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Caramello salato


di Membro VIP di Annunci69.it Sigma3psilon
22.08.2024    |    112    |    6 9.0
"Glielo avevo ripetuto infinite volte..."
Elegante, labbra carnose, seni minuti. Una estate afosa amica della mia fantasia, vestiti leggeri che lasciavano intravedere le sue curve. Ci incontrammo in un bar del centro, un piccolo borgo, una zona costiera poco turistica, riservata quanto basta per i nostri segreti. Pietra del colore chiaro, a terra riflessa la luce di un sole che andava verso il seral riposo; intorno i colori vivaci delle localita' marinare. I colori erano importanti.....glielo avevo ripetuto infinite volte. Era il nostro buongiorno e la nostra buonanotte. Madame si preparava da giorni a quell' incontro, avremmo avuto poco tempo per colpa di un marito geloso. La sua attenzione, la sua dedizione, il suo essere femmine sopra tutte, non mi avrebbe deluso, ne ero certo! Quel pomeriggio madame aveva indossato il mio vestito leggero, colore avana. Elegante, capelli raccolti, uno smalto di un colore rosa tenue, fresco come la brezza che iniziava a levarsi al termine di quella giornata afosa; sandali con una pietra brillante che mi donavano le sue caviglie e due orecchini di perla a sfidare il suo sorriso. Ammaliante. Appena la vidi ebbi un tonfo al cuore, creatura di cotanta pregiatezza, il premio di un lungo ed estenuante lavoro....ne sentivo orgoglioso la paternità. Ci accomodammo al tavolino, ordinammo del vino.
Il cameriere approfitto' per scrutarla facendo attenzione alle occhiate guardiane, lo allontanai eravamo già in troppi in quella fila. Ero affascinato da ognuno dei suoi movimenti, che la signora non lasciava alla casualità. La gonna era poco sopra al ginocchio, copriva meravigliose cosce color dell' ambra. Pregavo nell' ausilio dell' amico vento, concentrato su quel confine erotico. Basto' uno dei suoi sorrisi per sciogliere il gelo iniziale. Mi sentii di portare la mia mano su quel ginocchio, mi sentii sollevato quando lei non la respinse. Il cuore batteva più forte, cercavo di scorgere sotto al vestito leggero il segno dell' intimo. I colori erano importanti. Madame aveva indossato il mio completino color bordeaux. Era stata indecisa tutto il pomeriggio, combattuta tra l' indossare o non indossare il reggiseno, lo aveva portato con se, ma ora ne vedo scorgere un pizzo dalla sua borsa, in un gesto volontario e provocatorio. L' eccitazione sali' alle stelle, ero schiavo di quei seni minuti, concentrato su ogni movimento, su ogni sfregamento. La trama lavorata fece il resto, basto' poco per scorgere i suoi capezzoli duri premere contro l' abito. La passione fu tale che mi feci coraggio e fregandomene degli sguardi indiscreti avanzai lentamente con la mano. Pelle di velluto, respiri profondi, madame strinse le sue cosce con un gesto di diniego....poco convinta. Non vi era più tempo per i ripensamenti, la mia prepotenza mi porto' al premio, lo sentivo , tessuto lavorato, ne immaginavo la trasparenza, ne percepivo l'umidita'! Era quello il passe partout del nostro piacere, confidai nella riservatezza dei passanti, le spostai delicatamente le mutandine. La baciai. "Madame sei fradicia " le sussurrai sorridendo in un orecchio. Le labbra glabre, carnose, bagnate, si raccomandavano alla delicatezza delle mie dita ingombranti. La mia erezione fu prepotente sotto ai pantaloni, non passo' inosservata alla attenzione della signora. Ancora pochi affondi ......la vidi inarcarsi con la schiena...accompagnare i movimenti del suo piacere. Il suo sguardo mi implorava di scoparla, ma non c'e tempo, sapeva di dover tornare al suo ruolo di moglie. Un morso alle labbra tento' di nascondere un violento orgasmo dagli occhi di un passante che furtivamente si e' appassionato alla scena. Le mie dita intrise dei suoi umori, ne percepivo il profumo, le portai alla sua bocca per fargliele assaggiare. "Dimmi di cosa sai madame", imperativa la mia curiosità; "Di caramello salato Mister!". La sua impertinenza mi eccitava oltremodo, ma la telefonata di un marito geloso arrivo' a castrare i miei istinti. La aiutai a ricomporsi ci salutammo con un bacio appassionato e con la promessa di rivederci. Prima di lasciarmi, un gesto veloce, sfilo' le mutandine fradice e me ne fece dono. Mi misi in disparte, per guardarla ancora, mentre si allontanava, annusavo il frutto del mio lavoro eccitato! Scese verso la piazzetta, un saluto verso un tipo seduto in una cabriolet che scese prontamente ad aprirle la porta per farla accomodare. Un marito premuroso. Prima di partire rivolse un ultimo sguardo verso il vicolo dove ci eravamo lasciati. La serata fu lunga mentre stringevo quelle mutandine vorace di quell' odore di donna, con la paura che svanisse. Un messaggio sul telefono, la mia speranza che fosse lei fu esaudita. Una foto ...un rigolo dalla sua bocca ed un messaggio con scritto : "avrei voluto fosse tua Mister"...❤️
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