orge
Io , lei e lei...
di resurrect
18.06.2022 |
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"La cosa che vi posso dire da subito è che la spaghettata non è mai avvenuta ma andammo direttamente nelle camere da letto..."
Premetto che la storia che segue non è frutto di fantasia!Era passata da poco la mezzanotte quando in una discoteca che frequentavo ogni tanto iniziarono a salire sul cubo le ragazze immagine. Mentre bevevo un drink con un'amica al bancone, notai una di queste ragazze che ogni tanto mi lanciava qualche sguardo.
Inizialmente, data la confusione, pensavo fosse una mia impressione ma poi questi sguardi si fecero sempre più insistenti e seguiti anche da qualche sorrisino. Inizialmente feci finta di niente ma fu proprio la mia amica che ad un certo punto confermò questa mia prima impressione.
Passai la serata in maniera normale ma non potevo non pensare a questa ragazza, tra l'altro bellissima, che in maniera sensuale ballava sul cubo e che mi stava lanciando dei segnali.
Pertanto decisi di avvicinarmi e da lontano iniziai a fissarla; lei si accorse di questa mia mossa e subitamente mi fece un gesto con la mano di avvicinarmi. Si accucciò e mi iniziò a parlare nell'orecchio facendomi dei complimenti e dicendomi di segnarsi il suo numero per fare due chiacchiere a fine serata.
Per l'appunto, quando ormai la serata volgeva al termine e le cubiste erano rientrate, provai a chiamare questa ragazza. Purtroppo però il telefono risultò spento. A quel punto, decisi di mandare un messaggio sperando di essere ricontattato. Passarono circa 20 minuti ma dal mio cellulare non proveniva alcun squillo: pertanto decisi di richiamare. Il telefono però squillava ma nessuno rispondeva, quindi decisi di rinunciare e di rientrare a casa.
La mia amica cercava una qualche spiegazione a questo comportamento, avanzava l'ipotesi che probabilmente la ragazza avesse la suoneria abbassata... Ma sinceramente più di tanto non mi dispiaceva, sebbene avessi già pregustato la patatina...
Mentre stavamo per salire in macchina, invece, arriva una chiamata: sì, era lei!
Al telefono mi dice che le sarebbe piaciuto passare la nottata con me; sinceramente non pensavo ci sarebbe stata una cosa, per così dire, da cuocere e da mangiare anche perché mi trovavo in difficoltà per il fatto di essere con la mia amica con la quale, tra l'altro, non era mai accaduto nulla.
Però, questo momento di indecisione e di parziale imbarazzo era il preludio di qualcosa di veramente strano che si stava per concretizzare. Infatti la tipa mi propone di andare in macchina con lei per andare a riprendere una sua amica ed un suo amico che avevano passato la serata in un locale vicino. Arriviamo a questo locale io, lei e la mia amica e ci fermiamo nel parcheggio. Arrivano i due amici visibilmente su di giri: lei una ragazza carina, lui bellissimo ragazzo. Si accomodano sui sedili posteriori della vettura insieme alla mia amica, mentre io e lei eravamo avanti.
Lungo il tragitto, iniziamo a parlare: lei dice di volerci ospitare a casa sua per una spaghettata notturna. Nel tragitto, tra una chiacchiera e l'altra, con una bella musica di sottofondo, ad un certo punto mi volto all'indietro e con immenso stupore osservo la mia amica alle prese con l'arnese dell'altro ragazzo (hai capito la santarellina?). Iniziava a sembrarmi il tutto una cosa surreale ma veramente stava accadendo? Fatto sta che mentre le due donne, tra cui la mia amica, si dilettavano con l'altro ragazzo, io continuava a parlare con la cubista e nel frattempo arriviamo a destinazione.
La cosa che vi posso dire da subito è che la spaghettata non è mai avvenuta ma andammo direttamente nelle camere da letto. La cosa buffa è che il ragazzo era talmente stanco che cadde in un sonno profondo e io mi ritrovai con queste tre donne di cui una la mia amica.
Devo dire che la mia amica era un gran pezzo di ragazza ma essendoci questa amicizia così profonda non avevo mai provato ad andare oltre per paura di perdere un'amica così importante. Fatto sta che però i giochi erano fatti e da un certo punto io ero sdraiato sul letto e la mia amica, visibilmente eccitata per tutto il contesto, si avvicinò e mi abbassò i pantaloni... Io ero quasi immobile, un po' imbarazzato forse, ma certamente non mi sarei mai tirato indietro.
Notai, con immenso stupore che era particolarmente brava e pensavo che mi ero perso per diversi anni qualcosa di speciale. Nel frattempo si avvicina anche la cubista, le due lavorano: in particolare qualcuna di loro riusciva a sollecitare un punto specifico sulla capocchia che mi mandava in estasi; cercavo in tutti i modi di trattenermi ma era molto molto difficile. La cubista si accorse che ero arrivato al culmine e quindi si fermò... Mi guardò e mi fece un occhietto che riuscii appena a notare visto che eravamo praticamente in penombra. Ma il bello doveva ancora arrivare, la cosa che mai mi sarei aspettato...
(Fine prima parte)
The Mx
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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