Racconti Erotici > Lui & Lei > Licia, ora me la dà
Lui & Lei

Licia, ora me la dà


di dariobike
01.06.2022    |    5.487    |    0 9.6
"“Brava, muoviti cosììì…sììì… ti sento… ancora…” Continuiamo così per un po’, finché mi alzo e la giro..."
“E mi vorresti ancora inculare?”
Questa la risposta di Licia dopo un messaggio su whatsapp in cui le chiedevo come stava. Erano passati alcuni giorni da quando me l’ero scopata (vedi il racconto “Licia, che non me la dava”).
“Mi sembrava ti fosse piaciuto alla fine”
“Mi è bruciato il sedere per due giorni. Anche la pelosina era infiammata”
“Ti porto una pomata e te la spalmo tutta”
“Cretino”
“Ci vediamo per pranzo?”
“Va bene, basta che non fai lo stupido”
“Sushi e prosecco?”
“Ok”.
All’ora di pranzo sono a casa sua, puntuale con un vassoio di sushi e una boccia di prosecco. Bacio a stampo in bocca. Capelli un po’ selvaggi, da zingara. Lei sempre magra, con quel fascino mediterraneo e due tettine insolenti che spuntano dalla camicetta di raso. Porta un tubino sopra il ginocchio che mette in risalto il suo culetto da favola. Calze nere velate e un paio di decolleté nere con tacco alto completano il quadro, e sono già arrapato.
“Tieni i tacchi in casa?”
“Dopo devo uscire e non volevo mi vedessi in ciabatte. Sono carine, no? Sono nuove”
“Ti stanno bene. Slanciano la gambetta e sembri figa”
“Perché non sono già figa?”
“Su, non te la tirare, diciamo che sei carina”
“Ha parlato Brad Pitt”
“Ma sì che sei figa!” E così facendo la attiro a me, per farle sentire che ho la già mazza in tiro.
“Non cominciare che dobbiamo mangiare”
Da dietro, mi appoggio al suo culetto fasciato dal tubino. Il mio petto contro la sua schiena, le metto le mani sulla passera e la bacio sul collo. Ansima. Con una mano salgo sulle tette ancora fasciate dal reggiseno. Sento il capezzolo duro.
“Piantala” dice con poca convinzione, mentre il respiro si fa pesante. Sollevo la gonna, passo la mano sulla coscia velata dalla calza, sento il pizzo dell’autoreggente, sono sullo slip, lo scosto, sento la passerina bagnata, infilo la punta del dito, strofino il clitoride. Le ginocchia di Licia si piegano. Tolgo il dito e glielo passo sulle labbra. Lo succhia. Smetto di colpo.
“Dai, mangiamo!” butto lì.
“Sei sempre più stronzo!”
Mangiamo seduti sul tappeto in sala, appoggiati ad un tavolino basso. Parliamo di lavoro, di vacanze e il tempo passa veloce. Le riempio sempre il bicchiere e dopo un po’ il prosecco si fa sentire. Licia comincia a ridere, diventa loquace. Ci alziamo e l’equilibrio è precario. La sorreggo.
“Due bicchieri di vinello e sei già così?” Mi butta le braccia al collo e mi dice “Scopiamo!”
“Sei tu che parli o è l’alcool?
“Sono sobria, scemo. Solo un po’ allegra e ho voglia di fare l’amore”
Cadiamo sul divano. Lei sopra di me, lingua in bocca. Le mie mani sul suo culo che spingono contro il mio cazzo in tiro. Mi bacia sulla bocca, sul collo, mi sbottona la camicia, mi succhia i capezzoli, scende verso il basso, mi slaccia la cintura, mi tira giù gli slip e il mio cazzo rimbalza fuori. Me lo prende in mano, lo lecca, prima la cappella, poi scende lungo l’asta. Prende i coglioni, risale l’asta e fa scomparire la cappella nella sua bocca. Mi godo il pompino sdraiato sul divano e ammiro la testa di Licia che va su e giù, con i capelli che mi solleticano i fianchi. La sollevo verso di me. Io sono ancora sdraiato sul divano. Ora è il mio turno di leccare. Le sollevo la stretta gonna fino alla vita. Il tanga nero di seta è bagnato. Porto la sua fighetta sopra la mia bocca mentre le stringo le chiappe. Profuma di pulito. E’ accovacciata sopra il mio viso, sento la seta delle calze accarezzarmi la testa, le mordo la passera da sopra gli slip, lei spinge con il bacino sulla mia bocca
“Sì, così, da bravo, mordila, succhiala, leccamela, entra dentro con la lingua…”
Scosto leggermente il triangolino del perizoma e la lingua si insinua tra le grandi labbra. Sento il clitoride, lo stuzzico, si eccita. Licia affonda sempre di più la figa sulla mia bocca. Il naso preme contro il monte di venere e l’osso pubico, quasi soffoco, ma il profumo è inebriante. La lingua lavora sempre più veloce, schiaccio il mento contro la figa per darle maggior piacere e lei continua ad agitarsi sopra di me, come mi stesse cavalcando, e ad ogni spinta col bacino urla “sììì… sììì… cosìììì… continua… sìììì…”
Comincia a fremere, sento che l’orgasmo è vicino, con le mie mani saldamente sulle sue morbide chiappe aiuto le sue spinte.
“Oddio, arriva…non smettere…manca poco… pochissimo… continua…. non smettereeee…adesso… sìììì… fammi godere… sììì… godooooo…godooooo…godghhhhmmhhh”.
Gli umori della figa mi scendono sul mento, Licia si accascia su di me esausta. Mi toglie la camicia, io le tolgo la sua e le slaccio il reggiseno. Bacio le sue tettine – non grosse, poco più di una seconda – con la lingua passo sugli scuri capezzoli turgidi. Ho ancora indosso pantaloni e scarpe, lei a torso nudo con la gonna sollevata, e autoreggenti. Le sfilo il tanga che si impiglia nei tacchi. Con un colpo del piede il tanga finisce sul tappeto. Mi è sopra. Allarga le gambe e scende verso il mio uccello.
“Aspetta che tolgo i pantaloni”
“No, lo voglio dentro adesso. Sono eccitata e bagnata. Voglio sentirlo dentro di me. Scopami”
In realtà è lei che mi scopa. Prende in mano la mazza e la guida verso la sua fessura. Prima se la strofina un po’ sulle grandi labbra, sento che punta la mia cappella contro il clitoride, lo solletica, poi lascia la mano e il mio cazzo scivola dentro la figa della Licia. Sento la vulva che mi avvolge, è stretta, e le piccole contrazioni delle pareti amplificano il mio piacere. Ci baciamo, le tette premono sul mio petto, le mie mani corrono lungo la schiena, la pelle liscia e profumata mi fa impazzire. Mi bacia il collo, mi ansima nell’orecchio e passa la lingua dentro. Mi mette la lingua in bocca, io la abbraccio e la giro sulla schiena, con il cazzo sempre ben piantato nella sua figa. Ora sono io sopra di lei. Con le gambe mi cinge da dietro. Io ancora con i pantaloni calati le stantuffo la figa
“Dai, scopami… così… spingimelo in fondo, sììì…ahhh!”
“Aspetta, fammi togliere i pantaloni”
Così dicendo mi alzo e levo scarpe e pantaloni. Nel farlo mi siedo sulla sedia lì vicino. Lei si alza dal divano, si sfila la gonna e resta con autoreggenti e decolleté. Mentre sono seduto viene su di me e si siede sul mio cazzo.
“Sì… fammelo sentire così… che bello… fammi godere ancora…ahhhh, sìììì!”
Licia si muove sopra di me, muove roteando il bacino per sentire meglio l’uccello che spinge nella sua passera.
“Brava, muoviti cosììì…sììì… ti sento… ancora…”
Continuiamo così per un po’, finché mi alzo e la giro. Lei si lascia fare, è leggera e la manovro come voglio. La attiro con il culo verso di me prendendola per i fianchi. Lei si piega e posso scoparla da dietro. Si appoggia al tavolo e io in piedi dietro di lei. Le allargo le gambe e le punto il cazzo sulla figa. Con un colpo glielo sbatto dentro.
“Ahhh, sìììì…ancora, scopami, scopami, scopami….!”
“Sììì, porca… ti piace vero? Senti il mio cazzo che ti scopa!”
Me la sbatto appassionatamente, con lei che si scuote sotto i miei colpi di mazza. Il culo mi attira. Esco dalla figa e punto il buchino. Fa per girarsi e mi dice: “Non ci provare…sento che mi fa ancora male dall’altro giorno!”. Non la ascolto. Prendo gli umori dalla sua figa, una spalmata sul buco e spingo l’uccello nel culo.
“Stronzo, bastardo, porco, maiale, pezzo di merdaaaaaahhhh!” Il godimento è ancora maggiore. La tengo bene per i fianchi e sento i coglioni che sbattono sulle chiappe.
“Fammi godere troietta… hai un culo da favola… è stretto stretto…sììììììì…sto godendo, vengooo!”
Così dicendo le scarico nel culo tutta la sborra, sento lo sfintere che si allarga e il mio cazzo che, ben lubrificato, si muove ancora meglio per gli ultimi colpi. Esco da culo, il buchino è tutto arrossato con la mia sborra che cola. Si gira, ha la faccia incazzata, mi prende in mano l’uccello ormai barzotto.
“Sei uno stronzo, non dovevo fidarmi, bastardo. Ma ho goduto ancora”
E così dicendo mi mette la lingua in bocca e si strofina l’uccello sulla passera. Sento che sta mi già diventando duro.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.6
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Licia, ora me la dà:

Altri Racconti Erotici in Lui & Lei:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni