Il nuovo pillolo per lui

La nuova frontiera dell'anticoncezionale passa dall'uomo. Da tempo la scienza si adopera per sensibilizzare gli uomini al problema del controllo delle nascite e sgravare la donna dall'incombenza di essere l'unica a doversi preoccupare del tema della genitorialità. Già da qualche anno, presso alcuni ospedali italiani, è possibile sottoporsi ad una terapia ormonale basata su cicli di iniezioni di testosterone ed ormone progestinico, ma la sperimentazione sembra non aver ottenuto il successo sperato. Mediamente gli uomini si dichiarano restii ad assumere farmaci per il controllo della fertilità ed il fatto di doversi recare presso le strutture ospedaliere e seguire con attenzione un protocollo di cura, è un ulteriore limite.

Nel 2011 i ricercatori della Columbia University annunciarono di aver scoperto, quasi per caso, l'esistenza di una molecola, simile alla vitamina A, in grado di bloccare la produzione di sperma. Negli ultimi due anni, grazie all'impiego di cavie animali, sono stati fatti dei consistenti passi avanti, tanto da far pensare che nel giro di qualche anno il pillolo verrà finalmente commercializzato. Al momento l'attenzione dei ricercatori si focalizza su due proteine in particolare, che hanno il compito fondamentale di agevolare l'espulsione del liquido spermatico agendo sulla motilità e sulla reattività degli spermatozoi. Bloccando la produzione di queste proteine, l'eiaculato risulta privo di sperma e la fecondazione diventa impossibile. Resta solo da mettere a punto la formula più vantaggiosa per l'uomo. Sebbene infatti l'azione di qualsiasi anticoncezionale orale sia per definizione reversibile, si stanno ancora studiando gli effetti a breve e a lungo termine sulla fisiologia umana con un'attenzione speciale al sistema cardiovascolare.

Se fosse disponibile sul mercato, prendereste il pillolo ragazzi?
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