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Apoteosi di un party


di Ioleccotugodi
26.06.2020    |    175    |    0 8.7
"L'imprenditore è indeciso, ammaliato da una parte e sttratto come una calamita dall'altro..."
Una sera afosa di agosto, la luna illumina le città quasi vuote, il mare e la montagna hanno calamitato ragazzi, coppie e famiglie. Qualcuno però approfitta delle città vuote oppure è costretto a restarci e allora perchè non allietare le serate?
Tutto nasce da un copione scritto una sera pensando a cosa potrebbe essere un party fatto per bene: una location insolita renderebbe tutto più audace, qualcosa di diverso tipo una bottega, un tavolo da lavoro grande e resistente con a fianco uno sgabello, un letto, per il resto tutto come se ci si fosse capitati per sbaglio. Il vino ci deve essere per forza, un bianco fresco e perchè no delle bollicine, fanno sempre il loro lavoro. I protagonisti devono essere il più possibile diversi, ma tra loro compatibili. Il primo è un personaggio insolito, è un regista, ma anche un attore protagonista o forse per meglio descriverlo è un come un fantino con le redini di un cavallo imbizzarrito, indica la via ma il cavallo non si lascia controllare, così lui tesse le trame, ci mette del suo, ma sono gli attori a fare il loro lavoro, per noi sarà il mago. Il secondo è una dama, libera da tutti i vincoli della società, estranea alle regole, fa quello che le piace, è consapevole che è in un qual modo legata a chi scrive, come sua musa e come sua penna, sono complici del vizio. A questo punto arriviamo alle coppie, sono tre e incredibilmente calde, scalpitano per essere parte della sceneggiatura, ma sono timorose di quello che è il copione scritto per loro.
Salute! Sono tutti presenti per iniziare a conoscersi, le bollicine fresche scendono piacevolmente a rinfrescare i corpi caldi, il mago appare qua e là perchè lui deve conoscere ognuno per scrivere il suo romanzo a dovere, mentre le coppie si scambiano le prime idee, la dama viene interpellata, loro due saranno la miccia per far esplodere la scena, saranno le mine vaganti che renderanno una fiamma un incendio. Lei è spavalda, vuole a lei le attenzioni di tutti, uomini e donne, più saranno e meglio sarà, lui invece è più freddo e calcolatore, sa bene che lei deve essere sempre presente dove la tensione si abbassa per dare la scarica e mantenerla e come elettrostaticamente attirare tutti nella scena principale, lui invece dovrà scrutare, inserirsi come un collante e tenere tutto unito. A questo punto noto le varie coppie, la prima è formata da due esemplari di razza, entrambi intorno ai 35 anni, ma sinceramente hanno battuto il passare del tempo, entrambi curati e fisico asciutto e sodo, una meraviglia per gli occhi, sembrano usciti dallo scalpello del Canova, sono i nostri Apollo e Dafne. La seconda coppia è invece di una specie diversa, entrambi over 40, lei è esplosiva in tutti i sensi, un seno e un sedere abbondanti e una personalità e carisma esagerati, nemmeno lui è longilineo, ma sa prevedere e controllare le situazioni come un incantatore di serpenti, cacciatrice e cacciatore. La terza coppia è invece sulla cinquantina e molto più riservata, hanno l'aspetto di due insospettabili, lui pare uno di quei signori in giacca e cravatta e 24 ore che si incontrano sul treno,estremamente posato, alto e con nulla fuori posto, lei molto riservata, direi anche timida, ha quel giusto di cremosità, l'imprenditore e la segretaria.

Era ormai da qualche minuto che sorseggiando, si stavano instaurando i primi rapporti e i primi sguardi provocanti erano già stati scoccati; la cacciatrice è nel suo habitat naturale, ma non sarà facile, Apollo pende ormai dalle sue labbra e non solo, dal suo vestito strabordano le sue forme. Dafne invece con la sua bellezza incantevole ha conquistato il cacciatore che posiziona già le sue trappole in attesa che la preda ci caschi dentro. L'imprenditore è indeciso,ammaliato da una parte e sttratto come una calamita dall'altro. La dama entra in scena, il suo fiuto percepisce una voglia di Dafne di essere posseduta da sessi opposti, con un gesto morbido accompagna l'imprenditore dalla cacciatrice che ne farà suo trofeo di caccia e sinuosa tra le trappole si avvicina a Dafne e amorevolmente la accompagna tra le braccia del cacciatore. Si erano formati due terzetti niente male, ora al mago serviva uno dei suoi incantesimi per ammaliare la timida segretaria e far scatenare l'inferno. Ecco che si avvicina a lei, è seduta su uno sgabello di quelli alti da bar, a fianco del bancone da lavoro, le si affianca, le sposta i capelli e le sussurra qualcosa nell'orecchio, sarà una formula magica? La guarda fissa negli occhi e le accarezza il viso, mentre inizia a baciarla sulla spalla sposta la mano sul suo ginocchio, la mano e la bocca si spostano coordinati l'una verso l'interno coscia e l'altra verso il collo e quindi verso le labbra sfociando in un bacio passionale, mentre la mano stuzzicava le mutandine di pizzo. La miccia era stata accesa. Lei era vogliosa, ma il mago voleva portarla più in la, le sposta le spalline del vestito che scivola giù e mostra un seno ricco e due grandi capezzoli, le mani vanno dolcemente a massaggiarle ma il piacere spetta tutto alla lingua, prima con movimenti circolari intorno al capezzolo e poi succhiandolo con forza e così con l'altro, lei cerca con le mani il suo cazzo, lo sente duro dai pantaloni, prova a prenderlo, ma ancora per il mago non è tempo. Allora la invita a salire sul banco, il vestito cade e le mutandine con esso, lui le apre dolcemente le gambe e iniziando a baciarla dall'ombelico arriva alla figa, era già bella umida e il mago poteva assaporare i gusti del prelibato frutto, continuò per un bel po'... nel frattempo la cacciatrice aveva annusato le sue prede, in un baleno è nuda in ginocchio e lecca i pantaloni gonfi, in attesa di azzannare, Apollo e l'imprenditore non si fanno pregare e offrono il loro pacco. Lei attacca subito, mano destra e mano sinistra con ping pong della bocca. Il cacciatore invece è convinto di essere il dominatore, ma le due si strusciano, si baciano, si svestono in fronte a lui, è eccitato da matti ma loro ci giocano su, si impossessano del letto e con un classico 69 si assaporano. Il mago ha nel frattempo messo la segretaria a pecora, massaggia entrambi i buchi uno con la lingua e l'altro con la mano, lei è assolutamente fradicia, così si abbassa i pantaloni e appoggia la cappella sulla figa, la struscia un po' e poi sfrega il cazzo e lo stesso le fa sul culo, lei sta diventando pazza, l'ormone è impazzito allora fa il giro e le appoggia alle labbra il suo cazzo bagnato e lei si attacca, lo infila subito tutto in bocca e inizia a leccarlo dalla base alla punta. Con un gesto il mago chiama il cacciatore, sarà lui a penetrarla. Il mago allora divide momentaneamente le due donzelle, Dafne la sdraia gambe aperte in fronte alla segretaria, mentre bacia la dama scambiandosi i sapori delle due fighe. La cacciatrice era già in fase avanzata, per lei la più classica Tour Eiffel, uno fronte e uno retro, il mago decide di alzare l'asticella e prima si infila sotto di lei per leccarle quelle tette enormi mentre la dama gli assaporava il cazzo quindi con ampi consensi si vuole passare alla doppia penetrazione con cazzo in bocca. La cacciatrice è eccitata come non mai e si vede, non sarà facile dimenticare questa notte, viene più volte, ma non vuole che la giostra si fermi, la dama è lì che lecca lo squirt gustandoselo come un nettare prezioso. La cacciatrice è al limite così la lascio finire dal'imprenditore e mi porto dagli altri la dama e Apollo. La situazione nel frattempo era cambiata, le donne si erano invertite, ma anche qui c'era voglia di trasgredire molto di più. Le donne vengono messe in riga a 90 gradi appoggiate ai banconi, gli uomini random le penetrano, rapidi e decisi, poi cambio, cazzo diverso uguale godimento diverso. Poi cambio, uomini seduti e donne sopra. Mentre l'imprenditore e la cacciatrice hanno ultimato con lui seduto e lei in ginocchio a leccare la sborra rimasta sul suo cazzo, dall'altro lato c'era ancora da dare. Si forma così un bel triangolo, il mago sdraiato con la segretaria e Dafne a 90 che leccano il suo cazzo insieme mentre gli altri due uomini le penetrano un po' la figa e un po' il cazzo mentre la dama è in ginocchio e succhia a destra e a sinistra. Le due lei vengono e rimangono tre uomini per la dama. Ha tutte le possibilità aperte così decide una doppio cazzo nella figa, mentre Apollo le viene in bocca, il cacciatore e il mago sfondano la figa della dama, il cacciatore le viene sul corpo e subito la segretaria e Dafne si piombano per leccare la sborra dal corpo della dama. Rimane solo il mago che la penetra analmente venendole nel culo. Le due insaziabili la sgrillettano e leccano la sborra che esce dal culo finchè la dama viene e le due con la bocca piena di sborra e squirt baciano la dama per il gran finale.
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