bdsm
Prima schiava che Regina
di Jennyross
20.05.2024 |
250 |
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""Questa sera tu sei la star di questo posto dimenticato"
" Non sei sola in quel bagno con il niente a guardare"
Le sue gambe..."
[15/5, 18:34] Jen: Giorni passarono da quell'evento, la ragazza non ne fece parola con nessuno e la scatola che conteneva il messaggio, la chiavetta usb e il vestito della figura che da prima aveva gettato nei rifiuti ora stava li, ben nascosta nel suo armadio.La vita scorreva con le solite routine, con i soliti da fare ma ualcosa si era introdotto nella mente della ragazza.
Alla sua finestra un acchiappasogni che con la brezza primaverile ondeggiava e tintinnava
"Tin tin tin"
Un suono comune che in un momento di stasi sul divano in quella calda giornata risuonava sulla sua pelle.
"Tin" con gli occhi chiudi la sua mente rievocava quel dolore applicato ai rosei capezzoli
"Tin" sentiva il seno irrigindirsi e un formicolio fantasma stringere.
Era la sua stessa mano che con automatica sincronia pizzicava e tirava richiamando quel piacevole dolore.
Si diresse al suo armadio e con tremore, decise di afferrare quella chiavetta.
Al suo interno un solo file "guardati"
Con esito un doppio clic.
Vedette se stessa, vedette le sue gambe aperte, si guardò come se guardasse una estranea mentre la sua pelle ripercorreva i ricordi dell'accaduto
"Sono a casa"
Di sobbalzo estrasse il supporto e rifiondò la scatola nel suo armadio
Con il cuore che batteva all'impazzata, un brivido nella schiena e una pressione tra le sue gambe che con la paura che quel segreto fosse svelato.
Da quell'uomo che era marito.
Se pure un evento contro la volontà una cosa le scomninava la mente, la dolcezza di quelle mani e la cura con le quali fu aperto lo scrigno del suo desiderio.
Si decise di inviare un solo messaggio al numero del biglietto scrivendo "ho visto"
Quella sera una cena come tante in un solito ristorante come tanti
"Scusate, vado alla toilette "
I pensieri e le immagini viste le rimbalzavano nella testa.
Davanti ai lavabo di fronte allo specchio in quel bagno vuoto si osservava, toccava il suo volto come a toccare il volto di qualcunaltro chiudendo gli occhi e chinandosi in avanti con il colto sul freddo marmo sollevando il vestito esponendo come in quelle immagini quasi pronta a sentire le campanelle
Una delle sue mani a chiudersi la bocca, l'altra ad aprire ed esporre il sesso aperto. Ma dietro di lei nessuno
Ritorno in sala, gomiti sul tavolo a tenersi la testa e bla bla bla di noie
Un messaggio non letto... " In quel bagno prima ti sei vista e hai obbedito al tuo corpo davanti al nulla, non chiederti niente, rispondi e acconsenti ad essere una schiava prima di diventare regina con un si, o con un no dimenticandoti per sempre tutto"
Si guardò in torno, chiacchiere, bla bla e vuoto non solo dietro, ma anche davanti a quella tavola imbandita
Due lettere "SI"
"Conosci la sala da biliardo abbandonata in periferia?"
"Si"
"Ti aspetto e non tardare"
"Si"
Si alzò senza indugiare " non mi sento bene cari, contimuate pure senza di me che occorre che io vada a sdraiarmi, ciao ciao"
Non era distante, e li ad aspettarla come promesso la figura.
Appoggiata al muro, anche il solo gettare la sigaretta era un gesto di leggiadria.
Senza proferire grandi parole avvicino le sue mani al volto della raga, una careza sulle guance e una stretta alla nuca avvicinandola per respirarne il profumo.
"Vieni dentro"
Tavoli da biliardo dismessi, polvre, erano decenni che nessuno metteva piede li dentro.
La figura stringendo il corpo della donna contro il suo abbassò la cernieria del suo vestito lasciando la donna nuda, riponemdolo con cura glie ne diede uno che chiamsre vestito era un eufenismo
Un velo che decorava la sua pelle rendendola nuda e velata.
Le strinse al collo un collare e delicatamente tirando il guonsaglio la tenne a se per respirare ancora il suo profumo
La giovane era confusa, tremante, ma stranamente eccitata e li in fondo alla grande sala un tavolo illuminato ed era li che la figura tenendola a guinzaglio stretto al suo fianco tenendolalda ma delicata la accompagnava.
" Non avere paura perchè non accadrà nulla che io non voglio"
"Questa sera tu sei la star di questo posto dimenticato"
In torno al tavolo telecamere, sedie e luci come ad illuminare un palco.
Mentre con naturalezza si consumava una semplice partita che si interruppe creando stupore nella vista dei giocatori vedendo arrivare la figura con al suo fianco la ragazza vestita e svestita lasciando tutti a bocca aperta.
Con il cenno della mano la figura fece si che i giocatori prendessero posto sulle sedi e sollevando come se non avesse peso la fancilla la poggiò sul tessuto verde liberandola dal guinzaglio.
Luci negli occhi telecamere su di lei, occhi che la guardavano e lei seduta che si nascondeva in un auto abbraccio al centro di tanta attenzione chiusa in una surreale timidezza.
Una musica crescente nell'aria, i giocatori ora pubblico seduti ma lei bloccata.
Fu in quel momento che la figura vedendo la ragazza nel pieno del suo imbarazzo la afferrò per il collo baciandola in uno scambio di saliva appassionato dove la bocca di lei non esitò ad aprirsi in una vampata di passione spinta con la schiena sul tavolo senza staccare le labbra
Più veniva baciata, più il suo collo chiamava i suoi morsi più il suo corpo si scioglieva e le gambe serrate si aprirono facendo sbocciare il fiore celato.
Morsi, baci, ancora morsi, odore e baci.
Il fiore sbocciava e oltre alle gambe totalmemte aperte movimenti di bacino della ragazza raccontando il senso di estasi di un corpo pervarso da eros
Un passo in dietro, la figura si stacca osservando il volto della ragazza, la sua bocca incredula, il suo sguardo estasiato allunga la mano al fiore e ne raccoglie il nettare, vischioso ra le sue dita portate nella bocca assaporando ed esclamando.
"Questa sera tu sei la star di questo posto dimenticato"
" Non sei sola in quel bagno con il niente a guardare"
Le sue gambe aperte, il telo verde macchiato di nettare intriso, musica, telecamere a guardare, occhi e da quelle sedie quei ragazzi giovani e non abituati a tali visioni che non riuscivano a tenere le mani lontane sal loro pene dritto ed espressioni incredule
"Sei la star"
Qualcosa scattò in lei e ogni imbarazzo scomparve
Divenne felina, sinuoso
Godendosi ogni sguardo, ammiccante verso quei giovani uomini eccitati della sua eccitazione.
Più scatenava e mostrava, più le loro braghe cadevano avvicinandosi al tavolo con i loro peni incollati alle mani come stregati
Lei li a pochi centimetri, uno provò a toccarla e squash, una frustata sulla mano da parte della figura
"non si tocca la roba d'altri senza permesso"
Ricambiando lo sguardo della ragazza che compiaciuta offriva letteralmente il suo fiore traboccante a pochi centimetri dai ragazzi e loro non potevano toccare
Il fiore stsva letteralmente per esplodere, gambe divaricate orgasmo dal viore un lago sgorgare e come fuochi d'artificio, uno, poi l'altro, il terzo e anche il quarto esplosero come fuochi d'artificio
Increduli davanti al quel fiore, davanti alla ragazza distesa su quel tavolo fino a che in relogioso silenzio i ragazzi lasciarono la sala.
Porgendole una coperta la figura avvolse la ragazza in un abbraccio stendendosi su quel tavolo al suo fianco osservando i resti dell'estasi sul suo volto regalando un ultimo piccolo bacio
La ragazza si rivestì
Lasciando soto il vestito non vestito intriso tra le gambe
La figura questa volta le consegna in mano la chiavetta dicemdo
" Per essere una regina devi essere prima una schiava, torna a casa e viviti, io sarò nelle ombre e mi troverai dicendo rispondendo ai miei ordini SI"
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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