La masturbazione: un comportamento con vantaggi evolutivi
news 14.06.2023 33 | Canali: masturbazione eiaculazione curiosità
La masturbazione è un comportamento molto diffuso tra gli animali, in particolare tra i primati, compresi gli esseri umani. Nonostante la sua comune presenza nel regno animale, gli scienziati non hanno ancora chiarito appieno le origini e i vantaggi evolutivi di questo comportamento autodiretto. Tuttavia, uno studio recentemente pubblicato su Proceedings of The Royal Society B sembra aver gettato nuova luce sul mistero, dimostrando che la masturbazione ha un ruolo specifico negli animali che la praticano.
Matilda Brindle e i suoi colleghi dell'UCL Anthropology hanno esplorato e analizzato la masturbazione in tutto l'ordine dei primati, che include scimmie, tarsi, lemuri e, ovviamente, anche gli esseri umani. Hanno raccolto il più grande insieme di dati mai realizzato sulla masturbazione in questi animali, consultando quasi 400 fonti, tra cui 246 studi già pubblicati e 150 note e osservazioni di primatologi e custodi di giardini zoologici.
Attraverso questi dati, il team ha potuto delineare in modo più chiaro la distribuzione dell'autoerotismo tra i vari primati, al fine di comprendere meglio quando e perché si sia evoluto questo comportamento.
Uno dei principali obiettivi dello studio era capire quali potessero essere i vantaggi evolutivi della masturbazione. In particolare, gli autori hanno esaminato alcune ipotesi precedentemente avanzate, tra cui quella secondo cui la masturbazione maschile contribuisce ad aumentare il successo riproduttivo e a evitare malattie sessualmente trasmissibili.
Il ruolo della masturbazione nella riproduzione
L'ipotesi della "selezione post-copulatoria" sostiene che la masturbazione maschile possa aumentare le possibilità di fecondare con successo una femmina. Ad esempio, la masturbazione senza eiaculazione potrebbe aumentare l'eccitazione, riducendo i tempi dell'accoppiamento e diminuendo il rischio di interruzioni da parte di un potenziale rivale. Invece, la masturbazione con eiaculazione consente ai maschi di eliminare lo sperma più vecchio e di qualità inferiore, favorendo l'espulsione di sperma fresco e più forte, con maggiori possibilità di fecondazione e successo nella competizione con quello di altri maschi.
I risultati dello studio supportano questa ipotesi, dimostrando che la masturbazione maschile si è evoluta insieme ai sistemi di accoppiamento multi-maschile, in cui la competizione tra i maschi è elevata.
Masturbarsi per evitare il rischio di infezioni
Un'altra ipotesi esaminata è quella dell' "evitamento dei patogeni", secondo cui la masturbazione maschile ridurrebbe il rischio di contrarre malattie sessualmente trasmissibili dopo l'accoppiamento.
Attraverso l'eiaculazione, infatti, l'uretra viene pulita riducendo così il rischio di infezioni. Anche per questa ipotesi sono state raccolte prove convincenti, poiché la masturbazione si è evoluta insieme all'aumento del rischio di malattie sessualmente trasmissibili tra le diverse specie di primati.
La masturbazione femminile
Per quanto riguarda la masturbazione femminile, lo studio non ha prodotto risultati altrettanto convincenti a causa della scarsità di dati e informazioni disponibili. Nonostante sia un comportamento comune, sono necessarie ulteriori ricerche e dati per approfondire questo aspetto.
"Un comportamento sessuale sano"
Il ricercatore capo, la dottoressa Matilda Brindle, ha dichiarato: "I nostri risultati aiutano a far luce su un comportamento sessuale molto comune, ma poco compreso, e rappresentano un progresso significativo nella nostra comprensione delle funzioni della masturbazione. Il fatto che il comportamento autosessuale possa svolgere una funzione adattativa, sia onnipresente in tutto l'ordine dei primati e sia praticato da membri in cattività e selvaggi di entrambi i sessi, dimostra che la masturbazione fa parte di un repertorio di comportamenti sessuali sani."
Lo studio, sostenuto dal Natural Environment Research Council, ha coinvolto ricercatori dell'UCL Anthropology, dell'UCL Center for Biodiversity & Environment Research e della Queen Mary University di Londra.
In conclusione, grazie a questo studio, gli scienziati stanno finalmente acquisendo una maggiore comprensione di un comportamento sessuale diffuso ma ancora poco studiato, probabilmente a causa di restrizioni socio-culturali.
Le sue origini e le sue funzioni adattative stanno finalmente emergendo grazie a questa ricerca.
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