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È solo l'inizio


di sperduta23
15.02.2024    |    170    |    2 8.7
"Non è difficile indossarle, non è la prima volta che lo faccio, ma camminarci è un’altra storia, già dai prmi passi sento ipiedi che assumono delle..."
Come precedentemente pattuito mi trovo nudo, seduto sul letto in attesa che ti prepari, sei in bagno già da un po' e ti sto aspettando.
Nella camera da letto ci sono luci soffuse rosse, musica sexy lounge e un profumo dolciastro emanato da un vaporizzatore che rende l’attesa ancora più eccitante, per l’occasione mi sono depilato per bene e cosparso il corpo con una buona crema profumata che ha reso la mia pelle più lucida e morbida.
Improvvisamente apri la porta ed entri con tutta la tua magnificenza, sei una splendida dea, emani luce, sei sexy, intrigante, il tuo sguardo e il tuo viso mi mandano in visibilio, hai un’espressione diversa, quasi autoritaria, la cosa mi intriga, era quello che desideravo, i tuoi capelli nero corvino raccolti, i tuoi occhi di un nero profondo mi fanno impazzire, sei vestita in nero,è il colore che esalta la tua femminilità, indossi calze velatissime, unghie smaltate rosso fuoco mani e piedi, decolleté nere lucide tacco 12 spuntate che esaltano le tue caviglie, un vestitino nero velato molto trasparente che lascia intravedere le tue forme e che nasconde un magnifico reggiseno in pizzo trasparente che contiene a malapena i tuoi splendidi seni da cui scorgo i capezzoli turgidi, e per finire un perizoma aperto alla base che non trattiene tutta la tua eccitazione.
Ora comandi tu il gioco, come avevamo concordato, per una volta tu avresti condotto e io avrei subito qualsiasi cosa ti fosse passata per la mente.
Ti avvicini a me sinuosa ma decisa con passo lento e a ritmo di musica, allunghi il tuo braccio verso di me e mi porgi le tue mutandine rosa, quelle a tutta fascia in raso che indossavi fino a poco prima, sono bagnate dei tuoi umori visto che le hai indossate tutto il giorno, e sono anche quelle con cui non hai resistito e ti sei masturbata nel pomeriggio, mi chiedi in maniera netta di indossarle, le fai scivolare sul mio petto mentre io ho le braccia poggiate dietro la schiena sul letto che mi sorreggono il busto, e con voce provocante ma secca mi dici di andare nel bagno dove avrei trovato il resto, ti volti, chiudi la porta e mi lasci in una situazione di imbarazzo, sembri quasi una sconosciuta, ma in fondo faceva parte del gioco, te lo avevo chiesto io, in questo momento eravamo come due sconosciuti che si incontrano per la prima volta, due persone diverse dal nostro solito, dovevamo interpretare la parte e tu finora ci stavi riuscendo alla grande.
Non resisto, le mutandine sono ancora bagnate, emanano tutti i tuoi magnifici odori pungenti che attraversano il mio naso e arrivano al cervello e lo stimolano quasi come fosse una droga, amplificando a livelli altissimi la mia eccitazione. D’istinto le porto al naso chiudendo gli occhi godendomi questo indimenticabile momento, in questo istante la mia mente si separa dal mio corpo, i battiti del cuore aumentano all’impazzata e il tuo odore penetra nelle mie narici provocandomi una forte erezione. La mia mano afferra il mio pene e lo coccola con calma in una danza che non vorrei finisse mai.
Entri prepotentemente in camera aprendo di soprassalto la porta, sgretolando l’estasi che stavo vivendo, non permettendomi neanche di nascondere ciò che stavo facendo, e di avere un attimo di imbarazzo, con sguardo teso ti avvicini nervosamente, con un gesto rapido mi togli dalle mani le tue mutandine, e con forza le tue braccia mi spingono con il busto sul letto, mi lascio cadere in pieno imbarazzo, sali prepotentemente su di me e blocchi qualsiasi mio movimento con le ginocchia intimandomi di non muovermi, con energia spingi le mutandine rosa tra la mia bocca e il naso facendo attenzione che a contatto vi fosse la parte umida e con una mano afferri il mio membro stringendolo forte e iniziando una masturbazione così veloce che mi permette di venire in maniera copiosa nel giro di qualche secondo, l’eccitazione era troppa e questa situazione non ha fatto altro che accelerare il tutto. Neanche una parola esce dalla tua bocca.
Sono sfinito e disteso sul letto con i tuoi odori sul viso, penso che anche se breve è stato magnifico e mi preparo con la mente a riprendere coscienza col pensiero che tutto sia finito lì.
Ti alzi in piedi ma hai ancora sul viso quello sguardo autoritario, con voce decisa mi ordini di andare in bagno, di lavarmi per bene e di indossare tutto ciò che troverò, provo a dissuaderti facendoti intuire che per me andava bene anche così, era stato tutto perfetto, ma con uno sguardo prepotente e con voce decisa mi ricordi che i patti prevedevano che io fossi la tua puttanella per una serata.
Non avevamo usato quel termine quando ci siamo accordati, la cosa mi sorprende ma mi eccita allo stesso tempo, l’idea di essere il tuo giocattolo per tutta la sera mi piace, anche se ora la libido e l’eccitazione erano al minimo.
Capisco quindi che per te il gioco era appena iniziato, mi alzo dal letto con le gambe ancora tremolanti per l’orgasmo appena avuto e mi dirigo in bagno assecondandoti. Mi accompagni scrutando ogni mio movimento, appena dentro chiudi la porta e mi chiedi di prepararmi seguendo tutte le indicazioni che avevi scritto su un foglio che avevi riposto sopra la pila di panni e lingerie che avrei dovuto indossare.
Prendo il foglietto tra le mani e inizio a leggerlo, avrei dovuto innanzi tutto ripulirmi del mio sperma che ancora gocciolava sulla mia pancia, e nell’ordine riportato mi sarei dovuto lavare per bene tutto il corpo utilizzando un bagnoschiuma particolare che avevi lasciato nella doccia, mi sarei dovuto applicare uno smalto, vestire, mettere le scarpe e truccare.
Sinceramente non mi sarei mai aspettato una tale cura del dettaglio, avevi preparato tutto per farmi assomigliare il più possibile ad una splendida donna come te.
Entro nella doccia e utilizzo il bagnoschiuma che mi hai preparato, ha un buonissimo odore, e mi ha lasciato la pelle profumata e liscia. Seguo i passi indicati nella lista e dopo essermi asciugato dovrei applicare lo smalto che mi hai preparato, è fuxia, comincio con le unghie della mano sinistra, poi con non poche difficoltà lo applico anche alla mano destra e dopo qualche minuto d’attesa comincio con le unghie dei piedi facendo attenzione a non macchiarmi. Tutto sommato giungo a conclusione di essermela cavata alla grande, nell’aria si respira un forte odore tipico degli smalti, l’effetto sulle unghie è bellissimo, sembra glitterato e dona indubbiamente una certa femminilità.
Avrei dovuto indossare le mutandine che poco prima erano stato oggetto di una spettacolare goduria, lentamente le infilo cercando di non allargarle troppo, erano ancora molto umide e profumate e nell’indossarle provo una certa eccitazione quando l’umido dei tuoi umori sfiora la mia pelle, una volta sistemate per bene la sensazione di contenimento è piacevole, il tuo profumo si impossessa della mia pelle, e l’eccitazione trova di nuovo sfogo gonfiando le mutandine, decido di calmarmi e di rilassarmi.
Ora dovrò indossare un paio di calze chiare velate, tendenti al color carne, anche queste le hai indossate apposta per tutto il giorno conoscendo bene i miei gusti ed emanano uno stupendo profumo, ancora più eccitante delle mutandine. Faccio attenzione a non rovinarle mentre le indosso e il contatto del nylon che accarezza la pelle è una piacevole sensazione, le sistemo per bene.
E il momento di indossare il mio seno finto, lo infilo senza grandi sforzi, sono abituato, è una terza misura, e anche se avrei voluto qualcosa di più simile alla tua quarta abbondante mi accontento. Poi c’è scritto di mettere il reggiseno, con stupore vedo che anche questo è il tuo, quello che indossavi fino a poco tempo fa, color carne a fascia alta che ti modella il seno alla perfezione. Lo indosso e cerco goffamente di allacciare le fibie dietro la schiena, il suo profumo è delizioso, e contiene il mio seno alla perfezione anche se devo inserire una piccola imbottitura. Indossare il tuo reggiseno e sentire un seno anche se finto sul mio torace è bellissimo, tutto ciò mi fa immaginare il tuo di seno, morbido e perfetto anche se a te non piace e cerchi sempre di nasconderlo, ma io lo trovo magnifico.
Inizio a sentirmi un pochino costretto, continuo a leggere e al punto successivo devo indossare un corpetto elastico color carne per snellire la vita ed avere una forma più femminile. Con non poche difficoltà aggancio tutti i piccoli gancetti e a risultato terminato la mia vita sembra più snella, ora mi sento veramente costretto, ho difficoltà a fare alcuni movimenti abbastanza naturali, ma il tutto mi eccita ancora di più.
Infine, devo indossare il vestitino sexy in tessuto elasticizzato effetto pelle, a collo alto. La parte posteriore è arricchita da un doppio drappeggio con laccetti che regolano la lunghezza del vestito. Lo indosso e me lo lascio scivolare come fosse un guanto sul mio corpo e regolo per bene l’altezza agendo sui lacci posteriori in modo che la scollatura posteriore fosse ad un'altezza appena sopra il mio sedere.
Perfetto, mi sta veramente bene, quasi stento a riconoscere il mio corpo! Per finire devo indossare delle magnifiche decolleté nere lucide spuntate, in modo che lo smalto sulle unghie dei piedi fosse ben visibile, con tacco alto e plateau. Non è difficile indossarle, non è la prima volta che lo faccio, ma camminarci è un’altra storia, già dai prmi passi sento ipiedi che assumono delle posizioni scomode, e i chiedo quanto tempo riuscirò a tenerle ai piedi prima di liberarli...
Trovato l’equilibrio e sopportando il fastidio iniziale i miei piedi si abituano a quelle posizioni, ed è qui che mi eccito ancora di più, ma penso al passo successivo, il trucco, in passato altre volte mi sono truccato, anche se i risultati non sono mai stati sufficientemente apprezzabili, questa volta però voglio dare il meglio di me. In precedenza avevo steso sul mio viso una crema idratante per preparare la pelle, comincio quindi con lo spargere un fondo tinta in polvere come mi hai insegnato tu, con un illuminante correggo subito alcune zone, poi mi soffermo agli occhi, ombretto fuxia leggero sfumato sulle palpebre verso l’esterno e con un eyeliner traccio una linea, risultato discreto, applico mascara a volontà, tutti questi odori di trucco mi eccitano, disegno le sopracciglia e infine applico rossetto dello stesso colore delle unghie seguendo il disegno naturale delle mie labbra. Tutto sommato il risultato è accettabile.
Sono pronto, mi accorgo quasi all’ultimo prima di uscire dal bagno che c’è un altro punto, devo indossare una parrucca nera con capelli a caschetto neri con una frangetta che quasi mi va a finire negli occhi. La applico seguendo le indicazioni sulle istruzioni e posizionando le clip, mi guardo allo specchio, non mi riconosco, non sono più io, starei delle ore a contemplarmi allo specchio, ma ho altro da fare, mi stai aspettando!
Uscendo dal bagno ti devo raggiungere in camera da letto, mi annuncio con non poca vergogna, e ti trovo annoiata sul letto mentre con la mano ti stavi accarezzando da sopra il vestito nelle parti intime, mi fissi negli occhi e non smetti di accarezzarti, non so se essere più in imbarazzo per la mia trasformazione o per il fatto che mi fissi con aria seria mentre ti accarezzi. Rimango in piedi sull’uscio della porta, poi ti alzi e mi squadri dalla testa ai piedi, non posso non notare che sei bellissima, il tuo trucco a differenza del mio è perfetto, il tuo viso autoritario mi mette a disagio ma mi eccita allo stesso tempo, le tue movenze delicate e sinuose non fanno altro che aumentare la mia eccitazione.
Ti porti dietro di me e spingi il tuo corpo verso il mio, goffamente cedo il passo e mi dirigi verso il bordo del letto, continui a spingere, nel frattempo le tue mani iniziano ad esplorare il mio corpo come fosse la prima volta, come se stessi esplorando un nuovo territorio, si soffermano sui miei glutei, sul seno, sul collo fino a quando mi spingi con il busto piegato in avanti e con le mani che poggiano sul letto, ti allontani chiedendomi di rimanere in quella posizione.
Ti riavvicini e vedo le tue mani che si avvicinano al mio viso, hai con te una benda e la leghi sul mio volto coprendo la mia vista, sento che ti sposti di nuovo dietro di me e le tue mani cominciano insistentemente ad avvicinarsi al mio sedere, lo esplorano, le tue dita premono sempre di più, scosti il vestitino da sopra il collant e cominci a massaggiarlo, ti avvicini sempre più al mio buchetto e la cosa mi eccita da morire, il mio membro ha ripreso vigore, premi sempre più forte come a volermi possedere da dietro, poi improvvisamente smetti, sei eccitata anche tu, ti stai lasciando andare, ma ci vuole qualcosa di più forte per liberare la mente e perdere completamente il senso del pudore, mi fai quindi girare e sedere sul letto, io non vedo più nulla ma sento che apri un cassetto, poi mi prendi le mani e le avvicini, con qualcosa stai legando i miei polsi tra loro, probabilmente con una calza visto che la sensazione me le ricorda, poi di nuovo con un ginocchio delicatamente premi il mio busto sul letto, mi lascio cadere di nuovo, ma tu mi sali lateralmente sopra, prendi i miei polsi legati e li fissi con qualcosa alla testiera del letto, ora sono sdraiato con le braccia lunghe verso la testiera del letto che non hanno molta possibilità di movimento.
Il tuo respiro aumenta, ti sento quasi ansimare e l’atmosfera si sta scaldando, sali sul letto ti sdrai di fianco a me ma sei al contrario, ti slacci delicatamente le scarpe che riponi a terra e un tuo piede si posa sul mio viso, l’odore è ancora più forte delle calze che mi hai fatto indossare, è favoloso, e mi provoca un’erezione enorme, mi ordini di baciarti i piedi e non me lo faccio ripetere due volte, le mie labbra assaporano ogni istante, e tanta è l’eccitazione e il respiro profondo che quasi vado in iperventilazione, il contatto del nylon sulla bocca, l’odore del tuo piede nelle narici, quella posizione legato con i polsi al letto oltre a rendermi schiavo di te mi fa contorcere di piacere, e inizio a strofinare il mio membro con il movimento del bacino sulle mutandine che iniziano a bagnarsi anche dei miei umori, ti accorgi della mia spasmodica eccitazione e per placarla cerchi il mio membro con il piede, mi blocco e mi lascio coccolare da quel delicato movimento. Non ci vorrà molto prima che io venga di nuovo, lo capisci e ti fermi.
Ti sposti delicatamente sopra di me, sali a cavallo piano sul mio ventre, sento il calore del tuo sesso che esce umido dalle mutandine aperte, ti strofini leggermente e sali verso il mio viso, sento avvicinarsi il calore, l’odore e la voglia del tuo sesso, ora è praticamente a pochi centimetri dalla mia bocca, aspetto che sia tu a darmi l’ordine per poter assaporare il tuo nettare, mi ordini di baciartela delicatamente, e così faccio, il tuo pube si avvicina alla mia bocca, il tuo fondoschiena schiaccia il mio seno, un bacio appassionato con la lingua ti fa sussultare, comincia a piacerti il delicato massaggio, mi ordini di aumentare il ritmo, la mia lingua cerca insistentemente il tuo clitoride cercando di farlo esplodere, cosa che mi riesce, sento che stai godendo e continui ad aumentare il ritmo del movimento fino a quando esplodi e mi inondi dei tuoi caldi umori. Ti sposti e ti lasci crollare di lato a me, mi dai una pacca su una natica e ti fai una risata chiedendomi se mi è piaciuto, ti rispondo naturalmente di si e che avrei continuato all’infinito, ma mi rispondi che avremo avuto ben altro da fare.
Mi aspetterei di essere slegato, ora la tua libido è calata, ma la mia è di nuovo alle stelle, ti alzi, senza dire nulla con le mani mi fai cenno di girarmi a pancia in giù, lo faccio e i polsi legati si intrecciano ancora di più, mi fai salire a quattro zampe con il sedere ben all’insù, e ricominci a massaggiarmi con insistenza il sedere, con forza, quasi a voler rompere le calze, con le dita premi e anche se la cosa mi eccita non è così piacevole, poi all’improvviso ti interrompi di nuovo, le tue mani prendono una mia caviglia e la leghi ben stretta al bordo del letto con un altro indumento, fai lo stesso con l’altra facendo attenzione a divaricarmi per bene le gambe. Mi dici che ormai sono tuo e potrai farmi ciò che vorrai. Con un gesto veloce abbassi le calze e scosti per bene la mutandina completamente bagnata dei miei e dei tuoi umori, hai in mano un olio con cui con la stessa foga di prima mi massaggi il buchino di tanto in tanto premendo un dito dentro sempre più, questa situazione ora mi sta facendo uscire fuori di testa, sono quasi io a chiederti con il movimento di essere penetrato, voglio essere totalmente tuo. La mia eccitazione è tale che manca poco prima che io venga di nuovo, ma si spegne leggermente quando d’improvviso sento che smetti di massaggiarmi e che ti posizioni per bene dietro di me, stai indossando velocemente qualcosa, poi le tue mani prendono con forza i miei fianchi e con un gesto deciso del tuo bacino spingi un fallo di gomma che hai legato nelle mutande da strapon nel mio buchino, per un attimo cerco di sfuggirti a causa di un improvviso dolore, ma tu continui senza smettere, spingi più forte finché il fallo entra dentro di me, ora mi possiedi, la mia bocca è aperta e mima un urlo soffocato mentre cominci una danza che anche a te provoca un certo piacere nello sfregamento, ora entri ed esci da me, con ritmi sempre più veloci, ti piace, sei molto eccitata e presa dal momento mi etichetti con parole volgari, io sono concentrato cercando di sminuire il dolore che provo misto all’eccitazione di essere posseduto da te, mi stai prendendo non solo da dietro, ma stai sconvolgendo i miei sensi e mi stai facendo provare quello che mai prima avevo provato, sto provando un profondo orgasmo di testa che vorrei non finisse mai, sei al limite, ti muovi ad un ritmo forsennato, stai per esplodere di nuovo, e lo fai urlando di piacere, inondandomi dei tuoi umori, allo stesso tempo anche io provo un orgasmo profondo, diverso dal solito, dettato più dalla mente che dal corpo, vengo copiosamente nelle mutandine ma senza forti contrazioni, è bellissimo.
Ci stendiamo entrambe esanimi sul letto io ancora completamente vestito da donna, bendato e legato, e tu sfinita con gli occhi chiusi con l’ultimo briciolo di energia mi abbracci, mi baci e mi sussurri che questo è solo l’inizio...
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