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BULL PER UNA DONNA INCINTA


di bullboyking20
05.09.2015    |    65.232    |    6 9.3
"Daniele si avvicinava, l’accarezzava e poi si lasciava impugnare il cazzo..."
Ho un annuncio in cui mi presento come Bull per coppie liete dicendo, specificatamente, che mi piace incontrare la lei di coppia incinta.
Non è facile essere contattati con questa specifica richiesta. IN passato, però, fuori da questi giri, solo come avventure normali, ho avuto la fortuna di scopare tre meravigliose signore incinte. Erano avventure, in definitiva tradimenti del marito poco attento verso la moglie in quello stato. Io al contrario giudico la donna incinta il massimo dell’eccitazione.
Finalmente a Novembre dello scorso anno trovo una risposta. E’ un signore di Reggio Emilia che vorrebbe conoscermi meglio. La moglie Laura di 29 anni è incinta e lui non prova più nessuna attrazione per lei. E’ un contatto serio. Posso contattarlo anche per telefono. Lo faccio subito e dalla voce confermo la serietà della cosa e lui, evidentemente, è rassicurato dalla mia voce, modo di parlare e anni. Non voleva un bull giovane. Io avevo 52 anni ed ero, per lui, perfetto perché non avrei insidiato la moglie. Lei, come detto, aveva 29 anni.
Era incinta di 4 mesi.
Con lui ci siamo accordati per conoscerci di persona. La cosa è avvenuto e tutto è andato per il meglio. Vedere le foto della stupenda Laura, sua moglie, non credevo alla fortuna. Bella, alta, mora. Direi stupenda.
Ci sentimmo, sempre con lui, diverse volte al telefono e poi finalmente ecco la data del primo appuntamento: 9 dicembre.
Avrei dovuto seguire le indicazioni del marito. Nessun problema come bull lo faccio sempre.
L’appuntamento è a Reggio Emilia al casello dell’Autostrada. Esco c’è il marito in auto che mi chiede di seguirlo. La loro casa è una villetta in una zona residenziale. Posteggiamo l’auto e lui mi ribadisce che la moglie è bendata a letto. Che con la benda, hanno convenuto, sia possibile superare il suo iniziale imbarazzo. Segui in casa il marito senza fare rumore ed inoltre, come indicazioni, mi spoglio in salotto per poi andare in camera. In camera sono stato preceduto dal marito Daniele (nome di comodo). Laura era stupenda e si notava, ormai il suo pancione. Daniele si avvicinava, l’accarezzava e poi si lasciava impugnare il cazzo. Ben presto Laura girandosi nuda su un fianco cercava di succhiare il cazzo al marito. Io, invitato dal gesto della mano di lui, mi avvicinavo. Potevo accarezzare quel corpo meraviglioso. Accarezzavo le gambe lentamente, le spalle, una tetta e tornavo ad accarezzare quanto mi era possibile con grande desiderio e calma. Il mio cazzo di 21 cm diventava duro e lui con un sorriso se ne compiaceva. Mi avvicinai a lui e conseguentemente alla faccia di lei. Lui tolse il suo cazzo dalla bocca della moglie e impugnò il mio per accompagnarlo nella bocca restata, per un attimo, vuota. Era il momento cruciale. Andò tutto a meraviglia e Laura prese a poppare il mio cazzo. Lo faceva con desiderio, con voglia e sentivo la sua saliva calda che me lo avvolgeva. Gli accarezzavo le tette gonfie e sode. Poi decisi, visto che andava tutto bene di sfilare il cazzo e prendere a baciarla, ,limonarla. Laura rispondeva con ardore.
Allora presi a succhiarle le tette, a leccarle il pancione e finalmente la figa che era bella gonfia. Non avrei smesso di leccargli la figa se non avessi avuto l’ingordigia di leccargli il buchetto del culo. Poi tornai ad accarezzarla, leccargli le cosce, il pancione, poppargli le tette. Tanto era bella da potergli succhiare i piedi, persino le ascelle poi ancora figa e culo. Lei gemeva e allora preso dalla foga iniziai a scoparla. Il marito guardava e si menava il cazzo durissimo. Io la scopavo con molto riguardo anche se il pancione ancora non disturbava per nulla. Decisi, poi, di girarla, indurla a mettersi a carponi e ripresi a pompare il mio cazzo nella sua bella figa gonfia, calda, bagnata. Era il momento di provare ad incularla. Daniele mi aveva detto che era bravissima a prenderlo in culo ma il suo buchetto strettissimo non mi sembrava molto usato. Leccai il buchetto del culo e appoggiai la cappella, dopo avergliela strofinata ben bene, sul buco del culo. Provai a spingere. Non era facile aprire quello stretto buchetto del culo nonostante la tanta saliva che gli avevo messo e il mio cazzo fradicio di umori di figa di lei. La cappella, poi, entrò. Mi fermavo per non fargli male. Non mi piace far male. Laura, però, bravissima, indietreggiò. Fu lei a farsi entrare il cazzo in culo. Presi a stantuffarglielo dentro. Potevo avvolgere con le mani le sue tette. Avrei voluto mungerla. Non resistetti molto. Mi sfilai dal culo meraviglioso, tolsi il preservativo pulitissimo e con due colpi di mano feci sborrare il mio cazzo sul suo culo. Sulla sua schiena. Sei, sette zampilli di sborra. Anche il marito vedendomi sborrare lo fece e sborrò in bocca alla moglie. Come da indicazioni uscii dalla camera, mi rivestii e in silenzio andai alla mia auto. SEGUE.
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