo monitorare con delle ecografie periodiche (una ogni sei mesi). Non essendo del posto, chiesi ad una mia amica un medico ecografo di cui mi potevo fidare e mi  indico' a suo dire ( ed io confermo) un medico molto bravo, serio e meticoloso uno dei più bravi sulla piazza mi disse.

Quindi telefonai allo studio e mi rispose lui stesso (non aveva segretaria, chissà perché) mi diede un appuntamento per un giorno di mattina e mi chiese se era la prima volta che mi recavo da lui e mi raccomandò di portare tutte le analisi e le diagnosi che avevo in mio possesso.

Visto che mi dovevo spogliare rimanendo solo in intimo, davanti ad una persona che non conoscevo affatto, non volevo andare da sola e visto che mio marito non sarebbe potuto venire, chiesi alla mia amica che mi aveva indicato il medico, se poteva farmi compagnia per la visita, e lei  accetto' la mia richiesta e mi accompagnò alla visita.

Ci ricevette un medico alto, pelato con un fisico muscoloso, palestrato il giusto,  con una età sui 55 anni circa, io all'epoca avevo 38 anni. Non era bello, ma aveva un viso molto curato intrigante con due grandi occhi neri, labbra carnose , una voce sicura e due grandi mani. Mi fece la visita suscitando in me tanta fiducia era veramente molto meticoloso e preparato , mi spiegò tutto nei minimi dettagli, insomma un vero professionista che sa il fatto suo. Dopo l’ecografia, approfittando del fatto che nella mattinata  non aveva altre visite, si intrattenne con noi parlando di svariate cose, ci raccontò anche un po’ di lui, ci disse tra le altre cose , che era separato e adesso conviveva con un altra donna che aveva avuto diverse donne,  che  non credeva nel matrimonio e che prendeva la vita come viene, quando poteva si divertiva, ci parlò di tante esperienze di vita su diversi argomenti avute. Mi diede impressione di un uomo che sapeva quel che voleva, deciso, sicuro, ammiccante , insomma uno che ci sapeva fare con le donne ma anche molto sicuro e professionale. Alla fine ci salutammo e quando andai via mi strinse la mano con un certo piacevole vigore sfiorandomi con le dita la mia internamente guardandomi negli occhi, aveva una mano molto grande e uno sguardo intenso.

Sulla via del ritorno, la mia amica mi dice “hai fatto colpo sul dottore hai visto come ti guardava? Che occhiate ti buttava”? Io risposi che era una sua impressione che non avevo fatto caso a quello che lei diceva. E lei” dai che è vero e poi non dirmi che non ti intriga un tipo così è un bel macho”. Io non ribattei, anche se ero d’accordo con lei in questa ultima affermazione; comunque tutto finì li e non replicai cambiando discorso.

Il momento decisivo di questa storia fu però circa 4 mesi dopo, un giorno qualunque mentre per caso, parcheggiavo la mia auto nella piazzetta antistante lo studio del medico, arrivò in quel momento lui con la sua grossa moto e parcheggiò davanti al suo portone, io mi accorsi e gli feci cenno di saluto e lui ricambiò il saluto e vidi che indugiò molto, rivolto verso di me buttandomi un intrigante e prolungato sguardo. Entrò nel suo portone insistendo nel suo sguardo e come se non bastasse arrivando sopra al suo studio indossando il camice si affaccia dal balcone e mi fissa passandosi flebilmente ma senza equivoci, la lingua tra le labbra. Quegli sguardi mi turbarono tanto in maniera piacevole , quell’uomo era veramente un conquistatore seriale, un vero sfacciato porco. Per circa una settimana pensai piacevolmente a quei vogliosi sguardi, poi col tempo si dissiparono.

Nell’imminenza della nuova visita, mi ricordai di nuovo di quell’incrocio di sguardi e pensavo spesso come dovevo comportarmi, il medico, dal giorno degli sguardi, mi intrigava molto devo dire e non nascondo che  ora volevo andare da sola alla visita  per vedere come si sarebbe comportato. Così telefonai per l’appuntamento (non credo lui si ricordò del mio cognome) mi chiese se preferivo l’appuntamento di mattina o pomeriggio e se era la prima visita, io gli dissi che preferivo di mattina (ero sicura che sarei andata sola) e rimanemmo per il martedì successivo alle 11,15.

Andai da sola mi vesto in maniera elegante ma sobria, anche con un intimo bello, molto fine ma non volgare, mutandine in pizzo di colore nero e relativo reggiseno, non volevo dare iniziali elementi di provocazione nei suoi confronti.

Quando arrivai allo studio erano circa le 10.55 circa, mi accoglie lui e colsi nel suo volto la piacevole sorpresa nel vedermi e mi disse prontamente che ora si ricordava di me. Mi fece accomodare e disse di aspettare che aveva un paziente in visita.  Dopo 5 minuti dal mio arrivo un ‘altra paziente anziana fu accolta dal dottore nello studio. Finì subito la visita  con il primo paziente e mi chiese se cortesemente potevo far passare prima di me, l’anziana che era arrivata dopo, visto che era una visita veloce, invece con me avrebbe impiegato più tempo. Mio malgrado, gli feci capire a malincuore che consentivo, l’importante dissi era non perdere troppo tempo. Lui mi rassicurò e mi disse “lo prometto”. Devo confermare, che appena 10 minuti dopo l’anziana donna era già fuori dallo studio medico, il dottore compiaciuto mi dice “sono stato di parola?” io confermai e così mi invita a passare nello studio, che lui sarebbe arrivato a breve, andò in una stanza adiacente e anche in bagno e quando tornò vidi che aveva tolto il camice (poi capì perché) aveva un pantalone in panno grigio e una bella camicia bianca,aperta di sopra di un paio di bottoni, che faceva intravedere una folta peluria nera e che faceva risaltare ancor di più i suoi bei muscoli. Mi chiese come andava, io risposi bene, lesse gli ultimi esami e mi invitò a spogliarmi ed accomodarmi sul lettino per l’ecografia, sinceramente ero tesa, ma mi piaceva stare con quell’uomo sola nella stanza semi buia; iniziò la visita e mi disse di rilassarmi il più possibile, che doveva approfondire degli aspetti che la prima volta erano stati tralasciati ed aveva bisogno di più tempo e della mia collaborazione nell’essere sciolta e rilassata e per rendere tutto ciò meglio possibile, contestualmente alla visita mi avrebbe aiutata a rilassarmi con dei leggeri massaggini in dei punti ben precisi,  in più c'era già della musica appropriata in sottofondo che rilassavano e rasserenavano ancor di più l'ambiente.

Iniziò l’ecografia e contestualmente alla visita cominciò con le dita a massaggiarmi lentamente in vari punti del corpo e proseguendo, capii che si soffermava insistentemente in punti ben precisi,che inizialmente mi creavano dei lievi brividi di piacere che però man mano si facevano sempre più intensi. Continuando con quel lavorio di mani del dottore, iniziai a respirare sempre con maggior affanno, e percepivo un piacere che mi pervadeva lungo il corpo e iniziavo ad eccitarmi grazie a quell’uomo che mi stava “ VISITANDO”, lentamente ero diventata un vulcano, i capezzoli della mia quarta di seno si erano inturgiditi e sembravano voler oltrepassare il tessuto del mio reggiseno .

Lui ovviamente,  si accorse di tutto, il suo lavoro stava dando i risultati da lui sperati e mi rassicurava e mi parlava  con voce suadente,  consapevole del fatto che mi stava portando dove lui voleva, e nel mentre, continuava a dirmi di rilassarmi e di stare tranquilla che al momento non aveva riscontrato nessuna anomalia a riguardo la mia malattia e che tutto andava bene. Io ero in estasi , il mio respiro diventò affannoso, sentivo caldo, chiudevo gli occhi per non farmi accorgere che mi stavo  eccitatando ma lui lo sapeva e se ne accorgeva eccome. Spesso mi faceva cambiare posizione e alcune volte mentre mi visitava, posizionava il suo pacco davanti al mio viso e qui notavo un notevole rigonfiamento e intravedevo la sagoma del suo uccello che sembrava di tutto rispetto e che mi faceva intuire anche il suo stato di vogliosità e eccitazione nei miei confronti. Il suo viso si compiaceva sempre più, quando capì, vista la mia irrequieta estasi ( e non era difficile) di avermi ormai in pugno e tutto si materializzò quando nell’ennesimo cambio di posizione, involontariamente, con il mio braccio toccai la sua patta e di riflesso il suo cazzo sentendo tutta la sua turgidità . Fu un attimo in cui incrociammo i nostri sguardi in maniera prolungata e ci fissammo vogliosi;  e capimmo che entrambi volevamola fortemente stessa cosa. Io mi morsi il labbro pur di non ansimare ma sospirai in maniera forte e lui mi sorrise gettando via il suo serio aplomb come aveva fatto fino ad allora. Continuò ancora per qualche altro istante con la visita ma io non capivo più nulla e poi mi disse “abbiamo finito è tutto ok” e nel medesimo istante prese la mia mano e me la portò sulla patta facendomela sentire in tutta la sua voglia, io da parte mia,   non feci nessuna resistenza anzi accarezzai con cura il membro del dottore sentendolo duro e grosso nei pantaloni fissandolo negli occhi facendogli capire che volevo quello che voleva lui.

Mi fece alzare mi rassicurò che nella visita non aveva riscontrato nessuna criticità mi diede la carta per asciugarmi il gel della visita  e da dietro appoggiandosi con il pacco al mio culo, mi baciò il collo e mettendo da parte il lei, mi disse “adesso ti faccio un’altra visita” .  Mi spiegò poi che durante la specializzazione negli Stati Uniti aveva frequentato un corso di massaggio erotico e sapeva individuare i punti deboli di ognuno di noi, infatti diceva, che ogni persona ha delle parti erogene inconsapevoli e diverse uno dall’altro e, in quel corso gli avevano insegnato a individuare queste parti, e con me adesso e con qualche altra paziente prima di me, raccoglieva i frutti di quel corso.

Io ero ormai nelle sue mani in tutto e per tutto, e non mi ribellai a tutto questo, anzi ero accondiscendente in tutto, quell’uomo sicuro, deciso, muscoloso e quasi burbero mi intrigava tanto e soprattutto ormai, volevo essere scopata da lui e da quello che sentivo essere un grosso cazzo che premeva sul mio corpo e mi desiderava. Non feci nessuna resistenza anzi,  mi girai e prima ci baciammo lingua in bocca e ci toccammo a vicenda poi, abbassai la cerniera dei pantaloni e lì, svettò subito un cazzone veramente dotato, (mi disse 22 cm), grosso, venoso, pulsante con una gran cappella violacea che subito impugnai (il porco non aveva mutande se li era tolti prima della visita quando andò in bagno consapevole delle sue intenzioni e sicuro di quello che sarebbe poi accaduto) e lo iniziai a leccare in lungo e in largo. Lo pompai bene ero veramente vogliosa di quel cazzo lo insalivai tutto persino le grosse palle pelose e nel mentre,  lo fissavo negli occhi, lui si sbottono' del tutto la camicia e dopo qualche minuto mi portò nell'altra stanza dove c’era un lettino, notai che sul letto c'erano buttati il camice bianco e lo slip che il porco si era sfilato prima della visita a conferma delle sue porche intenzioni di quello che doveva fare. Ci spogliammo del tutto, aveva un petto molto villoso di peluria totalmente nera nonostante l’età non più verdissima, mi invitò a succhiare ancora il bel cazzo svettante e insalivarlo bene ed io non mi feci pregare, poi mi disse di girarmi  a pecora e pian piano mi penetrò. Io non vedevo l'ora di avere finalmente quel cazzone dentro di me, i suoi colpi dapprima lenti, si fecero via via sempre più intensi e iniziò a sbattermi con vigore, io godevo a sentire quel potente uccello che mi pompava senza soluzione di continuità e sentire i grossi coglioni che sbattevano sul mio culo, mi chiese signorilmente e con molto garbo  se mi andava il turpiloquio e quando io annuì, cominciò con frasi tipo” troia ti piace il mio cazzo” oppure, “dove si trova adesso quel cornuto di tuo marito mentre ti fai sbattere da me” o ancora “tuo marito se lo sogna un cazzo come questo vero?” “hai un viso da zoccola  vogliosa di minchia” e altre frasi ancora che lodavano il suo ottimo uccello e le sue arti amatorie deridendo mio marito e dicendomi che dal primo momento che ero andata da lui si era ripromesso di scoparmi perché gli piacevo e perché diceva che avevo una faccia da porca vogliosa. Da parte mia, approvavo il suo modo di fare, godevo tantissimo, urlavo di piacere e lui mi incitava sempre più, cambiammo posizione ma era sempre un godimento averlo tra le cosce, ma purtroppo, mi accorsi che era tardi e dovevo andare via, lui molto pacatamente mi disse “ hai ragione è tardi ma non mi lasciare così, fammi sborrare, ci sarà più tempo per trombarti come si deve la prossima visita”. Così con un bel pompino solleticandogli anche i coglioni, lo feci sborrare e abbondanti fiotti di crema bianca e densa mi riempìrono la mano e qualche schizzo  mi arrivò nella parte sinistra del viso. Lui mi diede tutto l'occorrente per ripulirmi,  indossò  solo gli  slip e passò nello studio a scrivere il referto. Io mi rivestii e mi sistemai come potevo meglio,  mi sentivo piena e appagata anche se avrei voluto avere più tempo per continuare a farmi fottere dal dottore,   ovviamente non pagai la visita e salutandoci  mi disse che la prossima volta dovevo chiamarlo almeno una settimana prima della visita in modo da non prendere altri appuntamenti e così avremmo trascorso una mattinata assieme a divertirci solo noi due senza nessun disturbo di altre visite ,  mi chiese anche di vestirmi in maniera sexy, “ ti voglio vestita da porca” mi disse, io gli promisi che l'avrei fatto, ci baciammo in bocca ci salutammo e andai via.

Passarono i mesi e ogni tanto ripensavo a quella bella ma troppo furtiva trombata,  arrivò il tempo della visita di controllo e telefonai 10 giorni prima, come mi aveva raccomandato lui, adesso non vedevo l’ora di farmi montare di nuovo da quell’energumeno superdotato. Questa volta si ricordò subito di me e mi diede appuntamento alle 09,30 di un mercoledì successivo.

La mattina della visita ricordo,  non vedevo l'ora che mio marito uscisse di casa per prepararmi a dovere come mi aveva chiesto il dottore. Mi vestii con un intimo molto sexy,  reggicalze, perizoma, autoreggenti neri con il rigo dietro e con un reggiseno senza coppe, indossavo dei pantaloni attillatissimi che facevano intravedere lo spacco della mia fica eccitata e gonfia e delle scarpe con tacchi a spillo da 12 cm, truccata pesantemente, devo ammettere ero eccitata e bagnata all’inverosimile, di sopra indossai un cappottino per coprire tutto e non destare sospetti.

Arrivai allo studio mi aprì ovviamente lui e quando, dopo avermi tolto galantemente il cappottino, mi vide così vestita  mi disse che ero bellissima e con rispetto “sembri una troia di alto bordo”. Ci baciammo in bocca subito e iniziammo a palpeggiarci entrambi, il suo cazzo diventò in un lampo turgidissimo dentro i pantaloni , mi disse che la visita l’avremmo fatta dopo, adesso voleva dedicarsi interamente a me, io non aspettavo altro. Andammo nella stanza del lettino e sempre toccandoci a vicenda e baciandoci ci spogliammo a vicenda, volle che io rimanessi in intimo con le scarpe indossate, mi disse che l’intimo sexy lo faceva arrapare da morire lui fece svettare il suo uccellone grosso e violaceo e me lo mise in bocca a pomparlo, lì iniziò un susseguirsi di porcate senza fine in cui il maiale mi fece godere come mai nessuno prima, mi penetrò in tutte le posizioni incitandomi ad essere sempre più porca era un fiume in piena di parole volgari e di sesso sublime ed io lo accompagnavo senza pudore alcuno, leccava la fica divinamente e gli venni diverse volte in bocca facendogli assaporare il mio liquido che deglutiva senza alcun tentennamento e anzi, baciandomi mi invitava ad assaporarlo anche io. Al culmine di un ora buona di porcate varie e goduria senza fine, mi sborrò in faccia con getti copiosi e violenti di nettare bianco e appiccicoso. Ci ripulimmo e sempre del tutto nudi, andammo nello studio, dove lui mi fece l’ecografia, era eccitante vedere il dottore visitarmi con quel bel cazzo penzolante che io ogni tanto toccavo e menavo e che faceva una gran bella figura anche a riposo. Quando la visita volgeva al termine fu lui, che per far risalire il grado di eccitazione di entrambi, con una mano me lo porgeva in bocca invitandomi a leccarlo per farlo indurire e allo stesso tempo iniziava a solleticarmi la fica prima con le dita e poi iniziò a leccarla avidamente. In un batter d’occhio eravamo di nuovo entrambi eccitati e vogliosi l’uno dell’altro. Alla fine della visita e rassicurandomi che tutto era regolare ci avviammo di nuovo nell’altra stanza a farci la seconda scopata del giorno. Anche qui il dottore mi scopò alla grande facendomi godere a voce alta mischiando il mio godimento alle sue consuete frasi di turpiloquio spinto, che mi facevano sentire una troia nelle sue mani. Sembrava il set di un film porno dove le posizioni, le frasi sporche, la goduria vocale, i rumori tipici di due corpi in continuo contatto carnale, che si susseguivano, quel 55 enne era un toro scatenato e libidinoso che faceva impazzire le sue prede e la seconda volta non veniva mai. Quando mi impalavo sopra sentivo quel cazzone sfregare sulle pareti della mia fica dandomi immenso piacere.

Finalmente dopo tanto, godemmo di nuovo entrambi alla grande e io uscì dallo studio alle 12,30, ero a pezzi avevo le gambe tremolanti dopo i tanti colpi che avevo piacevolmente ricevuto da quell’uomo e da quell’uccello vigoroso, ma ero molto soddisfatta e appagata. Con tutto il rispetto, mio marito, seppur abbastanza più giovane di lui, a letto aveva solo da imparare da un uomo così e non solo per le dimensioni del pene.

Alla terza visita dopo sei mesi, sempre ovviamente unico appuntamento della mattinata,  quando suonai si accertò che ero da sola e infatti quando  aprì il portone il porco si presentò solo con il camice bianco con sotto solo lo slip bianco in micro fibra (era molto attento anche ai minimi dettagli) e con il cazzo già in tiro che spingeva il tessuto degli slip, io sempre vestita da zoccola come mi voleva lui, avevo una minigonna strecht aderentissima, tacchi a spillo, calze a rete aperte davanti e dietro, un mini perizoma truccata da porca e con le unghie  laccate di smalto bianco. Ci baciammo ancora una volta in bocca ci toccammo come consuetudine le parti intime per riscaldare l’aria e andammo subito nella stanza per scopare. Questa volta però volevo essere io a prendere l’iniziativa e farlo soffrire di piacere, infatti dopo avergli fatto il bidè, insaponandogli e lavandogli bene le parti intime stuzzicando allo stesso tempo il  grosso cazzo già grosso e duro, lo feci mettere a pecora sul letto e iniziai a leccargli il culo ed a solleticargli i grossi coglioni penzolanti lui godeva e soffriva ma io non lo facevo muovere da quella posizione apostrofandolo in maniera volgare come lui faceva con me, mi eccitava da morire vedere lui essere dominato da me, gli leccai tutto il solco peloso e il buco del culo, lui godeva e voleva scoparmi ma io non desistevo e gli dicevo che non doveva muoversi, lo volevo portare alla massima eccitazione. Dopo 15  minuti circa, di piacevolissima sofferenza lo feci girare e glielo presi in bocca ancora, per poi impalarmi sopra, lui adesso voleva ripagarmi da par suo, mi sferrava forti colpi io godevo a più non posso mi palpava le tette me li succhiava era una furia di sesso i miei preliminari sul suo culo aveva sortito l’effetto sperato. Come al solito dopo la prima copiosa sborrata tutta in faccia, mi fece la visita per poi riprendere il secondo tempo, e mentre mi scopava mi chiese se ero disposta a telefonare con una scusa a mio marito mentre lui era dentro di me, questa cosa lo faceva impazzire, io gli dissi di si e seppur per una breve telefonata senti la voce di mio marito parlare con me,  mentre lui mi scopava in tutte le posizioni come un forsennato. Quando chiudemmo la telefonata, lo etichetto' per l'ennesima volta come un cornutone mi chiese se poteva metterlo nel culo ma sinceramente non me la sentivo visto le sue dimensioni. Terminò con la solita copiosa sborrata tra faccia e le tette  urlando tutta la sua goduria mentre spruzzava nettare.

Lui mi diceva di vederci più spesso e di andarlo a trovare nel suo studio previ accordi più di frequente, ma in verità non andai mai fuori dalle mie visite.
Quando mio marito ebbe il trasferimento dalla sua azienda e dovevamo tornare in Puglia, telefonai al dottore per dirgli che da lì a poco sarei andata via e lui sembrò molto rammaricato e mi chiese di vederci per l'ultima volta prima di partire, gli promisi che passavo a salutarlo e un pomeriggio previo appuntamento, andai dopo che lui aveva finito le sue visite, non ero vestita in maniera spudorata come le altre volte, ma comunque il saluto si trasformò prima in un bacio appassionato con lingua in bocca e poi irresistibilmente in un succulento pompino con i fiotti della sborra che accompagnati dalla mia mano sul cazzone, che si posavano sul pavimento. A dire il vero lui voleva scopare ancora ma io non avevo il tempo necessario e la serenità per farmi fottere ancora una volta.

Questa fu l’ultima volta che mi vidi con il dottore, infatti andammo via ed ho dovuto cambiare ecografo , ma sicuramente il mio ecografo preferito rimarrà sempre lui.
Lo ringraziaiper i momenti di splendido sesso passati assieme, ricambiandomi e affermando che non mi avrebbe dimenticata.
Anche da parte mia non dimenticherò
quello splendido esemplare di uomo che a
letto non lasciava nulla al caso e che mi ha
fatto passare splendidi momenti di
goduria senza fine.
Devo confessare che ancora oggi a distanza di quasi 15 anni da allora e pur avendo avuto qualche altro incontro trasgressivo con altri bull, con il consenso di mio marito,  nessuno ancora mi ha fatto godere come quel porco del mio ecografo.
Grazie dottore del piacere che mi hai dato.

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