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Camionisti! Che passione perversa!


di Membro VIP di Annunci69.it Beaudenuit
15.12.2023    |    7.618    |    14 9.3
"La pandemia è stata un disastro per la Claudia che è in me..."
La pandemia è stata un disastro per la Claudia che è in me. L’ultima volta che ho fatto sesso è stata prima che iniziasse, quindi più di due anni fa, con un camionista.
Confesso che i camionisti mi hanno sempre attirato (come a molte d’altronde, chissà perché) e, negli anni, mi sono divertita con loro (e loro con me) numerose volte.

Quella sera sono arrivata alla stazione di servizio di Selva Candida (la mia preferita) e ho parcheggiato, come al solito, di fronte all’area camion. Faccio sempre così, poi do un’occhiata per vedere se ce n’è qualcuno sveglio, dentro o fuori dei camion. Infatti ne ho visto uno fuori del camion che fumava. Sono uscita dalla macchina ed ho fatto finta di armeggiare dietro, chinandomi sul portabagagli, mettendo in mostra il culo, le autoreggenti con reggicalze e i tacchi a spillo. Quando mi sono voltata ho gettato un’occhiata per vedere se il tizio fosse interessato, ma lui se n’era già tornato nel camion.

Ho atteso in macchina per una mezz’ora quando ho visto arrivare un TIR. Ho aspettato che parcheggiasse e ho ripetuto la sceneggiata del portabagagli. Stavolta l’ho visto scendere subito dal mezzo e venire lentamente verso di me. Con il subbuglio nello stomaco, come sempre, anch’io ho fatto qualche passo verso di lui fino ad arrivargli davanti. Un uomo di mezza età senza nessuna particolare attrattiva purtroppo.
Sono stata io la prima a parlare.
“Ciao, posso farti un po’ di compagnia?”
“Dipende”
“Da cosa?”
“Vuoi soldi?”
“Ma no! Che dici, per chi mi hai preso?
“Per una puttana” (però l’idea che mi prendano per una puttana da strada mi fa sempre eccitare)
“Sì questo è vero, ma non lo faccio per soldi, diciamo che la mia è una missione umanitaria per distrarre e divertire i camionisti soli e lontani da casa” - il tizio rise alla mia battuta.
“Voltati, fatti vedere bene” - mi voltai mostrandogli il culo.
“E’ tutto di tuo gradimento?” gli dissi ironicamente
“E che fai se ti porto in cabina?”
“Oddio, quante domande, mica ti faccio una sciarpa all’uncinetto, fammi salire sul camion e ne parliamo”
A quel punto mi ha fatto salire accompagnandomi con una mano sul culo (come fanno praticamente tutti, sempre piuttosto eccitante)
Dentro c’era la solita brandina e io mi ci sedetti sopra accavallando le gambe. Iniziai a dire qualcosa per rompere il ghiaccio
“Da dove vieni”
“Dalla Sicilia”
“Ma no? Io adoro i siciliani, sono così focosi!” (ma che puttana! E' una frase che dico a tutti, siciliani, rumeni, polacchi, veneti o di qualunque altro pizzo di mondo)
Subito però il porco si era già messo davanti a me tirando fuori il cazzo; a quel punto le parole non servivano più, la bocca aveva altri compiti.

Il seguito potete immaginarlo, è inutile stare a descrivere come gli feci il pompino e come mi inculò quando gli era diventato di marmo. Dirò solo che è stata una bella scopata, condita da una buona dose di insulti.
Scesi dal camion guardandomi intorno per vedere se c’era qualche altro camionista da svuotare ma niente. Me ne tornai a casa.

Ma, con l’occasione, voglio raccontare di un metodo di “rimorchio” di camionisti che ho imparato qui su A69 da un’altra trav. Dico subito che per la verità, almeno nel mio caso, ha avuto successo una volta su cinque, ma quando riesce è veramente uno spasso.

Me ne vado in macchina la sera sul Raccordo Anulare, con la luce interna accesa e le gambe con calze e reggicalze bene in mostra. Quando raggiungo un camion o un TIR, mi affianco all’altezza del guidatore e cerco di percorrere un tratto di strada così affiancata in modo che prima o poi il tizio dia una sbirciata in basso e afferri la provocazione delle mie cosce puttanesche in mostra, poi lo sorpasso e mi metto davanti a lui.
Se non succede niente filo via dritta in cerca d’altro, se invece lui mi lampeggia io “rispondo” con le quattro frecce e poi esco alla prima stazione di servizio o area di sosta e parcheggio in prossimità dell’area camion.
Se tira dritto e non entra, si riparte (come sopra) in cerca d’altro. Se invece lui mi ha seguito, aspetto che parcheggi e gli vado incontro mostrandomi bene. Deve capire che sono non sono una donna ma una trav e “che tipo di trav”.
Quando sono sotto la cabina gli dico “Scusa, lampeggiavi a me?”.
Quello è il momento clou, il più emozionante, perché le possibilità sono due: o risponde no, perché mi ha “valutato” e non ritiene la cosa stuzzicante, o risponde sì e allora inizia l’avventura…

Come ho detto non ha sempre successo (per me lo ha avuto tre volte, se non ricordo male) ma tutta la fase dell’ “abbordaggio” è estremamente adrenalinica.
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