Lui & Lei

la zia


di tubetto
16.10.2012    |    11.907    |    0 9.3
"Ricordo ancora la sua camicia da notte lunga, a righe larghe bianco e rosse, estremamente exciting, ripeto non era bellissima, ma in quel momento non..."
Avevo da qualche giorno ultimato gli esami di stato, quando a casa arrivò una telefonata: era mia zia, in vacanza nella casa al mare, letteralmente terrorizzata in quanto un appartamento vicinissimo al suo era stato svaligiato, totalmente smarrita, in preda allo sconforto voleva far ritorno a casa.

A pranzo mia madre raccontò tutta la vicenda e alla fine mi chiese se potevo raggiungerla, è davvero in un brutto momento; dapprima ero riluttante, poi non so nemmeno io perché, diedi la mia disponibilità a raggiungerla, non avevo impegni e soprattutto avevo rotto con Roberta, la mia ragazza.

Partii subito, nel tardo pomeriggio la zia venne a prendermi, zia, 52 anni, alta 174 cm, magra, non bellissima tutt’altro, un matrimonio fallito alle spalle, senza prole, senza legami, in me non suscitava grandi entusiasmi, anche se aveva modi gentili ed eleganti derivanti da una cultura universitaria e da discendenze altolocate.

Possedeva il classico appartamento in cui si trascorrono le vacanze al mare, un 50/60 metri quadrati, cucina e bagno piccoli, una sala da pranzo discreta, attigua alla cucina, una stanza con il letto matrimoniale ed una stanza piccola all’incirca tre metri x tre, dove avrei dormito io.

Mi ringraziò tantissimo, cenammo insieme, poi uscimmo per un gelato, mi fece un sacco di complimenti per gli studi, per come ero, sempre con i suoi modi mai banali.

Una volta a casa prima di andare a letto, mi strinse forte, lei andò nella stanza matrimoniale, io nella stanza piccola, non prima di avermi baciato affettuosamente sulle guance con un sorriso meraviglioso, ringraziandomi per avergli ridato la giusta serenità. Questa ultima scena rivoluzionò i miei equilibri, ero in preda ad una grandissima eccitazione ed una volta a letto, non presi sonno se non a notte inoltrata, girandomi non so quante volte; pensavo continuamente a lei, al suo viso al suo corpo alla sua bocca, ma non ebbi il coraggio di andare da lei, feci fatica a non segarmi, ma ci riuscii.

Dormii poco e mi svegliai presto, le preparai la colazione, lei gradì tantissimo, cercai di passare al contrattacco, di accattivarmi le sue simpatie. mi rendevo conto che era tutto assurdo, io 19 anni, zia Elsa 52, ero emozionantissimo ed impacciato. fu una giornata piena di sorrisi e di ammiccamenti, con lei ora stavo benissimo, anzi impazzivo e non so cosa avrei dato per fare l’amore con lei.

Ci recammo al mare, lei era felicissima della mia presenza, per celare la mia eccitazione, passai molto tempo in acqua, anche se facevo fatica a staccarmi da mia zia, rimanemmo in spiaggia fino al primo pomeriggio, poi tornammo a casa per
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una doccia veloce, ed uscimmo di nuovo per fare delle compere in centro, camminammo tantissimo e alle sette facemmo ritorno.

Appena tornati zia si allungò sul divano, era stanchissima, mi disse che gli facevano male i piedi, con il timore di rovinare tutto, presi coraggio mi avvicinai e gli dissi di lasciar fare a me, cominciai a fargli un massaggio, che peraltro durò una ventina di minuti abbondanti, mi eccitava tantissimo massaggiarle i piedi e lei di ciò era felicissima, mi disse che l’avevo rimessa al mondo e che ero un ragazzo pieno di sorprese.

Cenammo, fu un pasto molto frugale, non avevo voglia di mangiare ne di uscire, guardammo la televisione, seduti sul divano, più tardi venne l’ora di andare a letto, prima di alzarci gli dissi che ero stato molto bene ed avevo trascorso una bellissima giornata, oltre ogni più rosea aspettativa, lei invece mi colpì dicendomi: “ Però stanotte hai dormito molto male, non hai fatto altro che girarti nel letto, ti ho sentito”. poi aggiunse “stasera si cambia, tu vai nella stanza matrimoniale ed io dormirò nella stanza piccola”.

I motivi per cui avevo riposato male erano altri, ma presi la palla al balzo e gli dissi che mi sarebbe molto dispiaciuto toglierla dal letto dove aveva sempre dormito, poi aggiunsi se era possibile dormire entrambi nel letto matrimoniale, inoltre mi faceva piacere parlare ancora con lei, senza nessuna perplessità acconsentì.

Ricordo ancora la sua camicia da notte lunga, a righe larghe bianco e rosse, estremamente exciting, ripeto non era bellissima, ma in quel momento non l’avrei cambiata, aveva una classe ed una eleganza da vendere, a cui era impossibile resistere.

Una volta a letto il cuore mi andò a 200 battiti al minuto, ero emozionantissimo, volevo la zia a tutti i costi, ma nel contempo non volevo rovinare tutto con qualche gesto affrettato e/o scriteriato.

Cominciai a farle i complimenti per la camicia da notte, per i suoi gusti, poi mi spinsi oltre e gli dissi:” Zia sei splendida”, lei scherzando rispose “ “se me ne accorgo che mi prendi in giro…” "No zia mi fai impazzire e non dirmi che non l’ hai capito”. Poi aggiunsi “scusami, se puoi, ma non potevo continuare a tenermi dentro queste cose, dovevo dirtele non ce la facevo più, mi stava scoppiando il cuore”.

La sua risposta non fu verbale, sentii le sue mani sui miei fianchi che risalivano, poi la sue labbra sulle mie, cominciai a stringerla fortissimo, e cercai la sua lingua, cominciò la nostra estasi, il primo bacio sembrava interminabile, al termine del quale, ricordo gli dissi:” Sei un tesoro, mi fai morire”. Lei mi strinse ancora di più.

Cominciai a baciargli il collo, a mordergli le orecchie, poi di nuovo cercai la sua bocca, ero letteralmente invasato, con grande soddisfazione di zia.

La aiutai a togliersi la camicia da notte, e una volta senza, gli tolsi il reggiseno, cominciai a succhiare ed a mordere avidamente i suoi capezzoli, prima il sinistro, poi il destro, rimasi li per qualche minuto, poi mi abbassai ancora finendo sull’ombelico, lei assisteva passivamente ma compiaciuta, più tardi le sfilai le mutandine umide e con la mia lingua cominciai ad assaggiare prima la sua fitta boscaglia, rasata solo ai lati, poi feci la conoscenza del suo sesso e del suo splendido umore, nel mentre lei mi teneva la testa con le sue mani e dopo un po’ raggiunse l’orgasmo, lo avvertii dal fatto che mi strinse forte fino a provocarmi dolore, ma non mi importava niente e per me fu il più bel premio che potevo ricevere.

Continuai con la lingua a baciare ed a leccare il suo clitoride, dopo un po’ raggiunse nuovamente il piacere, a quel punto sempre con la lingua scesi sotto, gli leccai le gambe ed i piedi per più tempo, mi faceva impazzire morsicare i suoi alluci, baciarli con totale bramosia, respirarne l’aroma, mi faceva perdere letteralmente il lume della ragione inebriandomi in un piacere sofisticato e continuo, poi decisi di risalire per tornare ai suoi seni, non durissimi, ne grandi, ma proporzionati ed in buono stato, al suo ventre piatto, dovuto al fatto di non aver avuto gravidanze, poi mi riappropriai della sua bocca e della sua lingua e tutto finì con un lunghissimo bacio. Aveva le lacrime agli occhi ed era felicissima, mi disse che non era mai stata bene così. Per tutta risposta le dissi :” Zia ti amo tantissimo”. Sentii di nuovo le sue labbra ed i suoi singhiozzi, un bacio probabilmente più lungo ed intenso del primo, qualcosa di paradisiaco, mi disse che mai aveva provato sensazioni simili, poi la sua mano mi prese l’uccello che in quel mentre era durissimo, gli dissi: “Zia ho tantissima voglia di fare l’amore ?”. Lei mi rispose, “Aspettiamo non facciamolo ora, vedrai sarà ancora più bello”. A quel punto rimasi perplesso, ma accettai, in fondo il ghiaccio era rotto, non cercai di forzare la situazione e lei apprezzò tanto, gli dissi” Non preoccuparti, questa è la prova ed il regalo che tu meriti, anche se mi costa tantissimo”. Mi disse, sei sensibile e dolce come nessun altro. Ci baciammo di nuovo, profondamente ma con molta delicatezza, la strinsi forte a me. Poi abbracciati cercammo di prendere sonno.

Il mattino seguente fu zia a svegliarsi per prima, subito andò in cucina per preparare la colazione, quando tornò in camera mi trovò che ancora dormivo, mi baciò fino a svegliarmi, con un sorriso di indicibile bellezza, fece appena in tempo a mettere il latte e le fette biscottate sul comodino, che la presi stringendola a me, la baciai e la ringraziai per avermi regalato il giorno più bello della mia vita. Mi disse “guarda che la stessa cosa vale per me”. La baciai di nuovo, poi lei delicatamente scostò il lenzuolo e vide il mio uccello duro sotto gli slip, mi disse cominciamo bene la giornata! Poi si diresse sul mio cazzo e lo baciò da sopra gli slip, aggiunse ”mi porterai alla follia”, ancora un sorriso e poi disse di vestirmi, era una bellissima giornata e voleva farsi qualche ora di sole. Prima di uscire ci baciammo appassionatamente, sapevo che restare lontano dalla bocca di mia zia sia pure per qualche ora, mi costava enorme sacrificio, ma non potevo fare altrimenti, al mare ci comportammo in maniera impeccabile, d’altronde i 33 anni di differenza, non consentivano alternative, mi pesava e tanto, il fatto di non poterla toccare, stringere, baciare, leccare, annusare, ma sapevo altresì che sarebbe durato la spazio di qualche ora e l’attesa non faceva altro che aumentare la mia voglia di possederla e di scoparla.

Tornammo a casa alla solita ora, appena entrati la baciai con passione, lei ricambiò, gli dissi” zia ti piacciono i massaggi?” lei disse “perché ti andrebbe di farmene uno” Si! risposi “e sono pure molto bravo, poi se vuoi faremo la doccia assieme” Uauhhhhh rispose lei.

Andammo nella stanza da letto piccola, mano nella mano, si sdraiò ventre a terra ed iniziai a massaggiare la sua schiena, fu un massaggio di circa 40/50 minuti, oltre alla schiena, massaggiai le cosce ed i suoi piedi, alla fine era distrutta, ma felice come una Pasqua, finito di massaggiarla mi spogliai anch’io, mi avvicinai a lei, disse “mi manderai in un Centro di Igiene Mentale”, le risposi “ purché io sia vicino a te, non ho assolutamente voglia di perderti o di starti lontano”. Ci baciammo come pazzi e dopo una mezz’ora decidemmo di fare una doccia questa volta insieme, ricordo i baci appassionati, poi le leccai la fica mentre l’acqua scorreva, era bellissimo e lei apprezzava tantissimo. Ci asciugammo, la presi per mano e la portai nella stanza matrimoniale. Nudi ci infilammo sotto il lenzuolo. La strinsi a me e la baciai, la leccai tutta, prima i capezzoli e poi il suo folto bosco arrivando alle grandi labbra, cominciai a titillare il clitoride e dopo un po’ lei venne, era bellissimo assaporare il suo umore di splendida cinquantaduenne.

Poi risalii con la bocca e la feci girare, la misi alla pecorina, ancora un bel massaggio con la lingua, ed iniziai a penetrarla, il mio uccello entrò senza nessuna difficoltà nella sua cavità fradicia, stavo facendo l’amore con zia ed era fantastico, con il pollice gli solleticavo il culo, e questo gli dava maggior piacere, la penetrai facendo attenzione a non venire, dovevo soddisfarla come nessuno aveva fatto, poi dopo un bel po’ di tempo lo tolsi dalla fica, feci scivolare le gambe sotto di lei al fine di ritrovare il suo sesso sulla mia bocca, ed il mio cazzo nella sua, in quello che fu un magnifico sessantanove, sentivo in bocca l’umore della sua fica e del suo culo e la cosa mi inebriava, zia Elsa cominciò a succhiare il mio cazzo rovente, aveva perso tutti i freni inibitori come la peggiore delle zoccole e dopo un po’ venimmo all’unisono, so solo che gli venni in bocca e lei gradì tantissimo, avevo tanta di quella sborra che per poco non la soffocavo. Felici ed esausti decidemmo che poteva bastare, non andammo nemmeno in doccia, era troppo bello rimanere abbracciati e sentire i nostri aromi. Prendemmo sonno senza fare cena e ci svegliammo il giorno seguente a mezzogiorno. Rimasi con la zia fino ai primi di settembre. Il nostro idillio non è terminato con le vacanze, nonostante siano passati diversi anni, continua ed è bello come il primo giorno, nessuno sospetta niente, anzi a dire di tutti io non la sopporto e viceversa.
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