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39 - L’orgia nella cascina della contadinotta


di Membro VIP di Annunci69.it stinf
27.04.2022    |    16.374    |    19 9.9
"_ “Ma adesso che ho provato cosa vuol dire prendere un cazzo che merita, quando lui mi scopa non sento niente”..."
CAPITOLO 39

Il sabato sono tornata al mercato nel primo pomeriggio, Giulio e Sandra avevano appena finito di caricare il loro furgone della poca merce rimasta e appena lui mi ha vista è subito venuto verso di me e mi ha presa in disparte.
_ “Hai organizzato per domani?” mi ha chiesto Giulio.
_ “Devi avere un po’ di pazienza non è facile trovare gente sicura e sana da portarsi a letto”.
_ “Peccato ci speravo proprio”.
_ “Quante persone vuoi che ci siano oltre a noi tre e Nicola, da quanti uomini vuoi far scopare tua moglie” lui è rimasto zitto e poi ha guardato la moglie.
_ “Ce la fai a trovarne altri due?”.
_ “Ci provo, ma mercoledì Sandra si ferma da me”.
_ “Va bene ma domenica prossima facciamo questa benedetta orgia”.

Il mercoledì Sandra è venuta da me, abbiamo mangiato e poi ha voluto subito andare a letto, ci siamo fatte un bel 69 leccandoci divinamente bene infilando le dita nei nostri orifizi ed abbiamo goduto tantissimo. Ci siamo poi messe a parlare di cosa avremmo fatto la domenica io volevo sapere le sue intenzioni, volevo capire fino a che punto voleva arrivare.
_ “Te li vuoi fare tutti e tre?”.
_ “Oh sì voglio che mi scopino e inculino tutti e tre, voglio vedere Giulio sbavare e rodersi dalla gelosia”.

Sono rimasta un po’ sorpresa da questa sua voglia e determinazione, non sembrava più la ragazza timida che avevo conosciuto qualche tempo fa, adesso gli piaceva essere stuprata e sodomizzata da diversi uomini con dei bei cazzi, sapendo che in culo avrebbe sentito dolore.
_ “Allora te li fai tutti tu, io niente”.
_ “Ho visto che sono molto resistenti ce n’è anche per te, ma la prima tornata di sperma deve essere tutta per me se non ti dispiace”.
_ “No non mi dispiace, ti avevo già detto che ci deve essere una sola donna al centro dell’attenzione, se ce ne sono due diventa dispersivo”.

Non mi dispiaceva essere fuori dai giochi io avevo già avuto esperienze con più uomini, il culmine era stato con otto, e se Sandra voleva essere distrutta penso che domenica sarebbe stata accontentata. Gli ho chiesto se voleva uscire ma Sandra voleva ritornare a letto con me, voleva che ci coccolassimo, allora ho tirato fuori un vecchio strap-on comprato ad Amsterdam quando stavo con Carmen, era in pratica una mutanda in soffice finta pelle con dentro un bel cazzo che una volta indossata entrava in figa e davanti gli si potevano agganciare diversi tipi di falli, noi ne avevamo comprato uno lungo con una discreta circonferenza e uno doppio per la doppia penetrazione. Ho indossato le mutande e mi sono infilata il cazzo nella figa bagnata, ho stretto le cinghie, poi ho preso i cazzi da agganciare e li ho fatti vedere a Sandra perché scegliesse.
_ “Oh voglio quello lungo”.

Ne aveva abbastanza di robetta piccola adesso per lei i cazzi dovevano essere grossi, si è coricata sulla sponda del letto alla pecorina, io ho preso la crema di cocco ed ho unto il fallo, Sandra si è aperta le natiche e io l’ho penetrata in figa e mi sono messa a scoparla, il cazzo era lungo e non entrava tutto, a ogni affondo dentro di lei il cazzo che avevo dentro io sbatteva contro il mio utero, godeva lei e godevo io. Mi piaceva vedere il lungo fallo che entrava nella figa, erano deliziose quelle morbide natiche cha a ogni mio affondo tremolavano, anche il cazzo che era in me mi dava tanto piacere e mi faceva godere, e più godevo più la scopavo brutalmente. Poi lentamente ho raggiunto l’orgasmo diventando ancora più brutale, poi anche Sandra ha raggiunto l’orgasmo urlando.

Sono ancora rimasta dentro di lei mentre tutte e due avevamo gli ultimi sussulti di piacere, poi ho preso la crema e ne ho messa in abbondanza sullo sfintere, ho sfilato il cazzo dalla figa e l’ho sfegato sullo sfintere che per il piacere si contraeva e si dilatava, Sandra con le mani si teneva aperte le natiche e io sono entrata dentro il suo ano e senza fermarmi, l’ho penetrata più che potevo sentendo con il cazzo che era dentro di me un intenso piacere. Penso che la penetrazione per Sandra sia stata anche un po’ dolorosa, ma non me lo ha fatto capire era lì prona sul letto che continuava ad ansimare e sussultare tenendo le natiche ben aperte, non sono stata molto delicata e l’ho inculata pensando più al mio piacere che al suo. Si è poi passata una mano tra le gambe raggiungendo il clitoride e si è messa a masturbarsi, io godevo e godeva anche lei e dopo un paio di minuti abbiamo raggiunto tutte e due un favoloso orgasmo.

Dopo una breve sosta, mentre lei si teneva nuovamente le natiche aperte, ho sfilato il cazzo dal suo ano, e quando è uscito lo sfintere è rimasto bello dilatato, l’ho accarezzato e poi ho infilato tre dita dentro, Sandra ha sussultato ed ha tolto le mani dalle natiche che si sono richiuse attorno alla mia mano, ma le mie dita erano sempre nel suo ano, ho sentito lo sfintere contrarsi più volte, poi a malincuore le ho sfilate, lei si è girata verso di me e mi ha abbracciata e baciata con passione.
_ “Grazie mi hai proprio fatta godere tanto”.
_ “Bene sono contenta, adesso però voglio ancora farti provare un’altra cosa, vieni in bagno con me”.

Volevo fargli la pipì addosso, ero curiosa delle sue reazioni, l’ho fatta sdraiare nella vasca da bagno e sono andata in piedi sui bordi, Sandra ha subito capito quello che volevo fare e mi guardava con interesse, mi sono chinata ed ho lasciato uscire un gettito di pipì che l’ha raggiunta sulle grosse mammelle, lei se le è accarezzate e si è pizzicata i capezzoli. Mi sono messa una mano sul pube per dirigere meglio il gettito, poi ne ho fatta un po’ che l’ha raggiunta sul collo, poi con la mano ho diretto la pipì sulla sua bocca. Subito l’ha tenuta chiusa ma poi l’ha aperta e infine si è messa a berla mentre io mi sono scaricata tutta.

Mi sono poi coricata io nella vasca, Sandra è salita sui bordi e si è aperta le labbra della figa mentre io mi sono inarcata e con la bocca sono andata ad alcuni centimetri dall’uretra e ho aperto la bocca, lei si è messa a fare pipì, io un po’ me la giravo in bocca e un po’ la bevevo, infine chiudendo gli occhi con la lingua gli ho leccato la figa fino a che lei non l’ha fatta tutta. Sandra è poi venuta nella vasca sopra di me e ci siamo leccate e baciate a lungo, poi ci siamo lavate.

Non ci siamo rivestite siamo rimaste nude ed abbiamo cenato, ci siamo rilassate sul divano bevendo in abbondanza liquori e chiacchierando.
_ “Ti fa male il culo?”.
_ “Sì mi brucia un po’ il cazzo era molto lungo e tu me lo facevi scorrere tutto dentro”.
_ “Come farai domenica quando ti inculeranno tutti e tre”.
_ “Non lo so, ma ho scoperto che più ho male al culo, più godo, anche tu prima mi hai fatto male, e quando mi sono venute le lacrime agli occhi per il dolore ho goduto veramente tanto ed ho raggiunto l’orgasmo”.

Alle 22 siamo tornate a letto, Sandra ha voluto indossare il cazzo, dopo averla aiutata io mi sono coricata di schiena sul letto a gambe aperte, lei si è inginocchiata e mi ha leccato a lungo la figa, e quando ha visto che la lingua mi faceva sussultare di piacere, mi ha fatto alzare le gambe appoggiandole sulle sue spalle e mi ha penetrata, mi ha spinto il cazzo tutto dentro senza tanti complimenti e poi mi ha scopata, era tutta piegata su di me e le sue mammelle dondolavano, i suoi capezzoli sfioravano i miei, l’eccitazione è aumentata e in breve abbiamo raggiunto l’orgasmo, prima io e poi lei che comunque non si è fermata ed ha continuato a scoparmi. Io ho continuato a godere con uno dei miei multi orgasmi urlando finché anche lei ha nuovamente goduto e si è accasciata su di me.

Siamo state a lungo coricate una sull’altra, io ho avuto le contrazioni dei muscoli della vagina per diversi minuti e anche lei ansimava sopra di me, appena i nostri respiri sono tornati alla normalità Sandra ha incollato le labbra sulle mie e ci siamo date un lungo bacio molto bagnato. Ci siamo poi coricate abbracciate ed abbiamo dormito.

Il sabato ci siamo riviste al mercato ed abbiamo confermato l’appuntamento per l’indomani. Giulio mi aveva chiesto di arrivare per le 10 così poteva fare amicizia e parlare con i singoli. Il giorno dopo mi sono trovata con Nicola, Renzo e Mario alle 9,30 nei pressi del bar e poi con la macchina di Nicola ci siamo avviati, durante il tragitto ho parlato sempre io, ho spiegato bene come dovevano comportarsi e la sequenza delle scopate e inculate, di come Sandra voleva far ingelosire il marito e quindi loro dovevano essere teneri e coccolarla. Poi ho spiegato che solo alla fine dovevano essere violenti perché a Sandra piace anche il dolore, ma non dovevano esagerare, e se erano bravi e andava tutto bene sicuramente sarebbero stati nuovamente invitati, e di non ascoltare le richieste che sicuramente il marito avrebbe fatto a loro, perché a decidere se rivederli o meno lo decideva Sandra.

Arrivati puntuali alle 10 alla cascina, e dopo le finte presentazioni con Sandra dei due nuovi Giulio si è eclissato con gli uomini tra le serre mentre io sono andata con Sandra ad aiutarla in cucina, si vedeva che era nervosa, io l’ho abbracciata e baciata.
_ “Sei turbata? Hai paura?”.
_ “Non ho paura di farmene tre, ma Giulio ne tira sempre fuori una nuova, vuole assumere una persona che ci aiuti in campagna”.
_ “Va bene così tu sei più libera non sei contenta?”.
_ “Vuole assumere un uomo di colore con un cazzo grosso così quando lavoriamo e a lui viene voglia mi fa scopare”.
_ “Avrà la sindrome del cazzo piccolo”.
_ “Cosa devo fare”.
_ “Non ho mai avuto esperienza con ragazzi di colore forse perché ho paura delle malattie e poi non mi piacciono, ma se vuoi un consiglio dopo oggi trova delle scuse e cambia registro, Giulio prima o poi per il suo piacere ti porta a battere i marciapiedi”.
_ “Ma adesso che ho provato cosa vuol dire prendere un cazzo che merita, quando lui mi scopa non sento niente”.
_ “Non è vero si sentono anche i cazzi piccoli, non c’è bisogno di essere sfondate per godere, adesso non pensarci e oggi cerca di divertirti più che puoi”.

Aveva preparato un sacco di cose da mangiare e il pranzo è finito alle 14, ci siamo poi trasferiti in salotto e io e Sandra ci siamo spogliate e ci siamo slinguacciate un po’ dappertutto, poi ci siamo coricate sul soffice tappeto e ci siamo fatte un bel 69 godendo tantissimo. Quando abbiamo finito abbiamo visto che gli uomini erano tutti nudi e con il cazzo in tiro, io mi sono seduta sul divano vicino a Giulio e gli altri tre uomini si sono alzati a hanno circondato Sandra. Anche Giulio aveva il cazzo duro, mi sono avvicinata a lui e glie lo preso in mano, ma era talmente intento a guardare la moglie che non mi ha degnata di uno sguardo.

Mario ha fatto mettere Sandra vicino ad una poltrona con un piede appoggiato sopra poi standogli di fianco l’ha baciata lungamente sulla bocca e sul collo infilandogli la lingua in un orecchio, mentre Nicola si è inginocchiato dietro e si è messo a leccargli lo sfintere, Renzo davanti gli leccava il clitoride, Sandra si è abbandonata tra le loro braccia iniziando a godere e ansimare, mentre accarezzava il cazzo di Mario, e dopo un po’ ha raggiunto l’orgasmo.

Renzo si è poi seduto sulla poltrona e Sandra si è inginocchiata tra le sue gambe prendendo il grosso cazzo in bocca, Nicola gli è andato dietro e l’ha presa alla pecorina, dopo poco Sandra tra gli urli di piacere ha raggiunto l’orgasmo.
_ “Sfondatemi fatemi godere, ho tanta voglia di cazzo”.
Nicola ha continuato a scoparla mentre lei continuava a godere a ripetizione e ad incitarlo, la scopata è stata lunga poi con un paio di colpi veramente forti è partito e gli ha riempito la vagina di sperma, è rimasto un po’ dentro di lei mentre lo sperma colava lungo una coscia e poi si è tolto.

Io e Giulio eravamo seduti in modo strategico e vedevamo bene i cazzi che entravano dentro a Sandra e quando Nicola è uscito la vagina non si è chiusa subito ed è uscito il resto dello sperma che è colato lungo le sue cosce. Ha preso subito il suo posto Mario entrandogli dentro più che poteva con il suo enorme cazzo a cono, mentre lei sporgeva il bacino per prenderlo meglio.
_ “Come sei grosso, infilamelo di più, squartami” penso che quelle fresi fossero anche dette per far ingelosire il marito.
Mario è durato molto mentre lei continuava a godere urlando e dimenandosi, io e Giulio vedevamo molto bene il cazzo che entrava ed usciva dalla vagina, infine anche lui con gli ultimi affondi micidiali gli è partito in figa, e quando Mario si è tolto un altro fiotto di sperma è colato sul tappeto e lungo le cosce di Sandra. Giulio ha cercato di alzarsi per andare a scopare la moglie ma io l’ho trattenuto. Nicola si è seduto in poltrona e Sandra ha preso il cazzo in mano leccandolo come un cono gelato, poi lui aiutandosi con le mani ha alzato le gambe più che poteva e lei con la lingua è andata a leccargli lo sfintere, gli sputava sopra e poi con la lingua leccava, Giulio vicino a me aveva gli occhi fuori dalle orbite, il bidet è durato alcuni minuti poi Nicola ha abbassato le gambe, ha preso Sandra per i capelli e gli ha infilato il cazzo in gola più che poteva. Renzo è andato dietro di lei e ha infilato il grosso cazzo nella figa gocciolante di sperma.

Ero molto eccitata e mi piaceva guardare, e per trattenere Giulio ho allargato le gambe e l’ho fatto spostare, lui si è seduto davanti a me, l’ho abbracciato e con la mano ho ripreso il cazzo, mentre con l’altra gli torturavo un capezzolo, lui si è appoggiato con la schiena sulle mie tette ed ha continuato a guardare la moglie che godeva mentre Renzo la scopava, anche lui è durato molto mentre Sandra si dimenava e mandava urli di piacere e incitamenti a sfondarla, quando anche Renzo ha eiaculato dentro di lei era distrutta, riusciva a reggersi sulle ginocchia perché era tutta appoggiata sulle gambe di Nicola.

Stentavo a trattenere Giulio tra le mie gambe, voleva anche lui scopare la moglie, Mario ha preso tra le braccia Sandra, l’ha aiutata ad alzarsi e poi l’ha baciata sulla bocca, lei si è attaccata alle sue labbra come una ventosa, si sono avvicinati a noi, lei si è girata verso il marito ed ha allargato le gambe, Giulio gli ha toccato la figa ritirando poi le mano piena di sperma.
_ “L’abbiamo riempita bene? Adesso le riempiamo il culo” ha asserito Nicola.

Mario si è coricato a terra, il suo cazzo a cono svettava verso l’alto bello rigido, Sandra gli è andata sopra infilandosi il cazzo dentro più che poteva e poi si è coricata su di lui, Nicola le è andato dietro, ha strusciato un po’ la cappella sullo sfintere, Sandra si è girata leggermente rivolgendo lo sguardo verso il marito e poi verso Nicola.
_ “Cosa aspetti a mettermelo nel culo”.
Nicola non aspettava altro, si è chinato dietro di lei, ha premuto la cappella sullo sfintere e nonostante il grosso cazzo che Sandra aveva in figa è entrato nel suo ano fermandosi solo quando è stato tutto dentro, lei non è riuscita a trattenere un urlo di dolore, mentre Mario rimaneva fermo sotto di lei e la tratteneva schiacciata sul suo cazzo. Nicola l’ha inculata stando abbastanza sollevato in modo che Giulio potesse vedere bene la doppia penetrazione, mentre io continuavo a menargli il cazzo.
_ “Vedi come te la sfondano e riempiono di sperma”.
_ “Vorrei metterglielo io in culo” mi ha risposto Giulio.
_ “Guarda quando Nicola esce dal culo come il buco rimane largo, adesso per colpa tua è proprio sfondata”, mentre gli sussurravo all’orecchio quelle frasi lui ha eiaculato, e io ho continuato a menargli il cazzo con la mano imbrattata di sperma.

Sandra continuava a urlare di piacere e forse anche un po’ di dolore visto gli affondi di Nicola, infine lui si è fermato tutto dentro ed è partito nel suo culo, i tre sono stati fermi un bel po’ ansimanti, poi la voce di Sandra si è fatta sentire nel silenzio della stanza.
_ “Ancora, ne voglio ancora”.
Si sono alzati e Mario si è seduto in poltrona e si è rivolto a Sandra.
_ “Vieni a sederti qui sopra”.
Messo così si vedeva il cazzo in tutta la sua grossezza, io ci avrei pensato due volte ad andare a sedermi sopra, ma Sandra è andata a cavallo delle sue gambe girandogli la schiena e guardando negli occhi il marito, si è allargata le natiche ed ha iniziato a farlo entrare, Nicola e Renzo si sono avvicinati aiutandola a sistemarsi, mentre io e Giulio guardavamo quello spaventoso cuneo sparire tutto nel suo intestino, quando è stato tutto dentro Sandra aveva gli occhi lucidi, senz’altro gli faceva male.

_ “Vieni Giulio vieni a scoparmi”.
Lui si è alzato ed è corso tra le sue gambe, lei si è coricata di più su Mario e Giulio l’ha penetrata e si è messo a scoparla come un forsennato.
_ “Lo senti come ho il culo pieno? Ti piace?”.
Giulio non rispondeva e continuava a scoparla, essendo venuto da poco è durato molto, la scopava e la guardava negli occhi mentre lei gli sorrideva, alla fine anche lui gli ha sborrato in figa restando a lungo dentro di lei baciandola sulla bocca e sul volto.

Appena Giulio si è tolto Renzo ha preso il suo posto, è stato tremendo l’ha scopata con forza comprimendola sul cazzo di Mario mentre lei riprendeva ad urlare dal dolore e dal piacere, non immaginavo quanto potesse godere, il cazzo in culo doveva fargli veramente male, lei era seduta sopra e il cazzo era tutto dentro, poi anche Renzo è partito e quando si è tolto dalla figa è colato fuori lo sperma ed è finito sul tappeto che era già macchiato in diversi punti.

Con un sospiro di sollievo Sandra si è alzata con l’aiuto di Nicola, ma non aveva fatto i conti con Mario che l’ha fatta inginocchiare davanti al marito, Sandra mi ha guardata poi ha preso in bocca il cazzo di Giulio.
_ “Tienigli le chiappe aperte” ho detto a Giulio.
Lui ha obbedito aprendo le morbide natiche della moglie, si vedeva lo sfintere slabbrato e dilatato, Mario ha puntato il cazzo e brutalmente è entrato dento all’ano più che poteva, Sandra ha mandato un urlo di dolore, aveva le lacrime agli occhi, mentre Mario continuava a incularla, poi lei ha girato le testa verso di lui.
_ “Sfondami, mi fai godere… spingi di più”.

Noi eravamo tutti lì attorno a guardare la scena, Giulio che continuava a tenere larghe le natiche della moglie, i suoi occhi fissavano il cazzo di Mario che affondava e usciva in quel culo di burro entrando proprio tutto dentro, la scena è andata avanti diversi minuti. Io nel frattempo avevo visto che Nicola aveva nuovamente il cazzo duro, l’ho fatto sedere sull’altra poltrona e mi sono seduta su di lui infilandomi il cazzo in culo e mentre guardavo Sandra mi sono fatta un ditalino e ho raggiunto l’orgasmo. Poi Mario è partito e Sandra è crollata a terra distrutta, mentre Giulio continuava a guardarla allibito. Mi sono sfilata il cazzo che avevo in culo e sono andata a cavalcioni di Sandra, mi sono allargata bene le labbra della figa e gli ho pisciato addosso, prima tra le sue gambe e poi dirigendo il getto sulla pancia, sulle tette e infine sulla bocca che lei ha allargato per bere la mia pipì.

Anche gli uomini uno per uno sono andati su di lei e l’hanno inondata di pipì su tutto il corpo, ma specialmente in bocca, e lei ne ha bevuta molta, mentre Giulio era seduto in poltrona impietrito. Ho poi aiutato Sandra ad alzarsi e l’ho accompagnata in bagno, lì si è fatta una lunga doccia e poi io gli ho passato una crema sullo sfintere.
_ “Sei soddisfatta o ne vuoi ancora di cazzo”.
_ “Per oggi basta, ma tu non hai fatto niente”.
_ “Non preoccuparti, avevo la figa che colava solo a guardarti, e poi mentre ti inculava Mario l’ho preso anche io nel culo e mentre ti guardavo mi sono fatta un bel ditalino”.
_ “Stasera resti a dormire con me, non voglio andare a letto con Giulio, giochiamo noi due”.

Siamo tornate sotto che erano le 21 abbiamo mangiato gli avanzi del mezzogiorno, mentre Sandra serviva a tavola si strusciava e baciava i tre uomini ignorando il marito. Poi Nicola, Renzo e Mario se ne sono andati e siamo rimasti solo noi tre.
_ “Sei soddisfatto” ha chiesto Sandra a Giulio.
_ “Mi pare che tu abbia esagerato”.
_ “Non era quello che volevi, ma d’ora in avanti solo più donne, e il nero che vuoi assumere te lo puoi scordare, non dimenticarti che la cascina è di mio padre, quindi qui non si assume nessuno”.
E’ calato il silenzio, lui non ha più risposto, allora sono intervenuta io rivolgendomi a Giulio.
_ “A voler fare queste cose alla fine portano delle complicazioni, io ti avevo chiesto se eri sicuro e tu hai detto di sì, Sandra ti ha accontentato ma a te non bastava mai e volevi quello che è successo oggi. Volevi che dei grossi cazzi la sfondassero, tu hai un cazzo nella normalità e non puoi competere con quei tre, quindi se Sandra ti dice basta è meglio che tu faccia come vuole lei, perché poi i cazzi se li cerca da sola”.

Sandra mi ha presa per mano e siamo andate a letto, ma a dormire.
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