Desiderio uno - prima parte - bozza

Una coppia risponde al mio last pubblicato sul sito di incontri "annunci69.it", mi lasciano indirizzo e orario. Mi presento puntuale all'appuntamento. Grande palazzo signorile anni 30 nel centro di Milano. Al citofono risponde una voce femminile che mi indica il piano, poco dopo scopro che la voce è di una bella 45 enne che mi invita a entrare. Capelli mori e leggermente ondulati, occhi scuri e un corpo formoso e sodo. Vestita di una sola camicia indiana viola, molto ampia, che le lascia scoperte le cosce nude e lascia intravedere un perizoma chiaro, si muove per il lussuoso appartamento, a piedi scalzi sui quali picca uno smalto rosso amaranto.
Mi comunica, scusandosi, che il marito è in ritardo per un contrattempo lavorativo: dovrò attendere. Nel frattempo mi offre un aperitivo. Il mio ruolo questa sera è di semplice guardone, discreto, che osserva la coppia fare sesso a debita distanza seduto su di una poltrona. Non è ancora chiaro se potrò masturbarmi. In ogni caso a me va bene così, avrò del buon materiale per eccitarmi una volta tornato a casa.
Dopo l'ennesimo messaggio del marito che annuncia un ulteriore ritardo, lei inizia a spazientirsi, beve un altro aperitivo e accende una sigaretta. Le propongo allora di posare foto... lei si accende improvvisamente e accetta: "sarò là tua modella, dammi indicazioni".
Siamo seduti uno di fronte all'altro sulla penisola che separa la cucina, minimal black, dal salotto, total white. Dopo alcune foto a mezzo busto, le chiedo di sbottonare la camicia di un paio di bottoni e di piegarsi in avanti - click - il suo sguardo si fa sensuale, scende di un paio di bottoni e la scollatura si allarga mostrando il seno, ampio e ben tornito, fino al rosa punteggiato dell'areola dei capezzoli - click - che nel frattempo si sono induriti e si protendono in avanti premendo contro il tessuto leggero: vogliono mostrarsi! Azzardo allora un'altra posa: le chiedo di scoprirsi il seno, piegarsi in avanti fino a sfiorare con esso il piano di marmo. Accetta con un leggero gemito misto di sorpresa e piacere. Prima però rovescio il contenuto del mio bicchiere sul tavolo: un mix di acqua, ghiaccio e qualche traccia di gin. La faccio scendere lentamente, le tette pur allungandosi mantengono una bella forma a goccia, mancano ormai due centimetri al piano ma la fermo: i capezzoli duri, lunghi e nervosi, sull'areola rattrappita, già lambiscono il piano, il gemito di piacere che sento questa volta è accompagnato dalle sue labbra carnose che si schiudono - click -. Un attimo dopo il campanello squilla... (continua)