Modelli di bellezza - Oltre gli stereotipi degli standard di bellezza.
312 interventi
1 anno fa
Quotato da UnaVoceAffascinante,Sai che ora tutti useranno questa citazione quando scrivono un mp? 😄Quotato da BLACKADDICTED,Soprattutto far cambiare l?idea alle persone quando si tratta di preferenze ( in generale) è un?impresa quasi impossibile a causa di un fenomeno chiamato ?effetto Semmelweis? ( da wikipedia)
?Il riflesso di Semmelweis o "effetto Semmelweis&quo [...]
Andate e diffondete il verbo 😇
1 anno fa
Mi fa piacere che mi hai capito: vuol dire che mi sono saputo esprimere in due righe e mezzoQuotato da BLACKADDICTED,Esattamente . Le persone di successo ( in questo ambiente e anche nella vita) sanno che nulla spetta di diritto, nulla è dovuto quando si parla della sessualità.Quotato da Grey_,
Ma infatti, qua non ci sono missionari di carità. Legge domanda offerta e vale per tutti, uomini e donne
Il fisico non è tutto, conta molto la personalità.
Sembra scontato eppure…
1 anno fa
Io seguo interessato.Quotato da mishaemasha,
p.s. ma i terzi sono scomparsi ?
interessava solo la singolar tenzone? 😄
Quel che avevo da dire in tema, l'ho già fatto.
Quanto alla singolare tenzone, invece, era da mo che non leggevo più le lenzuolate di botte e risposte.
1 anno fa
Non è sicuramente né il topic né il discorso che si vuole proporre.Quotato da Grey_,
Mi fa piacere che mi hai capito: vuol dire che mi sono saputo esprimere in due righe e mezzo
Se ragioni con il concetto della "legge di mercato" vuol dire che non hai colto per nulla ciò che ho proposto, o non sei d'accordo, o te ne sei fregato perché per te va così il mondo, e va bene, ma è anche inquinante perché il thread riguarda un discorso di apertura sociale a un dialogo, non a un dare/avere.
Non si tratta, banalmente, di dare a chi non ha, o di concedere a chi ha difficoltà. Di cosa si tratta allora?
Premessa: si itera spesso il concetto che ognuno è libero di scegliere, ma nessuno pensa che la scelta è anche subordinata da fattori culturali endogeni ed esogeni, psicologici e di vissuto personale.
L'apertura prescinde i propri dogmi e si apre a potenziali domande, passatemi l'anglicismo, "disruptive" da un punto di vista sessuale.
Spaccare gli schemi fissi, provare il nuovo, rivalutare il vecchio. (EDIT per maggior chiarezza) Non si tratta di accettare qualsiasi cosa perché qualcuno impone la propria visione.
La cosa curiosa è che si usa il pensiero di imposizione di una visione, quando mi sembra chiaro che per imporre una visione devi effettuare atti coercitivi che pur volendo, personalmente, non sarei mai in grado di fare, in quanto questo spazio web non è mio.
L'imposizione è da escludere a priori.
Allo stesso modo dire che questo spazio non è una comunità.
Noto che è percepita la parola comunità come se si stesse parlando di uno spazio sociale in stile alcolisti anonimi. Non solo un approccio anacronistico, ma anche inadeguato rispetto al reale funzionamento di un sito web che funge da SaaS, ossia da Software as a Service, dove si paga per accedere a funzionalità di gestione più libere, ergo chi la gestisce fa impresa: investimenti in marketing, in analisi funzionali del sito, in gestione della piattaforma, social media, contenuti, rapporti commerciali con aziende.
A regà, la comunità, o la community se vogliamo parlare più internazionale, è un meccanismo da tenere a bada.
Valutare il sentiment, definire i KPI interni per non disperdere le energie dei fruitori, chiarire i problemi macroscopici dell'utenza ai fini della fruizione del sito.
So tutte cose che se non seguite significano tasso di abbandono, cattive recensioni, attacco da parte di terzi, ma soprattutto meno fatturato, quindi meno introiti.
Persino questo thread è oro per chi gestisce il sito, perché significa avere informazioni organiche sull'andamento del pensiero comune sullo stesso, e non mi stupirebbe se a distanza di tempo arriverebbero contenuti che sono sempre più comunitari rispetto agli argomenti principali della piattaforma.
Stessa cosa riguardo gli stereotipi.
Io ho dato il là, ma adesso bisogna prendere atto della cosa e capire che siamo in una comunità, anche se non lo accettiamo, anche se abbiamo di fronte già una conversazione di quello stampo, perché? Perché esserne parte prescinde se poi l'oggetto che ci ha riuniti è condiviso (fare sesso).
Motivo per cui la regola che "legge del mercato della domanda e dell'offerta comanda" è fallace già di suo.
Se fosse così non staremmo nemmeno a parlarne e ragionarci su.
1 anno fa
Sarà che è tardi e sono rimbambito o, cosa più facile, che sono rimbambito punto e basta. Mi si sono incrociati prima gli occhi e poi anche le meningi.Quotato da ReLibero,
Non è sicuramente né il topic né il discorso che si ...ecc ecc ecc ecc
Tutto viene letto in modo tanto (per me, troppo) complicato.
Gli iscritti qui hanno un solo unico denominatore comune: ricerca di sesso "non mirato a una relazione sentimentale".
Per il resto, ci sono mille e mille sfaccettature di soggettive preferenze.
C'è chi li cerca palestrati, chi vuole solo un pisello (o più piselli) senza badare alle tipologie di uomini che ci sono attaccati dietro. Chi preferisce l'elegante ufficiale e gentiluomo.
Chi li vuole sposati per evitare di trovarsi un futuro innamorato tra i piedi. Chi lo vuole singolo per rispetto alle cornute inconsapevoli.
Chi non ospita, chi ospita e chi preferisce i motel oppure i club privè.
Chi li vuole solo bianchi, chi li cerca neri. Chi li cerca punto e basta.
Il nocciolo della questione (per cui son intervenuto nella discussione) è....
se un singolo cui piace una tal coppia (o singola), pensa che potrebbe cambiare qualcosa in lui e che, facendolo, possa aver chance di intrigare il tal nickname?
Il resto, senza offesa, sono solo paroloni che, qui dentro, lasciano il tempo che trovano.
1 anno fa
Io credo che non te ne freghi nulla del discorso, e che la tua visione di pieno consumismo sia più che chiara.Quotato da lecap,Sarà che è tardi e sono rimbambito o, cosa più facile, che sono rimbambito.. bla bla blaQuotato da ReLibero,
Non è sicuramente né il topic né il discorso che si ...ecc ecc ecc ecc
Ma è giusto anche così, grazie per il contributo, attendo altro onestamente 🙂
1 anno fa
Se non mi fosse fregato il discorso, non sarei intervenuto come non intervengo nei tread che non mi interessano/non piacciono.Quotato da ReLibero,Io credo che non te ne freghi nulla del discorso, e che la tua visione di pieno consumismo sia più che chiara.Quotato da lecap,
Sarà che è tardi e sono rimbambito o, cosa più facile, che sono rimbambito.. bla bla bla
Ma è giusto anche così, grazie per il contributo, attendo altro onestamente 🙂
Il tuo, invece, era ed è interessante.
Mi pare, però (non voglio offenderti) che tu pretenda di costruirci sopra una tesi di filosofia comportamentale, condita con spruzzate di indagini di mercato, da parte dei responsabili del sito.
1 anno fa
Anche se fosse devo pure avvalorarmi della mia conoscenza e idee sulla questione, ed è per questo che trovo che non sia tu davvero interessato al dialogo, altrimenti non cercheresti di smontare i miei interventi con questo tipo di sovranalisi fine a se stessa 🙂Quotato da lecap,Se non mi fosse fregato il discorso, non sarei intervenuto come non intervengo nei tread che non mi interessano/non piacciono.Quotato da ReLibero,
Io credo che non te ne freghi nulla del discorso, e che la tua visione di pieno consumismo sia più che chiara.
Ma è giusto anche così, grazie per il contributo, attendo altro onestamente 🙂
Il tuo, invece, era ed è interessante.
Mi pare, però (non voglio offenderti) che tu pretenda di costruirci sopra una tesi di filosofia comportamentale, condita con spruzzate di indagini di mercato, da parte dei responsabili del sito.
Ognuno poi se vuole tirare l'acqua al proprio mulino lo facesse come meglio crede, rimane che questo è un posto di dialogo, non di torto o ragione per cui si agisce a botta e risposta come se stessimo negoziando qualcosa come "una verità".
L'obiettivo è mettere in discussione i dogmi, le abitudini, i comportamenti bias e gli stereotipi, come?
Facendosi domande, e non cercando nuove risposte.
1 anno fa
Buona Pasqua a tutti anche se è passata. E' un po' che non entro nel sito e nel forum avendo molte altre cose da fare (non "più importanti", altre). Vedo che alla fine il giro è sempre lo stesso con gli stessi problemi perché questo è in fondo un social sessuale e quindi raccoglie di tutto e bisogna scremare con pazienza. Per scopare con sconosciuti c'è T*nder (dicono, mai usato) per divertirsi con persone libertine, aperte, intelligenti e affini bisogna prima identificarle, e per questo c'è il Forum dove è inutile lavare la testa agli asini. Ognuno dice la sua e alla fine si tirano le somme e si evitano le cose inutili con persone che non c'entrano con chi vuoi frequentare, soprattutto se, solo per come si pongono sul forum, non le frequenteresti proprio mai neanche per una birra al bar. E in Forum questi vengono fuori eccome. L'estetica no. Qui l'intrigo è fra le teste delle persone, e per esperienza se le persone hanno una bella testa, in genere è divertente anche il gioco, qualunque estetica non assolutamente incompatibile per gusto personale abbiano. Ci sono coppie "no singoli" che ci giocano nel giusto contesto e momento se la situazione funziona, ci sono persone che sembrano simpatiche e intelligenti e che poi al momento cruciale si rivelano anche piacevoli e perfino "fighe", altre che magari credevi meglio ma viste di persona, anche no grazie, per fortuna nessuno pretende nulla. Ma questo è il gioco. E gioco è. I tristi, i morti di figa, le presunte strafighe che se la tirano con tutti ma umanamente non restituiscono niente, quelli a cui non tira mai anche se palestrati e tartarugati, quelli che ci parli e non solo non hanno nulla da dire ma neppure sanno come dirlo, quelli bellli, quelli brutti, quelli selettivi che eliminano tutte quelle che non gliela danno (per questo si dicono "selettivi"), quelli che si tromberebbero anche le piante in vaso se il gruppo è divertente, quelli che... ce n'è per tutti ovunque e anche qui. E c'è il contrario di tutto. E se siete arrivati a leggere fino a qui è perché in fondo siete bravi e pazienti e pure curiosi, ma in realtà non avevo nulla di serio da scrivere, ma volevo solo dare un saluto postpasquale che la colomba è stata tanta.
😋 💗 🐷 😇
😋 💗 🐷 😇
1 anno fa
Madame...Quotato da pinkoepallina,Sono completamente d'accordo su tutto.Quotato da XHunerXP,Ed in questo contesto, oltre le "ricette standard", può tranquillamente esserci la sperimentazione del nuovo, dello strano, del chissà cosa ne esce fuori.
Quindi, modelli di bellezza? Si, esistono, c'è chi ne è vittima, chi carnefice, chi li usa per soddisfare le proprie aspettative, chi li usa per dimostrare i propri standard come se li rendesse migliori di altri, chi se ne frega e gode delle voglie del momento, non si chiede nulla tranne: lo voglio, speriamo sia reciproco.
Aggiungo: in ogni caso non sta a terzi andare a sindacare gli standard in base ai quali una persona basa le proprie scelte.
Ovvero si può, pour parler e per "statistica", proporre l'argomento, ma scevro da giudizi tipo "proprio non capisco cosa ci trovino negli addominali scolpiti" o "nei piselloni king size" o "nelle tettone", lasciando intendere che non sono quelle le prerogative che si dovrebbero esaminare nella ricerca di eventuali partner.
Ho constatato che il miglior modo per essere perennemente infelici è aspettarsi che tutti si adeguino al proprio modo di pensare, ai propri gusti ed alle proprie aspettative.
E' molto più semplice e redditizio, piuttosto, cercare di comprendere gli interlocutori, chiedendo un piccolo sforzo supplementare alle rotelline che azionano il nostro cervello.
Ti immagini che crisi scatenerebbe nell'edilizia questa soluzione? 😋
Pallina
1 anno fa
Quotato da ReLibero,Non è sicuramente né il topic né il discorso che si vuole proporre.Quotato da Grey_,
Mi fa piacere che mi hai capito: vuol dire che mi sono saputo esprimere in due righe e mezzo
Se ragioni con il concetto della "legge di mercato" vuol dire che non hai colto per nulla ciò che ho proposto, o non sei d'accordo, o te ne sei fregato perché per te va così il mondo, e va bene, ma è anche inquinante perché il thread riguarda un discorso di apertura sociale a un dialogo, non a un dare/avere.
Non si tratta, banalmente, di dare a chi non ha, o di concedere a chi ha difficoltà. Di cosa si tratta allora?
Premessa: si itera spesso il concetto che ognuno è libero di scegliere, ma nessuno pensa che la scelta è anche subordinata da fattori culturali endogeni ed esogeni, psicologici e di vissuto personale.
L'apertura prescinde i propri dogmi e si apre a potenziali domande, passatemi l'anglicismo, "disruptive" da un punto di vista sessuale.
Spaccare gli schemi fissi, provare il nuovo, rivalutare il vecchio. (EDIT per maggior chiarezza) Non si tratta di accettare qualsiasi cosa perché qualcuno impone la propria visione.
La cosa curiosa è che si usa il pensiero di imposizione di una visione, quando mi sembra chiaro che per imporre una visione devi effettuare atti coercitivi che pur volendo, personalmente, non sarei mai in grado di fare, in quanto questo spazio web non è mio.
L'imposizione è da escludere a priori.
Allo stesso modo dire che questo spazio non è una comunità.
Noto che è percepita la parola comunità come se si stesse parlando di uno spazio sociale in stile alcolisti anonimi. Non solo un approccio anacronistico, ma anche inadeguato rispetto al reale funzionamento di un sito web che funge da SaaS, ossia da Software as a Service, dove si paga per accedere a funzionalità di gestione più libere, ergo chi la gestisce fa impresa: investimenti in marketing, in analisi funzionali del sito, in gestione della piattaforma, social media, contenuti, rapporti commerciali con aziende.
A regà, la comunità, o la community se vogliamo parlare più internazionale, è un meccanismo da tenere a bada.
Valutare il sentiment, definire i KPI interni per non disperdere le energie dei fruitori, chiarire i problemi macroscopici dell'utenza ai fini della fruizione del sito.
So tutte cose che se non seguite significano tasso di abbandono, cattive recensioni, attacco da parte di terzi, ma soprattutto meno fatturato, quindi meno introiti.
Persino questo thread è oro per chi gestisce il sito, perché significa avere informazioni organiche sull'andamento del pensiero comune sullo stesso, e non mi stupirebbe se a distanza di tempo arriverebbero contenuti che sono sempre più comunitari rispetto agli argomenti principali della piattaforma.
Stessa cosa riguardo gli stereotipi.
Io ho dato il là, ma adesso bisogna prendere atto della cosa e capire che siamo in una comunità, anche se non lo accettiamo, anche se abbiamo di fronte già una conversazione di quello stampo, perché? Perché esserne parte prescinde se poi l'oggetto che ci ha riuniti è condiviso (fare sesso).
Motivo per cui la regola che "legge del mercato della domanda e dell'offerta comanda" è fallace già di suo.
Se fosse così non staremmo nemmeno a parlarne e ragionarci su.
Non capisco sinceramente perché mi hai quotato visto che non avevo risposto a te.Quotato da ReLibero,Non è sicuramente né il topic né il discorso che si vuole proporre.Quotato da Grey_,
Mi fa piacere che mi hai capito: vuol dire che mi sono saputo esprimere in due righe e mezzo
Se ragioni con il concetto della "legge di mercato" vuol dire che non hai colto per nulla ciò che ho proposto, o non sei d'accordo, o te ne sei fregato perché per te va così il mondo, e va bene, ma è anche inquinante perché il thread riguarda un discorso di apertura sociale a un dialogo, non a un dare/avere.
Non si tratta, banalmente, di dare a chi non ha, o di concedere a chi ha difficoltà. Di cosa si tratta allora?
Premessa: si itera spesso il concetto che ognuno è libero di scegliere, ma nessuno pensa che la scelta è anche subordinata da fattori culturali endogeni ed esogeni, psicologici e di vissuto personale.
L'apertura prescinde i propri dogmi e si apre a potenziali domande, passatemi l'anglicismo, "disruptive" da un punto di vista sessuale.
Spaccare gli schemi fissi, provare il nuovo, rivalutare il vecchio. (EDIT per maggior chiarezza) Non si tratta di accettare qualsiasi cosa perché qualcuno impone la propria visione.
La cosa curiosa è che si usa il pensiero di imposizione di una visione, quando mi sembra chiaro che per imporre una visione devi effettuare atti coercitivi che pur volendo, personalmente, non sarei mai in grado di fare, in quanto questo spazio web non è mio.
L'imposizione è da escludere a priori.
Allo stesso modo dire che questo spazio non è una comunità.
Noto che è percepita la parola comunità come se si stesse parlando di uno spazio sociale in stile alcolisti anonimi. Non solo un approccio anacronistico, ma anche inadeguato rispetto al reale funzionamento di un sito web che funge da SaaS, ossia da Software as a Service, dove si paga per accedere a funzionalità di gestione più libere, ergo chi la gestisce fa impresa: investimenti in marketing, in analisi funzionali del sito, in gestione della piattaforma, social media, contenuti, rapporti commerciali con aziende.
A regà, la comunità, o la community se vogliamo parlare più internazionale, è un meccanismo da tenere a bada.
Valutare il sentiment, definire i KPI interni per non disperdere le energie dei fruitori, chiarire i problemi macroscopici dell'utenza ai fini della fruizione del sito.
So tutte cose che se non seguite significano tasso di abbandono, cattive recensioni, attacco da parte di terzi, ma soprattutto meno fatturato, quindi meno introiti.
Persino questo thread è oro per chi gestisce il sito, perché significa avere informazioni organiche sull'andamento del pensiero comune sullo stesso, e non mi stupirebbe se a distanza di tempo arriverebbero contenuti che sono sempre più comunitari rispetto agli argomenti principali della piattaforma.
Stessa cosa riguardo gli stereotipi.
Io ho dato il là, ma adesso bisogna prendere atto della cosa e capire che siamo in una comunità, anche se non lo accettiamo, anche se abbiamo di fronte già una conversazione di quello stampo, perché? Perché esserne parte prescinde se poi l'oggetto che ci ha riuniti è condiviso (fare sesso).
Motivo per cui la regola che "legge del mercato della domanda e dell'offerta comanda" è fallace già di suo.
Se fosse così non staremmo nemmeno a parlarne e ragionarci su.
Ad ogni modo rileggi prima di spedire perché quel "arriverebbero " urta ogni orecchio uso alla grammatica.
1 anno fa
ecco altro 😄Quotato da ReLibero,Io credo che non te ne freghi nulla del discorso, e che la tua visione di pieno consumismo sia più che chiara.Quotato da lecap,
Sarà che è tardi e sono rimbambito o, cosa più facile, che sono rimbambito.. bla bla bla
Ma è giusto anche così, grazie per il contributo, attendo altro onestamente 🙂
un po di dialettica dove te la canti e te la suoni con conclusioni opinabili su comunità o non comunità viene completamente azzerata quando sancisci chi è interessato all argomento e chi no ( quelli non interessati sarebbero quelli che non ti danno ragione)
una serie di supercazzole ben costruite a mio parere
complimenti comunque , è pur sempre un piacevole passatempo !
qui tranne 5 o 6 non ce una comunità, c è oggettivamente la domanda è l offerta non sempre e necessariamente legata all estetica ma a più fattori
mi stia bene
1 anno fa
Io ho dato il là, ma adesso bisogna prendere atto della cosa e capire che siamo in una comunità, anche se non lo accettiamo, anche se abbiamo di fronte già una conversazione di quello stampo, perché? Perché esserne parte prescinde se poi l'oggetto che ci ha riuniti è condiviso (fare sesso).Quotato da ReLibero,Non è sicuramente né il topic né il discorso che si vuole proporre.Quotato da Grey_,
Mi fa piacere che mi hai capito: vuol dire che mi sono saputo esprimere in due righe e mezzo
Se ragioni con il concetto della "legge di mercato" vuol dire che non hai colto per nulla ciò che ho proposto, o non sei d'accordo, o te ne sei fregato perché per te va così il mondo, e va bene, ma è anche inquinante perché il thread riguarda un discorso di apertura sociale a un dialogo, non a un dare/avere.
Non si tratta, banalmente, di dare a chi non ha, o di concedere a chi ha difficoltà. Di cosa si tratta allora?
Premessa: si itera spesso il concetto che ognuno è libero di scegliere, ma nessuno pensa che la scelta è anche subordinata da fattori culturali endogeni ed esogeni, psicologici e di vissuto personale.
L'apertura prescinde i propri dogmi e si apre a potenziali domande, passatemi l'anglicismo, "disruptive" da un punto di vista sessuale.
Spaccare gli schemi fissi, provare il nuovo, rivalutare il vecchio. (EDIT per maggior chiarezza) Non si tratta di accettare qualsiasi cosa perché qualcuno impone la propria visione.
La cosa curiosa è che si usa il pensiero di imposizione di una visione, quando mi sembra chiaro che per imporre una visione devi effettuare atti coercitivi che pur volendo, personalmente, non sarei mai in grado di fare, in quanto questo spazio web non è mio.
L'imposizione è da escludere a priori.
Allo stesso modo dire che questo spazio non è una comunità.
Noto che è percepita la parola comunità come se si stesse parlando di uno spazio sociale in stile alcolisti anonimi. Non solo un approccio anacronistico, ma anche inadeguato rispetto al reale funzionamento di un sito web che funge da SaaS, ossia da Software as a Service, dove si paga per accedere a funzionalità di gestione più libere, ergo chi la gestisce fa impresa: investimenti in marketing, in analisi funzionali del sito, in gestione della piattaforma, social media, contenuti, rapporti commerciali con aziende.
A regà, la comunità, o la community se vogliamo parlare più internazionale, è un meccanismo da tenere a bada.
Valutare il sentiment, definire i KPI interni per non disperdere le energie dei fruitori, chiarire i problemi macroscopici dell'utenza ai fini della fruizione del sito.
So tutte cose che se non seguite significano tasso di abbandono, cattive recensioni, attacco da parte di terzi, ma soprattutto meno fatturato, quindi meno introiti.
Persino questo thread è oro per chi gestisce il sito, perché significa avere informazioni organiche sull'andamento del pensiero comune sullo stesso, e non mi stupirebbe se a distanza di tempo arriverebbero contenuti che sono sempre più comunitari rispetto agli argomenti principali della piattaforma.
Stessa cosa riguardo gli stereotipi.
Io ho dato il là, ma adesso bisogna prendere atto della cosa e capire che siamo in una comunità, anche se non lo accettiamo, anche se abbiamo di fronte già una conversazione di quello stampo, perché? Perché esserne parte prescinde se poi l'oggetto che ci ha riuniti è condiviso (fare sesso).
Motivo per cui la regola che "legge del mercato della domanda e dell'offerta comanda" è fallace già di suo.
Se fosse così non staremmo nemmeno a parlarne e ragionarci su.
.........
Forze per te è così.
Se si parla di forum, forse forse posso starci, ma riguardo il sito proprio no.
E l'errore secondo me sta nel voler calare, sul sito le stesse aspettative che si idealizzano per una comunità. Ecco perché si sgranano gli occhi quando sono ovviamente disattese.
1 anno fa
@ReLibero: confesso che mi hai messo in difficoltà, leggendo il tuo intervento a pagina 5, nel quale rispondi a @Gray (ma non solo), ho avuto un déjà-vu in cui dovendo redigere il verbale di una riunione presieduta da un Dirigente del comune in cui lavoravo, dovetti usare Enigma® per traslitterare pensieri opere e omissioni del Grande Capo.
Non finí bene, il Capo non fu contento del risultato e fu motivo di ulteriore attrito che fanculò definitivamente i nostri rapporti; spero che questa volta mi vada meglio.
Quindi smonto e divido il tuo intervento in 4 punti.
1: risposta a @Gray in merito alla legge di mercato sulla domanda in relazione all'offerta.
2: riflessioni sulla scelte in relazione ai fattori che le determinano.
3: riflessioni sul senso della community di A69.
4: conclusione sulla legge economica della domanda/offerta applicata ai rapporti sociali, col quale sono sostanzialmente d'accordo.
Probabilmente se dovessi fare un intervento lo farei sul punto 4 ma oggi ho altri cazzi per la testa.
Se ho scritto delle cazzate perdonami... ho un debole per gli enigmi ma non sono sempre in grado di risolverli.
1 anno fa
Certamente. Le regole sono semplici.Quotato da Grey_,Mi fa piacere che mi hai capito: vuol dire che mi sono saputo esprimere in due righe e mezzoQuotato da BLACKADDICTED,
Esattamente . Le persone di successo ( in questo ambiente e anche nella vita) sanno che nulla spetta di diritto, nulla è dovuto quando si parla della sessualità.
Il fisico non è tutto, conta molto la personalità.
Sembra scontato eppure…
Si accettano preferenze altrui così come vogliamo che le nostre siano rispettate.
Se qualcuno decide di uscire dalla propria zona di comfort semmai lo fa perché ha deciso lui di farlo non perché qualcuno gli ha chiesto di farlo.
Anche perché per dire agli altri di modificare il proprio modus operandi bisogna prima dimostrare che il loro approccio abituale sia sbagliato.
Siccome abbiamo la certezza che l’approccio abituale basato sul “ qui faccio quello che desidero io, non quello che desiderano da me” sia giusto, il problema non si pone.
1 anno fa
Questo si che è un postQuotato da Pablopd,Buona Pasqua a tutti anche se è passata. E' un po' che non entro nel sito e nel forum avendo molte altre cose da fare (non "più importanti", altre). Vedo che alla fine il giro è sempre lo stesso con gli stessi problemi perché questo è in fo [...]
1 anno fa
Io sarei quello non interessato al dialogo? 😮Quotato da ReLibero,Anche se fosse devo pure avvalorarmi della mia conoscenza e idee sulla questione, ed è per questo che trovo che non sia tu davvero interessato al dialogo...Quotato da lecap,
Se non mi fosse fregato il discorso, non sarei intervenuto come non intervengo nei tread che non mi interessano/non piacciono.
Il tuo, invece, era ed è interessante.
Mi pare, però (non voglio offenderti) che tu pretenda di costruirci sopra una tesi di filosofia comportamentale, condita con spruzzate di indagini di mercato, da parte dei responsabili del sito.
Semmai è l'opposto.
Affermi che ti "avvalori" sulle tue conoscenze....
MA ANCHE!!! sulle tue idee ...
poi, se qualcuno nel contraddittorio espone proprie opinioni diverse dalle tue, ti inalberi e snobbi.
Più che un tread (che, appunto e in quanto tale, da possibilità a chiunque di intervenire) avresti dovuto scrivere un articolo/enunciazione, in modo che nessuno possa intervenire per eventualmente confutare, seguendo i propri punti di vista in merito.
Non più giusti o corretti, bada bene. Diversi.
E in ultimo ma non per ultimo, visto che ti atteggi a detentore della Verità Assoluta, sei davvero sicuro di conoscere il significato del verbo "avvalorare" e ancor di più di "avvalorarsi"?
Avvalorare presuppone prove certe e incontrovertibili e NON (!!!!!) una personale/soggettiva e aleatoria convinzione.
Vieni qui tronfio delle tue auto certificazioni di tuttologo, offendendo chi non la pensa come te.
Anche il tuo profilo...(a proposito: dopo "...col senso di una notte o poche" ci vorrebbe un vocabolo)...denotano una supponenza e egocentricita' che forse, forse la persona a cui farebbe bene riflettere su come "cambiare", sei proprio tu.
Last pubblicato oggi, ovviamente compreso.
1 anno fa
Cioè... anche ammesso di essere realmente in una comunità, ma in quale comunità io dovrei darla (o perlomeno ragionare) in base alle aspettative di chi eventualmente mi si zumzummerebbe, piuttosto che alle mie?Quotato da XHunerXP,Io ho dato il là, ma adesso bisogna prendere atto della cosa e capire che siamo in una comunità, anche se non lo accettiamo, anche se abbiamo di fronte già una conversazione di quello stampo, perché? Perché esserne parte prescinde se poi l'oggetto che ci ha riuniti è condiviso (fare sesso).Quotato da ReLibero,
Non è sicuramente né il topic né il discorso che si vuole proporre.
Se ragioni con il concetto della "legge di mercato" vuol dire che non hai colto per nulla ciò che ho proposto, o non sei d'accordo, o te ne sei fregato perché per te va così il mondo, e va bene, ma è anche inquinante perché il thread riguarda un discorso di apertura sociale a un dialogo, non a un dare/avere.
Non si tratta, banalmente, di dare a chi non ha, o di concedere a chi ha difficoltà. Di cosa si tratta allora?
Premessa: si itera spesso il concetto che ognuno è libero di scegliere, ma nessuno pensa che la scelta è anche subordinata da fattori culturali endogeni ed esogeni, psicologici e di vissuto personale.
L'apertura prescinde i propri dogmi e si apre a potenziali domande, passatemi l'anglicismo, "disruptive" da un punto di vista sessuale.
Spaccare gli schemi fissi, provare il nuovo, rivalutare il vecchio. (EDIT per maggior chiarezza) Non si tratta di accettare qualsiasi cosa perché qualcuno impone la propria visione.
La cosa curiosa è che si usa il pensiero di imposizione di una visione, quando mi sembra chiaro che per imporre una visione devi effettuare atti coercitivi che pur volendo, personalmente, non sarei mai in grado di fare, in quanto questo spazio web non è mio.
L'imposizione è da escludere a priori.
Allo stesso modo dire che questo spazio non è una comunità.
Noto che è percepita la parola comunità come se si stesse parlando di uno spazio sociale in stile alcolisti anonimi. Non solo un approccio anacronistico, ma anche inadeguato rispetto al reale funzionamento di un sito web che funge da SaaS, ossia da Software as a Service, dove si paga per accedere a funzionalità di gestione più libere, ergo chi la gestisce fa impresa: investimenti in marketing, in analisi funzionali del sito, in gestione della piattaforma, social media, contenuti, rapporti commerciali con aziende.
A regà, la comunità, o la community se vogliamo parlare più internazionale, è un meccanismo da tenere a bada.
Valutare il sentiment, definire i KPI interni per non disperdere le energie dei fruitori, chiarire i problemi macroscopici dell'utenza ai fini della fruizione del sito.
So tutte cose che se non seguite significano tasso di abbandono, cattive recensioni, attacco da parte di terzi, ma soprattutto meno fatturato, quindi meno introiti.
Persino questo thread è oro per chi gestisce il sito, perché significa avere informazioni organiche sull'andamento del pensiero comune sullo stesso, e non mi stupirebbe se a distanza di tempo arriverebbero contenuti che sono sempre più comunitari rispetto agli argomenti principali della piattaforma.
Stessa cosa riguardo gli stereotipi.
Io ho dato il là, ma adesso bisogna prendere atto della cosa e capire che siamo in una comunità, anche se non lo accettiamo, anche se abbiamo di fronte già una conversazione di quello stampo, perché? Perché esserne parte prescinde se poi l'oggetto che ci ha riuniti è condiviso (fare sesso).
Motivo per cui la regola che "legge del mercato della domanda e dell'offerta comanda" è fallace già di suo.
Se fosse così non staremmo nemmeno a parlarne e ragionarci su.
.........
Forze per te è così.
Se si parla di forum, forse forse posso starci, ma riguardo il sito proprio no.
E l'errore secondo me sta nel voler calare, sul sito le stesse aspettative che si idealizzano per una comunità. Ecco perché si sgranano gli occhi quando sono ovviamente disattese.
In una comunità si condividono valori, passioni, interessi, ovvero qualità morali ed intellettuali, non certamente materiali.
Dal momento che la mia patatina ed i suoi accessori sono fatti di materia, decido io chi rendere felice. 😋
Scusami se mi attacco a te, ma almeno abbiamo un po' di confidenza e ti posso dire la frasetta virgolettata che segue proprio come la sento.
Mi vergognavo a quotare uno sconosciuto ammettendo candidamente che, di quanto aveva scritto, fra sentiment, KPI, fattori culturali endogeni ed esogeni... "nun c'ho capito un cazzo". 😭
Pallina
1 anno fa
Io credo che, gli standard, non solo estetici, ci siano per tutti.Quotato da ReLibero,Il fisico maschile è oggetto di discussione se si tratta di una piattaforma che promuove il sesso libero e va affrontata con pensiero critico.
No, non si tratta di parlare del fatto che i singoli abbiano difficoltà a farsi apprezzare, ci sono sicu [...]
Uomini e donne, singol ed in coppia.
TUTTI qui, siamo già stati scartati da altri che avremmo "addocchiato". Per i più disparati motivi. Estetici, linguistici, ecc.
Che su un single, rispetto ad una single o lei di coppia ci siano + aspettative estetiche, tuttavia credo sia vero.
Siete molti più della richiesta e di conseguenza la soglia si alza.
Tuttavia anche gli uomini di coppia (e le donne) possono non essere di gradimento a chi si contatta.
In merito al fatto che magari qualcuno "fatica a trovare una compagna e preferisce cercare qui", preferisco non commentare.
Sul fatto che ad un uomo vada bene una donna anche meno "barbie", preferisco di nuovo non commentare.
Sicuramente, più si abbassa la soglia, più si fa numero, con pro e contro del caso.
1 anno fa
Ma guarda, posso starci anche sulle cose materiali, ma il mio corpo proprio no.Quotato da pinkoepallina,Cioè... anche ammesso di essere realmente in una comunità, ma in quale comunità io dovrei darla (o perlomeno ragionare) in base alle aspettative di chi eventualmente mi si zumzummerebbe, piuttosto che alle mie?Quotato da XHunerXP,
Io ho dato il là, ma adesso bisogna prendere atto della cosa e capire che siamo in una comunità, anche se non lo accettiamo, anche se abbiamo di fronte già una conversazione di quello stampo, perché? Perché esserne parte prescinde se poi l'oggetto che ci ha riuniti è condiviso (fare sesso).
.........
Forze per te è così.
Se si parla di forum, forse forse posso starci, ma riguardo il sito proprio no.
E l'errore secondo me sta nel voler calare, sul sito le stesse aspettative che si idealizzano per una comunità. Ecco perché si sgranano gli occhi quando sono ovviamente disattese.
In una comunità si condividono valori, passioni, interessi, ovvero qualità morali ed intellettuali, non certamente materiali.
Dal momento che la mia patatina ed i suoi accessori sono fatti di materia, decido io chi rendere felice. 😋
Scusami se mi attacco a te, ma almeno abbiamo un po' di confidenza e ti posso dire la frasetta virgolettata che segue proprio come la sento.
Mi vergognavo a quotare uno sconosciuto ammettendo candidamente che, di quanto aveva scritto, fra sentiment, KPI, fattori culturali endogeni ed esogeni... "nun c'ho capito un cazzo". 😭
Pallina
A maggior ragione, perché io non la considero una comunità, il tuo discorso non fa una piega manco a pagarla.
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