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Invidia..


di MorganaDYD
16.03.2015    |    5.775    |    11 8.3
"I tre si accasciano anch'essi esausti sul letto, io mi alzo e esco dalla sala per dirigermi verso il bagno, passo davanti a Vania, mi fermo, la accarezzo..."
La solitudine è una condizione dell’anima, colei che vorrebbe uscire, guardarti e schiaffeggiarti per ricordarti che prima degli altri, ci devi esser tu!
Ormai la solitudine non mi è piu compagna, l’anima si sazia di questa libertà e tranquillità che mi pervade quando gli occhi delle persone si soffermano sul mio sguardo, mio unico punto di forza!
Da tempo mi sento viva, non bado piu al giudizio della gente e non mi importa se qualche “morboso” invade il mio cammino, mi limito a prendere da lui o lei quello che mi serve, sapendo che prima o dopo, smetteremo di usarci!
Stasera ho un invito! ogni volta che lo dico mi sento importante, sarò in un locale, non conosco molta gente ma colgo l’occasione per andare a rimediare.
Tarda serata, ho scelto un vestito molto corto e molto scollato ma che riesce in qualche modo a coprire i “punti critici” del mio corpo e ad esaltarne i migliori, autoreggenti poco sopra il ginocchio, perizoma in pizzo e tacchi alti; dal mio vestire, traspaiono le mie intenzioni!
Prima di entrare nel locale sono in preda alla timidezza, ansiosa per quello che mi circonderà, resto in macchina qualche minuto a pensare se entrare o meno, mi faccio coraggio e scendo.
Entro nel locale,la musica è alta e le luci soffuse blu e rosse, un ambiente che concentra in esso erotismo e “trasgressione”, attrezzature atte all’arte dello shibari, una gabbia a lato pista e un maestoso trono eretto al centro della sala, per venerare colei/lui vi si siederà;
vengo accolta subito all’entrata come un’amica di vecchia data, guardo in giro e vedo tante persone che vestono in modo non uniforme, ognuno qui dentro, da una libera espressione di se differenziandosi l’uno dall’altro in modo egregio ,questo mi dona subito sollievo … e la mia timidezza mi abbandona!
Mentre giro nel locale saluto diversi amici, mi offrono da bere, rigorosamente analcolico, non vorrei non avere le forze necessarie per il mio obbiettivo.
La situazione è caotica, ma sono talmente a mio agio da sentirmi come in una rimpatriata tra amici..
..ed ecco che ad un tratto, la vedo entrare nella sala, sensualmente donna, lunghe gambe su cui poggia un corpo dalle forme sinuose, seno prorompente e sodo, che si intravede dall’eccitante scollatura del suo vestito, pelle ambrata e sguardo magnetico!
Tanto sono in estasi nel vederla entrare, che mi pare di sentire il ticchettio dei suoi tacchi piu forte della musica stessa!
Cerco subito di andarla a salutare per conoscerla, il mio lato saffico si accende quando scorgo tanta femminilità;
mi avvicino e mi presento, quasi mi schiva, con gentilezza ma molto freddamente mi rivolge parola (giusto per mantenere alta l’immagine cordiale, che oltretutto, in questa serata priva di tali convenzioni, è inutile):
Vania è il suo nome, una voce soave e calda quella che esce dalle sue dolci labbra, ma sento a pelle di non piacere, mi rassegno all’idea di poterla ammirare.
La serata scorre tra scene erotiche e anche un po’ “burlesque”, una ragazza nella pista inferiore, viene spogliata delle sue vesti e adagiata, legata mani e piedi, su un lettino con un impalcatura di candele poste sopra di esso, posizionate in modo da gocciolare lentamente sui punti sensibili del corpo, il suo compagno alterna i baci all’accensione delle candele, quasi con mano si può toccare l’erotismo di questa scena, io rimango immobile a osservare mentre dei brividi scorrono lungo tutto il mio corpo, terribilmente eccitato da questo mio atto di voujerismo;
qualche metro più in la c’è Vania, anch’essa attenta a questo momento, per quanto io mi senta intimidita dalla sua presenza, il suo profumo di donna mi inebria anche da lontano e non posso fare a meno di notare i suoi sguardi di disapprovazione mista a piacere quando si sente osservata da me!
Mi allontano dalla pista, i miei sensi hanno bisogno di esser soddisfatti, mi avvicino allora a Fabrizio(gia conosciuto in diverse occasioni) lo saluto con un bacio privo di timidezza e incomincio lentamente a provocarlo, chiamando vicino a me anche Daniele , ragazzo timido conosciuto in serata, ma che mi ha subito suscitato un desiderio di possessione, comincio a giocare ballando tra di loro, strofino il mio corpo tra i due cercando di accendere il loro desiderio, il mio è ormai acceso da tempo;
mentre attuo questo gioco di seduzione, mi sento osservata dal penetrante sguardo di Vania che a bordo pista fissa questa scena quasi schifata dalla mia disinibizione, d’altronde io, non mi sto facendo “desiderare” da questi due uomini, anzi, sto facendo capire molto chiaramente le mie intenzioni e scorgo il suo giudizio verso questo mio essere irruentemente vogliosa!
Accarezzo i pantaloni di Daniele e Fabrizio , sono entrambi pronti per accontentarmi quindi, prendendo per mano uno e per la camicia (già sbottonata da me)l’altro, mi faccio seguire nella stanza privata, atta all’espressione più bella.
Entriamo in questa saletta illuminata solo dalla luce della vetrata che da sul locale, un letto a baldacchino al centro, con lenzuola rosse scarlatto;
il mio olfatto è colpito dal profumo di ciò che già nella stanza sta accadendo, una donna sta saziandosi del proprio compagno, e colorando l’aria con i suoi gemiti!
Io continuo a bordo del letto il gioco cominciato con i miei due oggetti del piacere, li spoglio completamente mentre bacio i due corpi e li imprimo nella mente con le mie mani, con fare deciso, li spingo entrambi sul letto l’uno accanto all’altro, sempre con le mani, accarezzo il viso dei due e scendo lungo il petto con un movimento quasi simmetrico, fino ad arrivare ad afferrare i due membri eretti per il mio volere;
comincio allora a fissarli, mentre le mani dei due uomini cercano i miei seni e sfiorano i miei fianchi, per poi concentrarsi entrambi sulla mia ormai bagnata voglia;
mentre uno infila due dita tra le mie grandi labbra e l’altro massaggia il mio clitoride io bagno con la mia bocca le mie mani e inumidisco la punta del loro piacere con esse, incominciando a giocare con estrema lentezza, per far accrescere in loro il desiderio delle mie labbra.
L’atmosfera è ormai calda, al punto che Daniele, il timido, si alza e prende la mia testa tra le mani, mi bacia e poi mi spinge sul suo membro quasi violentando la mia bocca, nello stesso momento,Fabrizio , fa entrare un terzo dito dentro di me mentre continuo a muovere il mio tatto su di lui, io non riesco a trattenere il gemito che viene però soffocato dalla carne dura che sta ormai possedendo la mia gola!
Dopo aver guardato fisso negli occhi Daniele, cercando di scorgerne il godimento, chiudo i miei e mi abbandono completamente al piacere; il gioco è appena cominciato!
Levo la mia testa da Daniele e la porto sul corpo di Fabrizio, faccio colare la saliva sul suo delizioso piacere per poi affondare anche su di lui le mie labbra, impegnando la mia mano ora con l’altro. Il mio corpo è ormai impazzito, alterna baci su di uno e sull’altro, mentre le loro mani scorrono dappertutto su di esso!
Mentre mi sazio delle loro voglie, Daniele si muove nuovamente e viene dietro di me, incomincia a strusciarsi sui miei umori, vuole possedermi e io non aspetto altro! Con un colpo violento entra dentro di me, un urlo di godimento esce dalle mie labbra e con ancora piu foga mi concentro sul godimento di Fabrizio.
Daniele possiede il mio corpo tenendomi stretta per i fianchi e sbattendomi sempre con più forza!
Entrambi sono in adorazione del mio corpo, i gemiti nella stanza sono ormai l’unica musica…
A un tratto sento una mano sconosciuta toccare il mio seno, senza badare a chi esso sia , tocco a mia volta lo sconosciuto, sento il calore del suo corpo e addominali scolpiti; sono ormai in preda all’eccitazione e prendo quindi in mano anche il suo membro, mentre gli altri due continuano a riempire bocca e capace.
Il mio respiro è quasi mozzato, tre uomini adesso, mi stanno possedendo e io non ho altro pensiero all’infuori del loro piacere!
Basta, mi fermo, voglio esser presa come dico io, quindi mi tolgo da Daniele e mi giro verso Fabrizio, riempio di saliva( ormai il mio miglior lubrificante) il palmo della mia mano e me lo passo sul proibito orifizio,penso non potrei esser più chiara di cosi;
lo sconosciuto, alla vista di questa scena esclama “ma sei proprio una brava puttanella!” io mi volto, gli sorrido e lo ringrazio facendogli provare le mie labbra sulla sua erezione.
Fabrizio intanto , capite le mie intenzioni, si fa spazio nel proibito con un dito e si accorge che non vi è molto bisogno di prepararlo , coglie quindi l’attimo e con un colpo secco, lo possiede;
un attimo di dolore pervade il mio essere, seguito dall’eccitazione che questo mi provoca.
I colpi di Fabrizio e il coinvolgimento degli altri due davanti a me, stanno per farmi raggiungere l’orgasmo, ma voglio ancora di più, voglio essere riempita completamente, quindi mi alzo, stendo sul letto lo sconosciuto mi siedo su di lui facendolo entrare in me e incito Fabrizio a ricominciare a possedere il mio proibito.
Io sono immobile, muovo solo la mia testa sul membro di Daniele, mentre gli altri due continuano a possedere il mio corpo…
è in questo momento che mi accorgo di un’altra presenza, Vania, che da fuori la vetrata che da sulla sala, sta guardando la scena da non si sa quanto tempo, il suo sguardo è morbosamente fisso su ciò che sta accadendo, quasi come se anche lei volesse essere li con noi, ma il velo di convenzione le impedisce di entrare.
Io comincio a fissarla a mia volta, dando sfoggio del mio esibizionismo in tali situazioni e con un cenno della mano le faccio segno di entrare, ma niente, lei mi guarda con odio e volge lo sguardo ai partner che stanno saziando il mio corpo.
Nel frattempo io sento il mio orgasmo arrivare, l’intrusione dello sguardo di Vania ha fatto crescere ancora di più il mio godimento, mi abbandono quindi a questi tre uomini e il calore esplode dentro di me, non riesco a trattenere i gemiti, i colpi si fanno sempre piu forti, un urlo, “Vengo”! i tre, presi da questo mio urlare si eccitano ancora di più e sento i loro corpi muoversi con ancora piu foga contro il mio;
volgo nuovamente lo sguardo verso vania che ora, presa dall’eccitazione di quello che vede, non si accorge del mio osservarla, il suo corpo è immobile e attento, ma le sue mani tradiscono il suo volere e scendono lungo il suo corpo, per saziare il suo desiderio.
I tre uomini intanto sono vicini all’esplosione del piacere, quindi si tolgono tutti e tre da me e io mi posiziono al centro tra di loro, per attendere la loro calda essenza!
Vania vista la scena continua con la mano impazzita tra le sue gambe a dar sfogo al suo piacere, i tre stanno per venire sul mio corpo e anche lei, ma purtroppo lontana.
Ecco che i gemiti dei quattro ormai si fanno più intensi, una pioggia calda di umori inonda il mio corpo, la mia bocca e il mio viso, mentre vedo Vania tirare un sospiro in preda anch’essa all’orgasmo e buttarsi esausta su un divanetto a fianco a lei.
I tre si accasciano anch'essi esausti sul letto, io mi alzo e esco dalla sala per dirigermi verso il bagno, passo davanti a Vania, mi fermo, la accarezzo dolcemente sul viso e le do un bacio ancora intriso degli umori di quel gesto che tanto ha odiato/amato e vado via.

A volte basta abbandonarsi per non farsi male!

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