lo schiavo di famiglia 4 ,umiliazione senza limiti.

Erano trascorsi 2 mesi da quando ero diventato lo schiavo anche delle mie cognate e della figlia di una delle 2.fino a quel momento oltre agli usi quotidiani di mia moglie claudia e ero stato solo utilizzato molto di frequente da arianna, infatti i suoi segni delle punizioni erano ormai fissi sul mio culo.. qualche volta ero stato da clelia ma solo per impiego prettamente domestico. ,pulizia della casa, ordine lavare panni ,piatti, insomma sguattero di casa ma senza umiliazioni eccessive o punizioni, del resto, e lo avevo già detto dalla presentazione clelia e`del gruppo quella che mi preoccupava di meno per il suo carattere più casto e tranquillo anche se rimane davvero una splendida ragazza.. mi chiedevo come mai linda, la sorella più grande mai mi aveva usato o si era fatta sentire. Con linda in passato quando ancora ero solo il cognato e non ancora il loro schiavo, avevo avuto diversi attriti sullsuo modo di fare di agire sempre libertino, e molto molto di facili costumi non educando giustamente a mio modo la figlia arianna viziata sempre di più. Come già detto linda era la sorella maggiore di mia moglie 41 anni con la figlia arianna la quale già ormai mi aveva educato ai suoi piaceri vizi e ordini a suon di frusta, vivevano in una splendida villetta da cui avevano ricavato due distinti appartamenti per lei e la figlia, abitazione lasciata dal marito da cui era separata dopo averlo cornificato ripetutamente, marito che era molto agiato economicamente, del resto lei da sempre era mangiatrice di uomini molto facoltosi abituata lei e la figlia ad una vita agiata fatta di lusso vizi e sfarzo. .insomma detto tra noi una grandissima troia ma carissimi lettori una figa divina, bionda liscia occhi verdi e un fisico da sballo madre natura era stata generosa come d altronde lo era stata con la figlia arianna, ma anchemia moglie claudia e l altra sorella clelia. Fatta questa doverosa parentesi ero stupito non mi avesse ancora contattato per usarmi temevo dall inizio che non vedesse l ora di vendicarsi per gli attriti avuti in passato. Passati questi due mesi ormai avevo realizzato che non le interessasse la mia schiavitu. Ma era stato fatto tutto per realizzare i desideri della figlia arianna la quale invece mi usava quasi quotidianamente, visto che anche l altra sorella clelia mi utilizzava molto di rado e solo come schiavo domestico. Quel giorno era giovedi sera io ero a casa mentre lavavo i piatti della cena a casa mia moglie era comoda sul divano, squilla il suo telefono, che aveva lasciato sul tavolo della cucina. Io lo presi e lo portai a lei e nel frattempo vidi che la persona che chiamava era la sorella linda .non riuscii a capire cosa si dicevano ,la conversazione duro` pochi minuti ,poi mia moglie stanca ando ` a letto non prima di dirmi" schiavo domani vado fuori con alcune amiche, torno domenica sera""va bene padrona " ormai ero abituato alle sue uscite, chissa quando mi avrebbe anche cornificato ,prima o poi dovro aspettarmelo, mi dicevo continnuamente. L indomani come sempre andai a lavoro, verso le 10 mi squilla il cellulare, era linda " ciao schiavetto, oggi ho voglia di usarti ,ci vediamo da me alle 16 in punto. " eccola mi dissi tra me, mi pareva strano, non essendo mai stata ai suoi ordini non sapevo cosa mi aspettasse cosi, finito il lavoro alle 14 arrivai a casa e mi preparai ,mia moglie non era in casa, era già partita, e realizzai che forse quella telefonata tra loro era un accordo per il mio utilizzo. Alle 16 in punto arrivai a casa da linda, di quella casa conoscevo solo una metà ,quella di arianna ,quotidianamente quasi ero da lei infatti. Linda appena entrato in casa mi disse " hai un minuto per spogliarti completamente e metterti a 4 zampe come un cane. ..lei era seduta sul divano, mamma mia che figa indescrivibile, un top, molto aderente che faceva intravedere un seno duro e sodo, un viso sempre malizioso e libidinoso, un pantalone jeans aderente a bassa vita con un culo da svenire, e un paio di sandali col tacco 10 . .spogliatomi immediatamente mi misi a 4 zampe, "vieni ai miei piedi" mi disse " ogni volta che verrai da me devi assumere questa posizione e starci fino ad ordini miei diversi. Sei il mio cane" mentre diceva queste cose mi indossava un guinzaglio. .poi il suo sguardo fu attratto dai segni che avevo al culo, " ah ah ah ,arianna ha il suo da fare con te, sei disubbidiente " mentre mi diceva questo mi prese per il guinzaglio tirandomi per il collo verso di lei e avvicinandosi al mio viso mi disse con tono molto severo" ascoltami bene schiavo, cerca di imparare e capire subito cosa voglio e desidero e non farmi fare brutte figure perchè al confronto quelle di arianna saranno carezze altrimenti. A quelle parole molto intimorito risposi" si padrona" poi lei " ora puliscimi i piedi dallo smalto vecchio che non mi piace più il colore e rimettimi questo" ,un colore rosso scuro, .a quell ordine iniziai ad adoperarmi, qualche volta l avevo già fatto ad arianna ,anche se con risultati alterni viste le frustate subite anche per quello. Linda aveva dei piedi meravigliosi curatissimi del resto come era tutta la sua persona, dato che era dall estetista quasi tutti i giorni. Fortunatamente riuscii a fare il lavoro abbastanza bene" bene schiavo ora rimani a 4 zampe e puliscimi un po casa mentre io mi riposo."mentre facevo quello che mi aveva chiesto mi rimbalzavano nella testa le sue parole. Le frustate di arianna se sbagliavo sarebbero state carezze, be arianna non si risparmiava quando mi fustigava potevo neanche immaginare cosa mi avrebbe fatto linda. Poi un altra cosa mi ossessionava, le sue parole" non farmi fare brutta figura" .le mie domande erano? Con chi? ,con chi voleva che non le facessi fare brutta figura? Voleva usarmi davanti a qualcuno o in conpagnia di qualcuno o qualcuna, voleva farmi usare da altri? Un insieme di domande a cui davo solo delle risposte dubbie. Forse voleva usarmi insieme alla figlia arianna ?ma noo loro sono sempre indipendenti tra loro anche se molti legate ma non condividerebbero niente insieme, fugurarsi uno schiavo. Viziate entrambe come sono. Allora.. ...la mia mente elaborava pensieri ,mentre pulivo casa squilla o` il telefono di linda " pronto ciao marco" queste le sue parole di la non so ovviamente cosa dicessero e chi fosse questo marco. " ok a stasera alle 20 " .tutto qui, linda aveva un appuntamento con questo marco, cosi realizzai che per le 20 sarei stato libero di andare via, mai pensiero fu più sbagliato. Erano le 19 quando linda si alzo` dal divano e mi disse " schiavo hai pulito abbastanza bene, ora vieni qui ," io sempre a 4 zampe andai da lei che mi disse " ora preparami asciugamani ,fono e piastra, che devo prepararmi ,mi faccio una doccia" cosi feci rispondevo immediatamente ai suoi ordini avevo il terrore delle sue frustate ,non sarei riuscite a sopportarle da bravo schiavo ,avevo il culo in fiamme ,ormai arianna non me le risparmiava mai. Quindi ammiravo il suo corpo da fra assoluta mentre si lavava, poi le porsi asciugamani e dopo le asciugai quei capelli dorati .poi sempre a 4 zampe mi uso ` per sedersi sulla mia schiena e stare comoda davanti allo specchio per lisciarsi i capelli ..dopo di che si reco ` in camera per scegliere cosa indossare. Mise un vestitino meraviglioso le stava da dea davvero, d altronde anche uno straccio su di lei sarebbe diventato divino. Cosa che notai, non aveva indossato intimo, be quel marco sarebbe stato proprio fortunato, lil suo intento quella sera era evidente .a quel punto .erano ormai le 19 45 linda mi fece mettere sotto il lavello in bagno e a 4 zampe mi uso` praticamente da sedia per truccarsi ,era seduta conodamente sulla mia schiena, io cercavo di non muovermi per farla stare più comoda possibile cosi sentivo con la schiena quel culo divino muoversi senza curarsi di potermi stancare. Finita questa operazione ragazzi era divina, una dea. Io le dissi" padrona e stupenda "lei non mi rispose, poi prese dei decolte con tacco 12 ,che meraviglia! !!mi disse " indossameli e poi puliscimi la suola e il tacco ,voglio vedere la lingua che pulisce ogni mm" ,senza esitare feci come mi diceva, ...da completare