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Ho fatto cornuto mio marito 2


di Paola28
16.09.2011    |    48.929    |    10 9.3
"Mai avrei creduto che avere dentro due cazzi mi avrebbero procurato tanto piacere..."
Inutile dire che la mattina del venerdì sono in fibrillazione. Guardo continuamente l’orologio. Le ore non passano mai. Sono distratta e riesco a stento a servire le clienti. Inutile dire che la mia fica è in ebollizione. Per tal motivo debbo cambiare le mutandine che sono tutte bagnate. Ma il ricambio subito dopo diventa peggio del sostituto. Il mio viso sicuramente tradisce il mio stato perché una cliente di vecchia data mi chiede: Paola mi sembri distratta, c’è qualcosa che non và? La tranquillizzo dicendo: tutto bene Chiara! Solamente aspetto una comunicazione importante. Una menzogna per non dire che sono ansiosa di andarlo a prendere nel culo e contemporaneamente nella fica. Questo non glielo posso dire.
Finalmente chiuso il negozio alle 13,15 sono già a casa di Adele. Mi riceve come al solito con grande calore. Di già ha preparato il pranzo. In cucina ci sono Andrea e Carlo. Li saluto baciandoli e ci sediamo a tavola. Per fortuna Adele ha preparato un pranzo leggero. Ho la sensazione che non sono solo io in tensione. Sia Carlo che Andrea hanno il viso tirato, solamente Adele è decisamente tranquilla.
Dopo il caffé è lei che ci dà la scossa. Si alza e dice: non mi pare che siamo qui per fare le statuine. Maschi, datevi da fare! Paola è venuta per farsi possedere davanti e dietro, caricatela alla grande! Sento un leggero rossore invadermi le guance ma ho la prontezza di dire: mi vado a preparare. In bagno mi segue Adele. Non essendo rientrata a casa e avendo i vestiti indossati la mattina sento la necessità di una rinfrescata. Prima faccio pipì, poi entro dentro il box doccia. Adele mi aiuta e percepisco le sue mani che piacevolmente mi toccano i punti sensibili specialmente quando mi aiuta ad asciugarmi. Sto per indossare le mutandine ma lei, facendo col dito cenno di no, dice: che cazzo li metti a fare! Li metti per levarli quasi subito? Mi convince e li rimetto nella borsetta. Pure lei piscia, si fa il bidet e si spoglia completamente. Quindi mi prende per una mano e cosi ci rechiamo nella camera da letto. Carlo e Andrea ci aspettano e sono già pronti, cioè, completamente nudi. Il cazzo di Andrea è in bella mostra e si presenta imperiosamente eretto. Carlo l’ha ancora un poco moscio.
L’abbraccio di Adele ad Andrea è l’inizio. Carlo mi si avvicina ed inizia a palparmi il culo. La mia amica li aveva edotti su quello che mi dovevano fare. Mi stringe a se deliziandosi a palparmi tutta. Neppure un centimetro del mio corpo tralascia dal carezzare. Poi poggia la bocca sulle tette ed inizia a succhiarmi i capezzoli con vigore. Al contatto con la mia carne il cazzo gli diventa duro. Mentre lui mi delizia i capezzoli io gli prendo in mano il cazzo ed inizio a menarglielo lentamente. Restiamo a smanettarci per un poco mentre lo stesso fa Adele con Andrea. Le mani di Carlo ora scorrono nuovamente sul mio corpo indugiando nel culo, nella fica, nelle tette e solleticandomi l’ombelico. Ora ricomincia a succhiarmi i capezzoli mentre con le mani continua a stuzzicarmi fica e culo. Le sue dita scorrono lungo tutto il solco percorrendolo dall’osso sacro al pube dove c’è ad attendere le sue dita la clitoride palpitante e che si erge tesa simile ad una piccola minchia. La sento veramente dura e Carlo me la crogiola titillandola e stringendola tra dita. Questo gioco mi fa mugolare per il piacere che provo.
Sto ansando alle carezze di lui quando Adele avvicinandosi mi bacia in bocca mi circuisce con un braccio e dice: dai Paola, Andrea ti aspetta!
È sdraiato sul letto a pancia in su e con il cazzo grossissimo tutto teso. La leggera spinta di Adele mi distoglie dall’ammirazione di osservare quel meraviglioso arnese che non aspetta altro che entrare nella mia fica. Questa, del resto, con i sui palpiti mi fa capire di desiderarlo tutto dentro.
Mi posiziono in ginocchio con le cosce aperte sopra il corpo di Carlo. La mia fica tocca la punta del cazzo che mi brama. Lo prendo con una mano e lo guido nella fenditura delle labbra che al contatto mi trasmettono un lungo brivido. Ora sono libera di impalarmi come e quando voglio. Lentamente abbasso il bacino facendomi penetrare dentro quasi la metà del membro. Lo ritraggo come a farlo uscire. Di nuovo affondo e ne faccio andare dentro più della prima volta. Continuo a fare su e giù per un bel po’ fino a quando percepisco i coglioni che sfiorano il mio culo. Allora decisamente affondo con il ventre. Il cazzo s’impenna dentro la mia vulva e sembra voglia perforarmi l’utero. Lui si muove dal basso verso l’alto per farmi arrivare il membro sempre più dentro. Mi crogiuolo ai suoi colpi del pube mentre le mie membra tremano per l’estasi del piacere che godo. È a questo punto che percepisco due mani che mi fanno arcuare il busto. Adesso le mie tette poggiano sul petto di Andrea. Io gemo ma pure lui emette lamenti di piacere. Una mano inizia a percorrermi il solco del culo. Raccoglie i succhi che fuoriescono dalla mia fica e li sparge lungo il solco. Le dita ora indugiano nell’ano. Uno tenta di entrare. Si ritrae quasi subito. Intuisco che mi si sta cospargendo il buco di vaselina. Subito dopo il dito penetra dentro il mio ano senza ricevere resistenza. Poi è la volta di due dita. Ancora un attimo e percepisco il cazzo di Carlo poggiarsi sul mio buchetto. Respiro profondamente mentre il pene duro si fa strada dentro il mio retto. La sensazione che provo è bellissima e mi porta intenso godimento. Lui affonda ancora di più, un gemito esce dalla mia bocca. Il leggerissimo fastidio scompare subito. Mi sento completamente piena. Mai avrei creduto che avere dentro due cazzi mi avrebbero procurato tanto piacere. Quello di Carlo ora è tutto dentro il mio culo e i suoi coglioni mi deliziano sbattendo nel solco che conduce alla fica. I movimenti di Andrea cosi come i miei, a causa della posizione che abbiamo assunta, sono limitati. Sento il suo pube sbattere sul mio e comprendo che il suo gingillo è tutto dentro la mia fica. Il cazzo vibra ritmicamente dentro la mia vagina che a sua volta, ad intervalli brevi, si contrae per il godimento provato. I due movimenti combinati mi fanno provare sensazioni sconosciute. Ancora oggi ripensandoci i brividi mi percorrono tutto il corpo. Il piacere mi invade. Inizio a emettere suoni indistinti. Gemo … ansimo … grido … vibro tutta per l’intensità del godimento. Mai brividi sono stati tanto portatori di voluttà e piacere. Andrea, dopo essersi leggermente mosso, incomincia a dare, nei limiti del possibile, colpi col pube sul mio monte di venere. Il movimento sincrono dei due mi trasmette sensazioni che mi stanno facendo sciogliere tutta. Allora come un’automa inizio a gridare: aaaaah! … cosiiii! … ancoraaaaa! … di piùùùù! ….. ancoraaaa! … ancoraaaaa! … cazzo come è bellooooo! … non fermateviiiii! … mi piaceeeeee! … ancoraaaaa! … minchiaaaaaaa come mi piace!
Il sandwich che mi stanno facendo mi porta al massimo del piacere. Mai avevo goduto con tale intensità. Ancora una volta Adele è l’ago della bilancia. Sto gridando con quanto fiato ho in gola tutto il mio godimento e lei mi mette la fica con i peli, anche se molto corti, umidi a contatto della bocca. È la goccia che fa traboccare il vaso. Inizio a leccarla con un vigore tale che il movimento del mio corpo si trasmette ai due che mi stanno trapanando fica e culo. Ancora un poco e poi il mio corpo rompe in un tremore dovuto ad un voluttuoso ed immenso godimento. Contemporaneamente sento che il mio retto viene inondato dai fiotti di Carlo. Poco dopo pure la fica viene allagata dal caldo seme che zampilla dalla minchia di Andrea. Come se non bastasse la fica di Adele mi spruzza sul viso tutti i suoi dolci succhi. Non capisco più niente, sono tutta un tremore, percepisco che il mio corpo sta cedendo ed infatti gridando come una pazza vengo con un poderoso orgasmo e poi sfinita mi abbandono sopra il corpo di Andrea.
Qualche istante di pausa è necessario. Appena mi riprendo mi sollevo e andando nel bagno per darmi una ripulita traballo tutta. Mentre sto pisciando mi raggiunge Adele. Mi guarda sorridendo e dice: E brava Paoletta! … minchia come hai goduto! … Sai che non pensavo che ti saresti sollazzata in questo modo! … Brava! … Mi sei veramente piaciuta!
Questo dice mentre le sue mani, con la scusa di aiutarmi nelle abluzioni mi scandagliano la fica e mi strizzano le tette. Poi avvicina la sua bocca alla mia e ci baciamo a lungo facendo intrecciare le lingue.
Nel ritornare in camera da letto dice: ora amica mia devi osservarmi mentre pure io mi faccio un sandwich, devi però darmi, come ho fatto io, la tua fica quando sono sul punto di estremo godimento.
Inutile descrivere il godimento di Adele. È pari al mio ma la sua esperienza manda ancora di più in estasi i due maschietti. Pure io faccio la mia parte donando, al momento opportuno, la mia calda e bagnata fica alla sua bocca avida.
La serata non finisce cosi. Dopo un riposino per ritemprarci i due maschi ci fanno capire che pure loro vogliono qualcosa da noi. Anche se già, miei pazienti lettori, l’avete intuito … ve lo dico: ci richiedono dei pompini.
Personalmente non posso negare loro questa gioia considerato il piacere che mi hanno dato. Inizio con il cazzo di Carlo. Lo prendo tra le mani ancora moscio e impazzisco di voluttà nel sentirlo ingrossare prima nelle mani e poi dentro la mia bocca. Lo lecco in tutta la sua lunghezza senza trascurare i coglioni produttori dei dolci succhi che mi hanno deliziosamente inondata. Faccio ruotare la lingua sul glande e stuzzico a lungo con la punta della lingua il filetto e il buchino. Lui geme per il piacere che gli procuro. Con calma inizio a succhiarglielo e a pomparlo. Ora l’ho tutto dentro la mia bocca. Lo succhio avidamente come a volerlo ringraziare per il piacere che mi ha dato, penetrandomi nel culo. Percepisco che sta arrivando. Allora inizio a succhiarlo con più forza e nello stesso tempo gli stringo i coglioni che sono diventati nuovamente pieni. La mia bocca non molla neppure un centimetro del cazzo duro. Le cosce vengono continuamente innaffiate dai succhi che escono dalla mia fica. Lo circuisco per le natiche e cosi faccio entrare ancora di più il cazzo dentro la mia bocca vorace. Appena il mio dito medio cerca di entrare nel suo ano lui emette un rantolo e la produzione dei sui coglioni inizia a schizzarmi dentro la gola. Ingoio tutto il suo nettare e rimuovo, con la lingua, i residui di sperma e saliva che sono colati sulla sua verga e sul pube.
Un attimo di tregua e mi dedico a quello di Andrea. L’ho appena preso tra le labbra ed inizio a succhiarlo quando il mio cellulare incomincia a suonare. Con fatica lascio quel meraviglioso arnese e vado a rispondere. È mia sorella Giulia, mi informa che Marco è venuto a cercarmi nel negozio e non trovandomi è andato a casa ad aspettarmi. Guardo l’orologio. Sono le 19,45. Penso: continua ad aspettarmi, stronzo! Per te sicuramente non posso privarmi dalla voglia e desiderio di spompinare il mio amichetto. Ritorno da Andrea, meglio sarebbe dire al suo cazzo, e inizio a riprendere il pompino. Mi sento caricata al massimo e gli faccio un pompino veramente maestoso che non solo fa gridare lui di piacere ma dà a me la gioia e la soddisfazione di godere come una vera cagna in calore. Inutile scrivere che pure di Andrea mi bevo e gusto tutto lo spacchio che il suo cazzo generosamente mi elargisce riempiendomi gola e bocca.
Sono veramente sfinita. Dopo una sommaria ripulita indosso la gonna e la camicetta. Le mutandine, il reggiseno e le autoreggenti li metto nella borsetta unitamente al nuovo DVD che Adele mi dà. Non pulisco la bocca perché voglio portare a casa il sapore dello spacchio di Carlo e Andrea. Voglio che Marco ne senta l’odore.
Quando rincaso sono quasi le 22. Lo trovo sprofondato in una poltroncina del soggiorno. Come se niente fosse successo mi abbasso e lo bacio. Lui non si aspetta questa mia mossa. Cerca la mia bocca ed io gliela do con vero piacere. Il sapore dello sperma che i due uomini mi hanno abbondantemente elargito lo percepisce non appena fa entrare la lingua nella mia bocca. Leccandosi le labbra dice:la tua bocca ha sapore di spacchio, hai fatto un pompino? Nel dire mi osserva tutta come mai più aveva fatto negli ultimi periodi. La mia risposta franca e sicura: Sì! Lo lascia inebetito. Allora … mi hai messo le corna? Dice con voce fioca. Sì! rispondo ancora una volta con decisione. Lui mi guarda e dice: sai che non ci credo! Allora vado nel cassetto del soggiorno e prendo il primo DVD, poi apro la borsetta prendo il secondo DVD, quindi tiro fuori mutandine, reggiseno e autoreggenti che metto nelle sue mani. Nel porgergli i due DVD e gli dico: mentre io mi faccio la doccia e mi pulisco la bocca tu guardati questi e poi ne parliamo. Incamminandomi verso il bagno faccio scivolare la gonna e tolgo la camicetta per fargli vedere che sotto non ho nulla. Comportamento da gran troia … sicuramente pensate … ma non ritenete che se lo meritasse?
Sotto il getto dell’acqua indugio a lungo. Alterno acqua calda a fredda e mi strofino con un guanto di crine. Quando mi sento veramente rilassata indosso l’accappatoio e mi reco nel soggiorno. Tutto mi sarei aspettata: rimproveri, grida, strepiti, parolacce, … quello che si presenta ai miei occhi mi lascia senza fiato.
Marco è completamente nudo e si mena il cazzo mentre guarda nella TV le immagini di Andrea che mi sta scopando. Al mio colpo di tosse non si distrae, semplicemente mi fa cenno di sedermi accanto a lui. Mentre guarda la sua mano cerca la mia fica. Osserva con attenzione le immagini mentre con le dita incomincia a farmi un ditalino. Finalmente il primo DVD finisce. Lui si alza, si rivolge verso di me con il cazzo sempre tra le mani e che palpita e con voce tremula (questo veramente non me l’aspettavo) mi dice: glieli dai gli ultimi colpi e mi fai venire? Che devo fare? Prendo in mano il bel cazzo che mi porge, mi accorgo che in fondo mica è tanto più piccolo di quello di Andrea, anzi decisamente è più robusto, non solo inizio a segarlo ma gli faccio pure un bel pompino. Lui inizia a gemere e subito dopo viene inondandomi la bocca col suo spacchio. Per la terza volta in poche ore m’immolo ingoiando pure la succulenta produzione dei suoi coglioni. Questa volta, però, è quella del mio maritino.
Non avendo voglia di cucinare per la cena ordiniamo due pizze. Nell’attesa del fattorino che porti la cena inizia a guardare il secondo DVD. Mi dice di togliere l’accappatoio e di sedermi accanto a lui. Osserva lo scorrere delle immagini con moltissima attenzione ma nello stesso tempo le sue mani mi palpano come se fosse la prima volta e non fossimo sposati da quasi quattro anni. In particolare mi stuzzica tette e fica.
Il suono del citofono mi fa alzare. Quando il ragazzo suona alla porta ho solamente il tempo d’indossare una vestaglietta. Dalla sua espressione mi rendo conto che ho messa quella trasparente. Con indifferenza prendo i soldi dalla borsetta, pago il dovuto e gli do una bella mancia che unita alla visione del mio corpo lo rende sicuramente molto contento. Infatti balbettando mi ringrazia per la mancia ma forse ancora di più per la visione di qualche minuto del mio corpo.
Per mangiare Marco interrompe la visione della mia performance. È al momento in cui sto cavalcando Andrea e Carlo mi carezza il culo. È veramente eccitato. Lo guardo e arrivo alla conclusione che mai l’ho visto con il cazzo cosi arrapato. Mangia velocemente la pizza innaffiandola con un bicchiere di vino. Poi mi viene dietro, io non ho ancora terminata la mia, e inizia a smanettarmi il seno. Percepisco che ha voglia di me. Mi da il tempo di bere pure io un bicchierino di vino e subito dopo mi solleva e mi porta nella stanza da letto. Camminando dice: il resto me lo godrò domani ora ti voglio ... grandissima troia!
Mi stringe tra le sue braccia e mi possiede con una foga che mai aveva dimostrato prima. Alla fine, sono quasi le due di notte, spossati ci abbattiamo sfiniti sul letto. Appena rilassato dice: l’hai detto e l’hai fatto! Quindi siamo pari! Pure tu mi hai tradito! Con calma gli rispondo: no amore. Io ti ho fatto cornuto ma non ti ho tradito! Tradire significa sbattersene della fiducia del partner. Io invece ti ho detto che mi sarei fatta scopare da un altro. Lui allora dice: non uno ma ben due te ne sei fatti! E tu quante puttanelle ti sei scopate a mia insaputa? Risponde: diverse! E continua: da oggi, però, la mia unica puttana sarai tu! E poi aggiunge: minchia! … non mi aspettavo che saresti stata capace di fare quello che ho visto! La tua cara amica Adele ti ha fatto certamente un corso accelerato di “puttanaggine”! Sorridendo gli dico: aspetta a parlare, prima guardati tutto il secondo DVD.
Il secondo DVD l’ammira con molta attenzione l’indomani mentre io sono al negozio. Infatti appena rientrata a casa mi afferra e mi sbatte sul letto. Mi prende davanti e dietro con un desiderio sconosciuto in precedenza. Io godo da vera maiala e non mi tiro indietro su nulla. Non ho il tempo di pranzare ma in compenso mi rimpinzo con lo sperma che il mio caro maritino mi elargisce senza risparmio.
Da quel giorno Marco è cambiato completamente. Veramente siamo cambiati entrambi. Ora siamo una coppia aperta, se desideriamo qualcosa ne parliamo insieme e, in perfetta sintonia, ci togliamo tutti gli sfizi senza prefissarci alcun limite. Abbiamo scoperto le molteplici e varie sfaccettature del sesso e ce li godiamo pienamente. Il nostro rapporto si è di gran lunga rinforzato e viviamo la vita con la stessa tensione del primo giorno che ci siamo conosciuti.

Paola

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