Lui & Lei

Attimi


di Membro VIP di Annunci69.it Albe974
14.03.2022    |    265    |    0 9.4
"Il tempo di posare il telefono e sistemare l’appartamento incasinato di un uomo che suonò il campanello..."
Si erano conosciuti molto tempo fa, un uomo sulla quarantina fisico atletico, non un figo, ma con un quel qual cosa di non so che, che attirava le donne, una donna sui trentacinque anni, con un carattere forte quanto lui, abituata a trattare alla pari gli uomini e qualche volta a comandarli, con un fisico non da pin app, ma con tutte le curve al posto giusto, un culetto ben pronunciato e una quarta di seno che ispirava molti uomini che la incontravano.
Per varie vicissitudini nessuno dei due aveva mai pensato di ispirare all’altro quel desiderio che porta un uomo e una donna a superare il limite dell’amicizia.. Finche…...
Finche una sera erano entrambi in quella fase che basta una scintilla a far scatenare l’incendio, e fu lei a iniziare con ciao come va.
Senza rendersene conto lui rispose potrebbe andar meglio.
Continuarono a scriversi e lentamente a passare da discorsi seri a cose facete finche iniziarono i doppi sensi, le risate e ad entrambi inizio a crescere il desiderio, la voglia.
Fu lui a andare per primo altro facendole capire che non aveva molta voglia di parlare ma voleva soltanto agire, e lei di rimbalzo stette al gioco e gli disse che stava entrando in doccia.
Ciò porto ad entrambi al punto di non ritorno e fù lui a tentar l’azzardo… Se vieni qua ti lavo la schiena…
Dall’altro lato un brivido percorse la schiena di lei, non ci penso due volte…. Arrivoooo..
Il tempo di posare il telefono e sistemare l’appartamento incasinato di un uomo che suonò il campanello.
Non ci fu neanche il tempo di un ciao che si trovarono corpo a corpo con le lingue che esploravano le bocche dell’altro/a
Prese l’iniziativa e la fece girare appoggiandola al muro, inizio a baciarle il collo e con una mano ad accarezzarle da dietro i seni da sopra la camicetta semi sbottonata che lei si era messa per metter in risalto il seno non sostenuto da nessun reggiseno
I capezzoli iniziarono a indurirsi e lei a gemere sempre più, alchè lui le mise una mano in bocca come a tentar di placare i rumori del desiderio di lei, ma non passò molto che lei gliela morse facendolo indietreggiare per un momento per poi riappoggiare il suo corpo sulla sua schiena e portare la sua mano tra le gambe di lei, che pensava di esser protetta dai jeans attillati che mettevan in risalto le sue natiche, ma che non aveva previsto che lui preso dall’impeto aveva premuto in modo deciso facendo si che le mutandine che portava si erano conficcate nelle labbra della figa scatenando una marea di umori repressi inzuppandole completamente.
Era arrivato il momento di girarla e di far sparire quella camicetta, che volo sul divano li vicino, e tuffarsi tra i suoi seni e succhiarli avidamente.
La sollevo e la porto sul divano dove lei si fece adagiare seduta e mentre lui tento di salirlo sopra lo blocco, aveva altro in mente prima di esser posseduta.
Lo fece stare in piedi e inizio a sbottonargli i pantaloni, si rallegro quando infilandoci una mano non trovo le mutante ma il contatto con il cazzo duro e pulsante, lo estrasse e lo accarezzo per poi avvicinarlo alla bocca e leccarne la punta, percorrere con la lingua tutta la sua lunghezza, per poi risalendo aprir le labbra e farlo scorrere lentamente dentro la sua bocca.
Uno due tre volte e si accorse che non riusciva a imboccarlo tutto e se ne compiasse, immaginando quanto prepotentemente la avrebbe riempita di li a poco.
Fu in quel momento che lui riprese l’iniziativa, si tolse la maglietta e la adagio sul divano, le sbottono i bottoni e alzandole le gambe fece sparire le scarpe e sfilo i calzoni comprese le mutandine ormai fradicie.
Le fece allargare le gambe e si inginocchio ai piedi sul divano, notando quella figa non del tutto rasata, con un ciuffetto a monte che adorava in quanto non amava le donne completamente depilate, riteneva che una donna lì dovesse aver dei peli per conservare il suo profumo naturale.
Non perse tempo e appoggio le sue labbra sulla figa, e con la lingua la schiuse raccogliendo i suo umori, un brivido percorse la schiena di lei che si inarco e emise un gemito seguito da un … Ancora…
E lui continuo alternando leccate a succhiate del clitoride finche lei non poso la sua mano sulla sua testa e esplodendo in un potente orgasmo facendo si che lui si trovò con la bocca piena degli umori della lei e non riuscendo a trattenerli gli colarono sul collo e sul petto.
Rialzandosi vide lei sdraiata sul divano con le gambe aperte che lo fissava estasiata dall’orgasmo appena raggiunto, e avvicinandosi lei si rese conto di quando grosso fosse il suo cazzo e non desiderò altro che averlo
Fu un attimo e lui fu sopra di lei, lo prese in mano e lo strofino leggermente contro la sua figa, la guardo negli occhi e capi dal suo sguardo che era il momento di riempirla
Con un sol colpo di reni fu dentro di lei che sobbalzo e emise un sibillino… Siiiiii….
Ando avanti e indietro pe un pò lentamente finchè non senti le pareti della figa allargarsi e accogliere tutto il cazzo, allora inizio a aumentare il ritmo e a ogni colpo dava più forza e i seni di lei sobbalzavano sempre piu..
Lei era in preda a un orgasmo dietro l’altro e ogni tanto rimanendo senza respiro cercava di attutire i colpi aggrappandosi a lui per placare il suo impeto ma desisteva perchè sopraggiungeva un altro orgasmo che la mandava in estasi.
Lui si fermo a prender fiato e lei approfitto per sfilarsi il cazzo dalla figa che rimase oscenamente dilatata, cosa a cui non era abituata, sentendosi vuota immediatamente dopo.
Alzandosi cercò di riprendere un pò di controllo ma fu raggiunta da lui che si incollo alle sue labbra e le face sentire il suo cazzo ancora duro nella pancia.
Decise che era il momento di comandare lei, e spingendolo sul divano lo fece sedere, lo vide li con il cazzo duro e non resistette, si avvicino alzo una gamba appoggiandola sul divano e poi l’altra e se lo punto nella figa, un lungo respiro e si fece cadere sentendolo penetrarla fino in fondo, lui si aggrappo con le mani alle sue natiche e la accompagno mentre con la bocca raggiunse un suo capezzolo e lo addento provocando in lei un gemito e un urletto di dolore ma non fermandola nel suo movimento di bacino con il cazzo conficcato fino in fondo alla sua figa
Ando avanti per un bel pò sentendo il cazzo sempre più duro, capi che era pronto ad esplodere, lo voleva, voleva sentire la sborra dentro di lei, voleva assaporare il momento e godersi il calore che le avrebbe infuso.
Non passo molto tempo che lui fu sul punto di esplodere e guardandola capi che lei lo avrebbe tenuto dentro, e allora la prese e la avvicino a sè e iniziarono a baciarsi mentre i rispettivi orgasmi esplodevano e i gemiti di entrambi non furono bloccati dai baci ma risuonarono nella stanza.
Ansimanti stettero fermi per un po' a godersi l’attimo del dopo orgasmo
Un telefono squillo era il suo, lei corse a rispondere e disse… 5 minuti arrivo..
Lui la guardo seduto sul divano mentre lei cercava la sua roba e raccogliendola lo guardava ridendo,
Usò le sue mutandine per pulirsi dallo sperma colante dalla sua figa e gliele lancio, lui le prese al volo e se le porto al naso, gesto che lei apprezzo con uno sguardo pieno di desiderio.
Si vesti velocemente si infilo i calzoni senza le mutandine, mise la camicetta e si avvio all’ingresso e mentre passava trovo uno specchio che le servi per rassettare un pò i capelli anche se non avrebbe nascosto il suo stato post orgasmo e si avvio alla porta.
Si giro e si guardarono entrambi con un volto compiaciuto e senza dire una parola cosi come era arrivata se ne andò.
Mezzora dopo lui dopo una doccia era seduto sul divano dove poco prima era con lei e il suo cellulare si illumina.. Lentamente lo prende e scorge un messaggio.. Lei
- La prossima volta spengo il telefono almeno cosi mio figlio non ci disturberà..
Un sorriso sorge sul viso di lui che risponde con una faccina compiaciuta
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