Racconti Erotici > Lui & Lei > Nicoletta
Lui & Lei

Nicoletta


di dariobike
01.06.2022    |    1.668    |    0 9.7
"Flirtava con tutti ma non si concedeva a nessuno, in attesa di quello che l’avrebbe sistemata economicamente..."
Conosco Nicoletta da una vita. Eravamo ragazzi quando lei faceva perdere la testa a tutti con quel suo corpo slanciato e atletico, la pelle ambrata, una massa di capelli castani, un culetto da paura e due tettine impertinenti. Flirtava con tutti ma non si concedeva a nessuno, in attesa di quello che l’avrebbe sistemata economicamente. Figlia unica, veniva da una famiglia povera, la madre era rimasta vedova quando lei era piccola e si era dovuta rimboccare le maniche per mantenersi. Nicoletta era quindi cresciuta con l’obbiettivo di trovarsi un bel partito con cui sistemarsi, cosa che fece a 25 anni, sposando uno sfigato pieno di soldi che la mantenne come una signora, in cambio di una scopata ogni tanto.
Dopo averla persa di vista per trent’anni, se non per qualche sporadico contatto, un giorno trovo in cantina un vecchio album di foto che ci ritraevano assieme al mare. Recupero il suo numero di telefono e trovo il coraggio di inviarle le foto.

“Come eravamo giovani!” mi risponde. Da quel momento iniziamo a scambiarci messaggi. Scopro che si è separata dal marito, che la tradiva, lasciandole un figlio, la casa e un bel po’ di soldi. Combiniamo per vederci e una sera passo a prenderla a casa sua. E’ ancora splendida. Lunghi capelli castani, il viso giovanile, gambe slanciate fasciate in pantaloni bianchi e scarpe con tacco. Il culo è sempre tonico e intravedo il segno della brasiliana come intimo. Un coprispalle sopra una leggera canottiera di seta da cui escono due belle tette, una seconda messa in evidenza dalla borsa messa a tracolla. Baci sulla guancia e saluti. “Caspita, sei sempre uno schianto!” “Ma non dirne più. Sono invecchiata, ho pure la panzetta” “Se quella che vedo la chiami panzetta, io sono Tom Cruise”. E così dicendo ne approfitto per allungare le mani sulla “panzetta”. Ovviamente non ha un filo di pancia.

Usciamo a cena, ci raccontiamo le nostre vite, scherziamo e la serata scorre tranquilla. Arrivati sotto casa sua, in macchina, mi giro per baciarla e le bocche si incontrano. “Ho voglia di baciarti” “Non si può” mi dice lei. “Perché?” “Perché poi non so cosa succede” “Allora baciamoci e scopriamolo”. Le labbra si sfiorano, le bocche si aprono, le lingue si accarezzano. La stringo a me e lei passa sul mio sedile, a cavalcioni su di me, mentre continuiamo a limonare. Il cazzo mi duole da tanto è in tiro, devo liberarlo. Con una mano infilata nei pantaloni riesco a raddrizzarlo dalla scomoda posizione in cui si trovava. Lei si alza leggermente e poi si risiede sul cazzo. Sento che si appoggia con la figa, ancora fasciata nei pantaloni, e comincia a muoversi. Con le mani sono sotto la canotta, la pelle liscia della schiena, la accarezzo, sento il reggiseno, sono sui fianchi, sento le tette sul mio torace. Continuiamo a baciarci, la bocca, il collo. Ora appoggia il seno sul mio viso, la stringo, sento la morbidezza delle sue tette, i capezzoli turgidi. Lei continua a muoversi sopra di me, il suo bacino contro il mio, spinge, avanti e indietro, avanti e indietro. Se continua così vengo nei pantaloni. La faccio indietreggiare. Ora posso sentire il seno sotto le mie mani. Le sollevo canotta e reggiseno. Le tette sono morbide ma ancora sode, i capezzoli spuntano decisi. Li bacio, li succhio, li lecco. Lei geme, si offre a me completamente. La abbraccio spingendo le tette sulla mia faccia.

“Sei bellissima, mi fai impazzire” Mi bacia sul collo, mi succhia il lobo dell’orecchio e ansimando sussurra “Andiamo su a casa mia”. Ci ricomponiamo, scendiamo dalla macchina. Cancelletto. Portone. Ascensore. Entriamo in casa e come nei film ci abbracciamo e lei salta su di me, abbrancandomi con le gambe. La tengo per le chiappe e la porto sul divano, mentre continuiamo a baciarci con passione. Via il coprispalle, via la canotta, resta in reggiseno. Mi tolgo maglia e camicia e sono a torso nudo. Sdraiati sul divano, lei sotto io sopra, continuiamo a baciarci. Le tolgo il reggiseno, mi tuffo sulle tette, le bacio sopra, sotto, di fianco. Succhio i capezzoli. Comincio a scendere. Sfioro con le labbra torace, addome, basso ventre. Baci leggeri mentre armeggio con cintura e bottoni dei pantaloni. Slaccio e gli slip fanno capolino. Li scosto con un dito, una leggera peluria ben curata che invita le mie dita ad esplorarla. Infilo due dita, abbasso gli slip, mi spingo più a fondo, arrivo alla fessura, la figa sta iniziando a bagnarsi.

Scosto le grandi labbra, riesco ad infilare un dito, poi due, sento il clitoride, è bagnato, lo stimolo e lei ansima. Ha il viso all’indietro, occhi chiusi e geme: “Sììì, toccami, piano, così, così…” mentre le mie dita si fanno strada nella stretta passera. Inizio a sditalinarla. Indice e medio nella figa, il pollice a stimolarle il clitoride mentre le succhio le tette e con la lingua le titillo i capezzoli. Mi tiene la testa ed è in estasi. “Sìììì, sto godendo, continua, continua cosììììì, ahhhh, sìììììì…”

La figa è completamente bagnata, sento gli umori che gocciolano sulle dita, scivolano sulla mano, lei ha un sussulto. Mi alzo e le sfilo i pantaloni, che le erano finiti a mezza gamba. Le rimetto le dita nella figa e contemporaneamente mi butto sul clitoride. Le allargo le gambe, la mia lingua non le dà tregua. Mi faccio spazio tra la vulva e il clitoride è lì, gonfio, tumido, lussurioso. Sono stretto tra le sue gambe tornite e sode, lecco avidamente il grilletto e lei freme, ha la voce strozzata: “aaaaahhhghh, sììì, sììì, sì, sì, sì, sto godendooo, continuaaaa, sì così, sì, sì, sììììììììììì!”. Si calma, sorride. Ho il viso cosparso dei suoi umori, la bacio, le lingue si intrecciano. Le si tocca la figa, inizia una breve masturbazione. “Dio, come ho goduto, grazie”, mentre con la mano non smette di trastullarsi la passera. Ha gli occhi chiusi. Mi alzo, mi tolgo i pantaloni. Mi avvicino. “Non abbiamo finito!” le sussurro. Le prendo la mano con cui si sta toccando. La aiuto nel movimento mentre mi faccio strada con il mio cazzo, duro più che mai. La sua figa è morbida, umida e calda.

Accoglie il mio uccello avvolgendolo dolcemente. La penetro senza sforzo, è ben lubrificata dal lavoretto di prima. “Sìììì, lo voglio sentire dentro, spingi, lo voglio tutto dentro”. Il piacere è intenso, la mia cappella gonfia si fa strada nella figa, sono dentro di lei completamente. “Scopami, fammi godere ancora, mi manca il cazzo, sììì, cosììì”. Ho Nicoletta sotto di me, vedo il mio cazzo nella sua fighetta e ancora non ci credo. Mi sto scopando la Nicoletta, affondo i colpi e sento l’orgasmo che sale. Le sue tette ballano sotto i miei colpi, ne afferro una, poi l’altra, le stringo, mi tengo alle sue tette mentre la martello con il cazzo. “Sì Nico, sei bellissima, sto godendo, voglio scoparti forte, sono dentro di te, mi fai godere, sento la tua figaaaa, entro tutto nella figaaaa!” Schiaccio le tette, le avvicino, i capezzoli sono ritti, li succhio, mentre continuo a pomparla. Il mio bacino spinge contro il suo, che avidamente cerca ancora il piacere. Sento che sto per esplodere. “Nico, sto venendo, ti sto venendo dentro!” “Aspetta, mi manca poco, sto godendo anch’io” Esco, appoggio l’uccello turgido sulla fessura della vulva. Nicoletta si gira e si porta sopra di me. Si aggiusta il cazzo sulla figa. Apre le grandi labbra per avvolgere l’asta del mio cazzo e scopre il clitoride. Comincia a spingere il bacino per cercarsi avidamente il piacere. E’ sdraiata su di me, il viso di lato. Ansima, geme, il suo respiro affannoso rimbomba nelle mie orecchie eccitandomi ancora di più. Sono ad un passo dall’esplodere. “Adesso!” mi dice, e con un rapido movimento inguaina il mio uccello nella sua figa. “Sììì, lo voglio dentro così, lo sento dentro, sto godendooooo” La visione delle sue tette che ciondolano davanti ai miei occhi sono una visione esaltante. Non resisto più. “Nicoooo, mi fai godereee, sto venendo, godoooo, sììì” “Vieniiii, vienimi dentro, riempimi, godoooooo” L’orgasmo è potente ed esplosivo, veniamo assieme. Siamo sudati, si accascia su di me e sorride. Mi bacia. Con voce dolce mi dice "Ti voglio ancora".
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.7
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Nicoletta:

Altri Racconti Erotici in Lui & Lei:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni