Il mare d'inverno

Mi guardo allo specchio soddisfatto! Camicia, giacca e pantalone si abbinano bene, lei pensa che arriverò in moto, jeans e giubbotto, invece guarda che roba, con appena un po' di gel nei capelli

"la barba fatta con maggiore cura"...

Primo incontro su tinder dopo 16 anni di convivenza, sia pure con 2 donne diverse. So ancora colpire e corteggiare o sono arrugginito?

Valentina mi ha dato un riferimento ma il navigatore vuol farmi passare per la ZTL, non va bene.

Sono 1 po' in ritardo, proprio io! Non va bene

Lei mi chiama e me lo fa notare, NON VA BENE!!!

Nulla di grave, ci vediamo lì vicino alla fontana, è più bella che in foto. Cappellino, felpa con cappuccio, leggins e scarpe da tennis, ma che occhioni, che sorriso, forse 1 po' imbarazzata.

"Ciao, ma che è questa eleganza? Non dovevi venire in moto?"

"Sorpresa. E poi scusa, esco con una bella ragazza, mi presento bene"

Sorride...

Prendiamo un aperitivo, lei mi prende in giro, "che strana coppia, tu tutto in tiro ed io una liceale all'ora di ginnastica"

Ridiamo, ridiamo tanto, e le risate sono afrodisiache. Te ne accorgi in quelle brevi pause di silenzio quando ci si ferma a fissarsi negli occhi cercando di cogliere l'uno i pensieri dell'altra, quelli che non dice, quelli che non dici.

Proprio come 2 adolescenti...

Passeggiando ci abbracciamo e sento che sotto quella felpa c'è un bel fisico tonico, mi eccito al pensiero, MOLTO BENE! E se quello che c'è sotto la felpa si capisce con un abbraccio i leggins non lasciano nulla all'immaginazione. Grazie Valentina, fortuna che non sei in gonna e camicia

I colori del tramonto sono gli stessi che ho in testa, andiamo a cena? Saliamo in auto, la mia, cerchiamo un tavolo ma siamo vicino al mare e non è ancora stagione.

Mi è passato l'appetito, cerco di tenere viva la discussione e non è per niente difficile. Lei è un fiume in piena ma le piccole pause tradiscono il desiderio.

"Vale sei molto più bella che in foto, sei simpatica, vivace, e quegli occhi brillano al buoi"

I miei complimenti sono sfacciati, sinceri ed improvvisi e lei li sente "dentro come un pugno". Faccio per abbracciarla, mi asseconda, ma nasconde il viso nel mio collo ad evitare il bacio che sentiva in arrivo. Vabbè, le bacio e le accarezzo i capelli, inspiriamo entrambi profondamente col naso e gli odori sono fragranze eccitanti. Il profumo del suo balsamo in quel momento è meglio di un perizoma di pizzo.

Mi fa "buono il tuo dopobarba" e mentre ci stacchiamo per guardarci finalmente il bacio, ed è un eccitante sollievo.

È lungo, intenso, profondo, con lingue che si sfiorano, denti che mordicchiano, il respiro incalza.

Mi batte forte il cuore e sento il profumo della sua eccitazione. È seduta sulle mie gambe e sento il calore tra le sue. La mia mano è finita sotto la sua felpa, sotto la canottiera, sgancio il reggiseno ed è un attimo, il suo capezzolo stretto con delicatezza tra le mie dita. Lo accarezzo, lo stuzzico e le piace, è inebriata. La bacio sul collo, passo la lingua dietro l'orecchio, la sento fremere.

Provo a spingere la mano tra le sue gambe verso quel tesoro eccitante e fragrante di eccitazione ma mi ferma con 2 occhi lucidi, velati di un misto di paura e malinconia.

Riporta con decisione la mia mano al suo seno, ormai le sono rimasti solo quei leggins che ora non amo più così tanto...

La bacio, le sbranerei quel collo e finalmente mi tocca lei.

"L'erezione è il complimento più sincero che un uomo possa fare ad una donna" mi dice con malizia, ed è 1 altra persona. Con prepotenza lo tira fuori e lo stringe in mano. È duro, sono eccitato come non mi capita da anni. Il primo incontro con una donna dopo anni di convivenza lo avevo dimenticato.

Si sposta, lo prende in bocca e lecca, bacia, succhia, cambia spesso ritmo. Così non godo, o almeno provo a resistere. Intanto infilo la mano in quei cazzo di leggings, tolgo tutto, e muovo le dita sul clitoride, nella fighetta liscia e grondante di voglia.

Non posso permetterle di farmi godere troppo presto e per questo tengo un ritmo furioso. Le mie dita frugano la figa poi la sposto e finisco con la lingua. È dolce ed inebriante, ho i suoi umori sulla faccia, ne ingoio un po' e succhio avidamente. Il suo fremito e l'orgasmo arrivano con un'espressione ed un urlo soddisfatto.

La coccolo un po', lei sorride compiaciuta, pochi secondi di silenzio e vorrebbe ricambiare. Preferisco aspettare e penetrarla. Abbiamo tempo e voglio scoparla, per il pompino ci sarà tempo.

Parcheggiati sulla scogliera con la macchina tempestata dagli schizzi dei cavalloni, sferzata dal vento, al buio, ci sentiamo isolati dal mondo.

Lei mi sale addosso e si muove sinuosa, ci sa fare davvero! I corpi nudi, il profumo del sudore e del sesso ed io che voglio prolungare ancora. Mi dice che sta per godere e mi lascio andare ad un orgasmo appagante come non lo provavo da anni. Gode anche lei, insieme è sempre più bello.

Ancora un po' di coccole e le mie dita sfiorano il buchino ma no, non oggi. Lo immaginavo ma era una richiesta per la prossima volta, magari a casa mia. Lei annuisce e sorride con grazia felina. Ma.. !

Ma?

"Ma prima mi hai fermata ed ora ti voglio nella mia bocca"

E come ti dico di no? Però per tutto il tempo il mio dito medio, ben bagnato di saliva, ha frugato nel suo culetto.

Al mio orgasmo non si è minimamente scomposta, ha continuato avidamente senza lasciar colare una goccia e quando ha deglutito soddisfatta il mio dito era penetrato completamente.

Ha continuato ancora un po' lasciandomi il cazzo pulito ed è risalita a leccarmi i capezzoli.

Ci siamo rivestiti lentamente, scherzando soddisfatti e pensando al prossimo incontro.

Sei focoso! La prossima volta avrai il mio culetto, mi hai fatto venire una gran voglia!