tradimenti
Doveva essere un trio e invece...
di Potassio69
18.08.2024 |
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"Sara ruppe gli indugi una seconda volta per quella serata e si strinse ai corpi dei due uomini baciandoli alternatamente sulle labbra..."
La cena a tre era andata bene, oltre le aspettative. E sì che le premesse non erano delle migliori. Infatti, la settimana precedente la cena, Sara e Marco, fidanzati da un anno, avevano litigato ferocemente a causa delle libertà che Bruno si era preso con la donna. Libertà che, peraltro, Sara aveva anche ricambiato con una certa malizia.Tutto era cominciato un paio di settimane prima quando Marco, che gestiva il profilo di coppia su Annunci69, aveva selezionato Bruno per il loro primo trio. Le ricerche fino ad allora erano state infruttuose sia perchè non conoscevano bene le regole di ingaggio visto che erano alla prima esperienza, sia perchè Sara si era dimostrata molto selettiva e capricciosa. Un singolo era troppo grosso, l'altro aveva la barba, l'altro ancora troppo basso, l'altro sbagliava i congiuntivi, età. In quella moltitudine di pretendenti, Bruno, invece, si era distinto perchè era un quarantenne di bell'aspetto e molto affabile negli scambi intavolati preliminarmente con Marco. Dopo aver avuto la luce verde da Sara, Marco aveva creato una chat a tre su una delle app di messaggistica istantanea. Prima di farlo si era chiarito con Bruno su un paio di regole di base: loro due erano lì per fare un trio con un singolo e, per il momento, non altro; la chat a tre doveva essere l'unico canale su cui comunicare.
Tuttavia, dopo pochi giorni, Marco prendendo il telefono di Sara con la scusa di dover trovare delle informazioni su un motore di ricerca, aveva velocemente aperto la app di messaggi e aveva trovato una chat privata tra Bruno e Sara. Era riuscito anche ad aprirla e a leggere alcuni dei messaggi scambiati: si partiva da uno scambio di saluti e rapidamente, dopo che Bruno aveva fatto un pò di complimenti a Sara, la donna aveva rapidamente attizzato la libidine del singolo mandandogli un paio di scatti maliziosi. Da lì la conversazione aveva rapidamente preso una china esplicita e negli ultimi messaggi Bruno aveva mandato un video in cui si masturbava e sburrava su un piano di cristallo, mentre Sara rispondeva con un video in cui si titillava la vagina con uno dei suoi sex toy preferiti. A quel punto, Marco incazzato come una bestia, aveva prima scritto a Bruno separatamente accusandolo di slealtà e di essere venuto meno alle regole che si erano dati. Poi, ovviamente, si era scagliato su Sara dicendole che aveva rovinato tutto, giocando alle sue spalle con Bruno e, quindi, tradendo la sua fiducia. Sara aveva dovuto faticare un bel pò per tranquillizzare Marco e far passare la sua tesi secondo cui le provocazioni a Bruno non erano materiali, ma solo virtuali, ed, inoltre, erano mirate a creare le migliori condizioni affinché al primo incontro l'atmosfera fosse già sufficientemente propizia a giocare in trio.
Marco si era fatto convincere e, quindi, aveva acconsentito, anche se un pò controvoglia, ad organizzare una cena a tre l'indomani. La verità era che il desiderio di Marco di veder godere Sara sotto i colpi di Bruno e di metterla al centro delle sue attenzioni e quelle dell'altro uomo, era troppo forte per cui avrebbe mandato giù quel boccone e anche altri, forse.
Tornando alla cena, era andata molto bene. Bruno si era rivelato più simpatico di quanto Marco pensasse e Sara era in gran forma. Era spigliata, spiritosa, maliziosa, tutto allo stesso tempo. Inoltre, continuava a guardare i due uomini con un desiderio malcelato e sembrava anche contare i minuti che mancavano alla fine della cena. Infine, sembrava conoscesse Bruno da un bel pò e Marco aveva giustificato questa apparente confidenza col fatto che i due si erano scambiati già un pò i messaggi prima di quella sera.
Alla fine della cena, il terzetto si fermò a scambiare due chiacchiere fuori dal locale. Era una serata calda estiva e nessuno dei tre sembrava avesse il coraggio per il desiderato passo successivo, Fu Sara che ruppe gli indugi e propose ai due di continuare la serata a casa sua dove avrebbero potuto bere un pò di vino rosè fresco. Ai due uomini non parve vero che la donna avesse preso le redini del gioco in mano e annuirono immediatamente, scambiandosi uno sguardo di intesa che aveva fatto avere un brivido a Sara che pregustava già il prosieguo della serata. Bruno seguì con il suo scooter i due in auto e giunti nel garage dei casa di Sara si avviarono per le scale che portavano all'appartamento della donna. I due maschi seguivano Sara per le scale ipnotizzati dal culetto della donna inguainato in una minigonna che lasciava poco all'immaginazione. D'altra parte i due uomini erano molto concentrati sulle mosse successive da intraprendere di lì a pochi minuti, piuttosto che baloccarsi con l'immaginazione.
Sara aprì la porta, fece entarare i due uomini nello stretto disimpegno e chiuse la porta dietro di sè. Furbamente non accese subito la luce così lascio il corridoio illuminato solo dalla foca luce dei lampioni che trapelava dalle finestre aperte. Questa mossa portò la tensione a mille e l'odore dei tre corpi riempì subito il piccolo spazio eccitando i neuroni di tutti e tre in maniera diversa. Sara ruppe gli indugi una seconda volta per quella serata e si strinse ai corpi dei due uomini baciandoli alternatamente sulle labbra. I due uomini scattarono come due molle ed ebbero entrambi contemporaneamente un'erezione subitanea. Sara iniziò a frugare con la sua lingua tra le labbra del suo Marco, mentre teneva la mano sul petto di Bruno. Poi si staccò da Marco e fece lo stesso trattamento a Bruno mantenendo un contatto rassicurante con Marco. Oramai il gioco era partito e bisognava solo capire fin dove si sarebbe spinto quella sera. Dal comportamento di Sara, però, non sembrava ci fossero limiti al gioco, nemmeno quella che era la prima sera in tre.
Sara inscenò un breve spogliarello rimanendo solo con le scarpe eleganti alte con i tacchi. Si accovacciò, abbassò con dolcezza prima i pantaloni e i boxer di Bruno e poi quelli di Marco. Quindi, riprese a dare le sue attenzioni alternate ai cazzi dei due uomini che erano in tiro e continuavano a gocciolare sul pavimento del corridoio e sulle gambe di Sara. Quando capì che i due erano già sulla strada dell'orgasmo si alzò, fece due passi e si stese di spalle sul divano vicino all'ingresso. Fece segno ai due di avvicinarsi e offrì il suo sesso e i suoi capezzoli alla lingua dei due. Marco lasciò a Bruno il piacere di leccare la figa di Sara per primo e si concentrò sui capezzoli da cui sapeva estrarre un enorme godimento per la donna. Ma Sara evidentemente godeva sia delle strizzate ai capezzoli di Marco che della sapiente lingua di Bruno che sembrava conoscesse la donna almeno quanto il suo Marco. Infatti, Sara spingeva la testa di Bruno affondandola nel suo sesso e mugolava rumorosamente senza ritegno. In breve tempo ebbe il suo primo orgasmo che amplificò quasi urlando il nome del nuovo amante. Marco ebbe un accenno di gelosia per l'intimità che i due sembravano avere, ma la scarica di adrenalina nel vedere la sua donna godere ad alta voce per opera di un altro uomo ebbe facilmente il sopravvento sul sentimento negativo.
Sara si rendeva conto che aveva sbilanciato troppo le attenzioni su Bruno, per cui si alzò dal divano e si spostò sul letto dove si mise alla pecorina a gambe ben allargate. Fece segno a Marco di penetrarla cosa che Marco fece con una irruenza che raramente aveva avuto con lei. Questo inattesa prepotenza del suo uomo fece eccitare ancora di più la donna che reclamò anche il cazzo di Bruno. Il secondo uomo si avvicinò anch'egli al letto e iniziò a scoparla in bocca con quel cazzo nodoso e fradicio di umori. Marco sentiva il corpo della donna sussultare sotto i suoi colpi ed anche quelli contemporanei, ma da direzione opposta, di Bruno. Era una sensazione che non aveva mai provato e dovette faticare molto per trattenersi dall'inondare la figa di Sara con la sua sborra. Inoltre, ad attizzare ancora di più i suoi sensi, Bruno stava scopando Sara quasi con violenza in bocca tanto da farle salivare sulle lenzuola. Marco si chiedeva se dovesse intervenire a calmare i bollenti spiriti dell'altro uomo, ma Sara anche questa volta mostrò di gradire molto il trattamento di Bruno.
A quel punto Sara chiese a Bruno di scambiarsi di posto con Marco. Marco acconsentì quasi con riluttanza visto che sperava di essere lui il primo a godersi l'orgasmo nella vagina di Sara. Tuttavia, scopare la bocca calda, sapiente e piena di saliva di Sara non era un'esperienza da trascurare. Inoltre, da quella posizione poteva godersi il meraviglioso corpo di Sara trafitto dal cazzone di Bruno. Sara era di nuovo in estasi sotto i colpi di Bruno e faceva quasi fatica a coordinarsi per spompinare per bene il suo Marco. Nella penombra della casa, Marco immaginava l'arnese di Bruno stantuffare la figa di Sara e i gemiti della donna facevano immaginare che ben presto avrebbe avuto un altro orgasmo.
Bruno aumentava il ritmo e Sara continuava ad incitarlo. Oramai aveva interrotto del tutto il pompino a Marco a cui non restava che segarsi davanti al viso della sua donna per tenersi in tiro. Sara continuava a spingersi indietro per farsi penetrare da Bruno il più a fondo possibile e Bruno era anche lui sull'orlo dell'orgasmo come la donna. Sara si lascio andare ad un ennesimo orgasmo fremendo dalla testa ai piedi come in preda ad un forte e incontrollabile brivido di freddo. La vista della sua donna così arrapata fece sborrare Marco che riempi il viso ed i capelli di Sara del suo seme caldo.
Bruno diede gli ultimi colpi possenti e disse: "Eccomi Sara, ti sto venendo nel culo come l'altra sera!"
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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