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Lui & Lei

Impiegata comunale 8/11/2017


di Cavallomatto
17.12.2018    |    1.044    |    2 9.0
"Mpiegata comunale Una mattina di novembre, fredda grigia e umida, decido di andare in questo comune in provincia di Milano ( non dico il nome perché..."
mpiegata comunale
Una mattina di novembre, fredda grigia e umida, decido di andare in questo comune in provincia di Milano ( non dico il nome perché piccolissimo) erano le 9,30 mi sveglio con una voglia matta è un cazzo più grosso del solito, bhe me ne farò una ragione, mi alzo doccia e mo vesto, vado sempre in giro vestito casual, decisi di mettermi un pantalone jeans nero un po’ strappato, un maglione nero collo alto e le scarpe Adidas bianche, cappotto grigio scuro, mi spruzzo un po’ di Dolce e Gabbana the one e vado, arrivo in comune con sto cazzo mezzo duro e arrapato( la sera prima ho passato una serata meravigliosa con una coppia del gruppo, dalle 23 alle 2 di notte ) avevo gli occhi stanchi e mi misi gli occhiali neri, entro e chiedo alla reception per L ufficio tributi e la ragazza mi dice, guardi L ufficio rimane aperto fino alle 11.00 sn le 10,50 provi a vedere se L accolgono anche perché quasi tutti gli impiegati hanno aderito allo sciopero e sn in oratorio, bene dico, salgo su e tutti gli uffici vuoti, c’era una porta chiusa e decisi di bussare, una voce porca mi rispose avanti.... io entrai e la tipa rimase a guardarmi x qualche secondo, gli dissi meno male che c’è lei altrimenti mi toccava prendere un altro giorno di ferie. Sorrise...... io gli dico il motivo x la quale mi trovai li lei guardo p orologio e mi disse in teoria sto x chiudere ma nn capita mai che in questo ufficio arriva un puro manzo italiano, rimasi un attimo a bocca aperta la ringraziai. Lei si alzò dalla scrivania, era vestita, leggings neri di pelle, camicia bianca che li copriva quel culo spettacolare, stivaletto nero, lei bella, formosa e in carne, 48 anni di donna portati da dio, si intravedevano dai pantaloni un po’ di cellulite mentre camminava sul culo e improvvisamente il mio cazzo spingeva che voleva uscire fuori, ip mi tolsi il cappotto per il troppo caldo e ad occhio chiunque poteva vedere la forma del mio cazzo sul jeans, nel mentre mi controllava la documentazione mi disse ah però calabrese come me.... abbiamo già qualcosa in comune, io gli chiesi per accertarmi che nn ci fosse nessuno la storia dello sciopero e lei mi disse e la prima volta che nn aderisco perché i sindacalisti mi hanno stancata, io in mente ma dissi meglio così, lei simpaticissima e ad un certo punto della chiacchierata gli chiesi se la potessi invitare a bere un caffè qualche gg, si avvicinò e mi disse e se te lo prendo adesso un caffè tu cosa mi dai. Mordendosi il labbro inferiore, la presi dalla nuca e gli buttai la lingua in bocca, mi bacio profondamente,senza fermarci andammo verso la porta e la chiuse a chiave, si accorse del mio cazzo durissimo e mi disse, sei un vero stallone calabrese ma quanto e lungo? Gli risposi prova a vedere se ti sta tutto in bocca, lei si chinò in ginocchio e se lo prese in bocca me lo ciucciava in una maniera assurda le sue labbra carnose su affossavano sulla mia cappella e a tipo ventosa me lo tirava su e giù, di botto L alzai e la misi a pecora su una sedia, lentamente con la mano sinistra gli tirai una terra fuori e con la destra gli abbassai i pantaloni, aveva un filo di perizoma bianco di pizzo, mentre li mordevo le chiappe annusavo il suo odore della patata, un profumo di coccolino impressionante, lei si fermò e mi disse nel primo cassetto ci sono due preservativi che gli ho sequestrato a mio figlio prendine uno, naturalmente me lo infila lei con la bocca senza mani nn chiedetemi come abbia fatto, il mio cazzo stava esplodendo, le vene erano grossissime, dolcemente faccio entrare la cappella dentro la figa che era un pozzo bagnato ( credetemi solo a descrivere la scena mi sta diventando duro) piano pianino la penetro tutta e lei godeva come una cagna, con la mano destra nella sua coda e la sinistra attaccata alla della la sbattevo così forte che la sedia si stava per spezzare, nel mentre gli sputo un po’ di saliva sul buco del culo e ci infilo il pollice mentre davanti la scopavo, lei nn disse una sola parola se nn AJ AJ AJ AJ mi stai facendo impazzire, gli dissi voglio il tuo culo e lei mi rispose prenditi tutto ciò che vuoi, gli sfondai il culo e lei ancora ancora ancora e con la mano destra mentre gli facevo il culo la toccavo davanti dopo qualche minuto lei riuscì a squirtare spitandomi il cazzo fuori dal culo, ne aveva così tanto squirt che la pressione era assurda, mi bagno tutti i pantaloni e le scarpe ma nn me ne frego nulla, poi ancora facevo nel culo e patata e viceversa e mi disse sto venendooooooooooooooo nn fermartiiiiiiiiiiiii, ragazzi un toro era più domabile, si bagno tutta io mi tolsi il preservativo lei si inchinò e gli schizzai la mia sborra mentre mi tremavano tutte le gambe, vi posso assicurare che è stata una delle scopate più belle ed eccitanti della mia vita, di queste donne c’è ne sono pochissime ma veramente poche, da quel giorno, da un anno ormai che tutti i giovedì dalle 13 alle 14 ci vediamo per scopare e nn abbiamo nessuno dei due un contatto di qualsiasi genere!! Buona lettura a tutti e vi prego se ci piace scrivetemi
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