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La saga di Garula - Conflitto Ep.13


di Tiscopotrans
01.04.2024    |    218    |    0 6.0
"Le altre prixa che incontravano lungo il cammino gettavano sguardi curiosi e preoccupati verso di loro, ma nessuno osava interrompere il loro tragico corteo..."
Garula si distese sul morbido letto della tenda, lasciando che i baci di Venere lungo la schiena le portassero un momento di conforto e tranquillità. Sentiva il calore del corpo della giovane prixa accanto a lei, e quel contatto intimo le dava una fugace sensazione di sicurezza.

Tuttavia, il suo momento di quiete fu interrotto dall'arrivo di Miak, il cui sguardo penetrante sembrava scrutare il suo animo. "Garula," disse Miak con voce carica di tensione, "perché sei fuggita dal party senza uccidere il principe?"

Garula si sentì improvvisamente sotto accusa e si affrettò a rispondere: "Sono confusa, Miak. Non so cosa mi abbia spinto a fuggire, ma ero tormentata da dubbi e incertezze."

Prima che potesse aggiungere altro, la giovane Saucy irruppe nella tenda, il volto radioso di gioia e trionfo. "Ragazze!" esclamò Saucy con euforia, "ho eliminato il principe! È stato un colpo perfetto!"

Garula si sentì prendere dallo sgomento. Mentre le altre prixa festeggiavano la notizia, lei si ritrovò immersa in una tempesta di emozioni contrastanti. Aveva cercato di fuggire dal suo destino come concubina imperiale, ma ora si trovava coinvolta in un intrigo ancora più oscuro e pericoloso. La sua mente era in tumulto mentre cercava di fare i conti con la sua parte in quello che stava accadendo, consapevole che le sue azioni avrebbero avuto conseguenze che avrebbero segnato il suo destino per sempre.

Miak guardò Garula con sospetto, notando il suo viso contorto da un mix di emozioni contrastanti. "Garula," disse Miak con voce tagliente, "perché non sei contenta? Il nostro piano sta andando alla grande, e dovresti essere felice. Sei stata tu la mente dietro questo intrigo imperiale, e dovresti essere orgogliosa del tuo ruolo."

Garula si sentì colpita dalle parole di rimprovero di Miak. Sapeva di aver contribuito al piano per eliminare il principe, ma ora che l'azione era stata compiuta, si sentiva in conflitto con se stessa. Nonostante avesse desiderato la sua libertà dall'impero oppressivo, l'idea di essere coinvolta in un complotto così oscuro la riempiva di rimorso e angoscia.

"Miak, capisco il nostro obiettivo," rispose Garula con voce incerta, "ma non posso ignorare le conseguenze delle nostre azioni. Non so se ho preso la decisione giusta, e ho paura di ciò che potrebbe accadere ora."

Miak la guardò con durezza, ma alla fine annuì con riluttanza. "Capisco le tue preoccupazioni, Garula," disse Miak con tono più morbido, "ma non possiamo tornare indietro. Dobbiamo continuare ad andare avanti e affrontare ciò che verrà. Siamo in questo insieme, e non possiamo permettere che il dubbio ci indebolisca."

Garula annuì lentamente, consapevole che non c'era più tempo per esitazioni o rimpianti. Doveva affrontare le conseguenze delle sue azioni e accettare il suo ruolo nell'intrigo imperiale, per il bene o per il male. Con il cuore carico di incertezze, si preparò a continuare la sua lotta per la libertà e per la giustizia, consapevole che il suo destino era ancora da scrivere.Miak si avvicinò a Garula con passo deciso, il suo sguardo penetrante fissato sui profondi occhi della ragazza. Senza dire una parola, si chinò lentamente e posò le labbra su quelle di Garula in un lungo bacio.

Garula rimase immobile per un istante, sorpresa dal gesto improvviso di Miak. Sentì le labbra della ragazza premersi contro le sue, il calore del suo respiro mescolarsi al suo. Ma nonostante il gesto di affetto, Garula non riuscì a trovare la tranquillità che tanto desiderava.

Quando Miak si allontanò, Garula rimase con lo sguardo perso nel vuoto, il cuore ancora tormentato dalle sue preoccupazioni e dubbi. Nonostante il gesto di affetto di Miak, il peso delle sue azioni continuava a pesare sulle sue spalle, e non riusciva a liberarsi dalla sensazione di angoscia che la tormentava.

"Miak," disse Garula con voce flebile, "non so se posso trovare la pace in questo momento. Sono così confusa e spaventata per ciò che abbiamo fatto."

Miak le posò una mano sulla spalla, cercando di confortarla. "Lo capisco, Garula," disse con gentilezza, "ma dobbiamo trovare la forza di andare avanti. Siamo più forti insieme, e supereremo anche questa sfida."

Garula annuì con tristezza, consapevole che non poteva permettere che i suoi dubbi la paralizzassero.
Saucy, radiosa di gioia per il successo del loro piano, afferrò il braccio di Venere con entusiasmo. "Veni, dobbiamo festeggiare!" esclamò, tirandola verso di sé con un sorriso luminoso.

Venere, contagiata dall'energia positiva di Saucy, sorrise e acconsentì. Le due ragazze si scambiarono uno sguardo complice, e prima di uscire dalla tenda, si avvicinarono l'una all'altra per un dolce bacio.

Quando le loro labbra si sfiorarono, il tempo sembrò fermarsi intorno a loro. Sentirono l'emozione di quel momento speciale che avevano condiviso, unendo le loro anime in un'unica danza di passione e felicità.

Poi, con un sorriso compiaciuto, Venere diede una bella sculacciata a Saucy, facendola ridere allegramente. "Vedrai, Saucy," disse con un tono giocoso, "questa sarà solo l'inizio di una lunga notte di festeggiamenti!"

Le due ragazze uscirono dalla tenda, pronte a godersi la loro vittoria e a celebrare insieme il loro successo. Con il cuore leggero e pieno di gioia, si lasciarono trasportare dalla magia della notte, pronte a vivere ogni istante con intensità e passione.
Miak guardò Garula con uno sguardo penetrante, leggendo l'angoscia nei suoi occhi. "Senti," disse con gentilezza, "sembra che tu abbia bisogno di un po' di tempo per te stessa. Io andrò a festeggiare con Venere e Saucy. Quando sarai pronta a unirti a noi, sai dove puoi trovarci nude ed eccitate. E non preoccuparti, non avrai bisogno di bussare."

Garula annuì debolmente, grata per la comprensione di Miak. "Grazie, Miak," disse con voce sommessa, "ho bisogno di riflettere un po'. Vi raggiungerò presto."

Con un sorriso incoraggiante, Miak si diresse verso l'uscita della tenda, pronta a unirsi alle altre prixa per continuare i festeggiamenti. Garula rimase sola con i suoi pensieri, consapevole che aveva bisogno di tempo per elaborare tutto ciò che era successo. Respirando profondamente, si immerse nel silenzio della sua stanza, pronta a confrontarsi con se stessa e con le scelte che avrebbe dovuto fare.
Poco dopo, mentre Garula rifletteva ancora sui suoi dubbi e le sue paure, la tenda si aprì di nuovo e entrarono Elixa e Thara, il loro portamento regale e determinato. Garula alzò lo sguardo per incontrare il loro sguardo, pregando che non avessero cattive notizie da portarle.

"Elixa, Thara," disse Garula con voce tesa, "cosa vi porta qui?"

Le due concubine imperiali si avvicinarono a Garula con fare solenne, le loro espressioni serie e risolute. "Garula," disse Elixa con voce grave, "abbiamo bisogno di parlarti di una questione urgente."

Il cuore di Garula iniziò a battere più forte nel petto, temendo cosa potesse significare questa improvvisa visita. "Di cosa si tratta?" chiese con voce tremante.

Thara prese la parola, il suo sguardo fisso su Garula. "Abbiamo scoperto qualcosa di inquietante," disse con tono grave. "Qualcuno ha sospeso il sospetto su di te per l'avvelenamento del principe."

Garula sentì il suo stomaco contrarsi in un nodo di terrore. "C-come è possibile?" balbettò, cercando di contenere la paura che la avvolgeva.

Elixa annuì solemnemente. "Non sappiamo chi possa essere stato, ma il fatto che tu sia coinvolta in questo scandalo potrebbe mettere in pericolo non solo te stessa, ma anche tutte noi."

Garula sentì il panico salire dentro di lei mentre rifletteva sulle implicazioni di questa terribile accusa. Se fosse stata accusata di aver avvelenato il principe, il suo destino sarebbe stato segnato dalla condanna e dalla disgrazia. Ma come avrebbe potuto dimostrare la sua innocenza di fronte a una tale accusa?

Le sue mani tremavano mentre l'angoscia si insinuava nel suo cuore. Con Elixa e Thara di fronte a lei, Garula si rese conto che il suo destino era ora nelle loro mani, e non sapeva cosa sarebbe successo dopo.
Con un'espressione grave e determinata, Elixa e Thara si avvicinarono a Garula e le misero le manette, stringendole fermamente intorno ai polsi. Garula sentì il freddo metallo stringere la sua pelle, un segno tangibile della sua caduta dalla grazia e della sua perdita di libertà.

Senza dire una parola, le due concubine predilette afferrarono Garula per i bracci e la condussero fuori dalla tenda, attraversando l'harem con passo deciso e risoluto. Le altre prixa che incontravano lungo il cammino gettavano sguardi curiosi e preoccupati verso di loro, ma nessuno osava interrompere il loro tragico corteo.

Garula si sentiva come se fosse in uno stato di trance, incapace di accettare la realtà della sua situazione. Era stata accusata di un crimine che non aveva commesso, e ora stava per essere portata nella prigione imperiale, dove avrebbe dovuto affrontare il suo destino con coraggio e determinazione.

Mentre attraversavano i corridoi bui e tetri della prigione, Garula sentiva il panico crescere dentro di lei. Non sapeva cosa l'aspettasse una volta dentro quelle mura oscure e spaventose, ma sapeva che avrebbe dovuto trovare la forza di resistere e lottare per la sua innocenza.

Con un senso di terrore crescente, Garula fu condotta nella stanza delle torture, un luogo oscuro e sinistro dove l'orrore era palpabile nell'aria stantia e carica di angoscia. Lì, di fronte a una grande X di legno fissata al muro, Garula fu legata con forza, le sue braccia e le sue gambe distese e bloccate, incapaci di muoversi.

Mentre le catene stringevano le sue estremità, Garula sentì il panico crescere dentro di lei, consapevole delle orribili torture che l'attendevano. Le urla dei prigionieri che venivano torturati risuonavano nei suoi timpani, un suono di disperazione che le fece gelare il sangue nelle vene.

Guardando intorno alla stanza, Garula vide gli strumenti di tortura che adornavano le pareti, oggetti crudeli e contorti progettati per infliggere il massimo dolore e sofferenza. Una sensazione di nausea la pervase mentre immaginava cosa potrebbe accaderle, ma cercò di tenere saldo il suo coraggio, consapevole che avrebbe dovuto resistere fino all'ultimo respiro.
Con un'espressione fredda e determinata, Elixa prese in mano una frusta, facendo schioccare il lungo laccio di cuoio nell'aria con un suono sinistro. Si avvicinò a Garula con passo deciso, il suo sguardo fisso su di lei con intensità.

"Garula," disse Elixa con voce gelida, "è giunto il momento di parlare. Se vuoi evitare ulteriori sofferenze, devi dirci la verità. Chi è stato il responsabile dell'avvelenamento del principe?"

Garula sentì il terrore stringerle il cuore mentre guardava la frusta nelle mani di Elixa, consapevole che avrebbe dovuto scegliere tra la verità e il dolore. Con una voce tremante, rispose: "Io... io non so nulla dell'avvelenamento del principe. Vi prego, credetemi!"

Elixa scosse la testa con disprezzo, il suo sguardo diventando ancora più freddo e risoluto. "Non stai facendo altro che peggiorare le cose, Garula. Se continui a negare la verità, sarò costretta a farti del male."

Senza esitazione, Elixa sollevò la frusta e la fece scendere con forza sulla schiena di Garula, facendo schioccare il cuoio contro la sua pelle con un suono sordo. Garula emise un grido di dolore, sentendo il fuoco della frusta bruciare la sua carne.

"Parla, Garula," disse Elixa con fermezza, "altrimenti il tuo dolore sarà infinito."

Garula si contorceva di dolore mentre cercava di resistere alla tentazione di gridare la verità. Ma sapeva che non poteva permettere che il suo corpo cedesse così facilmente. Con un respiro profondo, raccolse tutte le sue forze e disse con voce ferma: "Vi giuro, non so nulla dell'avvelenamento. Vi prego, credetemi!"

Ma Elixa non sembrava disposta a cedere così facilmente. Con un cenno del capo, continuò a colpire Garula con la frusta, infliggendole un dolore lancinante che minacciava di spezzarla. Garula si morse il labbro inferiore, lottando contro il dolore mentre cercava disperatamente di rimanere forte di fronte alla tortura implacabile.

La stanza risuonava del suono delle urla di Garula e dello schiocco della frusta, mentre Elixa continuava a fare pressione su di lei per ottenere la verità. Ma Garula sapeva che non poteva arrendersi così facilmente. Doveva trovare un modo per resistere, anche se significava sopportare il dolore più atroce.
Con un sorriso malizioso, Thara si avvicinò al viso di Garula, lasciando che la sua lingua sfiorasse delicatamente la pelle della giovane.

"Mmmh, carne fresca," mormorò Thara con un tono sinistro. "Sai, Garula, noi sappiamo fare molto male. E siamo anche molto sadiche. Il dolore altrui ci eccita."

Garula sentì un brivido di terrore scorrere lungo la sua schiena mentre le parole di Thara penetravano nella sua mente. Si rese conto che non solo doveva affrontare la minaccia fisica di Elixa e Thara, ma anche la loro perversione sadica che alimentava la loro crudeltà.

Con una determinazione rinnovata, Garula si preparò a resistere non solo al dolore fisico, ma anche alla perversione dei suoi aguzzini. Doveva trovare la forza di mantenere la sua dignità e la sua integrità nonostante le avversità, consapevole che la sua libertà e la sua vita dipendevano dalla sua capacità di resistere fino alla fine.
Con un sorriso malvagio, Thara prese un pezzo di ferro rovente, lasciando che le fiamme danzassero sulla sua superficie incandescente. Si avvicinò a Garula con fare minaccioso, il ferro rovente bruciando nel suo pugno mentre si avvicinava alla giovane.

"Parla, Garula," disse Thara con voce sinistra, mentre avvicinava il ferro rovente alla pelle della ragazza. "Parla, e il tuo dolore finirà. Ma se continui a negare la verità, sarai costretta a provare il vero significato della sofferenza."

Garula sentì il terrore risalire dentro di lei mentre fissava il ferro rovente, consapevole che il suo destino era ora nelle mani di Thara. Con un respiro profondo, raccolse tutte le sue forze e disse con voce tremante: "Vi giuro, non so nulla dell'avvelenamento. Vi prego, credetemi!"

Ma Thara sembrava determinata a farle provare il dolore. Con un movimento rapido e brutale, appoggiò il ferro rovente alla pelle di Garula, facendo scattare un'onda di dolore lancinante attraverso il suo corpo. Garula emise un grido di agonia, sentendo la sua carne bruciare sotto il calore infernale del ferro.

"Parla, Garula," disse Thara con fermezza, mentre il ferro rovente continuava a bruciare la sua pelle. "Confessa il tuo crimine, e il tuo tormento finirà."

Ma Garula sapeva che non poteva permettere che il suo corpo cedesse così facilmente. Con un ultimo sforzo di volontà, respinse il dolore e disse con voce ferma: "Vi assicuro, non so nulla dell'avvelenamento. Vi prego, credetemi!"

Anche se il dolore la avvolgeva come una morsa, Garula sapeva che doveva rimanere forte e resistere fino alla fine. La sua libertà e la sua vita dipendevano dalla sua capacità di mantenere la sua innocenza, non importa quanto fosse grande la sofferenza inflitta su di lei.
Con un'entrata improvvisa, il principe Federnad irruppe nella sala delle torture, il suo sguardo feroce e determinato mentre si avvicinava alla scena. Con un movimento rapido, afferrò il ferro rovente dalle mani di Thara, ignorando le sue urla di sorpresa e protesta.

"Come osi torturare una delle mie concubine preferite!" gridò Federnad con voce tonante, la sua furia bruciante nel suo sguardo. "Come osi infliggere sofferenza a un'anima innocente!"

Senza esitazione, Federnad sollevò il ferro rovente e lo sfregiò contro la pelle di Thara, causandole un dolore atroce e mandandola urlare di tormento. Thara si contorceva di dolore mentre il ferro rovente bruciava la sua carne, lasciando una brutta cicatrice sul suo corpo.

Garula guardò con occhi sbalorditi mentre il principe Federnad interveniva per difenderla, una miscela di gratitudine e incredulità che riempiva il suo cuore. Non poteva credere che il principe avesse messo a rischio la sua stessa reputazione e sicurezza per salvarla dalla tortura, ma sapeva che doveva approfittare di questa opportunità per liberarsi e trovare la verità.

Con un respiro profondo, Garula si preparò a chiedere aiuto al principe, consapevole che solo insieme avrebbero potuto sconfiggere i loro nemici e riportare la giustizia nell'harem.
Elixa urlò al principe: Come di permette a toccare la seconda tra le concubine dell'imperatore.
Con uno sguardo animalesco, il principe Federnad fissò Elixa con ferocia, ignorando le sue proteste e le sue urla di orrore. "Zittisci!" gridò Federnad con voce tonante, la sua furia incandescente nel suo sguardo. "Io sono il padrone di questo pianeta, e per mio volere Thara potrebbe anche morire!"

Senza alcuna esitazione, Federnad afferrò un macete dal tavolo delle torture, il metallo lucente brillante alla luce fioca della stanza. Con un movimento fluido e brutale, tagliò di netto una delle mani di Thara.
Federnad ordinò ad Elixa di prendere Thara e portarla nella stanza dell'editing genetico per fargli ricrescere la mano, un gesto di pietà in mezzo alla sua crudeltà. Tuttavia, il suo comando era chiaro: non doveva più toccare Garula.

Con un nodo alla gola, Garula guardò Thara essere condotta via, il suo cuore straziato dalla sofferenza che aveva subito.
Garula guardò Federnad, il principe di Odexa e nipote dell'imperatore Frioxo, con una miscela di emozioni nel suo cuore. Lei sapeva che Federnad era un'anima gentile e altruista, diverso dallo stereotipo di un tiranno. Nonostante le difficoltà che aveva vissuto e le incertezze che la tormentavano, non poteva negare il suo affetto per lui.

Con voce calma, disse: "Federnad, so che hai sempre cercato di fare del tuo meglio. E io credo in te, credo nel tuo desiderio di rendere Odexa un posto migliore per tutti noi."

Federnad la guardò con gratitudine nei suoi occhi profondi e rispose: "Grazie, Garula. Le tue parole significano molto per me. Voglio che tu sappia che non sono come mio zio, non voglio governare con la paura e l'oppressione. Voglio che Odexa sia un luogo di pace e prosperità per tutti i suoi abitanti."

Federnad guardò Garula con un'espressione intensa nei suoi occhi profondi, il suo cuore pieno di speranza e amore. Con voce calda e sincera, disse: "Garula, da quando ti ho incontrata, ho capito che sei la persona che ho sempre cercato. Sei la mia luce, il mio sostegno, la mia compagna in questa vita e in quelle che verranno."

Garula lo guardò, le lacrime di gioia brillavano nei suoi occhi azzurri mentre ascoltava le parole di Federnad. Non avrebbe mai immaginato di poter provare un amore così forte e profondo, ma ora che lo aveva trovato, non voleva perderlo mai.

Con voce tremante, disse: "Federnad, tu sei tutto per me. Non ho mai immaginato di poter trovare un amore così grande e sincero. Sei il mio tutto, il mio cuore, la mia anima. Sì, accetto di diventare tua moglie, di condividere la mia vita con te, di essere tua compagna in ogni avventura e sfida che ci aspetta."

Federnad avvicinò il suo viso a quello di Garula, il suo respiro caldo accarezzava delicatamente la pelle del suo collo. Con movimenti lenti e sensuali, posò leggere carezze sulle sue spalle, facendo fremere Garula di piacere.

I baci di Federnad sulla sua pelle mandavano brividi lungo la spina dorsale di Garula, mentre lei si abbandonava completamente al suo amore. I suoi sensi erano acuti, ogni tocco di Federnad scatenava una cascata di emozioni dentro di lei.

Federnad sorrise amorevolmente a Garula mentre la liberava dalla X, i suoi occhi bruciavano di desiderio mentre la guardava intensamente. Con movimenti lenti e delicati, cominciò a sbottonare i suoi abiti, rivelando la pelle morbida e liscia di Garula sotto di essi.
Federnad si chinò dolcemente verso il seno di Garula, i suoi baci leggeri e appassionati tracciavano percorsi di fuoco sulla sua pelle. Garula si abbandonò completamente al piacere, sentendo le labbra di Federnad accarezzare delicatamente ogni centimetro del suo seno.

Con ogni bacio, il desiderio cresceva dentro di loro, avvolgendoli in un vortice di passione e amore. Garula si sentiva amata e desiderata come mai prima d'ora, mentre il calore del contatto tra i loro corpi li avvolgeva in una dimensione di intimità e piacere senza fine.
Con passione travolgente, Garula e Federnad si unirono in un abbraccio intimo e appassionato. I loro corpi si fusero insieme in un ardente abbraccio, mentre il desiderio li avvolgeva in una danza senza tempo.

Le loro mani esploravano avidamente ogni curva, ogni contorno del corpo dell'altro, trasmettendo amore, desiderio e una profonda connessione. I baci infuocati di Federnad e i sussurri di passione di Garula riempivano l'aria intorno a loro, creando un'atmosfera di puro piacere e gratificazione.

Con ogni movimento, con ogni carezza, Garula e Federnad si donavano l'un l'altro, perdendosi completamente nel turbine di emozioni che li avvolgeva. Non c'era spazio per il tempo o per il mondo esterno, c'era solo il calore del loro amore, bruciante e inestinguibile.

Garula si chinò con desiderio sul fallo di Federnad, i suoi baci ardenti e sensuali lo accarezzavano con passione. Le sue labbra morbide e invitanti esploravano ogni centimetro del suo membro, trasmettendo un'intensità di desiderio e piacere che li avvolgeva entrambi.

Con ogni bacio, Garula sentiva il corpo di Federnad rispondere al suo tocco, il suo respiro accelerare e il suo desiderio crescere in modo esponenziale. Federnad si abbandonò completamente alla carezza di Garula, lasciandosi trasportare dal vortice di passione e amore che li circondava.
Le labbra di Garula si avvicinarono al fallo di Federnad con una carezza lieve e sensuale, i loro contorni morbidi e invitanti sfioravano delicatamente la pelle del membro del principe. Con un movimento lento e controllato, le labbra di Garula tracciarono percorsi di fuoco lungo il membro di Federnad, trasmettendo un'intensità di desiderio e passione che li avvolgeva entrambi.

Ogni carezza delle labbra di Garula scatenava una cascata di sensazioni attraverso il corpo di Federnad, facendolo fremere di piacere e desiderio. Le sue labbra, morbide e succulente, esploravano ogni centimetro del membro del principe con un'ardente voglia di piacere e gratificazione.

Il respiro di Federnad si fece sempre più pesante mentre le labbra di Garula continuavano a carezzare il suo membro con una passione crescente.
Garula, spinta dalla passione travolgente che bruciava dentro di lei, afferrò con fermezza il membro di Federnad e lo guidò delicatamente dentro di sé. Le sue mani esperte e desiderose lo guidarono lungo il sentiero del piacere, mentre i loro corpi si fusero insieme in un abbraccio intimo e appassionato.

Con un gemito di estasi, Garula sentì il membro di Federnad penetrare profondamente dentro di lei, riempiendola di un piacere intenso e travolgente. I loro movimenti si sincronizzarono in un ritmo armonioso, danzando insieme al ritmo del desiderio che li avvolgeva.

Le sensazioni di piacere e gratificazione si diffusero attraverso il corpo di Garula, mentre il calore del loro amore bruciava luminoso e ardente tra di loro. Ogni movimento, ogni carezza, trasmetteva una promessa di piacere e soddisfazione, creando un'atmosfera di estasi e beatitudine tra i due amanti.

Garula si abbandonò completamente al piacere travolgente che la invadeva, il suo corpo ardeva di desiderio mentre sudava profusamente sotto l'effetto dell'estasi. Ogni movimento, ogni carezza del principe Federnad le procurava sensazioni di piacere intense e indescrivibili, portandola sempre più vicino all'apice del godimento.

I suoi sensi erano acuti, amplificati dalla passione che li avvolgeva, mentre il calore dei loro corpi uniti si diffondeva attraverso l'aria intorno a loro. Ogni gemito, ogni sospiro, era un'espressione del piacere che li avvolgeva, creando un'atmosfera di estasi e soddisfazione.

Garula si sentiva viva, completamente immersa nell'ebbrezza del momento, mentre il suo corpo rispondeva al tocco del principe con una danza di desiderio e passione. I suoi sensi erano inondati da un turbine di emozioni, mentre il piacere la trasportava in una dimensione di beatitudine e gratificazione.

Federnad, dominato dall'ardore del momento, afferrò Garula con forza e la sollevò in aria, i loro corpi uniti in un abbraccio appassionato mentre fluttuavano leggeri come piume. La loro unione diventò ancora più intensa e travolgente, mentre il principe la penetrava con vigore e desiderio, lasciando che il piacere li avvolgesse completamente.

Garula si aggrappò al principe con fierezza, i suoi gemiti di piacere si mescolavano al suono dell'aria che frusciava intorno a loro. Ogni movimento, ogni colpo del principe, le procurava sensazioni di estasi e trasporto, portandola sempre più vicino al culmine del piacere.

Nel loro abbraccio aereo, Garula e Federnad si perdevano completamente nella passione che li avvolgeva, lasciandosi trasportare dalla corrente dell'amore e del desiderio. Ogni istante era un tripudio di emozioni e sensazioni, mentre il loro amore bruciava luminoso e ardente nel cielo notturno.

Garula, immersa nell'ebbrezza del momento, si rendeva conto che quella esperienza era unica e irripetibile. Mai prima d'ora aveva provato una sensazione così intensa e travolgente, né con le mani-pene di Miak né con il fallo di Venere. La forza e la passione del principe Federnad erano qualcosa di completamente diverso, un mix di desiderio e ardore che la facevano sentire viva come mai prima d'ora.

Ogni movimento, ogni carezza del principe la trasportava in un mondo di piacere senza fine, lasciandola senza fiato e desiderosa di più. Era come se il loro amore fosse destinato a esplodere in un turbine di sensazioni, portandoli entrambi verso vette di estasi e soddisfazione.

Garula, trasportata dal desiderio e dalla passione, si inginocchiò davanti al principe Federnad, pronta a ricevere il suo seme con devozione e ardore. Il suo cuore batteva forte nel petto mentre lo guardava con occhi pieni di desiderio, desiderosa di sentirsi completamente riempita da lui.

Con gesto deciso, il principe afferrò con forza i fianchi di Garula, guidando il suo membro verso di lei e la sua bocca. Garula lo accolse con un gemito di piacere mentre il principe la penetrava con profondità e passione, riempiendola completamente con il suo seme.

Garula, travolta dal piacere che la invadeva in quel momento di intimità con il principe Federnad, iniziò a sentire un'ondata di piacere scorrere attraverso il suo corpo. Le sensazioni erano così intense, così travolgenti, che non poteva fare altro che lasciarsi andare completamente al godimento.

Con un gemito di estasi, Garula sentì un'ondata di calore sprigionarsi dal suo centro, mentre il suo corpo si contraeva in un climax di piacere incontenibile. Un liquido caldo e viscoso iniziò a fuoriuscire dal suo corpo, spruzzando con forza nell'aria circostante.

I suoi sensi erano acuti, amplificati dal piacere che la investiva, mentre il suo orgasmo la trasportava in una dimensione di estasi e soddisfazione assoluta. Era come se il suo corpo stesse esplodendo di piacere, liberando tutte le tensioni accumulate in un turbine di sensazioni indescrivibili.

E mentre il suo squirt si mescolava al piacere condiviso con il principe, Garula sapeva che quel momento sarebbe rimasto impresso nella sua memoria per sempre, come un ricordo indelebile di amore e passione con l'uomo che aveva rubato il suo cuore.
Garula, mentre era avvolta dall'abbraccio del principe Federnad, sentiva il conflitto interiore che la tormentava. Da una parte, c'era l'ardente passione e il desiderio di essere con lui, di accettare la sua proposta e di unirsi a lui in un legame eterno. Dall'altra, c'era il senso di fedeltà verso le ribelli, le compagne che avevano condiviso con lei i momenti di lotta e di ribellione contro l'impero.

Le lacrime le rigavano il viso mentre lottava con la decisione che doveva prendere. Sapeva che unirsi al principe significava tradire le ribelli, significava abbandonare la causa per cui avevano combattuto così duramente. Ma allo stesso tempo, sentiva l'amore per Federnad bruciare dentro di lei, un amore che le faceva desiderare una vita di felicità e serenità al suo fianco.

Con il cuore in tumulto, Garula si separò leggermente dal principe, guardandolo negli occhi con un misto di dolore e determinazione. "Federnad," sussurrò con voce tremante, "io... non so cosa fare. Ho paura di tradire le mie amiche, la nostra causa..."

Il principe la guardò con dolcezza, accarezzando il suo viso con delicatezza. "Garula, capisco la tua lotta interiore. Ma ricorda che il vero amore è quello che ti rende felice, che ti fa sentire completa. Sei tu che devi decidere il tuo destino, nessun altro. Segui il tuo cuore, e io sarò al tuo fianco, sempre."

Le parole del principe penetrarono nel cuore di Garula, risvegliando in lei una nuova forza e determinazione. Si asciugò le lacrime, guardando Federnad con gratitudine e amore. "Grazie," disse con voce ferma, "io... io voglio essere con te, Federnad. Voglio essere la tua sposa, la tua compagna di vita."

Con un sorriso radioso, Federnad la strinse nuovamente tra le sue braccia, promettendole un futuro luminoso e pieno di amore. E mentre si abbracciavano, Garula sapeva che, nonostante la decisione difficile che aveva preso, il suo amore per le ribelli sarebbe rimasto sempre nel suo cuore, come un faro di speranza e coraggio.
Garula, con il cuore in gola, raccontò al principe Federnad la verità sconvolgente sul suo coinvolgimento nell'avvelenamento. Le sue parole furono accolte con stupore da Federnad, che ascoltò attentamente mentre lei gli spiegava gli intricati dettagli dell'intrigo orchestrato dalle ribelli.

Mentre la sua mente elaborava le informazioni, Federnad si rese conto che quella rivelazione poteva essere un vantaggio per entrambi. Se l'imperatore Frioxo fosse stato eliminato, lui e Garula avrebbero potuto prendere il controllo di Odexa insieme, creando un nuovo ordine che riflettesse i loro valori di giustizia e libertà.

Con determinazione nei suoi occhi, Federnad prese la mano di Garula tra le sue, promettendole il suo sostegno e la sua protezione in questa pericolosa impresa. "Garula," disse con voce ferma, "insieme possiamo cambiare il destino di Odexa. Sei la mia compagna di vita, e non permetterò a nessuno di nuocerti. Combatteremo insieme, fianco a fianco, per un futuro migliore per tutti noi."

Garula lo guardò con riconoscenza e amore, sentendosi sollevata nel sapere di avere Federnad al suo fianco. Con un nodo alla gola, annuì, accettando la sua proposta con tutto il cuore. "Grazie," disse con voce commossa, "insieme possiamo fare grandi cose. Siamo più forti uniti, e insieme possiamo sconfiggere l'imperatore e portare la pace e la prosperità a Odexa."

Con quel patto di alleanza e amore, Garula e Federnad si prepararono a unirsi alle ribelli nella loro lotta per la libertà e la giustizia. Erano pronti a rischiare tutto per un futuro migliore, consapevoli che il loro amore sarebbe stato la loro forza e il loro sostegno in ogni sfida che avrebbero affrontato insieme.
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