tradimenti

L'ALpha


di iltiralatte
11.04.2023    |    5.846    |    3 5.0
"Gli amici lo prendevano bonariamente in giro_ -Uno per tutti..."
Come tutte la mie storie pure questa è frutto esclusivo della mia fantasia per cui ogni riferimento a persone o cose realmente esistenti è puramente casuale

I signori ***** si erano sposati in età un po’ avanzata ed avevano trovato casa alla periferia della città.
L’avevano acquistata ed arredata secondo il loro gusto poi, mentre la signora si dedicava ad accrescere la famiglia, lui aveva proseguito (con successo) nel suo intento di far carriera e guadagnare molto di più.
Sembrava quasi un miracolo: il primo anno era nato Nando, il primo moschettiere.
I genitori erano felicissimi e decisissimi a festeggiare ma, a causa di un braccino un po’ troppo corto del marito, l’unico divertimento che si concedevano, rispettabile per carità, aveva fatto si che la signora rimanesse incinta due mesi dopo il parto.
- È una cosa che può capitare
Affermò il loro medico quando loro gli si presentarono davanti
-Normalmente l’allattamento inibisce l’ovulazione ma …
- INIBISCE L’OVULAZIONE?!!!!
Esclamarono all’unisono i due coniugi dopo che fu la moglie a concludere :- Nel timore che tutto quel ciucciare mi rovinasse le tette, dopo un mese di allattamento al seno ho assunto una balia e, stringendomi forte il petto con delle bende ho fatto regredire la montata lattea.
Il medico scoppiò a ridere:
-Ed ora vi stupite? Stia tranquilla signora, tutto rientra nella normalità. Presto avrete un nuovo stupendo bambino
E li congedò
Proprio in questo periodo si era sgravata pure la loro vicina che aveva felicemente partorito Valente (D’Artagnan), ma di lui parleremo più tardi.
I due coniugi tornarono a casa un po’ abbattuti ma nel contempo felici.
-Mamma, stai svolgendo in pieno la tua funzione. Bravissima!
Si complimentò il marito, ed abbracciata la moglie la baciò con ardore.
Secondo l’ordine naturale delle cose, a tempo debito, ci fu la nascita di Ercole, il secondo moschettiere, anche lui accolto con amore in seno alla famiglia. La signora, questa volta, si guardò bene dal fasciarsi il petto, aveva imparato la lezione.
Tuttavia il latte, poco dopo, tese ad esaurirsi spontaneamente .
-Prendi del lievito di birra!
Le consigliò la sua migliora amica ma l’idea di assumere un tale integratore, unito alla sua scarsa voglia di consumare uova e verdure, in poco tempo le asciugarono le tette.
A questo punto la donna pretese dal marito che si facesse vasectomizzare attribuendo pure a lui la causa di tutte queste gravidanze. Lui, sia pure di malagrazia, si sottomise, ma l’amore per la sua donna prevalse su ogni altra considerazione.
Lui si asservì ma questo non annullò la gravidanza che giunse al termine regolamentare. Risultato? Pur in mezzo ai suoi dubbi, e dopo aver attribuito il tutto all’ignoranza del dottore, dieci mesi più tardi partorì Diego, il nostro terzo moschettiere
Ora i nostri eroi erano tutti vivi, presenti, vicini e soprattutto, pronti per l’azione, mentre i genitori dei tre fratelli avevano pensato al futuro dei figli acquistando due piccoli poderi confinanti con la loro casa.
I piccoli crescevano.
Avevano presto scoperto quel bambino senza fratelli e, con un certo senso di superiorità, gli si erano avvicinati.
I bambini sono esseri strani: si erano avvicinati con le peggiori intenzioni ma, dopo pochi minuti, avevano formato un quartetto che aveva tutti i crismi dell’indissolubilità.
Le differenze d’età erano minimali per cui i ragazzi si trovarono presto a loro agio tra loro scordando quella diversità d’età che spesso rappresenta un elemento invalicabile nella comunicazione tra bambini.
Il gruppo aveva un leader.
Valente aveva un carattere aggressivi e deciso mentre i tre fratelli erano di indole più docile e perciò fu una cosa naturale che il comando del gruppo passasse a lui.
Infinite furono le loro monellerie ma fu proprio in quel periodo che la massima adottata dal gruppo:”Uno per tutti e tutti per uno” (la stessa inventata da Dumas che era divenuto la lettura preferita sei giovani monelli), cementò in modo definitivo i rapporti tra di loro.
I ragazzi si aiutavano in tutti i modi; nella vita come nella scuola ed i risultati non si fecero attendere. Tutti bravi, tutti capaci, tutti disposti a condividere la loro scienza coi compagni, ebbero presto un folto stuolo di ammiratori, maschi e femmine, e fu la cosa più normale del mondo che tra queste ultime si scegliessero le proprie future compagne della vita.
Nando scelse Aurora, una stupenda bionda con fisico da pin up.
Ercole scelse invece Emma, una brunetta non spettacolare ma affettuosissima.
A Diego toccò Frida, la più giovane di tutti, l’unica che concluse gli studi secondari con un anno di ritardo.
L’unico che non si procurò una donna fu proprio Valente, evidentemente distratto da altri interessi. Del resto non gli mancavano,molte sbavavano per lui ma a lui piaceva fare il farfallone che si sposta da fiore in fiore.
Gli amici lo prendevano bonariamente in giro_
-Uno per tutti. Tutti per uno! Quando dividerai con noi le tue conquiste?
E Valente rispondeva ridendo col gesto dell’ombrello.
I giovani portarono orgogliosamente le ragazze a conoscere i loro genitori che le accolsero affettuosamente, inserendole di fatto nella famiglia.
Tutto sembrava bello e perfetto, ma la tragedia era in agguato.
Si era in inverno, le strade erano ghiacciate ed i genitori, di ritorno dal supermercato, ebbero una sbandata che si concluse contro un palo: morti sul colpo.
I ragazzi si trovarono orfani dall’oggi al domani.
Tre giovani soli non potevano che essere allo sbando.
Viviamo in un’epoca in cui si favoleggia l’autonomia e si deride chi conta su aiuto e guida dei genitori. Ma appunto di favole si tratta: i giovani, anche se ribelli, ad un certo punto sanno di aver bisogno di una donna che li guidi ed istintivamente corrono dalla mamma in cerca d’aiuto. In questo caso la mamma non c’era più ed i giovani cominciavano ad abbruttirsi.
Fu Aurora a prendere in mano la situazione. Ottenuto l’appoggio della sua di mamma, che certo non le avrebbe fatto mancare consigli ed aiuto. Una sera passò a prendere Nando per andare al cinema e, prima di uscire,, propose al suo uomo:
-Nando sposiamoci! Io sono stanca dell’astinenza e tu hai un pacco che, pur senza averlo mai usato, io ammiro molto. La tua casa ha bisogno di una donna e quella donna voglio essere io. Mi sacrificherò volentieri accudendo anche i tuoi fratelli, magari con un po’ di aiuto da parte di Emma e Frida.
Nando la guardo stranito.
-Sposarti? Proprio ora che mi sono morti i genitori?
-Non sarebbe per forza un matrimonio sfarzoso.
Rispose lei: -La tua famiglia ha bisogno delle mani di una donna. Guardati attorno, scarpe, calze, mutande sporche un po’ dappertutto! Questo non è vivere, tu ed i tuoi fratelli vi state inselvatichendo ogni giorno di più. Se ci sposassimo sono convinta che, per il rispetto che mi portano, la situazione migliorerebbe di colpo in modo sostanziale.
Nando si guardò attorno e non potè che convenire.
Guardò la sua ragazza, ricordandosi di quante volte avrebbe voluto averla pur senza riuscire a concludere, pensò a quanto era innamorato di lei. Sapeva che, senza quella donna, la vita gli sarebbe parsa scialba e grigia: di certo non degna di essere vissuta,
-D’accordo Aurora. Avrei dovuto essere a farti la proposta ma non credere! Accetto con entusiasmo. Finalmente la nostra famiglia sarà ancora normale.
Il matrimonio si celebrò velocemente. Valente fu uno dei due necessari testimoni e, pur in assenza dei due fondatori della famiglia la vita proseguì “serena”? Non proprio.
Aurora era una giovane donna molto passionale. Avrebbe voluto poter fare l’amore col suo Nando ad ogni piè sospinto e la presenza dei cognati (ce n’era sempre almeno uno in casa) era un grosso impedimento alle sue voglie per cui, una sera in cui tutti i fratelli erano presenti, subito dopo cena affrontò l’argomento:
-Ragazzi, non fraintendetemi
Subito ebbe su di se l’attenzione dei tre fratelli
-Ercole, Diego, sono contenta di essere la vostra cognata e non mi pesa dovervi accudire. Riempire una lavatrice coi panni di una persona o di tre è più o meno la stessa fatica.
Li guardò negli occhi e proseguì:
-Devo riconoscere che voi mi state pure aiutando. Tutto quel casino pazzesco che era presente quando Nando ed io ci siamo sposati ora è sparito, merito della vostra buona volontà. Neppure la cucina è un problema. Dove mangiano in 2 possono mangiare in 4, i piatti finiscono nella lavastoviglie e tutti sono felici e contenti.
Ercole si intromise:
-Scusa Aurora, ma non capisco dove tu voglia andare a parare. Io e Diego ti amiamo come una sorella e come tale ti trattiamo.
Ti manca forse qualche cosa cui noi dobbiamo porre rimedio?
Con un sospiro Aurora rispose:
-Veramente si Ercole: qualche cosa mi manca! Anche se voi, da fratelli, mi considerate una santa, santa io non sono! Ho sposato Nando perché ne ero, e sono, profondamente innamorata. Con lui vorrei poter ciulare in continuazione …
A quelle parole Nando si inorgoglì, fosse stato un pavone avrebbe aperto al massimo la sua coda.
-Vorrei poter girare discinta per casa, fargli intravedere la mia passerina nuda, stuzzicarlo al punto che lui, arrapato, mi rovesci sul posto. Insomma, vorrei poter fare la porcellina con mio marito. Capite che voi due, in questo, mi siete d’intralcio? A me piacerebbe continuare a seguirvi ed ad occuparmi di voi, ma risolvetemi questo problema per favore.
E si tacque.
I tre fratelli si guardarono negli occhi, non era un problema da poco.
Diego prese per primo l parola:-Aurora hai ragione, volenti o nolenti Ercole ed io siamo d’ostacolo alla libera espressione della sessualità tra te e Nando. Pur accettando, da parassiti, le tue attività nei nostri confronti dovremmo saperci eclissare in quei momenti in cui tu diviene preda delle tue legittime voglie. Il problema è che noi, quei momenti, non li conosciamo, solo a te si manifestano.
Intervenne Ercole:- Parole sacrosante Diego, ma come potremmo favorire i desideri di Aurora? Abitiamo tutti in una unica abitazione, ognuno di noi ha i suoi interessi per cui c’è un via vai continuo … ed Aurora se ne duole. O stabiliamo dei rigidi turni di presenza, ma mi sembra scarsamente attuabile, o ce ne andiamo da casa!
-Andarvene da casa?
Intervenne Nando eccola la soluzione ai voleri di mia moglie!
Poi. Mentre tutti lo osservavano continuò:
-I nostri genitori, pace all’anima loro, ci hanno lasciati eredi di una fortuna non indifferente. Se poi guardiamo non dico il giardino, ma i terreni di nostra proprietà circostanti alla villa scopriremmo che possiamo agevolmente edificare altre due case che avrebbero in comune con questa un bellissimo cortile dove i bambini potrebbero giocare … e ne avanzerebbe ancora.
Se facciamo una casa per ciascuno di noi voi sareste liberi di entrare qui premendo il campanello ed Aurora ed io potremmo sbizzarrirci colla nostra sessualità in quella che diverrebbe la solamente nostra abitazione-
La cosa piacque: esaminati, per sicurezza i conti comuni (l’eredità era ancora indivisa), la costruzione di altre due villette in economia ebbe un avvio.
Geometri progettisti, scavatrici, getta cemento, muratori, idraulici, elettricisti: non sembrava che fossero necessarie tante persone per una costruzione. All’ultimo si accorsero che nessuno aveva pensato ai piastrellisti ma, come Dio vuole si giunse infine al completamento dell’opera: Ora ogni fratello aveva le sua abitazione.
Subito prima di trasferirsi Ercole fece un annuncio:- Ora ho un nido tutto mio e questo non è parso vero ad Emma. Ci siamo parlati, abbiamo valutato ed abbiamo deciso: CI SPOSIAMO APPENA POSSIBILE!
I fratelli si riunirono in crocchio per festeggiare ed anche Aurora ne fu felice. Per la giovane donna seguire le necessità di tre uomini adulti era molto faticoso. Certamente con l’avvento di Emma il lavoro avrebbe potuto essere ripartito meglio: anche per lei si prospettava la possibilità di tornare ad uscire per divertirsi con suo marito.
Le nozze avvennero a breve e naturalmente Valente fu il testimone dello sposo.
La vita riprese a scorrere secondo una nuova normalità ma Aurora si accorse, guardando dalle finestre, che Valente frequentava un po’ troppo la casa di Ercole.
Entrava, si tratteneva per un paio d’ore e poi usciva, magari scambiandosi allegre battute col padrone di casa.
La prima volta non vi prestò caso: era a conoscenza degli stretti rapporti di amicizia che lo legavano ai tre fratelli.
Un paio di giorni dopo la cosa si ripeté ed ancora ed ancora ed ancora nei giorni successivi.
Oramai era incuriosita e ne parlò col marito che le rispose:
-Non sono a conoscenza di nulla che potrebbe giustificare un comportamento simile, ma tu potresti cercare di far parlare Emma. Siete donne e spesso non resistete all’idea di confidarvi tra amiche quali voi siete.
Aurora non se lo fece dire due volte ed una mattina, appena alzata, attraversò il cortile diretta alla casa della cognata.
Qui giunta, davanti ad una tazza di the iniziò un fitto parlottio con l’amica, interrotto solo da un breve saluto ad Ercole, in passaggio per la cucina diretto al suo studio e, almeno un’ora dopo, dall’arrivo di Valente che sorrise alle due donne.
-Ti ho appena detto cosa facciamo Aurora, unisciti anche tu: vedrai che ne trarrai grande soddisfazione. Stai tranquilla, è la cosa più naturale del mondo.
Due ore più tardi Aurora riattraversava, barcollando un po’ il cortile diretta alla sua abitazione.
Nando era nella sua piccola officina quando se la vide comparire davanti, pallida come uno straccio:
-Che ti succede Aurora? Hai una faccia che fa spavento. Vieni in casa, appoggiati a me.
E condusse la moglie all’interno dell’abitazione. Qui le preparò una bevanda calda e la indusse a parlare.
-Dopo il tuo suggerimento sono stata a trovare Emma e la ho invogliata a parlare,
Nando ascoltava con attenzione la moglie che proseguì:
-Non ci ho impiegato molto. Valente va a trovarla ogni 2 o 3 giorni e se la scopa. Ercole è al corrente della cosa, ma finge di ignorala. Loro due si appartano e lui finge di avere da fare nel suo studio. Riappare solo quando sente le loro voci in cucina per salutare affettuosamente Valente che se ne va.
Nando trasecolava:
-Ma sei sicura Aurora? Quanto mi stai dicendo ha dell’incredibile!
Aurora aveva assunto ora un tono tristissimo, quasi lugubre:
-Si amore ne sono certa anche perché devo darti una notizia tremenda. Noi siamo sempre stati sinceri l’una coll’altro e non me la sento proprio di rinunciare ora alla verità. Dopo, se vorrai, tornerò alla casa dei miei genitori e non mi opporrò se tu dovessi volere il divorzio.
Aurora abbassò gli occhi al pavimento mentre Nando cercava di consolarla:
-Su, su, cosa ci sarà mai di così tremendo? Noi siamo una coppia felice anche se certamente tu sei un po’ stanca.
Sempre fissando il pavimento la moglie gli comunicò:
-Non capisci? Avevamo appena finito di parlare e stavo accingendomi ad andarmene visto che ero portatrice di notizie interessantissime per te quando è sopraggiunto Valente. Dovevi vedere il sorriso che gli ha rivolto Emma. Ercole, senza neppure presentarsi ci ha gridato:”Ragazze io devo andare nel mio studio”, e ci si è rinchiuso dentro. Rimasta sola coi due amanti ho cercato di salutare ma Emma mi ha tentata, spalleggiata da Valente: “Su è una cosa buona, naturale, rilassante. Unisciti a noi.” Non sono stata capace di dire di no e Valente MI HA SCOPATA!
Nando era impallidito mentre la moglie continuava:
-La prima ad essere stupita, proprio mentre mi montava, ero io! Io ti amo. Davvero. Vorrei fare l’amore con te in ogni momento ed in ogni luogo, ero conscia di questo fatto eppure mi sono lasciata ciulare provando una sensazione di correttezza, come se io stessi facendo la cosa più giusta al mondo anche se tu mi restavi in primissimo piano nella mia mente. Capisci amore? A questo punto non posso più essere tua moglie: passata l’esaltazione del coito ho riacquistato la padronanza di me stessa, ho capito cosa avevo fatto e, mentre il suo sperma colava tra le mie cosce, sono tornata a casa, consapevole della gravissima offesa che ti avevo recato.
Nando era colpito al cuore ma capiva che il comportamento della sua donna, forse, non dipendeva completamente da lei:
-Ti ringrazio per la tua sincerità. Proprio questa dimostra la tua buona fede.
La abbracciò strettamente e continuò:
-Valente è un traditore: sa benissimo che non si devono toccare le mogli degli amici. Io vivo per te e non ti lascio fuggire a causa sua: credo fermamente che tu non volevi concederti e che l’abbia fatto sull’onda di un atteggiamento ipnotico tenuto dai due amanti. Per ora restiamo qui, da soli nella nostra casetta. Consentimi di consolarti e cerchiamo di ignorare, almeno per qualche giorno Ercole, Emma e Valente. Noi siamo la coppia e la squadra: questa è una sfida che ci è stata lanciata e noi insieme l’affronteremo. Sei d’accordo?
Con un singhiozzo Aurora assentì e Nando, presa la moglie per mano e l’accompagnò in camera da letto dove, una volta spogliatola, fece l’amore con lei senza curarsi di quello schifo che ancora colava dalla sua figa. Aurora reagì con passione.
Nonostante il tradimento i rapporti tra i due coniugi restavano saldi.
Per un paio di giorni i due vissero felici, in un ambiente ovattato tutto loro dove amici traditori e tradimenti erano banditi. Solo loro esistevano e tutto il resto del mondo era una macchia colorata al di fuori delle finestre.
Il terzo giorno però suonarono alla porta.
Nando andò ad aprire e, con grossa sorpresa si trovò di fronte Valente. Adiratissimo domandò con una luce d’odio negli occhi:
-Cosa fai qui?
-Che domanda! Sono venuto a scopare Aurora.
Si era fatto avanti con decisione spingendolo di lato.
-Ma come ti permetti? Mi scansi e pretendi di fare i tuoi porci comodi, eppure sai che Aurora è mia moglie, proprio tu sei stato il mio testimone di nozze!
Vedendolo con gli occhi fuori dalle orbite Valente, capita l’antifona gli fece strada fino in cucina, dove lo invitò a sedersi:
-Noto lampi d’odio nel tuo sguardo
Esordì mentre Nando immediatamente controbatteva:
-Altro che. Ti sei scopato mia moglie mentre lei forse non era neppure in sé ma questo, anche se lei lo avesse fortissimamente voluto non avresti dovuto farlo: non si toccano le donne degli amici. O pensi che essendoti riuscito il colpo con mio fratello puoi tentare in modo identico anche per me?
-Calma Nando, posso avere la tua parola che mi ascolterai prima di ricominciare ad inveire?
Nando, con una sguardo truce fece cenno di si colla testa.
-Noi siamo sempre stati una squadra, vero? Intendo noi due ed i tuoi fratelli, ed abbiamo sempre condiviso tutto dai rari onori alle frequenti punizioni,
-SIII, ma questo non comprendeva mia moglie.
-Invece anche tua moglie, a suo modo, deve rientrare in questo accordo. Lasciami spiegare. Ti ricordi, nel nostro gruppo chi, per accordo tacito aveva il comando?
Nando lo guardò accigliato:-Tu, sempre tu. Ma questo cosa c’entra? Erano giochi da bambini mentre ora siamo adulti.
-C’entra e come: comandavo io perché ero l’Alpha del gruppo. La responsabilità del comando era mia e le cose non sono cambiate. Voi eravate e siete i miei Beta, incapaci di opporvi ai miei desideri.
-Ma che cavolo dici? Di cosa vai blaterando?
-Te lo dimostro se vuoi: ora io chiamerò Aurora e le toccherò la figa davanti ai tuoi occhi. A te la possibilità di impedirmelo.
Detto questo chiamò a gran voce:-Aurora, vieni qui.
Pochi minuti dopo la donna faceva il suo ingresso e Valente, mentre lei si dibatteva debolmente, la trattenne con una mano mentre con l’atra, infilata sotto la gonna della donna salì a strapparle le mutandine che subito lanciò al marito risalendo , con la mano , a carezzare il frutto che si era guadagnato.
-Lo vedi Nando? Non ti opponi e per tua consolazione neppure Aurora lo può fare.
-Voi avvertite la presenza dell’Alpha tra voi ed istintivamente vi assoggettate. Proprio qui sta il succo della cosa. Voi siete Beta, quindi vittime predestinate del primo Alpha che vi scoprisse tali. Io però sona a mia volta un Alpha e potrei difendervi limitando a me stesso tra gli estranei alla vostra famiglia i rapporti sessuali con le vostre donne. In questo caso altri Alpha non avrebbero nessuna influenza su di voi. Vedi Aurora come sta sottomettendosi ai miei toccamenti? Eppure sono certo che lei ti ama, non vorrebbe tradirti e sta certo pensando a come farmi togliere la mano da li.
Nando, quasi vinto, lo guardò:- Ed Ercole, ed Emma?
-Il discorso che sto facendo con voi lo ho, a suo tempo, fatto a tuo fratello ed a sua moglie. Ora anche loro sanno di essere dei Beta e si affidano a me per la loro protezione. Che volete fare ragazzi? Vi adattate a me o preferite il mondo ignoto? Sappiate che se trovaste l’Alpha sbagliato il vostro matrimonio cadrebbe a pezzi mentre così, sin quando mi pagherete, ed io non voglio danaro, potrete essere felici e contenti.
Nando ringhiò :-E come vorresti essere pagato allora?
-Semplice: io per proteggere voi, non potrò cercarmi una femmina tutta mia. Quando ve lo chiederò tu potrai andare a dormire sul divano o stare sveglio a gustarti lo spettacolo ma io mi scoperò Aurora sin quando mi aggrada.
Nando abbassò il capo:-Temo che tu abbia vinto e lo leggo anche dalle lacrime che ora vedo negli occhi di Aurora.
-Ancora una cosa Nando; sai che nei gruppi che contendono un Alpha solo quest’ultimo si riproduce? Tu dovresti essere inibito ma so di rari casi in cui il Beta ha ingravidato la moglie. Questo significa che mi devi dare, in questo preciso istante, l’autorizzazione a mettere incinta Aurora a mio piacimento unitamente al tuo impegno di rispettarla nei suoi periodi fertili, impegnandoti poi ad allevare i suoi figli senza pensare che essi vengono dal mio uccello. Se accetti le condizioni fai strada fino alla camera da letto, spogliala ed offrimela. Questa deve essere una scopata che richiede la tua presenza.
Senza una parola Nando fece strada fino alla camera da letto mentre Aurora seguiva con gli occhi bassi.
Qui giunti mentre Valente si sedeva sul letto la donna sussurrò al marito:- Sei proprio deciso?
Nando ribatté:-Ha ragione lui. Ti ho guardato mentre ti toccava la figa: non eri entusiasta ma non sei riuscita a sottrarti. Lo stesso per me: volevo intervenire e difenderti ma non potevo muovere un muscolo. Dobbiamo rassegnarci: abbiamo un padrone, se non altro sappiamo che non è troppo cattivo.
Mentre Aurora faceva cenno di si con la testa, Nando cominciò a spogliarla. Quando ebbe fatto la sollevò adagiandola sul letto.
-Eccoti mia moglie Valente. Ella è a tua completa disposizione, ti prego di gustartela e di proteggerci dagli altri Alpha.
A queste parole Valente si privò in un attimo di tutti gli indumenti, penetrò la donna e cominciò la classica ginnastica che tutti conosciamo.
Ad un certo punto si girò sulla schiena, pur mantenendo la donna penetrata e cominciò, senza interrompere i movimenti del bacino a strizzarle le tette.
-Nando, qui c’è una moglie che sta scopando. Non trovi giusto che il marito la baci? Forza, non essere timido.
Obbediente Nando obbedì e baciò con passione Aurora mentre Valente si scaricava dentro di lei. Quel bacio, coincidente coll’eiaculazione sancì il patto tra l’Alpha ed i due Beta.
Valente si rivestì invitando gli sposi a fare lo stesso.
-Nando, sarà bene che ti procuri una branda per quando vorrò passare la notte qui, oppure una poltrona: puoi dormire od assistere, come fa Ercole che crede che io non abbia notato la web camera puntata sul letto.
Valente rise, poi proseguì:-Della mia squadra uno solo non gode ancora della mia protezione: si tratta di Diego ma me la sono presa comoda con lui perché so che Frida non intende aver rapporti con lui prima del matrimonio. Per il suo bene mi auguro che voi ed Ercole vorrete collaborare a convincerla ad infilarsi nel mio letto.
Rispose Nando:-Possiamo fare ben poco Valente. Tu hai una specie di fluido che agisce su di noi in modo ipnotico ma in noi di quel fluido non c’è traccia. Pur con tutta la nostra buona volontà abbiamo paura che l’azione tocchi a te..
-Naturale Nando, non mi sognerei mai di domandarvi qualche cosa che esuli dalle vostre capacità. I vostri compiti consisteranno principalmente nell’invitare Fida a casa vostra e a consolarla se, dopo il fatto, dovesse avere una crisi.
Avremmo forse potuto opporci a questa richiesta, ma avendo ottenuto la sua protezione per noi io ed Aurora considerammo la possibilità di completare la squadra aiutandolo.
Il giorno dopo Aurora invitò a casa nostra Frida per un the.
Nando. preavvertito, si defilò dopo aver avvertito della cosa Valente.
Le due donne avevano appena terminato di sorbire la bevanda quando Valente giunse. Inutile qui ripetere come convinse Frida ad infilarsi nel nostro letto per l’occasione prestato a lui. Aurora pose un asciugamani su quel letto e su quell’asciugamani Valente deflorò Frida-
Anche a lei dettò condizioni:- D’ora in poi verrai qui a farti scopare un giorno si ed uno no: capito?
-Ma Valente, sai bene che pur essendo innamorata di Diego non ho mai conosciuto il suo letto. Come puoi pretendere da ma una attività così frequente? Ti ho ceduto, me ne sono resa conto, ma ora lascerò Diego e sarò la tua amante se è questo che vuoi.
Le rispose immediatamente Valente:- Puoi non credermi, ma tutto questo è necessario per il bene tuo e del tuo fidanzato. Vuoi credermi se ti dico che al momento opportuno glielo dirò io personalmente? Vuoi credermi se alla fine lui ti domanderà di sposarlo?Nel frattempo io ho bisogno di copulare molto spesso con te: oggi ti ho deflorata, le prossime volte ti risulterà addirittura più facile credimi,
Tutto questo mentre Aurora confermava volta per volta le parole di Valente e concludeva con una piccola confessione:-Emma ed io siamo d’accordo essendoci già passate. Abbi fiducia Frida.
Dopo quindici giorni Frida ebbe il mestruo e Valente rinunciò a scoparla preferendo, volta volta soddisfarsi con Emma ed Aurora.
Non appena Frida ebbe terminato il ciclo egli ritenne che fosse finalmente giunto il momento giusto per cui, prima di portarsi a letto la ragazza chiese a Nando di portare Diego a sorprenderlo mentre stava copulando colla sua ragazza.
Per prima cosa passò da casa di Ercole prelevando fratello e cognata: istintivamente si rendeva conto della necessità che tutta la famiglia fosse presente, poi il gruppo si recò a prelevare Diego accompagnandolo a casa di Nando.
Appena entrati udirono dei gemiti provenienti dalla camera da letto. Diego non era esperto di quel tipo di lamenti e, invogliato dal fratello, si diresse alla stanza aprendola all’improvviso.
Quello che vide lo face rabbrividire: Frida completamente nuda ed impalata a spegni candela stava scopando con Valente.
Divenne bianco, poi rosso, poi violaceo. La capacità di parlare gli era completamente scomparsa. A quel punto Valente lo notò e gli rivolse la parola:--Diego, che piacere vederti! Vieni bacia la tua fidanzata.
Completamente spiazzato Diego si avvicinò a Frida baciandola sulla fronte.
-No, non così, che diamine: dalle un bacio vero, con tanto di intreccio e di ingrippamento di lingua, questa ragazza ne ha bisogno, svelto che sto per venire!
Sempre più confuso Diego obbedì proprio mentre Valente scaricava, nel corpo della sua fidanzata il contenuto delle sue vescicole seminali con un “ohhh” che era tutto un programma.
Soddisfatto Valente si rivestì alla svelta e fece cenno al ragazzo di seguirlo in salotto.
-Diego, ritengo sia giunto per te il momento di prendere moglie.
-Io invece ritengo sia l’ora di rendere a Frida la sua libertà e di lasciala libera di scopare con chi vuole, magari proprio con te!
-Non essere precipitoso ragazzo, d’ora in poi inserirò Frida nel mio giro regolare di scopate, ma DEVE essere sposata e proprio con te.
-Ma che vuoi da me? Perché proprio io devo portare le corna che mi vuoi mettere? Vai all’inferno Valente, vacci e restaci. Io, d’ora in poi, non voglio più vedere Frida neppure dipinta.
Nando intervenne:-Diego devo confessarti che quando ti ho invitato qui, già sapevo cosa stava succedendo in quella stanza.
Valente ha deflorato Flora, col mio consenso, proprio su quel letto Del resto anche Ercole ed io siamo nelle tue stesse condizioni: Valente si scopa allegramente le nostre donne.
Diego insorse:- Ma siete impazziti? Lui è stato nostro amico da piccolo ma ora è il nemico. Altro che concedergli le nostre mogli, credo che un buon pacco di legnate sarebbe molto più adatto alla situazione.
-Vorrei che fosse così fratello ma, prima di proseguire, prova a dargli un pugno. Se ci riuscirai sarò lieto di unirmi a te nelle punizione, in caso contrario dovrai rassegnarti ed ascoltarmi fino alla fine.
Rosso in viso Diego si alzò di scatto, precipitandosi contro Valente, alzò il braccio pronto a colpire col pugno chiuso e li, a 10 cm dal volto di Valente si bloccò. Per quanto si sforzasse non riusciva propri a colpire l’ex amico. Alla fine rinunciò.
Con calma e con pazienza, a questo punto, Nando gli svelò l’arcano degli Alpha e dei Beta. Del pericolo che tutti loro correvano se non avessero goduto della protezione di un Alpha.
Non gli tacque il contro: che dovevano pagare quella protezione colla figa delle loro donne e che dovevano rinunciare ad ingravidarle … a quel punto Diego scattò nuovamente in piedi avventandosi per colpire Valente ma, come la volta precedente bloccò il suo pugno a 10 cm dall’obiettivo.
-Allora è proprio vero Nando?
-Si Diego, fin dalla più tenera età noi siamo stati i suoi Beta. Non potremo mai alzare le mani su di lui. Egli. In pratica è il padrone nostro e delle nostre donne. Dobbiamo accettarlo. Lo conosciamo e sappiamo che sarà amichevole nei nostro confronti. Se lo rifiutassimo potremmo finire preda di qualche altro Alpha che, oltre a scoparci le donne, ci allontanerebbe in maniera irreparabile da loro, ma gari obbligandole a prostituirsi. Lui è veramente il male minore: noi siamo destinati a portare le corna ed a lasciargli ingravidare le nostre mogli, ma questo è il male minore, credimi.
Intervenne Valente:- Credimi Diego, io sono dalla tua parte
Rispose Diego rivolgendosi a tutti noi:- Ma non avete capito? Vuole farsi un harem usando le nostre donne. Vuole scoparle a volontà, noi dovremo lasciargli il posto ad ogni suo capriccio e dobbiamo diventare i suoi enuchi personali, Come potete accettarlo?
Intervenne Valente:- Io mi ritengo parte della famiglia, ormai: una famiglia in cui ho tre fratelli che amo moltissimo. Voi però non siete miei fratelli carnali, e questa è una fortuna o saremmo stati tutti simili, Il vostro ceppo, purtroppo, ha tutte le caratteristiche dei Beta e pure le vostre donne hanno caratteristiche similari-
Guardò Diego diritto negli occhi e proseguì:-Lo dico a te Diego ma lo ripeto anche a favore degli altri, Avete idea di come finireste, voi e le vostre donne se incontraste un Alpha deciso a reclamarvi? Facile: diverreste sua proprietà assoluta, Le donne sarebbero certamente sue ed a sua completa disposizione. Vorrebbe scoparsele a volontà,questo lo farò anch’io, ma quando fosse stanco di loro le avvierebbe sulla strada della depravazione ed infine della prostituzione, guadagnandoci sopra … e non poco visto che sono tutte e tre molto belle. È questa la sorte che volete per loro? Oppure non sarebbe meglio che entrassero a far parte del mio harem?
Nuovamente fece una pausa per consentirci di assimilare quanto ci aveva rivelato:- Ma anche per voi non sarebbero rose! Come minimo un altro Alpha vi trasformerebbe in schiavi, facendovi lavorare allo stremo, vi trasformerebbe magari in gigolò per il piacere di vecchie tardone: insomma in prostituti maschili che dovrebbero comunque dare a lui tutti i guadagni. A questo punto vi faccio una domanda:-“Che fine farebbero i vostri matrimoni ed i vostri amori, con le donne costrette a battere e voi a soddisfare ricche befane?”
Fu Diego a rispondere:-I matrimoni si frantumerebbero ma anche i loro componenti subirebbero una rottura, quanto meno psicologica
Riprese Valente:-Vedi allora? Io non voglio separare le coppie solo scopare la loro parte femminile: è una mia necessità.Nella mia natura di Alpha è compresa la voglia e la capacità di scopare infinite donne: per questo devo prendere le vostre ma così avremmo 2 vantaggi, oltre alla mia soddisfazione personale. Se le scoperò abbastanza frequentemente praticamente le immunizzerò nei confronti del fluido attrattivo di altri Alpha essendo loro ammaliate dal mio,Inoltre anche voi, consentendo la cosa e spiandomi, verrete a godere dell’identica protezione. In questo modo, da solo, potrei tenervi tutti al sicuro. “Uno per tutti”. Consentendomi di scopare le vostre mogli mi consentireste di tenere ben cariche le mie batterie “Tutti per uno”. Anche se in un mondo di adulti, noi siamo ancora i tre moschettieri più uno. Giusto?
Tutti e tre i fratelli assentimmo convinti e Valente continuò:-Diego, devi assolutamente domandare a Frida di sposarti, sei l’unico che ancora non gode della necessaria protezione. Io ora tornerò in camera da letto e scoperò ancora una volta Frida. Durante il coito domandale di sposarti e baciala con ardore quando capirai che mi sto scaricando in lei, hai capito?
Diego lo guardò e ribatté:- Si, capisco. Hai ragione e ti domando scusa se ho dubitato di te, ma cosa succederà dopo?
-La normalità:-Andrete a fare le pubblicazioni a vi sposerete, solo non andrete in viaggio di nozze. Dopo la cerimonia porterai Frida casa tua dove io la scoperò fino a quando non risulterà gravida, Ho deciso che la mia famiglia debba avere almeno 9 bambini e da lei voglio cominciare. Non ti spiace vero?
-No Valente, ho capito. Io appartengo coi miei fratelli all’inferno dei Beta e sono contento che un Alpha sia dalla nostra parte: “Uno per tutti!”


Fine

Come sempre mi succede mendico critiche motivate (anche negative) e pareri,indispensabili per migliorarsi.
Vi prego di evitare gli insulti.
“Che stronzata” è solo una manifestazione di dissenso irrispettosa dell0'mpegno di un autore e comunque MOLTO VOLGARE.
“Che stronzata perché …..” seguito da una infinita serie di motivi anche pesantemente negativi è invece una critica che potrebbe far si che, correggendosi l’autore, possiate magari apprezzare i prossimi racconti.

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