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Lui & Lei

Aiuto! Aiuto! Il vampiro mi dà il cazzo


di Tiscopotrans
09.03.2024    |    2.654    |    0 6.0
""Sono il principe delle tenebre, il signore dei vampiri..."
Nel cuore della Transilvania, tra nebbie fitte e lugubri foreste, si ergeva imponente il Castello di Dracula. Le sue torri oscure e le mura di pietra sembravano racchiudere segreti antichi e terribili, e nessuno osava avventurarsi oltre i suoi cancelli arrugginiti.

Una notte, mentre la luna piena illuminava il cielo, una giovane italiana di nome Lucrezia si trovò smarrita nei pressi del castello. Persasi nel fitto bosco, si era allontanata dalla strada principale e si ritrovò davanti alle imponenti mura di pietra. Con il cuore in gola, Lucrezia decise di cercare riparo all'interno del castello, sperando di trovare qualcuno che potesse aiutarla a ritrovare la strada.

Le porte cigolanti si aprirono davanti a lei, rivelando un corridoio buio e deserto. Con passo incerto, Lucrezia si addentrò nel castello, avvertendo un senso di inquietudine che le stringeva lo stomaco. Ogni ombra sembrava nascondere un pericolo imminente, e il suono dei suoi passi risuonava lugubre contro le mura di pietra.

Mentre esplorava le stanze deserte del castello, Lucrezia avvertì un freddo gelido che le penetrava le ossa, come se l'aria stessa fosse impregnata di malvagità. Improvvisamente, una voce sinistra echeggiò nell'oscurità, facendo rabbrividire la ragazza fino al midollo.

"Benvenuta, viandante smarrita", disse la voce, avvolta da un tono raffinato e sinistro. Lucrezia si voltò di scatto, ma non riuscì a individuare la fonte della voce. "Chi sei? Cosa vuoi da me?" chiese, cercando di mantenere la calma nonostante il terrore che la assaliva.

"Io sono il signore di questo castello", rispose la voce, mentre un uomo alto e pallido emerse dalle ombre. I suoi occhi erano di un rosso ardente, e un sorriso affilato si dipingeva sulle sue labbra pallide come la morte. "Sono il principe delle tenebre, il signore dei vampiri. E tu sei la mia ospite."

Lucrezia rabbrividì al suono delle sue parole, comprendendo di essere finita nelle grinfie di un essere maligno e sovrannaturale. Tentò di fuggire, ma le sue gambe sembravano paralizzate dal terrore, e ogni tentativo di fuga si rivelava vano.

Il vampiro si avvicinò a lei con movimenti fluidi e sinistri, emanando un'aura di potere oscuro che avvolgeva la stanza. Con un sorriso perverso, afferrò il polso di Lucrezia e la trascinò verso di sé, mentre lei sentiva un piacere inquietante e morboso invaderla.

"Non resistere, cara Lucrezia", sussurrò il vampiro, mentre affondava i suoi denti affilati nel collo della ragazza. Un'ondata di piacere e terrore la travolse, mentre il suo sangue veniva lentamente succhiato dal vampiro assetato.

In preda al dolore e al piacere misto, Lucrezia si ritrovò intrappolata in un vortice di oscurità e desiderio, mentre il vampiro continuava a nutrirsi della sua vita. E così, nel cuore della notte, nel castello di Dracula, la giovane italiana si smarrì per sempre tra le tenebre, vittima del piacere e dell'orrore che solo un vampiro poteva offrirle.
Mentre il vampiro le leccava il collo Lucrezia portava a se il corpo freddo del demone. Un ondata di piacere l'avvolse. La sensazione di piacere portò la sua memoria a quando aveva sedici anni e per la prima volta aveva fatto l'amore con Marco il suo fidanzatino dell'epoca. Il calore che provava era infernale, sentiva l'inferno uscire dalla sua figa desiderosa di un cazzo demoniaco come quello del vampiro che la stava possedendo.
La pelle gelida del vampiro si scontrava con il calore del corpo di Lucrezia, creando un contrasto oscuro e irresistibile. Mentre i suoi denti affondavano nel collo della ragazza, un brivido di piacere le percorreva la schiena, mescolandosi al terrore che la assaliva.

Le mani di Lucrezia si avvinghiarono al corpo del vampiro, stringendolo a sé con una passione primitiva e disperata. Sentiva il suo cuore battere accelerato contro il suo petto, mentre l'oscuro desiderio la avvolgeva come una nebbia fitta.

Il sangue di Lucrezia fluiva via lentamente, nutrendo il vampiro e alimentando il piacere che li avvolgeva entrambi. Le sensazioni si confondevano, mescolando il dolore alla lussuria, mentre il mondo intorno a loro si dissolveva in un vortice di emozioni incontrollabili.

Nel momento in cui il vampiro si allontanò dal suo collo, Lucrezia si sentì sospesa tra la vita e la morte, intrappolata in un limbo di piacere e tormento. I loro sguardi si incrociarono, e nel riflesso dei suoi occhi rossi Lucrezia vide la sua stessa anima spezzata.

Era come se quel momento di intimità avesse aperto una voragine nel suo essere, facendo emergere desideri e paure che non sapeva di possedere. Il vampiro si voltò lentamente verso di lei, i suoi occhi rossi brillavano di una luce maligna mentre un sorriso affilato si dipingeva sulle sue labbra pallide. Con passo lento e sinistro, si avvicinò a Lucrezia, la cui pelle tremava per la paura e l'anticipazione.

"Tu non puoi avere paura di me, Lucrezia," sussurrò il vampiro, la sua voce morbida come il velluto nero della notte. "Io sono il tuo destino, il tuo peccato più oscuro. E tu, cara mia, sei mia."

Le mani del vampiro afferrarono con forza i vestiti di Lucrezia, strappandoli via dal suo corpo con una rapidità spaventosa. La ragazza si sentì nuda e vulnerabile di fronte alla sua potenza sovrannaturale, ma allo stesso tempo attratta da lui in modo irrazionale.

"Ti piace ciò che vedi, Lucrezia?" chiese il vampiro, il suo sguardo ardente scrutava il corpo esposto della ragazza con un desiderio insaziabile. "Ti piace essere mia, completamente e irrevocabilmente?"

Le parole del vampiro risuonavano nelle orecchie di Lucrezia, confondendo la sua mente già tormentata dalla paura e dal piacere. Mentre il vampiro la avvicinava sempre di più, sentiva il suo cuore battere accelerato nel petto, combattendo con le sensazioni contrastanti che la travolgevano.

Ma non appena il vampiro la toccò, un'ondata di piacere travolse Lucrezia, annegando ogni pensiero razionale e ogni resistenza. Si abbandonò completamente al vampiro, permettendo al desiderio di consumarla come una fiamma divorante nell'oscurità del castello di Dracula.

Con una forza demoniaca, il vampiro esplorò ogni angolo del corpo di Lucrezia, toccando le sue parti più intime con una lussuria oscura e insaziabile. Le sue mani fredde bruciavano la pelle della ragazza, lasciando segni invisibili ma indelebili nella sua anima.

Lucrezia si contorceva sotto il suo tocco, una miscela di dolore e piacere la invadeva in modo incontrollabile. Ogni carezza del vampiro le faceva dimenticare chi era e dove si trovava, trasportandola in un mondo di desiderio e peccato.

"Ti piace, Lucrezia?" mormorò il vampiro contro la sua pelle, la sua voce carica di una passione oscura. "Ti piace essere mia, completamente e senza riserve?"

Le parole del vampiro vibravano nell'aria intorno a loro, mescolandosi al suono del loro respiro accelerato e al gemito di piacere che sfuggiva dalle labbra di Lucrezia. Si sentiva persa nel fuoco del desiderio, incapace di resistere al potere magnetico del vampiro.

Le ore sembravano sfumare nel nulla mentre il vampiro e Lucrezia si abbandonavano a una danza oscura e sensuale, i confini tra piacere e dolore sempre più labili. Nel buio del castello di Dracula, erano soli loro due, intrappolati in un'intimità proibita e tormentata.

Il vampiro esplorava ogni parte del corpo di Lucrezia con una fame insaziabile, bruciando la sua pelle con un tocco che era al tempo stesso tormento e estasi. Le sue mani fredde si muovevano con una grazia sinistra, mentre la ragazza si contorceva sotto di lui, perduta in un turbine di sensazioni contrastanti.

Ogni bacio del vampiro era come una maledizione, avvolgendo Lucrezia in un vortice di passione e disperazione. Sentiva il suo corpo reagire al suo tocco, tradendo la sua mente confusa e vulnerabile. Eppure, nonostante la paura che la assaliva, c'era qualcosa di profondamente liberatorio nell'abbandonarsi al desiderio più oscuro.
Il vampiro penetrò dentro Lucrezia con una ferocia demoniaca, rompendo ogni barriera e confine, mentre la ragazza gemeva in estasi e dolore. La sua presenza dentro di lei era come un fuoco divorante, consumandola dall'interno e trasformandola in qualcosa di diverso, di oscuro e incontrollabile.

Lucrezia si sentiva avvolta da un turbinio di sensazioni, incapace di distinguere tra piacere e tormento, tra realtà e sogno. Il vampiro la possedeva completamente, trasformandola in una creatura delle tenebre come lui, uniti da un legame che andava oltre la carne e il sangue.

Il loro rapporto carnale era un'esplosione di desiderio e peccato, una danza selvaggia e primitiva che li avvolgeva come un incantesimo. Nel cuore del castello di Dracula, erano due anime dannate che si consumavano l'una nell'altra, perdendosi nel labirinto oscuro del loro amore proibito.

E mentre il vampiro e Lucrezia si abbandonavano completamente alla passione che li travolgeva, sapevano che quel momento di estasi sarebbe durato per l'eternità, sigillando il loro destino insieme nelle ombre del castello di Dracula.
Il corpo di Lucrezia era avvolto da una sottile pellicola di sudore, che rifletteva la luce fioca delle candele nel buio del castello di Dracula. Gocce di umidità scivolavano lungo la sua pelle, evidenziando i contorni sinuosi e le curve invitanti del suo corpo.

Le sue forme erano un'opera d'arte scolpita dalla luce e dall'ombra, con seni pieni che si sollevavano con ogni respiro affannato e un ventre liscio e delicato che si contrasse sotto il tocco del vampiro. Le sue gambe erano lunghe e slanciate, avvolte da un velo di pelle morbida e invitante.

I capelli scuri di Lucrezia cadevano liberi sulle sue spalle, incorniciando il suo viso dai lineamenti delicati e sensuali. I suoi occhi erano fiamme di passione e desiderio, mentre le sue labbra carnose emettevano gemiti di piacere e tormento.

Era una visione di pura bellezza e desiderio, una creatura vulnerabile e potente allo stesso tempo, perduta nell'abbraccio oscuro del vampiro. Il suo corpo sudato e caldo era un richiamo irresistibile per il suo amante immortale, un invito a esplorare ogni angolo della sua carne e dell'anima.

Nel buio avvolgente del castello di Dracula, il vampiro si stagliò con una presenza sinistra di fronte a Lucrezia, preparandosi a pronunciare un discorso che avrebbe segnato il destino della ragazza per sempre.

"O ascoltami, creatura dell'umanità," cominciò il vampiro con una voce che echeggiava nelle orecchie di Lucrezia come il sibilo del vento tra le tombe. "Tu, che sei stata sedotta dall'oscurità, sei destinata a portare il mio erede, un figlio delle tenebre, un nuovo principe dell'oscurità."

Le parole del vampiro risuonavano nell'aria, cariche di promesse di potere e perdizione. "Con il tuo sangue, darai vita a una nuova stirpe di creature immortali, destinate a regnare su questo mondo per l'eternità. Il mio sangue correrà nelle vene del nostro erede, conferendogli poteri sovrannaturali e una forza che nessun essere umano potrà mai sconfiggere."

Lucrezia tremava di fronte alla prospettiva di portare il figlio del demonio, ma nel profondo del suo essere, sentiva un richiamo oscuro che la attraeva irresistibilmente verso questa nuova e terribile destinazione.

"Il tuo destino è scritto nelle stelle, Lucrezia," continuò il vampiro, con gli occhi ardenti di desiderio e dominio. "Accetta il tuo ruolo come madre di una nuova razza di creature delle tenebre, e insieme regneremo su questo mondo come signori supremi, dominando ogni anima perduta nel nostro regno di eterna notte."
Con un grido che si mescolava tra piacere e dolore, il vampiro si lasciò andare dentro Lucrezia, riversando il suo seme oscuro e potentemente carico di magia nelle profondità più intime della ragazza. Un'ondata di piacere travolse entrambi mentre il liquido rosso come il sangue si mischiava al calore del corpo di Lucrezia, creando un legame indissolubile tra loro.

Il seme di Dracula, rosso come il sangue, si diffuse attraverso il suo ventre, portando con sé una promessa di potere e oscurità. Lucrezia tremava sotto il suo abbraccio, sentendo il suo corpo trasformarsi lentamente sotto l'influenza del vampiro, mentre il suo destino si intrecciava inestricabilmente con il suo.

E così, nel cuore del castello di Dracula, la progenie del vampiro e di Lucrezia prendeva vita, destinata a portare avanti il loro leggendario lignaggio di creature delle tenebre. Con un sospiro di soddisfazione, il vampiro e Lucrezia si abbandonarono alla loro nuova realtà, consapevoli che il loro legame sarebbe stato eterno, come il sangue che scorreva nelle loro vene.
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