AMAREGGIATO E INCULATO.

Ciò che state per leggere corrisponde alla realtà.
Torno da un incontro deludente... colui che si spacciava per uno stallone da monta è venuto in 10 secondi. Non ha retto il mio pompino, mentre mi scopa la gola col suo randello nodoso sento il sapore della sborra sulla mia lingua. A nulla valgono le sue scuse e le sue giustificazioni. Guardo il suo cazzone gocciolante che si sta ammosciando, mentre il mio culetto liscio e inumidito attendeva di essere ancora aperto. Che tristezza, mi ha rovinato la serata. Me ne vado, mentre lui con insistenza mi prega di rivederlo domani sera.
Non conosco la zona, mi ha condotto fin lì il navigatore, imbocco una strada buia che penso mi conduca all'autostrada... alla mia destra c'è un'enorme parcheggio semi deserto, fermo la macchina accanto ad un tir e cerco di impostare il mio maledetto navigatore.
Fa molto caldo. Decido di scendere per fumare una sigaretta, nello stesso istante scende dalla cabina del tir il suo conducente... un ragazzone dai capelli scuri, lunghi fino alle spalle, giovane, bello, virile, con i bracci tatuati.
Porta dei boxer bianchi e una canotta rossa scollata. Le gambe pelose e muscolose, come quelle di un calciatore. Le spalle larghe e il petto leggermente villoso.
Da questo mi farei scopare all'istante, penso tra me e me.
Si avvicina, mi sorride felice e un pò sorpreso, mi chiede una sigaretta, è spigliato, brillante, fottutamente maschio.
Parliamo del più e del meno, e mentre fumiamo allegramente, i miei occhi cadono inevitabilmente sul suo pacco gonfio. Fasciato dai boxer, si vede la forma inconfondibile di un bel cazzone barzotto.
Lui se ne accorge che glielo guardo, proprio come speravo, senza troppi fronzoli comincia a toccarsi alle, poi l'asta, passando la mano sul suo uccello che sta diventando durissimo, fino a che non vedo uscire la cappella dal suo boxer... mi inginocchio e senza dire una parola glielo tiro fuori, lo maneggio e lo guardo incantato, me lo infilo tutto in bocca.
Lui mi prende la testa per farsi sbocchinare a fondo, aveva i coglioni grossi e pieni di crema, un cazzo davvero enorme, venoso, duro come il marmo, con una cappella grande e succosa.
Comincia a scoparmi la gola a fondo, quasi non respiro più, i miei occhi lacrimano, la saliva cola abbondante sui suoi coglioni e sull'asfalto. Ne voglio ancora.
Mi toglie il cazzo dalla bocca e mi ci infila a forza tutte e due le palle, con mossa fulminea mi toglie i coglioni dalla bocca e ci rimette il cazzo, non prima di avermi schiaffeggiato con la sua potentissima nerchia d'acciaio.
Non capisco più niente, desidero solo occuparmi della sua stanga. Lo imploro: "dammene ancora".
Dopo poco saliamo sul camion... mi bacia appassionatamente per un bel pò... subito dopo sono a pecorina, sento la sua lingua muoversi sul mio buchetto, fin dentro l'ano. La muove con colpetti decisi, sento che è affamato, vuole fottermi.
Mi infila un dito nel culo e me lo sviolina, poi due, mentre io gli lecco avidamente il cazzo e le palle.
Capisco che non possiamo più aspettare, lui vuole trombarmi il culo e io voglio sentire il suo mega cazzo sfondarmi. Si mette il preservativo, mi rimette a pecora, mentre srotola il condom il suo pisello sembra non finire mai... Nessuno dei due ha il lubrificante, sicchè mi sputa sul buco e ci punta la cappella, spinge deciso... sento il mio culo aprirsi lentamente, inutile fare resistenza, il suo randello potente non si piega, è troppo forte, dopo un breve, piacevole dolore, comincia il vero godimento.
Affonda il suo cazzo fino in fondo, sempre più forte, sento le palle che sbattone violentemente sulle mie chiappe. Lui gode come un pazzo tenendomi per i fianchi, e affonda il suo bastone sempre più svelto, lo toglie quasi del tutto e lo infila di nuovo fino ai coglioni. Io urlo di piacere... più urlo e più lui mi sfonda.
Dopo quasi mezz'ora di stantuffo lo sfila dal mio culo ormai spanato, mi gira e siamo faccia a faccia, io a gambe larghe. Mi bacia e senza indugi lo rinfila dritto nel mio buco spanato e umido.
Mi scopa con più calma stavolta, si gusta la visione della sua nerchia che scompare e riappare...
- "Mi è venuta un'idea", mi sussura: mi prende in braccio e mi porta fuori dall'abitacolo, siamo nudi e sudati, in strada nemmeno un cane, tutto buio e silenzioso. Si toglie il preservativo e mi rimette il suo gigantesco bastone in gola... si siede sul marciapiede senza togliermi il cazzo dalla bocca. Intuisco il suo pensiero... si rimette il condom e mi impala seduto sull'asfalto.
Mi tiene una mano sulla bocca per non farmi gridare di piacere, mi sta sfondando da più di un ora ormai... mi fa alzare e sento il mio culo slabbrato e aperto.
Getta via il preservativo con furore.Con una mano mi tiene ferma la testa, con l'altra si sega quel grosso serpente che ha voglia di esplodere. Mi punta la cappella sulle labbra e con un urlo spezzato mi sbroda in faccia. Fiumi di sborra caldissima mi colano dalla bocca, mi passa la cappella fradicia sul viso, sul petto, sui capezzoli, mentre io mi spalmo la sua cremina densa sul viso.
Mi guarda esausto e soddisfatto, e mi aiuta a pulirmi, ma ormai il suo copioso schizzo è stato assorbito dalla mia pelle. Ci fumiamo un'ultima sigaretta assieme, gli racconto del mio appuntamento deludente e lui se la ride, compiaciuto di aver saziato la mia fame di cazzo. Ci baciamo, promettendoci di rivederci a breve. Mi chiede di rimanere ancora un pò con lui, ma sono davvero stravolto e ho bisogno di farmi una doccia e di riposare. Mi dispiace togliere l'odore del suo sperma. Me ne vado pensando che, dopotutto, alla fine ho ottenuto ciò che volevo.
Sono le 4 del mattino e albeggia ormai, sono arrivato a casa... mi tocco il buco del culo, è ancora bagnato, largo e frizzante, eppure... ne vorrei ancora.