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Una bellissima vacanza al mare con sorpresa. Il racconto di Loredana – la farfalla comincia a volare e a succhiare da fiore in fiore. Capitolo 3 – Par


di Membro VIP di Annunci69.it Lorella65Trav
02.05.2022    |    10.016    |    13 9.8
"Avvertii chiaramente che il mio cazzo, duro come era diventato, strisciava su quello di Manuel che, al contatto, entrò ancora più in profondità nella figa..."
Nel frattempo, si era fatta quasi sera e l'idea di andare, dopo cena, in un locale “un po' particolare” a festeggiare l'ultima notte che avremmo trascorso al Villaggio, prima di tornare alla nostra quotidianità, mi intrigava molto ma mi chiedevo, però, quale sarebbe stata la mia quotidianità, la mia vita “normale” da domani in poi, dopo la mia nuova identità sessuale e aver assaporato così intensamente i piaceri del sesso e, infine, come avrei fatto ad uscire così “in tiro” senza che qualcuno del Villaggio mi potesse riconoscere come Lorenzo?
Ne parlai a Paula e Isabel ma mi dissero che non c'era nulla di cui preoccuparmi “Potrai venire a vivere a Barcellona da me o da Paula, dopo il lavoro saremo sempre insieme ma se vuoi, potrai lavorare nella nostra attività di make up artist e di stilista oppure, se ti intriga di più, ti faremo conoscere Carmen, che sicuramente ti aiuterà a trovare un lavoro che ti piaccia” mi disse Isabel affettuosamente”
Per quanto riguarda, poi, il come fare per uscire senza dare nell'occhio a nessuno, Paula mi disse “Usciremo tutte e tre insieme, al parcheggio fuori del Villaggio, ci aspetterà un taxi alle 20,30. Vedrai che nessuno ci farà caso se, in mezzo a noi due, ci sarà anche un'altra donna.”
Alle 20,20 precise uscimmo di casa, Isabel da un lato, Paula dall'altro ed io nel mezzo. Passammo davanti alla reception dove un' impiegata era intenta a parlare con due nuovi ospiti e che ebbe appena il tempo di rispondere al saluto di Isabel, che ritornò al suo lavoro senza accorgersi di nulla.
Un quarto d'ora dopo, scese dal taxi, entrammo in un ristorante molto carino dove mangiammo bene e in allegria e spensieratezza e, quando furono quasi le 23,15, chiamammo nuovamente un taxi che ci condusse al Locale.
Era un posto elegante, per niente affollato come lo erano, invece, le discoteche e si assaporava un'atmosfera di intimità molto piacevole
Trovammo un divanetto sul quale sederci, ordinammo da bere e restammo un po' a chiacchierare tra di di noi. Ogni tanto Isabel e Paula, però, guardavano un po' in giro e si sussurravano qualcosa all'orecchio, probabilmente sulle persone che erano nel locale.
Mi dissi che erano davvero bellissime e molto sexy ma, anch'io, però, non ero niente affatto male anzi, grazie a loro e al gran lavoro che mi avevano fatto nel pomeriggio, potevo ritenermi assolutamente più che soddisfatta.
Ero al settimo cielo, del ragazzo che ero stato fino a quel momento non c'era più nulla e, cominciavo finalmente a sentirmi una vera donna come avevo sempre sognato di diventare ancor prima che prendessi coscienza della mia vera e meravigliosa natura.
Sedute sul divano, le gonne si erano un po' alzate e lasciavano scoperte le bellissime gambe e molti maschi lanciavano verso di noi sguardi di desiderio che, però, facevamo finta di ignorare del tutto secondo un “gioco” da sempre utilizzato dalle donne per apparire ancor più desiderabili.
Su un divanetto di fronte al nostro, due coppie chiacchieravano in allegria. Si intuiva, però, che si erano da poco conosciute perché i “lui” tendevano a sorridere molto alle “lei” dell'altro e si capiva, da ciò, che era sicuramente un corteggiamento incrociato.
I “lui”erano entrambi attraenti così come le “lei”, una con capelli rosso fuoco, e l'altra bionda, erano di assoluta bellezza, ben fatte, con bellissimi seni che, ogni tanto, si “affacciavano” tra le profonde scollature degli abiti. Era la classica situazione che li avrebbe portati, più sul tardi, a fare sesso in quattro. Uno dei due, nello scambiarsi posto con l'altro per poter flirtare con la rossa in modo che l'altro potesse fare altrettanto con la bionda, verosimilmente sua compagna/moglie, diede uno sguardo molto interessato verso di noi.
Isabel gli sorrise, lui ricambiò e subito dopo disse qualcosa agli altri tre che, a loro volta, ci scrutarono da capo a piedi. Le due donne, in particolare, lanciarono sorrisi intriganti verso di noi e, alzando i calici, a mo' di brindisi, e fissando i loro occhi nei nostri, bevvero con sensualità. Poi, rivolgendosi ai rispettivi mariti/compagni fecero un leggero sì col capo.
Cinque minuti dopo le due donne si alzarono per andare probabilmente a rifarsi il look. Passando davanti a noi, si fermarono di scatto, si avvicinarono e fecero molti complimenti a Paula per la collana che definirono bellissima, ad Isabel per gli orecchini e, a me, per gli splendidi occhi .
A dire il vero, sembravano un pochino fintamente interessate a come eravamo vestite e si capiva che era una scusa per fare conoscenza. Si presentarono “Ciao, mi chiamo Amanda” esordì la rossa “ E lei è Beatriz” aggiunse indicando la bionda.
Poi guadando i loro uomini precisò “Quello moro è Alvaro, mio marito e l'altro un pochino brizzolato è Manuel, il compagno di Beatriz.”
Amanda, pelle chiarissima e occhi verdi straordinariamente belli, indossava un abitino corto e molto aderente che lasciava poco all'immaginazione: aveva un corpo che sprizzava sensualità da tutti i pori, un seno grande e sodo con capezzoli così turgidi che lasciavano la loro impronta sul tessuto del vestitino e lunghe gambe abbronzate con ai piedi sandali con tacco 12.
Beatriz, non le era da meno, alta, gambe lunghissime, una minigonna da capogiro che metteva in risalto un fondo schiena da urlo e con una maglietta con profonda scollatura posteriore che arrivava quasi alle natiche.
Anche noi ci presentammo, ci scambiammo sorrisi e complimenti per gli abiti e i vari ninnoli.
Poi, Amanda, disse che voleva andare a sistemarsi un po' il trucco, si alzò e insieme a Beatriz si diressero entrambe verso la toilette ma, prima di entrare, si volsero verso di noi e ci fecero un sorriso malizioso.
Isabel mi sussurrò all'orecchio, “Andiamo anche noi alla toilette?”
“ Ma non ne ho bisogno, magari più tardi” risposi e Isabel di rimando “Andiamo, senti a me, che ora comincia il bello della serata”
Anche Paula mi esortò ad andare con loro, aggiungendo “Guarda che tutti e quattro hanno in testa una gran voglia di scopare stasera ma sono Amanda e Beatriz le vere infoiate e, o amano far sesso con le donne oppure, cosa più probabile, hanno capito che noi tre abbiamo il pistolino tra le gambe e che, quindi, vogliono scopare anche con noi.”
Entrammo nella toilette, la rossa stava davanti al lungo specchio sui lavandini in fila e si stava mettendo un po' di mascara. Era veramente bella e sensuale, e la sua bellezza e la sua sensualità erano messe ancor più in risalto dalla posizione che aveva assunto: sporta un pochino in avanti verso lo specchio e con la gamba destra leggermente alzata all'indietro che le dava un'aria sbarazzina ma, nel contempo di grande sensualità.
Beatriz, a fianco ad Amanda, era intenta invece a ravvivare il fard, leggermente chinata in avanti per stare più vicino allo specchio e lievemente appoggiata sulle punte delle già alte scarpe. In quella posizione, le sue bellissime gambe sorreggevano uno fondoschiena semplicemente splendido, da mozzafiato.
Ci videro attraverso lo specchio e, girandosi verso di noi dissero, con un pizzico di allegria e di malizia “Eccole qui, le nostre nuove e bellissime amiche! Ci fa enormemente piacere che siate venute anche voi, così possiamo parlare più tranquillamente e senza dare troppo nell'occhio”
Amanda, ci chiese se volevamo unirci a loro e i rispettivi mariti per bere qualcosa e fare amicizia. “A tutti farebbe molto piacere” disse, sottolineando il “tutti” e con un sorriso che sembrò decisamente molto intrigante.
Poi, Beatriz si avvicinò a Isabel, le porse la mano mentre l'altra, la poggiò sul “Monte di Venere” mentre le sorrideva. Isabel emise un leggero sospiro di piacere e la seguì nel bagno dove Beatriz, appena dentro, chiuse subito dopo la porta.
Lo stesso fece Amanda con me e Paula, si avvicinò, appoggiò la mano aperta e con i palmi all'ingiù, tra le nostre cosce. Emise un leggero sospiro di piacere e, poi, ci condusse nell'altro bagno.
Appena entrate, si appoggiò alla porta chiusa, tese le mani verso di noi e ci fece avvicinare a lei. Sporse il capo e baciò leggermente le labbra di Paula che ricambiò immediatamente, le due bocche si unirono in un profondo bacio, poi fece lo stesso con me e, mentre mi baciava, sentii nuovamente la sua mano sul mio uccello.
Guardai Paula con un po' di meraviglia mista a piacere ma lei con lo sguardo mi disse di non preoccuparmi ed io notai che anche l'altra mano di Amanda era di nuovo appoggiata sul suo cazzo che, come il mio, era parecchio indurito ed entrambi chiaramente visibili entrambi sotto le rispettive gonne
Amanda si staccò da me, sorrise e disse “Avevo immaginato, ma anche sperato, che foste del terzo sesso. Mi piacete moltissimo ed avete entrambe un bastone ragguardevole tra le gambe. Vi andrebbe di passare quello che resta della serata e anche parte della notte a giocare con me, Beatriz, Alvaro e Manuel?
Paula, mi guardò e, poi, entrambe quasi all'unisono rispondemmo che avrebbe fatto molto piacere anche a noi, con la sottolineatura della voce su “molto” .
Avevo il cuore che andava a mille per l'eccitazione ma anche un po' di timidezza mentre l'adrenalina cresceva unitamente alla libidine fino a diventare un desiderio ossessivo e smodato di soddisfare i piaceri del sesso, ovvero la lussuria più sfrenata.
Poco dopo, uscimmo dai bagni, Beatriz era raggiante e visibilmente eccitata visto che i capezzoli erano parecchio inturgiditi, si avvicinò ad Amanda e le disse sottovoce “Isabel è una splendida trans e ha un enorme bastone di carne tra le cosce. Non vedo l'ora di godermelo con calma, ho fatto solamente un veloce assaggio e ti dico che è talmente grosso che ho avuto qualche difficoltà a prenderlo in bocca nonostante fosse ben spalancata. E a te come è andata, che ne pensi?”
Amanda le rispose “Sì, anche Paula è una splendida trans con un palo di carne ragguardevole di almeno 23/24 cm. Loredana, per adesso è una bellissima trav ma, se dovesse intraprendere il percorso per diventare trans, diventerà anche lei splendida come loro. Sono contenta di averle conosciute e talmente eccitata di farmi scopare che sono già fradicia dei miei umori”
Uscirono dalla toilette e, subito dopo, uscimmo anche noi ma mi sentivo un po' in ansia perché non mi sentivo bella come loro ed anche perché era la prima volta che partecipavo ad un'orgia.
Paula mi prese per il braccio, si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò “Stai tranquilla, sei bellissima, sexy e molto desiderabile. Vedrai che stasera ci aspetta una lunga notte di sesso, un orgia di desideri e voglie che andrà avanti per ore e tu, sarai desiderata molto, scoperai le due donne e sarai a tua volta scopata più volte ma, ti ripeto, stai tranquilla io e Isabel vigileremo su di te ma, sono sicura che ti scatenerai come ci scateneremo noi.”
Tornammo nella sala, davanti Amanda e Beatriz e, un po' più indietro noi tre.
Alvaro, nel frattempo stava parlando con un cameriere pregandolo di vedere se c'era un tavolo per tutti, come ci precisò Beatriz. Il cameriere sembrava un po' titubante, sì forse ce n'era uno in una saletta separata ma non ne era sicurissimo. Alvaro gli rispose che lui e i suoi amici gli sarebbero stati grati se fosse andato a vedere e gli allungò una banconota da 50 euro. Il cameriere andò e, subito dopo, comunicò che la saletta era libera. Alvaro, raggiante, fece ok ad Amanda che ci guardò e ci fece cenno che ci saremmo potuti tutti spostare nella saletta per stare tutti più comodi.
Così facemmo, la saletta era molto carina, con due divani grandi e comodi. Alvaro e Manuel erano già seduti ma si alzarono subito per cavalleria e con grande cordialità.
Ci sedemmo, Paula ed io vicino ad Alvaro e Beatriz, Isabel in mezzo ad Amanda e Manuel.
Erano davvero due bellissimi maschi. Alvaro, alto, prestante ed elegante, Manuel altrettanto alto, bel fisico, entrambi decisamente affascinanti. Chiacchierammo in allegria per un bel po'. I maschi erano nuovamente presi dal corteggiamento di Amanda e Beatriz ma tutti e quattro erano chiaramente interessati anche a noi.
Infatti, ad un certo punto, visto che era chiaro che tutti pensavamo a quello che desideravamo accadesse, Manuel lanciò l'idea che tutti aspettavano. “Se vi va, potremmo andare a casa mia e di Beatriz, staremo più comodi e, soprattutto più liberi. Che ne pensate?”
Alvaro e Amanda si dichiararono subito entusiasti della proposta così come noi che dicemmo che eravamo totalmente d'accordo.

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Uscimmo dal locale, entrammo nelle auto di Alvaro e di Manuel e, in poco tempo, arrivammo alla casa. Era molto bella, elegantemente arredata e le luci soffuse creavano un'atmosfera di intimità molto piacevole.
Amanda e Beatriz dissero che andavano a cambiarsi, tornarono dopo un decina di minuti, avevano indossato entrambe una chemise di raso e pizzo trasparente corte all'inguine che mettevano in risalto i bellissimi seni nudi e i corpi sinuosi e sensualissimi.
Paula disse che voleva andare in bagno a “rifarsi il trucco”, ci alzammo ed entrammo in una bellissima sala da bagno e, nell'enorme specchio nel quale ci guardammo, ci vedemmo belle come sempre: non avevamo nulla da invidiare alle due donne.
Chiesi “E adesso cosa facciamo?”
Isabel mi rispose “Adesso comincia il divertimento e credo proprio, dalle premesse, che ci divertiremo tutti davvero tanto”
Tornammo in sala, mi sedetti insieme a Isabel ai due lati di Amanda con Manuel all'estremità del divano.
Paula, invece, si mise a fianco di Alvaro e Beatriz.
“Siete davvero tutte magnifiche” esclamò Alvaro mentre, con occhi pieni di desiderio, guardava Beatriz e Paula.
Poi, si allungò verso Beatriz e cominciò a baciarla sul collo e scendendo lentamente verso i capezzoli, iniziò a leccarli e succhiarli con dolcezza mentre con la mano stringeva il seno e i capezzoli di Paula.
Beatriz, già parecchio eccitata, abbassò le mani sui pantaloni di Alvaro, glieli slacciò e, fremendo tutta, gli tirò fuori il bastone di carne dagli slip. Era davvero un signor cazzo, poi abbassò il capo e lo prese in bocca con cupidigia e, contemporaneamente, allungò la mano verso Paula tastando anche il suo. Paula, allora, si alzò, si sfilò il vestitino e si tolse il perizoma tirando fuori il suo attrezzo che si era ingrossato poderosamente. Beatriz, lasciò per un attimo di succhiare Alvaro, si girò verso Paula e, dopo averla baciata con la lingua in profondità, si accovacciò e si avventò sul suo bastone con la stessa voracità con cui aveva, fino a quel momento, succhiato quello di Alvaro.
Nel frattempo, Manuel era intento a leccare la figa e il clitoride di Amanda. Isabel si avvicinò alla donna che emetteva continui gemiti di profondo piacere, si sfilò il perizoma, tirò fuori il suo magnifico palo di carne e lo mise in mostra in modo che lei lo potesse vedere bene e restò in attesa della sua reazione. Amanda sbarrò gli occhi per un attimo di meraviglia ed esclamò raggiante “Beatriz mi aveva detto che avevi uno splendido uccello tra le gambe ma non avrei mai immaginato che fosse così lungo, largo e bello dritto come un fuso”. Lo afferrò, quindi, con la mano e lo tirò per far avvicinare Isabel e poi lo imboccò decisamente iniziando con la lingua a bagnarne la grossa cappella.
Io, non sapevo esattamente cosa fare, sentivo il mio uccello diventato duro ma ero lì ferma a guardare lo svolgimento di quanto avveniva e mi sarebbe piaciuto moltissimo entrare anch'io nel gioco.
Beatriz, come se mi avesse letto nel pensiero, lasciando i due cazzi che stava succhiando con passione, si alzò e disse “Adesso andiamo nella "Sala dei Giochi" dove staremo tutti più comodi che qui sui divani!”
In fila indiana la seguimmo, scendemmo una serie di gradini e arrivammo nella “Sala dei Giochi” che altro non era che un salone con al centro un grande letto e attrezzato con una gran quantità di toys. Abbondavano falli di tutte le specie e misure, due strap on con falli di grandi e grandissime dimensioni, moltissimi preservativi a portata di mano, un paio di bottigliette di gel e oli lubrificanti, pinzette per capezzoli, lunghi falli per doppie penetrazioni anali e vaginali, manette di vario tipo, legacci per polsi e caviglie e una croce di sant'Andrea in legno con legacci e anelli per le mani e i piedi.
Amanda fece stendere di schiena Manuel sul letto, gli lubrificò, con la bocca e la lingua, il cazzo poi gli salì sopra e lo fece scomparire in un attimo nella sua figa. Iniziò, subito, a salire e scendere sempre più velocemente. Gemiti di piacere si udivano sempre più forti mentre il suo bellissimo viso andava trasformandosi in una maschera di piacere assoluto. Con voce roca per la libidine e la lussuria che aumentavano sempre di più si girò verso di me e disse ansimante “ Presto, metti un preservativo, lubrificalo bene e inculami.”
Era finalmente arrivata la mia occasione, feci come mi aveva detto, lubrificai la cappella e l'intera asta con il gel, l'appoggiai all'ingresso del roseo forellino ed entrai con decisione. Una specie di rantolo animalesco risuonò nel salone. Io affondai, ancora più duramente, passando dal retto a fin dentro le viscere mentre Manuel, da sotto affondava, il suo nella figa. Trovammo il ritmo giusto per scoparla in un perfetto amplesso, ed entrambi sentivamo la presenza del cazzo dell'uno e dell'altra attraverso la membrana che separava l'intestino dalla vagina.
Con voce ancora più roca, Amanda disse che voleva essere scopata da entrambi, prima in figa e poi nel culo. Si girò dando le spalle a Manuel e si calò interamente sul bastone di carne, poi, allargò le gambe, io le presi con le mani, le tenni ferme ed entrai nella sua vagina con tutta l'energia che avevo. Avvertii chiaramente che il mio cazzo, duro come era diventato, strisciava su quello di Manuel che, al contatto, entrò ancora più in profondità nella figa di Amanda. Un fremito percorse tutto il corpo della troia, sembrava che non capisse più niente sotto l'impeto dei due cazzi che entravano e uscivano in perfetta sincronia.
Iniziò, prima a mugolare sommessamente, poi a gemere e, poco dopo ad emettere un continuato grido ansimante di crescente piacere.
“Siiiiiiiii, forza scopatemi... con più forza, cazzo! .....li voglio sentire tutti e due ...che meraviglia...ahhhh...sono la vostra troia....sono una cagna in calore...non riesco più a trattenermi...ahhhh....godo...goodooooo!” e mentre lo gridava iniziò a bagnarsi.
Mi staccai da lei immediatamente perché era del tutto evidente che stava per squirtare ed infatti, arrivarono lunghissimi spruzzi di latte di figa che inondarono una parte del letto e il pavimento.
Rientrai nella sua bagnatissima figa con la facilità con cui un coltello entra nell'acqua. Manuel, che non aveva fatto in tempo ad uscire, era completamente bagnato dalle palle fin quasi alle ginocchia ma Amanda riprese con più foga a dimenarsi sotto i colpi che le davamo con velocità crescente. Sembrava un ossessa, le sue tette ripresero a rimbalzare in sincronia con gli affondi che le infliggevamo mentre continuava a piegare la testa all'indietro gridando al soffitto tutta la lussuria, che l'aveva invasa, a tal punto che afferrò il bastone di Paula che, in quel momento le era davanti e iniziò a succhiarlo forsennatamente, poi chiese ad Isabel “Adesso che Loredana mi ha ben aperto il culo, voglio sentire il tuo entrarmi con tutti i suoi 23 cm. Isabel prese il mio posto, salì con i piedi sul letto, si calò velocemente ed entrò, con un colpo di reni, nel culo della donna
Amanda gridò tutto il dolore che sentì salire dall'ano, poi dal retto e, infine, dalla pancia ma incitò lo stesso Isabel a continuare “Dai cavalla, hai un cazzo straordinario, scopami e non fermarti. Mi stai facendo....ahhhhh...im...pa...zzi...re. Ahhh, è bellissimo sentirti tu....tta....dentro....sono la tua troia rottinculo....ahhh.....continua, continua.....forza...cazzo!”
Nel frattempo, Alvaro, mentre scopava con foga Beatriz, incitava continuamente sua moglie e godeva del suo godimento, eccitato alla massima potenza al sentire la moglie urlare di piacere e nel vedere Isabel che, da sopra in piedi sul letto, l'aveva sfondato di parecchio col suo enorme palo di carne che entrava e usciva per poi affondare di nuovo fino ai testicoli mentre Manuel continuava da sotto a scoparla impetuosamente.
La stessa cosa accadeva a Manuel alla vista di Beatriz scopata forsennatamente da Alvaro che la teneva stretta per i fianchi e le infliggeva ripetuti e velocissimi affondi nella figa fino a farle urlare tutta la lussuria e il piacere che la stavano invadendo.
Amanda, sentendo la grida di Beatriz, uscì da entrambi i cazzi che l'avevano scopato fino a quel momento, si alzò, poi si girò e si sedette rapidamente sul bastone di Manuel facendolo sparire totalmente, anche lei, nel suo culo. Si abbassava e si alzava sempre più velocemente per sentire appieno il bastone che la squassava e, quando si riabbassava, dava una forte spinta per farlo entrare ancora più in profondità, una vera vacca troia scatenata che urlava, ansimante, tutta la sua immensa voglia di sesso con fortissimi mugolii di piacere che emetteva senza sosta.
Poi, ad un certo punto, chiese a Paula di entrarle in figa. Paula non se lo fece ripetere due volte, puntò l'enorme cappella all'ingresso della vagina ed entrò con una forza tale che Beatriz fu spinta di una decina di centimetri più indietro sotto i colpi che si facevano sempre più veloci. Afferrò il mio uccello con tutt'e due le mani, lo fece sparire in un attimo nella sua vorace bocca che poi spalancò per consentirmi di arrivarle fino alla gola.
Era un crescendo di gemiti emessi da tutti i partecipanti, ognuno godeva nel dare piacere e ricevere altrettanto piacere. Amanda e Beatriz, ad un certo punto si staccarono velocemente dai cazzi e squirtarono una quantità impressionante di squirting, sembravano getti di acqua usciti da una canna di gomma la cui punta era schiacciata tra le dita di una mano, due fontane che, per un attimo, sembrarono non avere fine. Si alzarono, infine, e si accovacciarono schiena contro schiena e iniziarono a succhiare avidamente i cinque cazzi, uno in bocca e uno tra le mani che succhiavano a turno in continuazione. La prima a sborrare nella bocca di Beatriz fui io, il primo fiotto colpì in pieno il suo viso ma gli altri quattro fiotti finirono direttamente nella sua bocca aperta e sulla lingua. il secondo a sborrare fu Alvaro che centrò in pieno la bocca di Amanda scaricandole dentro una gran quantità di sborra che lei avidamente ingoiò così come aveva fatto poco prima con me, contemporaneamente anche Manuel sborrò più fiotti di seme mentre le due cagne facevano a gara a chi ne prendesse di più. L'ultima a sborrare fu Paula, che emise un susseguirsi di fiotti che avidamente le due troie si divisero, stavolta, equamente e, dopo i primi due fiotti che diligentemente ingoiarono, gli altri due li tennero in bocca scambiandosi il dolce nettare con un bacio appassionato.
Poi, ripresero ad uno ad uno i cinque cazzi, li succhiarono fino a quando non uscì più alcuna goccia e passarono, subito dopo, a leccare l'una all'altra tutta la sborra che era sui loro visi e sulle labbra.
Tempo dieci minuti e Amanda, si alzò e tornò poco dopo con uno dei due strap on che erano a portata di mano. Era nero e grosso come un cazzo di un black, lo indossò allacciandolo in vita, lo coprì con un preservativo che, però, non arrivava fino alla base. Poi, si avvicinò a me e, accarezzandomi le natiche disse “Hai uno splendido culo, mi piacerebbe tantissimo scoparti. Ti va di prenderlo?”
Non ne avevo mai preso di quelle dimensioni, gli unici due cazzi di grosse di dimensioni erano stati quelli di Isabel, quando mi aveva aperto totalmente la prima volta e quello di Paula il giorno in cui era arrivata. Ero un po' preoccupata ma la solita vocina mi disse, ancora una volta “Prova, devi provare tutto nella vita, soprattutto adesso che hai scoperto il sesso nella tua nuova identità sessuale e che non puoi più farne a meno.”
“Va bene” risposi allora ad Amanda “Ma ti prego, fai piano perché quel fallo di silicone è davvero troppo grosso per me. Quando sarai entrata tutta, lasciami solo qualche secondo per abituarmi e, ti dirò io, quando potrai scoparmi più velocemente”
Amanda, prese, quindi il lubrificante, me lo sparse in abbondanza attorno al mio buchetto con le dita, poi, me ne infilò un gran quantità fin dove arrivavano le tre dita che usò con maestria e, infine, si pose dietro di me. Sentii la grossa cappella appoggiarsi davanti al buco, la sentii entrare e avvertii che il mio ano stava cedendo sotto la spinta di Amanda. Poi, all'improvviso lo sentii entrare tutto centimetro per centimetro mentre si faceva spazio nel mio intestino aprendo tutto quello che ancora non era stato aperto dai pur notevoli cazzi di Isabel e di Paula e che mi avevano rotto definitivamente tutti i tratti tra l'ano e le mie viscere. Affondai la mia bocca nel cuscino per attutire l'urlo che stava partendo dalla mia gola e strinsi forte il lenzuolo. Amanda, come d'accordo, si fermò per qualche istante per farmi abituare a quella enorme presenza nelle mie viscere. Poi le dissi, di scoparmi più velocemente. Lo sentii fin dentro la pancia e poi tornare indietro fino all'ano per poi rientrare con veemenza nuovamente e profondamente. Per darmi un po' di sollievo ma, soprattutto, per farmi distrarre da quel dolore immenso, ma che mi stava anche facendo godere molto, Manuel si pose davanti a me, io aprii la bocca, lui me lo infilò totalmente dentro e iniziò a scoparmi la gola. Paula, vista la vigorosa inculata che mi stava facendo Amanda anche con un po' di sadismo, le si mise dietro e, senza aspettare neanche un secondo, le infilò tutti i suoi 23 cm nel profondo delle viscere.
Amanda, ebbe un sobbalzo, ma da grandissima troia qual era, emise un fortissimo gemito di goduria e la esortò a scoparla senza alcun ritegno.
Beatriz, eccitata da quella scena, si allacciò l'altro strap on, si avvicinò ad Isabel, le chiese di mettersi a pecora e la violò con tutta la forza che aveva. L'ano si aprì a dismisura sotto la spinta della enorme cappella del fallo di silicone di oltre 25 cm di lunghezza. Isabel ebbe un fremito, neanche i cazzi di Carlos e Pedro raggiungevano quella misura ma resistette mentre Beatriz con velocità sempre crescente la scopava senza pietà. Nemmeno il cazzo che Alvaro le aveva messo a disposizione e che lei aveva ingoiato immediatamente fino in gola, le attutiva il dolore che sentiva fin dentro la pancia.
Fu una vera e propria orgia di sesso sfrenato, nessuno delle due coppie si risparmiava anzi il ritmo e la forza aumentavano in un crescendo vorticoso di eccitazione complessiva. Anch'io cominciai a provare piacere, sentirlo scorrere tutto dentro di me fece scatenare un fiume di lussuria che mia avvolse completamente. Sborrai due volte di seguito e, ad ogni affondo, ulteriore sborra usciva dal mio uccello. Ma anche Amanda iniziò ad urlare sotto i colpi di Paula che, instancabilmente, la scopò per oltre mezz'ora mentre a terra, tra i piedi della donna, si formavano larghe chiazze di umori vaginali.
Dall'altra parte del letto, Isabel aveva già cominciato a sborrare ripetutamente mentre incitava Beatriz a continuare sempre più in fretta e sempre più in profondità.
Nella stanza, risuonarono per tutto il tempo i gemiti, le urla e i rumori di bagnato e degli incitamenti che ognuno dava agli altri. Alla fine, Alvaro sborrò nella mia gola una quantità esorbitante di seme, senza mai togliermelo dalla bocca. Ad ogni schizzo che arrivava, immediatamente ingoiavo tutto giusto in tempo per ingoiare anche quello successivo. Ne ricevetti, credo, almeno sei e, quando, non ne sentii più arrivare e avvertii che il cazzo si stava afflosciando nella mia bocca iniziai a succhiarlo come se fosse un biberon, poi, lo presi con la mano, era totalmente scappellato e lo ripulii di tutto il seme che emise un attimo dopo averlo fatto uscire. Ad Isabel andò allo stesso modo, Manuel scaricò ripetuti fiotti nella sua bocca mentre Beatriz, eccitata ancora di più continuava a scoparla con forza. Infine Paula non poté più trattenersi e sborrò una quantità incredibile nel culo di Amanda, senza mai farlo uscire, mentre lei spingeva fortemente indietro le sue natiche per gustarne appieno ogni goccia. Io, Isabel e Paula cademmo sul letto esauste ma Amanda e Beatriz, non ancora totalmente soddisfatte, si misero a leccarsi la figa a vicenda fino a quando, urlando tutta la loro libidine, non scaricarono, l'una nella bocca dell'altra, tutta la loro “sborra”.
Restammo tutti, per qualche minuto, ad ansimare e le due coppie furono d'accordo nel dire che, quella era stata la più bella scopata che avessero mai fatto e che era stata l'orgia più lunga e di sesso più spinto a cui avessero mai partecipato.
Alle due di notte, dopo, aver fatto tutti la doccia e rivestitici degli indumenti, Alvaro si offrì di accompagnarci al Villaggio, salutammo allora gli altri tre che ci ringraziarono per la splendida serata ed espressero il desiderio di giocare ancora con noi venendoci a trovare a Barcellona magari facendo anche una gangbang con Pedro e Carlos e, qualche altra amica trans.
Quando arrivammo al Villaggio, eravamo esauste. Andammo a dormire perché nel pomeriggio saremmo partite per Barcellona e dovevamo ancora preparare i bagagli ma, questa, è ancora un'altra storia....



P.S.

Care lettrici e cari lettori, siamo arrivati alla fine della storia di Lorenzo/Loredana e della sua bellissima vacanza al mare con ...sorpresa. Chissà, magari più avanti nel tempo, potremmo nuovamente incontrarlo/la in nuove avventure e in altri posti.
Spero che anche quest'ultimo racconto vi piaccia e che possa ricevere la stessa accoglienza che hanno già ricevuto quelli che lo hanno preceduto e sarei davvero molto contenta di poter leggere i vostri commenti.
Grazie.


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