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Lui & Lei

Capodanno all’Avana


di Membro VIP di Annunci69.it xNemesi
30.12.2022    |    8.947    |    5 9.8
"Mi pare che ti sia piaciuto vero?”, gli dico con l’aria più innocente possibile, mentre m’immagino cosa mi potrebbe fare a piegata a novanta su quella..."
Fine dell’anno all’Avana: cosa si può desiderare di meglio, tenuto conto che si sfugge da una Milano nebbiosa, fredda e umida?

Niente, direi. A parte il piccolo dettaglio che non sono sola.
Il viaggio è un omaggio del mio gentile consorte: due settimane a cavallo della fine dell’anno. Non potevo certo rifiutarmi e men che meno precisare che avrei preferito viaggiare da sola, libera di divertirmi come più mi piace ma visto che siamo sposati da poco più di un anno non mi era sembrata una cosa molto carina da dirgli.
E allora eccoci qui insieme, io e lui ad arrostirci al sole, sotto agli occhi una quantità di corpi meravigliosi in questo meraviglioso albergo per facoltosi turisti.

Qui camminano tutti con quell'indolenza sensuale come se stessero ballando la salsa, è tutto uno sculettare con quel movimento lento e ipnotico di fianchi che anche quando si scansano per farti passare a bordo piscina mentre stai andando al bar, pare quasi che prendano le misure del tuo sedere studiando il ritmo giusto per sedurti meglio.

Mio marito invece alza gli occhi raramente dal suo ebook.
Pensare che durante il fidanzamento mi sbatteva anche sul bancone degli attrezzi nel garage dei mie genitori, ma poi appena sposati si è calmato, anzi si è proprio assopito.
Una scopata alla settimana, poi ogni quindici giorni, certamente molto accurata, ma nulla di più. Tanto che mi era anche venuto il sospetto che mi tradisse.
Ma niente, era circondato solo da uomini. Nemmeno una di quelle belle segretarie di cui sono sempre piene tutte le storie di corna che lo potesse indurre in tentazione.
Il suo segretario, Giorgio, invece era un uomo da urlo, sempre elegante e raffinato che solo a vederlo, immaginandolo a ordinarmi con quella sua voce densa di succhiargli il cazzo in ginocchio, mi bagnavo completamente; e poi via in bagno a farmi un ditalino prima di vedere mio marito nel suo ufficio, con le mutandine sporche infilate nella borsetta.

Insomma, nel suo studio erano tutti così seri e compassati, che mi chiedevo dove fosse finita tutta quella carica sessuale che aveva mostrato prima del nostro matrimonio.
Pur non avendo scoperto nulla, mi era rimasto il tarlo: possibile che ormai gli bastasse scopare solo un paio di volte al mese?

Alla fine, non è che posso lamentarmi più di tanto perchè non mi manca nulla: cene, viaggi, abiti eleganti, palestre, centri estetici, e poi diciamolo, per una bella donna rimediare all'occorrenza qualche scopata extra senza che il marito se ne accorga non è mai stato un grande problema.

Ultimamente per evitare di dare nell'occhio dopo che ero stata vista in giro con un paio di uomini, da alcuni nostri conoscenti un po’ chiacchieroni, ho anche scoperto i piaceri della fica, non la mia, quella delle altre.
Tutta colpa o forse dovrei dire grazie alla mia migliore amica, che per farmi vedere come funzionava bene il suo ultimo vibratore, mi ha scopato per più di un’ora sul divano del suo soggiorno. Altro che tè e pasticcini.
Così tra una confidenza e l’altra sono venuta a sapere che il suo club del libro, quello del giovedì pomeriggio per intenderci, è in realtà un ritrovo lesbo orgiastico a prova di mariti sospettosi. Ovviamente sono diventata anch'io una lettrice accanita e così il gruppo da cinque è passato a sei socie fidatissime. I libri ce li leggiamo a casa e ai ritrovi del giovedì ci lasciamo andare alle nostre fantasie sessuali più strane e liberatorie.
Il momento che mi piace di più è quando la presidentessa ci chiede se abbiamo letto il romanzo concordato e se siamo in grado di farne un riassunto. Da quando ho scoperto che chi non legge viene punito con una sessione di sculacciate per poi diventare la bambola sessuale di tutte le presenti, va da sé che confesso subito la mancata lettura.

Il lato negativo di questa cosa, è che adesso non sono più solo gli uomini a indurmi in tentazione, ma anche il richiamo di una bella donna, specialmente quelle un po’ burrose con le tette grosse e la fica carnosa e sugosa a cui non so resistere.
Il mio sogno erotico sarebbe proprio quello di condividere con quel cornuto di mio marito, perché altro non è al momento, questa mia rinnovata energia sessuale e questo mio nuovo interesse anche se al primo posto della mia personale classifica resta ancora il desiderio di essere scopata da lui e dal suo segretario nel suo ufficio, magari proprio su quella sua bella scrivania in mogano, sempre così ordinata.

Quello di essere sbattuta da quei due è un pensiero talmente forte che durante i primi giorni di questa vacanza, tra una scopata e l’altra con la massaggiatrice dell’albergo, ho anche scritto al suo segretario spiegandogli esplicitamente il mio problema e chiedendogli se lui non fosse al corrente di qualche relazione extra di mio marito. Si lo so forse sono stata impulsiva e non troppo diplomatica ma fin da piccola mi è stato insegnato che la sincerità sia in fondo la strategia migliore e poi sentivo che di Lui potevo fidarmi e chissà che non potesse finalmente darmi una risposta chiarificatrice.
Dopo pranzo vidi che Giorgio mi aveva risposto con una mail allegando delle immagini.
Restai scioccata. Nella prima immagine mio marito stava ficcando il suo cazzo in gola al suo segretario inginocchiato davanti a lui, nella seconda era mio marito quello a carponi col cazzo di Giorgio in bocca, nella terza vidi il nuovo stagista che veniva sodomizzato da mio marito mentre succhiava il cazzo del segretario. Ma è la quarta che mi ha fatto davvero incazzare, il segretario che a due mani allarga le natiche a mio marito mentre il grosso cazzo del ragazzo gli sta entrando tutto nel culo.

Quello che non avevo minimamente immaginato fosse possibile, oltre al fatto di avere un marito bisessuale era che lo shock e la mia incazzatura iniziale si trasformasse così rapidamente in eccitazione . Così cambia tutto pensai mentre leggevo il testo della mail dove Giorgio si soffermava con enfasi a giurare che l’unica donna che mio marito amava profondamente e con cui scopava ero soltanto io, chiedendomi anche di giurare di non dirgli nulla del nostro scambio di mail.

Chiamai subito Alejandra, la massaggiatrice e la informai di quello che avevo saputo.
Per nulla stupita mi disse di non preoccuparmi, di far finta di nulla e che ci avrebbe pensato lei a far venire mio marito allo scoperto quella sera stessa.

Mio marito che intanto, ignaro di tutto è sul suo lettino che legge…
“Senti, Enrico” gli dico, “Sono quasi le tre che ne dici di farci un riposino così siamo in forma per la festa di stasera?”
Una volta a letto, appena sdraiati gli prendo il cazzo in mano e lo accarezzo lentamente.
Ecco un’altra cosa che posso dire a suo favore è che mio marito, capite le mie intenzioni scopatorie non si nega mai anche se ormai nel farlo sembra quasi un automa che segue un programma prestabilito. Prima mi palpa, poi mi infila qualche dito nella fica, segue una leccatina veloce, mi offre il cazzo per la succhiata di rito e infine mi penetra. Una cosa noiosissima, se non fosse che nella mia testa vorticano ancora quelle immagini che oggi mi fanno bagnare.
All'ultimo quasi mi ribello alzando la voce, “Fammelo succhiare ancora un po’, dai”.
Me lo concede quasi di malavoglia. Con la testa tra le sue gambe appena ce l’ho tutto in gola, gli ficco un dito in culo a tradimento, e subito dopo un secondo. Lui cerca di articolare un: “Cosa fai…”, che subito muore in un rantolo di vero piacere come non sentivo da tempo.

Gli dico solo “Godi, porco!” lo masturbo piano e con la faccia schiacciata sul letto cerco di infilargli nel culo la punta della lingua. Da dove sono non vedo nulla, ma sento il suo cazzo indurirsi di brutto e il suo bacino sollevarsi per rendermi più facile raggiungerlo con la lingua, dopo averlo leccato gli infilo dentro tre dita e mi muovo delicatamente.
Faccio appena in tempo ad avvicinare la mia bocca alla punta del suo cazzo che lui mi riempie la bocca di sborra, sembra non finire mai al punto che non riesco a mandarla giù tutta e la vedo colare dalla mia bocca lungo l’asta ancora dura.

“Giulia, non lo avevi mai fatto prima , come ti è venuto in mente?” mi chiede pensieroso.
“L’ho letto su donna moderna. Sai dicono che la fellatio preceduta da una leccatina al sedere e accompagnata da una penetrazione anale o forse massaggio prostatico, non mi ricordo più cosa diceva l’articolo, fa impazzire gli uomini. E io ho voluto provare per vedere se era vero. Mi pare che ti sia piaciuto vero?”, gli dico con l’aria più innocente possibile, mentre m’immagino cosa mi potrebbe fare a piegata a novanta su quella poltroncina ai piedi del letto con quel cazzo, se solo si lasciasse andare: il mio culo non ha niente da invidiare a quello del ragazzo delle fotocopie e ora rivedendo quella scena mi sembra quasi di sentirlo dentro che me lo sfonda.

E’ ormai sera. Finalmente è finito questo cenone e inizia la festa danzante con una serie infinita di lambade. Vengo invitata da uno degli animatori. Appena arriviamo in pista se ne aggiunge un secondo. Sono praticamente incastrata a panino tra i due, ho un cazzo che si strofina davanti sul pube e uno che dietro preme sulla fessura del culo.
“Era questo che le serviva, vero signora?” mi dice uno dei due ammiccando e indicandomi Alejandra. Certo che sì penso, mentre cerco con lo sguardo mio marito che balla proprio con la mia amica. Poco dopo si avvicina un altro ragazzo splendido. Alejandra lo invita a ballare con loro e io sono certa che mio marito non resisterà a quella tentazione.
Decido di lasciarmi andare ai miei due accompagnatori che adesso mentre balliamo si strofinano contro di me allungando anche le mani senza vergogna. Ormai sono eccitatissima, mi farei scopare direttamente sulla pista.

Appena l’orchestra finisce il pezzo, i due quasi mi spingono via.
“Vieni con noi, che Alejandra ci aspetta.”

Ci ritroviamo nel corridoio davanti alla porta della nostra camera da letto.
“Ecco la mia bella troia italiana” mi saluta Alejandra e so già che ci divertiremo moltissimo.
“Dobbiamo aspettare ancora un poco prima di entrare. Tuo marito è dentro con Samuel.”
Apre una piccola fessura della porta e mi dice “Guarda!”
Mi chino leggermente in avanti e vedo i due uomini che si baciano appassionatamente, mio marito che gli abbassa la zip per arrivare al cazzo. Samuel lo spinge sul letto e gli cala pantaloni e boxer in un colpo solo. Con la lingua parte dalla radice del cazzo per arrivare fino alla cappella lucida e tesa, poi scende a bocca aperta e si inghiotte tutta la verga già dura e venosa di mio marito. Sono fradicia, confusa, eccitata e perdo l’equilibrio, spalancando la porta e cascando quasi in ginocchio dentro la camera.
Enrico mi vede, si spaventa, vorrebbe spingere via Samuel che non lo molla e continua a succhiarlo. Forse immaginava di sentirmi urlare scioccata, inferocita dal tradimento, invece l’unica cosa che vede sono io che mi avvicino al letto e che sfilandomi veloce le mutandine, mi siedo a gambe aperte sulla sua faccia stupita per dirgli: “Leccami, stronzo!”

Mio marito esegue ubbidiente senza dire una parola.
Alejandra mi sfila l’abito da sopra, libera i miei seni e mi strizza i capezzoli con cattiveria.
“Vedi Enrico, anche tua moglie, proprio come te, in fondo ha qualche segretuccio”, nel dirlo si abbassa a baciarlo così da unire subito dopo le loro lingue nel leccarmi la fica.

Con un cenno Alejandra fa segno ai due animatori che sono rimasti a guardare, di avvicinarsi e darsi da fare. È tutto così naturale, uno lo infila in bocca a me e uno a Enrico. I nostri sguardi si incrociano e mai ho visto i suoi occhi così profondamente soddisfatti.

All'improvviso Enrico si libera e si alza.
“Hai ragione Giulia e ti chiedo scusa, ti ho nascosto alcune cose. Alcune cose di me…, come questa ad esempio: Mettiti a quattro zampre, puttana!” e mi strattona sul letto.
Giurerei di aver goduto a sentire quel suo nuovo tono di voce, ma sono anche perfettamente certa del mio orgasmo alla prima sculacciata di Enrico.
“Samuel, continua a succhiarmi il cazzo mentre ci occupiamo di questa gran troia di mia moglie”. Mi stringe e tira le grandi labbra aprendomi le gambe per esporre il mio sesso alla vista di tutti i presenti. Nemmeno nei miei sogni più osceni mi sarei immaginata che mio marito si trasformasse così in fretta.
“E voi due cosa state li a guardare, non vedete che mia moglie ha bisogno di cazzo? Cosa aspettate a montarla? Volete il mio permesso scritto?”
“Succhiami il cazzo!” mi ordina il primo e io apro obbediente la bocca per fare entrare quel suo siluro di carne. Ma lui non si accontenta, mi immobilizza la testa e mi scopa a fondo la bocca. L’altro senza tanti preamboli mi apre le gambe e tenendomi ferma mi riempie la fica. Non riesco neppure a gemere e dire qualcosa ho la mascella quasi slogata da tanto cazzo che mi riempie la bocca e mi arriva in fondo alla gola.

Tra i grugniti di questi due animali che mi stanno riempiendo e pompando riesco solo a sentire Enrico che ordina a Samuel di ingoiare tutto il suo cazzo mentre loda le tette appuntite di Alejandra sopra di lui.

Al mio orgasmo Alejandra si precipita a leccare tutti i miei succhi, mi apre la fica con le mani per fare spazio alla sua bocca. Sento un improvviso risucchio e capisco che qualcuno da dietro se la sta scopando. Non m’importa, voglio che non finisca mai, che mio marito veda che porca ha sposato. Qualcuno mi afferra e mi gira a pancia sotto, mi trovo la testa tra le gambe di Samuel seduto sul letto che mi ficca il suo uccello in bocca mentre qualcuno mi infila la lingua nel culo, lingua che viene presto sostituita da qualcosa di molto duro.
“Stai ferma, troia, che ti sfondo il culo!” è la voce di Enrico quella che sento, prima di sentirlo affondare quasi squarciandomi. È un dolore misto a piacere che mi manda in estasi. Riesco solo a mormorare di fottermi più forte mentre lui ha ripreso a sculacciarmi come un invasato.

Mi gira all'improvviso e mi ritrovo seduta su di lui con il cazzo piantato fino alla radice.
“Facci vedere come ti inculi, come ti piace il cazzo!” Non me lo faccio dire due volte che lo cavalco in equilibrio su di lui, mi alzo e abbasso su qual palo di carne come se ne andasse della mia vita. Non riesco a saziarmi della vista di Alejandra, accanto a noi scopata da uno degli animatori e con Samuel che presto viene inculato dall'altro.

Enrico mi apre bene la fica mentre continua a pomparmi il culo. Samuel si avvicina con il cazzo teso. Non mi ero resa conto di quanto fosse grosso e nerboruto. Mi abbassa di colpo la testa per farmelo assaggiare. Sa di sesso, di maschio e femmina, è un sapore che mi dà alla testa. Sono dispiaciuta quando si sfila dalle mie labbra lasciandomi in bocca un retrogusto salmastro.

“Adesso ti apriamo come si deve!” nel dirlo, sfila il cazzo di mio marito dal mio culo per succhiarlo rapidamente e con ingordigia, poi ce lo infila di nuovo facendolo entrare tutto e infine sento come la sua cappella si fa strada nella mia fica fradicia. Sembra che i due cazzi quasi si tocchino e si fondano insieme attraverso la parete sottile della mia carne, mi sento completamente piena. È la prima volta che prendo due cazzi così e niente, ma proprio niente mi prepara all'orgasmo devastante che segue.

“Brava, la mia Giulia! Adesso ricambiamo Samuel.”
Enrico ha di nuovo preso l’iniziativa come un bravo regista porco ed esigente.
Pretende che lecchi il culo di Samuel.
“Insalivalo bene, che bisogna incularlo!”
Mi do da fare, succhio anche la cappella di Enrico. Poi la appoggia e inizia a spingere.
Il buco si dilata, Samuel implora di fare presto e darglielo tutto, implora di essere sfondato ed Enrico con un colpo di reni lo accontenta. Vedere come Samuel si contorce dal piacere inculato da Enrico mi rende ancora più affamata e non mi rimane altro che succhiargli il cazzo da sotto, lo lecco, lo succhio e infine ingoio tutta la sborra che mi riversa in bocca.

Alla fine, Alejandra, Samuel e io ci ritroviamo in ginocchio davanti a mio marito e ai due animatori che venendo quasi all'unisono ci ricoprono di sperma. Lecchiamo tutto fino all'ultima goccia ripulendoci a vicenda e poi ci accasciamo spossati fra letto divano a riprendere fiato.

Ho la testa appoggiata alla spalla di mio marito e mi rendo conto che la mezzanotte è passata da un pezzo, che ci siamo persi i fuochi d’artificio…, siamo entrati nel nuovo anno scopando come dei pazzi e abbiamo ancora davanti una settimana di vacanza.

Enrico mi bacia “Non pensavo che fossi così troia, amore mio” mormora fissandomi con dolcezza. “Se ti va appena torniamo a Milano ti porto in ufficio. Non te l’ho mai detto ma anche Giorgio è un uomo molto esigente, uno che sa come valorizzare al meglio i culi stretti come il tuo.”

Nel silenzio della notte, prima di addormentarmi accanto ad Enrico, non posso fare a meno di sorridere: “Anno nuovo, vita nuova e desideri che si avverano”, mentre già sogno ad occhi aperti di essere legata a quella scrivania di mogano, in balia delle voglie di Giorgio e di mio marito.



Nemesi




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