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Una colazione particolare


di Membro VIP di Annunci69.it simona72
26.03.2021    |    2.400    |    7 9.9
"Mi tocco velocemente il clitoride reso scivoloso dalla mia sborra e mentre gli schiaccio la testa sui capezzoli con un urlo esplodo in un orgasmo potente..."
Racconto di fantasia







Una tiepida mattina di marzo, dovevo portare la macchina dal meccanico per la revisione.
Mi presentai all'appuntamento con un po di anticipo, visto che in mattinata aspettavo a casa mia una amica per una colazione e quattro chiacchiere.
Entro nell'officina e mi si avvicina un bel ragazzo, alto bel fisico ben piazzato, leggermente brizzolato e una barba curata. Decisamente un bell'uomo! Decisamente il mio tipo.
Mi sta scrutando. Non ero proprio vestita sexy. Per l'occasione avevo indossato una tuta un po aderente con scarpe da ginnastica perché sarei rientrata a casa a piedi. L'unica nota era una t-shirt bianca aderente che lasciava decisamente le mie tette con i capezzoli perennemente duri sotto lo sguardo interessato del meccanico.
"Buongiorno immagino abbia portato la macchina per la revisione, dovrebbe prima venire in ufficio per firmare alcuni documenti"
La parola ufficio comincia a fare volare la mia fantasia ed una certa eccitazione comincia a pizzicare la mia fighetta sempre pronta.
Avevo fantasticato spesso di essere scopata in un ufficio ed ora con quel pezzo di ragazzo lì vicino non potevo far altro che sperare di esaudire il mio desiderio.
Cominciavo ad aver caldo, i capezzoli stavano per esplodermi e lui se n'era accorto e un po imbarazzato non riusciva a togliere il suo sguardo.
Entriamo nell'ufficio e decido di togliere la felpa, mi siedo a gambe accavallate sulla poltroncina proprio di fronte alla scrivania. Lui è visibilmente nervoso e imbarazzato dal rigonfiamento decisamente evidente dei jeans.
Lo guardo con un sorriso compiaciuto ma decido di non fare nulla, il suo imbarazzo e l'atmosfera non fanno altro che farmi eccitare sempre di più.
Ormai ho le mutandine fradice...
Cerca freneticamente i documenti da farmi firmare senza proferire parola.
"Prego, se si vuole avvicinare per firmare..."
Mi alzo lentamente senza staccare i miei occhi dai suoi, lo vedo deglutire nervosamente, mi abbasso per firmare non prima di aver indossato i miei occhiali da vista che mi fanno molto segretaria porca.
Le mie tette ora sfiorano la scrivania in un lento massaggio. Firmo lentamente e poi alzo lo sguardo.
Sta leggermente ansimando, ora il jeans è pericolosamente teso, immagino che il suo cazzo urli per essere liberato.
"Vuoi toccarle? Sono qui per te se vuoi..."
Il suo sguardo si fa torbido, deciso, fa il giro della scrivania e mi ci fa sedere sopra alzandomi di forza con le sue braccia muscolose.
Si mette tra le mie gambe e comincia a sfiorarmi i capezzoli con una lentezza che mi fa uscire di testa.
Muove le due dita intorno ad essi, prima piano poi li strizza in modo deciso.
Un grido sommesso esce Dalla mia bocca.
Li strizza per un po poi rallenta di nuovo.
Sono piegata all'indietro per offrirglieli... Vorrei che li succhiasse, mordesse, con una mano comincio a toccarmi Infilandola dentro ai pantaloni della tuta.
Ormai sono un lago, ansimo forte mentre lo guardo, il suo sguardo mi eccita, voglio la sua bocca.
Mentre continua la tortura lenta sui miei capezzoli mi bacia avidamente.
Le bocche si uniscono, piccoli morsi, le lingue si divorano, un bacio animalesco.
Mi strappa con forza la t-shirts liberando con un colpo i miei capezzoli che ora stanno davanti ai suoi occhi.
Mentre scende con la bocca sul collo mordendomi mi libera anche dei pantaloni.
Alzo le gambe mettendo i piedi appoggiati alla scrivania restando in una posizione quasi oscena.
Gli sto offrendo completamente a lui.
Mi sposta lo slip per godersi lo spettacolo della mia mano che masturba freneticamente i
La figa ormai fradicia.
Si avventa sui miei capezzoli e finalmente li succhia, gira lentamente la lingua intorno ad esso mentre con l'altra mano continua a stuzzicare quell'altro.
Alterna la bocca e la lingua col la sua barba morbida e mi fa impazzire!
Ha capito che I capezzoli ben stimolati possono portarmi all'orgasmo!
È una tortura. Mi tocco velocemente il clitoride reso scivoloso dalla mia sborra e mentre gli schiaccio la testa sui capezzoli con un urlo esplodo in un orgasmo potente.
Ora mi guarda compiaciuto ma con uno sguardo che fa presagire qualcosa di selvaggio.
Si spoglia velocemente facendo schizzare il suo cazzo ormai duro all'inverosimile proprio all'altezza della mia figa pulsante.
Con una velocità incredibile si infila il preservativo e con un colpo deciso mi prende per il culo e avvicinandomi a lui mi penetra, facendo entrare il cazzo fino alle palle!
Si muove come un forsennato tenendomi stretta.
Io comincio ad urlare per il piacere che si scatena dalla mia figa ancora sensibile dopo l'orgasmo.
Mi bacia, mi lecca, mi morde.
Ansima e pompa con quel cazzo ormai fradicio dei miei umori.
"Voglio sentirti nel culo! Voglio sentire le tue contrazioni mentre godi!"
Sapevo che si sarebbe eccitato ancora di più!
Con foga mi fa scendere e mi gira a 90 appoggiata alla scrivania.
Sposta le mutandine ormai inutili e fradice e mentre mi allarga brutalmente le chiappe mi infila il cazzo nel culo.
Entra senza fatica, urlo dal piacere e un lago di squirt si riversa sui suoi piedi nudi.
"Troia! Hai il culo sfondato! E la figa piscia come come una vacca in calore!"
Mi colpisce una chiappa! Poi l'altra! Fino a farmi urlare!
Mi tiene la testa alzata per potermi guardare mettendomi una mano tra i capelli.
Sono in un'altra dimensione... Godo col culo e squirto. Ha un bel cazzo che arriva nel punto giusto per stimolarni.
Sento che accelera e ansima forte.
Ora mi tiene per i fianchi e non mi lascia spazio per i movimenti.
Con un colpo secco il suo cazzo affonda fino alle palle e contrazioni lunghe e potenti mi fanno capire che sta sborrando.
Urla di piacere! E mi morde il collo in un ultimo impeto di godimento.
Ci accasciamo sulla scrivania lui sopra di me,
sudati ed appagati.
Ci ripuliamo velocemente e ci vestiamo senza dire una parola.
Prendiamo i documenti e ci avviamo verdi l'officina.
Entra un uomo di mezza età e capisco che è suo padre.
"Mauro per favore ha chiamato mamma ha bisogno che tu vada a darle una mano al bar. Ha delle consegne a domicilio da fare."
Saluto ed esco dall'officina e mentre mi incammino verso casa la mia mente comincia a fantasticare e a studiare un piano....
Continua....
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