Il sexting è tradimento?
Attualità 10.05.2016 17 | Canali: chat virtuale tradimenti tecnologia
“Se ci fosse la minima possibilità di poter desecretare le chat dei telefoni e dei social degli italiani, si scatenerebbe una vera e propria guerra civile. Oggi strumenti come WhatsApp e Facebook sono diventati involontari protagonisti all'interno delle aule dei Tribunali. Per non parlare delle chat. Se disgraziatamente i contenuti fossero accessibili, saremmo di fronte a una tragedia nazionale. Tradimenti da nord a sud, trasversali a generazioni, fasce sociali, sesso.” - dichiara l’avvocato matrimonialista dalle pagine di una nota testata giornalistica italiana.
I diretti interessati sono gli over30, ormai completamente prigionieri della virtualità. Dalle foto sexy ai messaggi hot la relazione, di qualunque tipo essa sia, è tecnologicamente assistita e guidata. Le dinamiche sono sempre le stesse e straordinariamente simili a quelle del passato: un esercito di persone apparentemente insoddisfatte e visibilmente inquiete, in cerca di evasione dalla routine e dalla scontatezza delle certezze del quotidiano. Il tradimento infatti esiste dal giorno in cui è stata ‘inventata’ la monogamia; ma le nuove tecnologie rendono certamente l’uomo ancor più ladro. Mascherandosi dietro l’anonimato e protetti dalla distanza dell’etere, i nuovi fedifraghi sono sempre con il telefono in mano, a cercare nel dispositivo tecnologico quello che il contatto umano non riesce più a dare.
Potrebbe aprirsi uno scenario di domande aporetiche, pressoché infinito. Cosa sta succedendo all’antica capacità di imparare a conoscersi a partire da uno sguardo?
Non abbiamo alcuna pretesa di offrire una risposta definitiva ma lanciamo il sasso del dibattito nello stagno della nostra amata Community, che di chat piccanti vive e si nutre.
Uno studio legale inglese ha recentemente commissionato una ricerca-sondaggio per capire se scambiarsi messaggi e foto erotiche via chat possa essere considerato tradimento. Forse perché siamo un po’ tutti sulla stessa barca, pare che per oltre un terzo degli inglesi, il sexting puro - cioè solo messaggi - non sia paragonabile al tradimento fisico e sia piuttosto da intendersi come un diversivo. L’invio di foto costituisce aggravante; così come indugiare prolungatamente con lo stesso contatto virtuale.
Il sexting infatti è sempre più spesso coinvolto nelle cause di divorzio e bollato come effettivo adulterio, in quanto presuppone l’intenzione a tradire. I parametri sono molto relativi, variano da persona a persona, e, fino ad oggi, il sexting non è stato ancora introdotto come tipologia di reato: c’è vero tradimento solo in caso di sesso clandestino extra-coniugale, quindi contatto fisico. Probabilmente però, visto il dilagare del fenomeno, la legge andrà rivista, includendo il sexting nella dinamica dell’adulterio.
Nei tribunali potrebbe scatenarsi l’Apocalisse ..
Secondo voi, il sexting è tradimento?
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