Lui & Lei
Il bosco part 1

26.03.2020 |
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"Raggiungi velocemente la sdraio, anche il prato su cui cammini è bollente, il verde dell’erba un po ti consola riportandoti alla mente l’idea di qualcosa di..."
L’aria è arsa dal sole che tutto domina e illumina, non c’è un solo alito di vento e a guardar bene anche da sopra le distese di erba sembra levarsi quel tremolio dell’aria tipico dei deserti infuocati.
Non c’è scampo, non c’è tregua, l’unica possibilità di fuga è barricarsi in casa chiudere tutto e attendere pazientemente l’arrivo della sera sperando che questa non si sia alleata con il giorno in un perdurare infinito di calore e staticità.
Sei chiusa in casa, di tanto in tanto azzardi uno sguardo fuori dalla finestra chiusa ad osservare quel paesaggio che fino a qualche settimana fa era dominato dal verde smeraldo e di mille colori dei fiori primaverili, ora il colore predominante è l’ocra e i fili d’erba che si muovevano leggeri alle folate di vento umido e fresco hanno lasciato il passo ad erbe ben più coriacee e sgraziate, il rumore delle cicale riesce ad attraversare le finestre chiuse trasmettendo a chi non è la fuori cosa il sole stia scatenando, è lui il dominatore incontrastato di questi pomeriggi.
Ti aggiri in casa in maglietta e slip, tentando di non cedere le armi al calore e al sonno, sai perfettamente che riposare ora sarebbe l’anticamera della tortura notturna, quindi passi mollemente da una lettura a un pò di televisione, poi un’idea…
Perche non sfruttare queste ore calde per abbronzarsi un poco? L’idea ti sembra splendida soprattutto perche già assapori l’idea di una doccia rinfrescante dopo il bagno di sole. Ti scuoti dal torpore del calore e inizia a raggruppare tutto ciò che pensi possa esserti utile nell’inferno fuori dalla porta;asciugamano, spruzzino con dell’acqua fresca,una crema protettiva che inizi immediatamente a spalmare sulle lunghe gambe perfettamente depilate. mentre sali sulle cosce ti domandi se sia il caso di sfruttare la solitudine della campagne per una bella abbronzatura integrale, non decidi subito per ora vuoi uscire e sentire il calore e l’energia di quel caldo sole, hai tutto quello che ti serve per sfidarlo e addomesticarlo ai tuoi vezzi estetici.
Apri la porta e una ventata bollente ti investe di colpo, rimani per un attimo senza respiro stringendo lo spruzzino come fosse un’arma contro il nemico che ti attende .
Raggiungi velocemente la sdraio, anche il prato su cui cammini è bollente, il verde dell’erba un po ti consola riportandoti alla mente l’idea di qualcosa di fresco.
Ti stendi finendo di spalmarti la crema, sei fuori da solo pochi secondi e ti rendi conto che la crema che tenti si stendere sulla pelle si impasta gia con il sudore che inizia ad affacciarsi , quindi aumenti la velocità della mano per finire il lavoro prima possibile e non muoverti più, ogni singolo gesto ogni singolo movimento è causa di maggior sudorazione.
Le palpebre sono ormai chiuse ma torni a vedere stampata come un negativo nel ricordo dei tuoi occhi la palla di fuoco che è il sole, ti diverti a osservarlo ad occhi chiusi , ti rendi conto che quella visione ha un effetto quasi ipnotico e il corpo tende a rilassarsi sempre di più mentre il cervello gioca con l’immagine residua del sole.
Inizi goderti quel caldo abbraccio, il rumore delle cicale ora molto piu intenso ti stordisce lentamente, senti in lontananza il sonno farsi strada tra le fronde degli alberi e avvicinarsi silenzioso, ma prima che arrivi allunghi la mano nel tentativo di raccogliere lo spruzzino che hai li di fianco, per far si che quando il torpore arrivi non sia scacciato dall’eccessiva calura.
Anche l’acqua del flacone s’è ormai riscaldata, onde di minuscole gocce d’acqua inondano il tuo corpo tentando di ricongiungersi alle loro simili per creare dei rigoli lungo le tue curve.
Il piacere che l’acqua sprigiona al contatto con la pelle accaldata ti sveglia definitivamente e quello che non volevi accade, il sonno scoperto si ritira tra le fronde degli alberi che ti circondano tornando a nascondersi da occhi indiscreti e tu recuperi la lucidità che stavi lentamente perdendo.
Sei sotto il sole da ormai una mezz’ora buona e ti torna in mente l’idea di un’abbronzatura completa, resti un attimo combattuta all’idea ma poi ti convinci che non c’è nessuno e che fino a quel momento non hai sentito nessun rumore che potesse indicare presenze estranee nelle vicinanze, cosi inizi ad armeggiare con il piccolo nodo che tiene il costume.
Appena ci riseci il tuo seno sembra tornare a respirare sollevando un poco i due triangoli di stoffa che fino a quel momento l’hanno tenuto costretto, fai per sfilartelo mentre con l’altra mano cerchi la crema protettiva.
Sotto il costume il sudore è più concentrato per spalmare uniformemente la crema ci vorrà più impegno che in altri posti e il decoltè è il posto dove meno vorresti un’abbronzatura non uniforme. inizia cosi un lungo massaggio su tutto il seno, il sudore lo rende brillante al sole e le tue mani impastate di crema ci si muovono sopra leggere; dapprima osservi attentamente dove spalmare la crema poi quando sei ormai certa di aver coperto tutto in modo uniforme torni a stenderti continuando il massaggio nell’attesa che la crema si assorba.
Hai gli occhi chiusi, la schiena distesa sulla sdraio, le gambe leggermente divaricate ed entrambe le mani sul seno, che continuano lentamente l’opera si massaggio con i palmi aperti, raccogli tutta la rotondità di quella parte del tuo corpo che tanto di piace e ti inorgoglisce.
Le gocce di sudore che si formano sul collo e sul petto scivolano in basso percorrendo la scollatura andando a bagnare la punta delle dita intente a massaggiarti, cosi facendo la crema si liqufa di nuovo e l’attrito con la pelle è quasi impercettibile.
La solitudine del posto, il caldo e quel tocco leggero che la tua pelle ben conosce iniziano ad avere la meglio sulla tua coscienza, i movimenti delle mani sui seni sono ormai circolari con i palmi aperti ….sotto hai i tuoi capezzoli che come fili d’erba vengono accarezzati e si piegano dove il movimento delle mani li indirizza, Ti ritrovi ad alternare l’apertura delle mani stringendo e mollando un poco la presa, lasciando che sia prima solo il palmo delle mani a toccare la punta dei capezzoli poi quando il desiderio si fa più intenso torni ad afferrare tutto il seno stringendolo e mollandolo come se fosse una sequenza di mani di amanti a cui per la prima volta viene concesso l’onore di sfiorare la tua pelle lussureggiante.
Il piacere è intenso, il calore del sole inizia ad essere ben poca cosa rispetto a quello che si sa facendo strada nelle tue viscere;
Reclini un poco la testa indietro per portare avanti il petto e offrirlo a questi immaginari e caldi amanti, il tocco del sole misto al tuo ti inebriano,istintivamente le tue gambe tendono impercettibilmente ad aprirsi.
Il respiro si fa via vià più intenso e profondo, nelle tue orecchie inizia a rimbombare il tuo stesso respiro e l’eccitazione sale quando quello che ascolti viene strappato dalla realtà ed associato a gli immaginari amante che immagini girarti intorno,osservarti nello splendore della tua prorompente sensualità, le loro mani si fanno sempre più audaci e forti, il loro tocco si appesantisce.
Li desideri, come loro desiderano te, immagini i loro sguardi sulla tua pelle madida di sudore, il loro desiderio salire, l’idea di essere il centro dell’attenzione , l’oggetto del desiderio…
Vorresti averli tutti, sentirti presa, sollevata da terra, baciata e morsa, vorresti allungare le mani tenendo gli occhi socchiusi alla ricerca del loro sesso teso, duro, stringerli per sentire quanto ti vogliono e lasciarti andare ai loro desideri alle loro voglie senza opporre resistenza perche sai che i loro desideri sono anche i tuoi.
Ormai le gambe sono quasi completamente aperte, il suo corpo è scivolato in fondo alla sdraio, la testa è china in avanti, gli occhi socchiusi, il palmo delle mani ha lasciato spazio alle dita e alle unghie, le carezze delicate e leggere vengono spazzate via dalle prese forti, i tocchi impercettibili soppiantati dalle strette ai capezzoli, lo sfiorarsi dai graffi delle unghie.
Un turbine ti travolge, fatto di fuoco, sudore, brezze bollenti, sogni infiammati, graffi profondi, sangue pulsante, gocce di sudore che non hanno il tempo di scorrere ma evaporano all’istante non appena nate, il tuo corpo si contorce sul tessuto orami fradicio della tua passione e la tua mente fluttua in un immenso inferno fiammeggiante dove infiniti demoni abusano di te sospesa nell’aria, senza peso alcuno, prendendoti nei modi più osceni, riempiendo ritmicamente il tuo corpo dei loro membri tesi , duri, mostruosi.
Questi demoni capaci di leccare la tua anima tutta come fosse un succulento frutto della terra , insozzandola, infiammandola e trasformandoti nella più lussuriosa e lurida delle cortigiane.
Senti i loro corpi tesi e caldi stringerti di fronte e dietro come una morsa violenta, le loro dita esplorarti, aprirti e tenerti aperta per gli occhi di qualche loro compagno che di li a poco riempirà questa tua cavità con il suo membro senza che l’altro abbia prima tolto le dita che ti tenevano aperta, la sensazione è quella dell’essere in balia di una forza incontrastabile, serpeggiante e violenta.
Stai per avere uno degli orgasmi più violenti della tua vita quando uno dei miei gatti appoggia le zampe anteriori sulla tua coscia, il sussulto di un’attimo, gli occhi che si spalancano per poi richiudersi istantaneamente colpiti da quella calda e fulgida luce che è stata la fonte di un sogno cosi oscuro,
ora per ironia della sorte è un essere neutro che corre in tuo aiuto, a strapparti via da quella lotta tra la luce calda del sole e le luride e forti mani degl’inferi.
Realizzi tutto in una frazione di secondo e non puoi fare altro che ricambiare il morbido tocco del gatto con una lunga e profonda carezza alla quale lui risponde con estrema soddisfazione facendo si che un dolcissimo sorriso germogli sulle tue labbra..... (continua)
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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