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Giulia, la migliore amica di mia moglie.


di Membro VIP di Annunci69.it xNemesi
19.01.2023    |    22.248    |    14 9.7
"Mi spinge sulla poltrona, mi lecca tutta l'asta e poi le palle, prima di avventarsi e risucchiare tutto il cazzo..."
Finalmente ho un pomeriggio infrasettimanale libero da impegni.
Mi sento libero quasi come un ragazzino al primo giorno di vacanze da scuola, voglio dedicarmi a sistemare un po’ di documenti, le comunicazioni della banca, l’assicurazione della casa, verificare la posizione all’INPS mia e di mia moglie.
Mi preparo il plico di documenti di fianco alla tastiera, tiro fuori il magico quadernetto con tutte le password necessarie e ligio ai miei doveri mi metto all'opera.

Va da sé che quando mi viene l’ispirazione e la voglia di fare questi lavoretti, qualcosa deve sempre andare storto. Infatti, suonano alla porta e mi trovo davanti la migliore amica di mia moglie. A dire il vero non è molto che si conoscono, ma ultimamente non fa che parlare di lei e sono sempre insieme.
Giulia è strizzata dentro ad una camicetta che sembra voler esplodere alla pressione del suo seno, indossa degli stivaloni alti di quelli estivi alla moda ed una gonnellina che a malapena le copre il sedere.

Adesso la liquido che ho da fare e le dico subito che mia moglie non c'è e non torna tanto presto, perché è andata dal parrucchiere.
"Aspetto" Risponde lei laconica.
Certo che per essere la sua migliore amica dovrebbe sapere quando c'è e quando no, e adesso me la ritrovo qui in casa con un sacco di cose da fare.
“Ti preparo un caffè?”, le chiedo per semplice gentilezza
"Non ti preoccupare per me, se non ti dispiace guardo un po’ la tv", e come una regina, senza aspettare una mia risposta si adagia in poltrona, come se si trattasse di un trono regale.

Me ne torno in studio a farmi gli affari miei, ma presto mi rendo conto che non riesco più a concentrarmi sul serio.
Pur avendola incontrata di sfuggita solo in due o tre occasioni, quella donna mi ha sempre attratto, ha negli occhi una luce particolare, da furbetta, qualcosa che solo tra simili si riconosce al primo istante e che da subito mi ha dato l’idea che il cazzo le piaccia parecchio, almeno quanto a me è sempre piaciuta la figa.

Ora, abbandonati ormai i miei buoni propositi e riflettendo che nonostante io non sia mai stato uno stinco di santo, su certe cose ho sempre evitato di impelagarmi, come ad esempio scoparmi qualche collega sul lavoro, oddio va beh in effetti è successo ma solo un paio di volte. E’ che l’idea di scopare la migliore amica di mia moglie mi sembra un tantino da incoscienti. Per di più a casa mia, col rischio che la mia dolce metà torni all’improvviso e mi eviri con il coltello per sfilettare il pesce seduta stante.

Comunque, mi dico…, dare un’occhiata non costa niente, tanto per vedere cosa fa di là in salotto e magari fare un po’ di conversazione.
Mi sporgo appena ed in silenzio dalla porta che da sul salotto e vedo che dalla poltrona si è trasferita e semidistesa sul divano.
La gonna è risalita ancora di qualche centimetro e penso che a questo punto manca davvero un niente per scoprire di che colore ha le mutandine.
Giulia afferra il telecomando preme un tasto e all'improvviso un ansimare esagerato mi distrae dalle sue cosce, per farmi andare sullo schermo della tv, dove una figa pazzesca si sta impalando a cosce spalancate sul cazzo di uno sconosciuto sdraiato sul cofano di una macchina.

Il primo piano indugia sulla fica aperta e piena della ragazza, che si muove su e giù sopra un cazzo enorme, rivolta verso l’operatore. Poi la mano della giovane donna lo afferra, lo sfila e sollevandosi appena, ma sempre a favore di telecamera in un altro primissimo piano, se lo infila lentamente nel culo.
Il mio sguardo si sposta automaticamente verso l’amica di mia moglie giusto in tempo per vedere la sua mano che sta iniziando a darsi da fare sulla mutandina di pizzo nero.

Sono un uomo normale, con istinti normali e con un cazzo normale ma che a quella vista diventa duro in un istante. Decido di lasciarla fare senza palesare la mia presenza, godendomi la scena inaspettata e vedere cos'ha il coraggio di fare.
Giulia sfacciata e tranquilla, scosta il bordo di pizzo e affonda la mano fra le sue cosce. Si assesta meglio sul divano, divarica un pochino le gambe quasi ad offrirmi una vista migliore ed io rimango ipnotizzato da quelle dita che si muovono sotto al tessuto.
Mi immagino l’odore intenso della sua figa sempre più liquida e la velocità del movimento delle sue dita mi conferma che si sta eccitando sempre di più, anzi adesso si inarca alzando il pube, geme piano e infine si lascia ricadere rilassata.
Sfila la mano, si da qualche schiaffetto sul clitoride mentre rivolge tutta la sua attenzione all’uomo che nella magnificenza del mio 75 pollici, riempie di sborra la bocca ed il viso della ragazza in ginocchio davanti a lui.

E io che faccio adesso con questo palo che mi trovo nei pantaloni?
Scappo in bagno come un ragazzino a farmi una sega?
Mi giro per andarmene e faccio un rumore, cretino che sono!
Lei mi guarda con aria innocente e mi dice: "Scusa, me lo sono portato da casa. Sai sapevo di dover aspettare e a quest'ora del mattino non c'è niente in tv e mi annoio. Però se ti disturba …", senza aspettare una risposta spegne la tv, si alza e tira fuori il dvd per rimetterselo in borsa.
Sono senza parole e ora che sono entrato nel salotto, di fronte a lei, non so come mettermi per non mostrarle l’erezione che mi gonfia la patta dei pantaloni.

“Figurati,” le dico “Nel mobiletto trovi altri film, anche se forse, meno interessanti.”
Ma che stupido sono? Dovevo fare lo scandalizzato e sparire con il mio cazzo di marmo prima dell’arrivo di mia moglie.
Tornando al divano mi passa di fianco ancheggiando, mi aggancia per la cintura dei pantaloni: " Tua moglie mi ha detto che ce l'hai grosso, ma a vederlo così pare proprio notevole." Mi preme la mano sul pacco e aggiunge “Sai, te lo succhierei volentieri, giusto per curiosità per scoprire se ha ragione.”

Ma quanto è troia questa donna penso. Fra le sue curve così morbide, il film porno e la proposta così esplicita e indecente sono già sulla via del non ritorno.
Cerco di salvarmi in extremis:"Guarda, sono sicuro che mia moglie esagera, ti ringrazio non sai quanto per la proposta ma sai com'è…, magari in un’altra circostanza e di certo non qui, con mia moglie che potrebbe entrare da quella porta all'improvviso, sai dopo che scenate?"

Parlo troppo, me lo dicono sempre tutti, ed anche Giulia evidentemente lo pensa, perché arrivato a metà frase le ultime parole sono sottolineate dal rumore dalla zip dei miei pantaloni che scende.
Lei è già in ginocchio che mi alita sulla cappella e sussurra sensuale: “Te lo succhio giusto un pochino, ti passo la lingua sulla punta, appena non vuoi più, me lo dici e smetto. Promesso…".
Mi spinge sulla poltrona, mi lecca tutta l'asta e poi le palle, prima di avventarsi e risucchiare tutto il cazzo. Muove la testa su e giù senza mani ed ogni volta che lo lascia uscire dalle labbra con un delicato plop di risucchio, tutto lucido di saliva, poi si rituffa inghiottirlo di nuovo fino in fondo alla gola.

Dirle si smettere è impensabile, anzi allungo una mano per toccare quei seni meravigliosi, e lei mugola con la bocca piena, si apre ancora di più la camicetta liberando le tette dal reggiseno e accelera il ritmo.
Si ferma un momento e fissandomi negli occhi mi chiede ancora una volta con aria maliziosamente innocente se voglio che smetta.
Macché, voglio godere e riempire quella bocca prima che arrivi mia moglie, nemmeno rispondo a questa porca smaniosa e con forza le spingo giù la testa, anzi adesso la trattengo un po' e muovo i fianchi per scoparle meglio la bocca. Tutta la situazione mi porta a un grado di eccitazione tale che sento arrivare una sborrata epica.

Inizio a venire a più riprese e lei diligente si beve tutto fino all’ultima goccia e non smette di succhiare, anzi continua ancora e ancora.
Adesso sono quasi rientrato in me e vorrei che lei smettesse anche perché non mi va di sfidare la fortuna più a lungo.

Poi all'improvviso sento dei passi dietro di noi, è mia moglie.
Non l’abbiamo sentita entrare ed è strano, perché di solito fa un casino infernale già quando apre il cancellino del vialetto. Giulia si gira verso di lei impugnando il mio cazzo, la bocca a pochi centimetri dalla cappella e col rossetto sbavato. E’ ancora a carponi fra le mie gambe e non sembra avere intenzione di mollarlo.

"Amore… Non è come pensi…" mi scappa detto, e già mi sento un idiota.
Lei che nel frattempo si è spostata di fronte a noi mi risponde incazzata:"Certo, come no!!! Entro in casa, trovo la mia migliore amica in ginocchio, con in mano il cazzo di mio marito e non è come penso? Spiegami porco… Nel senso che non sei ancora venuto oppure che non hai fatto in tempo a trombarla! E tu, bell'amica che sei, vieni subito qui troia."

Senza una parola Giulia si alza, mollando la presa sul mio cazzo ormai ridotto ad uno straccetto informe per lo spavento e si avvicina a mia moglie che si lascia cadere sulla poltrona.
"Ma che amica sei? Sei una puttana, ecco quello che sei!" La afferra per la mano e se la fa cadere sulle ginocchia, la trattiene per la vita, le alza la gonna, le abbassa le mutandine di pizzo fino alle ginocchia, e le molla un sonoro sculaccione.

Sono sbalordito.

"Ti è piaciuto?" e l'altra "Si" e giù un'altra schiaffo sul culo.
"Ti sei eccitata troia?" "Un pochino" un altro schiaffo e poi, (non credo a miei occhi), le infila ripetutamente due dita nella figa, l'amica mugola.
"Zoccola ed anche bugiarda: sei fradicia! Altro che un pochino. Ti è piaciuto parecchio, porca che non sei altro” e nel dirlo estrae le dita bagnate dalla figa di Giulia per annusarle e leccarle, poi giù con altre due pacche ben assestate, destra, sinistra.

Io mi sentivo uno zombie, a questo punto direte voi è tutto ovvio, ma io davvero ancora non riuscivo ancora a sistemare tutti i pezzi del puzzle.
Il mio cazzo invece era in piena consapevolezza e ripresa, perché diciamo la verità, mia moglie arrabbiata che sculaccia e perquisisce la fica dell’amica era uno spettacolo notevole. Oltre al fatto che anche lei si stava eccitando, la pelle attorno al collo si era arrossata e guardando bene vedevo anche i suoi capezzoli duri.

"E lui è venuto?" continua l’interrogatorio
“Sì” e di nuovo sculacciate. "In bocca vero?" "Si"
Ormai le chiappe di Giulia sono completamente rosse, ma lei gliene dà ancora. Non dico niente, stupito da questa reazione di mia moglie, che sembra davvero arrabbiata, continuo a guardarle e immaginando di infilare il mio cazzo come un apostrofo tra le parole e le labbra delle due contendenti mi ritorna di marmo.

Mia moglie alza gli occhi e mi vede.
"Lo sai che gli è tornato duro?"
L'amica si gira e sospira un "Si" prolungato, perché mia moglie ha ripreso a masturbarla. "Ed è colpa tua, troia!" e di nuovo uno sculaccione. Non la trattiene più per i fianchi, le sta torturando un capezzolo e l'amica geme e si inarca.

Che pirla che sono: queste due porche sono molto più che amiche! Anzi Giulia sarà sicuramente un po’ zoccola ma è proprio mia moglie a tirare le fila!
Così dopo averla fatta scendere dalle sue ginocchia ed essersi sfilata in un battibaleno le slip le spalanca le gambe e aprendosi la figa con le mani le ordina perentoria “Datti da fare, troia, mi aspetto che tu faccia un buon lavoro anche con me adesso!”

L'amica non ci pensa un istante e a carponi inizia a leccarla, le succhia il clitoride mentre la masturba con le dita. Il suo culo arrossato bene in vista, le ginocchia divaricate che mi permettono di vedere le sue grandi labbra gonfie umide e invitanti, mia moglie inarcata sul bordo della poltrona, in men che non si dica gode schizzando sul pavimento premendosi la testa dell'amica fra le cosce.

Sono a bocca aperta, l'uccello mi sta per esplodere, ho il cervello in cortocircuito per la rapidità e successione degli eventi: sesso, gelosia, scenata, sesso.
Non conoscevo mia moglie sotto questo aspetto, avevo intuito che da qualche tempo fosse un po’ cambiata, ora che ci penso meglio, più o meno dal suo incontro con Giulia e ammetto che questa sua nuova versione non mi dispiace affatto.

Ma ancora non è finita. Mia moglie allunga la mano e dalla borsetta tira fuori un grosso dildo nero che passa all'amica. Lei lo lecca, lo insaliva bene e in modo che io possa vedere, apre con due dita le grandi labbra di mia moglie, glielo appoggia e inizia a ruotarlo e spingere per farlo entrare.
L'unica cosa di intellegibile che mia moglie riesce a dire è: “Sfondami tutta!” in un mugolio grondante di sesso lesbico, che mi fa chiedere che cosa ci faccia io qui.

Quasi se mi avessero letto nel pensiero, si fermano tutte e due e mi chiedono se ho intenzione di partecipare o se voglio solo godermi lo spettacolo.
Non me lo faccio dire due volte, piombo sull'amica in ginocchio e per prima cosa le mollo due sonore sculacciate, una perché si sta scopando mia moglie e l’altra perché le natiche stavano per impallidire. Poi le infilo il cazzo nella fica e inizio a pomparla da dietro, perché non ce la faccio più.
Dalla mia posizione vedo la figa di mia moglie aperta dal dildo con Giulia che lo muove per estrarlo e ogni tanto leccarlo mentre io me la pompo tenendola ben stretta per i fianchi. Guardo mia moglie che gode e incita l’amica a scoparla più a fondo e gode anche Giulia che sotto i mie colpi sta avendo un orgasmo da urlo.

Riesco ancora a trattenermi, ripercorrendo con la mente tutti i passaggi che ci hanno portati a scopare insieme come animali nella quiete sempre così ordinata del nostro salotto e adesso finalmente mi rendo conto di essere stato messo in mezzo sin dall’inizio. Un piccolo lampo di rabbia per essere stato preso in giro e partono altri due schiaffoni sulle natiche di Giulia, giusto quanto basta a distrarla quell’attimo che mi occorre per infilarle tutto il cazzo nel culo in un colpo solo. L'urlo di dolore misto a piacere che segue è come benzina sul fuoco e mi arriva direttamente al cervello.

Schizza mia moglie venendo ancora, gode Giulia che mentre la inculo ha rubato il dildo a mia moglie per infilarselo nella figa e godo anch’io con il mio cazzo piantato nel suo culo che riempio di sborra calda.

Sono esausto e anche leggermente imbarazzato ora che tutto sembra finito.
Ma non bisogna mai sottovalutare le donne.
Mi prendono per mano e mi portano in camera da letto per chiacchierare un pochino fra una coccola e l'altra. È così bello averle una per lato, i corpi morbidi e caldi a disposizione e senza pensieri.

Poi mia moglie che dice: “Perdonami! Ma non sapevamo come dirtelo, che si..., insomma, la nostra amicizia da qualche tempo è un po’ più intima di quanto sembri e che ci sarebbe piaciuto che anche tu ne facessi parte…”

“Beh, credo che Giulia sarà nostra gradita ospite fin quando vorrà”, le ho risposto, sorridendo a tutte e due.

Aggiungendo muto: “Con o senza di te…”


Nemesi
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