incesto
Un segreto solo mio
di ymo
16.02.2023 |
4.015 |
8
"Fui contento di non averlo fatto: forse quello mi sarebbe parso eccessivo..."
Vorrei, innanzitutto, sottilineare che non si tratta di un racconto di fantasia, ma di una dolce, seppure estremamente trasgressiva avventura, capitatami in gioventu'. Questa esperienza non ha influito sulla mia psiche, né sulla mia sessualita': mi considero una persona estremamente equilibrata e serena.
Pero', questa recondita passione per le granny, per il contrasto tra un corpo che ormai mostra i segni del tempo e il suo riuscire ad essere comunque eccitante ed accattivante, probabilmente deriva da quella volta.
Nel settembre del 1984, avevo 19 anni e mi trovavo, come gia'accaduto molte volte, a casa della mia nonna paterna.
Spesso passavo qualche pomeriggio da lei e dopo i soliti baci e abbracci e qualche chiacchierata, ognuno di noi due si immergeva nelle rispettive letture di giornali, riviste o fumetti.
Aveva 69 anni ma era ancora una bella donna. Bionda, un corpo molto magro, lontano dal mio stereotipo di donna tipica della mie fantasie sessuali: seno piccolo (anche per l'eta'), poche curve: probabilmente poco sensuale, ma quando tornava dalle vacanze estive, come in questo caso, la sua abbronzatura gli conferiva un che di accattivante, di attraente.
Ricordo che qualche anno prima, quando mi capitava di fare qualche passeggiata con lei, notavo come e quanto gli uomini la guardasserro e qualcuno di loro non mancasse di azzardare qualche complimento nei suoi confronti, nonostante la mia presenza.
Quando era in casa con me, dimostrava una certa disinvoltura e mancanza di inibizione. Era capitato spesso che si vestisse o svestisse davanti a me ma non lo faceva con provocazione: piuttosto c'era una forte intimita' e naturalezza tra noi due. In queste occasioni, in particolare, rimanevo particolarmente colpito dalla bellezza delle sue gambe, soprattutto quando si infilava i collant, rigorosamente color carne.
Era un periodo in cui, per me, le seghe erano all'ordine del giorno, così come per tutti i miei coetanei: qualche film notturno nelle TV private di allora, qualche rivista porno imboscata, qualche immagine accattivante perfino su rotocalchi innocenti (e come non citare il mitico Postal Market...).
Era capitato, talvolta, che mentre lei era immersa nelle sue letture, io, senza che se ne accorgesse, me lo tirassi fuori e me lo menassi, attento a non farmi scoprire, per poi andare a concludere il tutto in bagno, portandomi la rivista di turno.
Quella volta, pero', la mia attenzione cadde su di lei. Era seduta sulla poltrona, con un vestitino rosso leggerissimo, le spalle scoperte, un'ampia scollatura (seppure le tette fossero piatte...) e le gambe nude, lunghe e magre, scoperte fino alle cosce.
Mi alzai e mi sedetti sul bracciolo della poltrona, fingendo di interessarmi alla sua lettura. Scambiammo qualche parola ma presto, sconfiggendo qualsiasi timore, cominciai a carezzarle il tratto di schiena nuda, complimentandomi con lei: "nonna ma che bella abbronzatura che ti sei fatta!"
"Grazie!" Rispose. "Hai visto...ho preso un sacco di sole" .
La mia mano, pero', non si levo' dalla schiena e comincio' a compiere dei movimenti circolari, come se la stessi coccolando. La sentii irrigidirsi e mi disse " Sergio...non e'un po'tardi, forse é ora che tu vada a casa!" .
"No, é presto, risposi...". Tolsi la mano dalla schiena, ma la appoggiai sulla sua coscia sinistra, anch'essa abbronzatissima.
La pelle era morbida...certo per niente tonica, ma era liscia, piacevole da accarezzare.
"Anche nelle gambe sei abbronzatissima!!", eclamai.
Mi rispose, irrigidendosi: " Sergio...ma cosa fai? ". Abbozzai un sorriso.
Cio' che mi fece battere il cuore dall'emozione, fu il constatare che pur essendo quasi scioccata, non scaccio' la mia mano, anzi percepii un lievissimo allargamento delle sue gambe.
"Niente, risposi...hai delle gambe molto belle...e'piacevole accarezzarle...".
Dentro mi sentivo morire.
Un po' per la follìa che stavo compiendo, un po' perche' notavo la mancanza di resistenza o di sdegno da parte sua.
Le mia mano si spostava lentamente dalla coscia verso la sua figa...le mie dita raggiunsero le sue mutandine e dapprima gliela accarezzai dolcemente spingendo sul tessuto, poi scostai il lembo di cotone e mi infilai dentro.
Avevo paura, timore che urlasse, che mi dicesse se fossi impazzito...ma anche lei era in preda ad un'eccitazione inspiegabile e comincio' ad ansimare.
Avvicino' il suo viso al mio...le nostre bocche si icontrarono immediatamente e cominciammo a dare vita ad una slinguata interminabile e disperata.
Le scostai le spalline del vestito dalle spalle...non aveva il reggiseno, non serviva per quelle tettine piatte ...ma erano un meraviglioso contrasto bianco all'interno di un corpo abbronzatissimo ed i capezzoli erano turgidi, grossi..urlavano e richiamavano la mia lingua.
Glieli leccai dolcemente: emise un vagito di piacere e con le mani mi prese la testa per baciarmi nuovamente.
Sentii le sue mani infilarsi dapprima sotto la mia t-shirt, accarezzarmi e poi puntare piu'in basso, avvicinarsi alla patta e slacciarmi i jeans.
Avevo il cazzo gia' duro: prima lo tastó da dietro i boxer, percorrendo tutta la sua lunghezza con un dito...poi lo tiro' fuori, facendo scivolare il lembo di cotone sotto alle palle.
Comincio' a menarnelo, dolcemente...mi sembrava un sogno...stavo facendo qualcosa di osceno ma allo stesso tempo di eccitante e di indimenticabile.
Mi alzai in piedi e glielo puntai davanti al viso: lo infilo'in bocca e con una mano continuo' a menarmelo.
Io nel frattempo tenevo due dita, l'indice e il medio, nella sua figa calda e incredibilmente bagnata: non avrei mai pensato che ad una certa eta' potesse bagnarsi ancora in questo modo.
Mi lecco' la cappella piano piano, poi lo succhio' per tutta la sua lunghezza...ma io volevo la sua figa.
Staccai la sua testa dal mio cazzo, mi inginocchiai davanti a lei e le divaricai le gambe, bronzee, magre, nervose...e puntai la bocca verso la sua figa.
Cominciai a leccargliela, prima piano, poi in modo esageratamente frenetico .
Ogni tanto scendevo piu'sotto e la punta della mia lingua si infilava anche nel suo buco del culo: quando lo facevo emetteva un gridolino di piacere che mi eccitava ma mi imbarazzava allo stesso tempo.
Poi prese lei le redini del gioco: riprese a baciarmi e a segarmi contemporaneamente, mentre le mie mani accarezzavano le sue gambe e i suoi piedi.
Mi scansai, dicendole : " no, aspetta, non voglio venire adesso!".
Mi scostai da lei , mi inginocchiai davanti alla poltrona e presi a leccarle i piedi.
La mia lingua guizzava impazzita tra un dito e l'altro, poi passava sulla pianta e sul collo del piede e di tanto in tanto me lo infilavo completamente in bocca, mentre vedevo la dita della sua mano infilarsi nella figa.
Mi invito' a sollevarmi da terra e a sedermi vicino a lei....Le nostre gambe erano incrociate...riprese a baciarmi e a segarmi, prima piano piano, poi sempre piu' velocemente.
Sentivo che stavo per arrivare...avrei voluto decidere come e dove schizzare tutta la mia crema, ma lo decise lei: mise la faccia davanti al mio cazzo, tiró fuori la linga e si fece imbrattare il viso.
Con la lingua che colava la mia sborra avvicino' nuovamente la mia bocca e riprendemmo a slinguare.
Potevo sentire il sapore della mia sborra...ero in preda ad un'eccitazione indescrivibile. Andammo avanti cosí per alcuni minuti, poi, riprendendoci da quell'estasi, ci guardammo negli occhi.
Lei mi disse: "Mi raccomando...promettimelo, giuramelo, non lo dirai mai ai tuoi....a nessuno!" "No nonna, questo restera' sempre e per sempre un nostro segreto! " risposi.
Avevo vissuto un'esperienza probabilmente border-line...mi sorpresi della tranquillita'con cui vissi i giorni seguenti.
Nessun rimorso, nessuna vergogna, ma anche nessun rimpianto di non averla scopata.
Anzi...fui contento di non averlo fatto: forse quello mi sarebbe parso eccessivo.
Ma il ricordo di questa esperienza é rimasto nella mente e nell'anima per senpre.
Non me ne vergogno.
Non me ne vanto.
E'successo....e ne sono felice.
Non mi ha mai condizionato....se non, come detto, nella nemmeno troppo nascosta passione per le donne "molto" mature, che da sempre mi porto dentro.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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