bdsm
chiedi....
di animodom
24.11.2023 |
83 |
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""leccami"
La tua lingua sul mio volto, a sentire il tuo sapore e ila mia saliva, divenuti un unico odore, inebriata non ti fermavi, le labbra,..."
Ti dissi, il dominio non è per forza prendere senza chiedere, non è prevaricazione, il dominio è fiducia è donoNon capivi cosa ti dicessi.. ma quella sera eri da me.. la luce soffusa delle candele in centro alla stanza una poltrona bianca su un grande tappeto, ti chiesi di indossare una lingerie bianca reggicalze calze un corpetto che esaltava il seno, ma senza slip, eri nella stanza quando entrai, tenevo nelle mani lunghe corde rosse, che brillavano alla luce.
Mi guardavi mentre passavo dietro te, tenevi le cosce stratte in segno di pudore, ma vedevo la tua eccitazione, le tue mani prese dalle mie, portate dietro te e legate dietro la tua nuca alla poltrona, gesti dolci ma forti senza dubbio alcuno.
Poi davanti a te, mi inginocchiai, presi le tue caviglie e aprendole , scoprii il tuo sesso liscio e già bagnato, le corde sicure e dolci scivolavano sulle tue gambe legandole aperte ai piedi della poltrona.
I tuoi occhi eccitati e tesi, la tua prima volta in cui la tua volontà non era più sovrana, la tua fiducia e la tua paura combattevano, e i tuoi occhi eccitati mi guardavano.
Restai in ginocchio, avvicinai la mia bocca la tuo sesso, i miei capelli carezzavano le tue cosce la dove finiva la balza delle calze, il mio respiro intenso sul tuo sesso glabro ed esposto, il tuo odore nelle mie narici.
Ti agitavi, nonostante le corde, ti muovevi su quella poltrona aspettavi la mia lingua che pero' non arrivava, e in quel momento compresi quello che ti avevo detto.
Compresi che aspettavo la tua richiesta, sentivi che volevi che tu mi implorassi, resistevi per l'imbarazzo ma poi, la tua voce, quasi inudibile disse "leccami" "leccami ti prego" attesi comunque lo ripetesti piu' volte sempre piu' forte, sno a quando la mia bocca forte intensa e dura si tuffò nel tuo lago, un fiume di umori scorreva nella mia bocca, un intenso sapore dolce fluiva, le tue mani le tue gambe bloccate fremevano, e il piacere era fuori controllo.
Non una pausa, non un' momento di sosta la lingua imperiosa scorreva dal clito al tuo ingresso, per poi scendere giù a lambire il tuo culo esposto, i sospiri il rumore del tuo essere lago riempivano la stanza, e i tuoi orgasmi si susseguivano senza poter decidere o fermare nulla.
Mi sollevai, la mia bocca davanti la tua, il mio viso bagnato e lucido, i miei occhi nei tuoi... il tuo affanno.. ora ero io che ti dicevo... "leccami"
La tua lingua sul mio volto, a sentire il tuo sapore e ila mia saliva, divenuti un unico odore, inebriata non ti fermavi, le labbra, il mento il collo , ti porgevo ogni angolo e tu devotamente ne bevevi e godevi, ubriaca di quel desiderio.
to be continued... Max
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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