1 giorno fa
Quotato da Bull66_ME,Aggiungerei che, oltre ad aprirci le porte di casa e le cosce della moglie, sarebbe fantastico se le coppie offrissero anche i preservativi. Dopotutto, non possiamo fare tutto noi! Noi poveri singoli ammogliati, che non abbiamo un posto dove ospitare perché già occupato dalla consorte, ci troviamo spesso in difficoltà. E non possiamo nemmeno permetterci di spendere soldi per un privè o un albergo, altrimenti poi dovremmo giustificare quelle uscite economiche alla moglie. Insomma, un piccolo gesto di collaborazione non guasterebbe!
16 ore fa
15 ore fa
Il dottor Punturina
Nel cuore pulsante della città, tra club libertini e salotti dallo stile decadente, si aggira una figura tanto stravagante quanto inopportuna: il dottor Eugenio Punturina, un uomo di veneranda età che si proclama alchimista, astrologo e profeta moderno. La sua barba bianca è tanto lunga quanto le sue teorie complottiste, e i suoi abiti sembrano rubati a una compagnia teatrale di provincia. Ovunque vada, Eugenio porta con sé un arsenale di boccette e flaconcini misteriosi, ognuno dei quali, secondo lui, contiene pozioni miracolose che il “Sistema” non vuole farci conoscere. Ma il suo vero cavallo di battaglia sono i “sieri” , che menziona in continuazione con tono cospiratorio.
“I sieri sono ovunque! BigFarma ci tiene tutti sotto scacco!”, proclama con occhi spiritati, spesso interrompendo discussioni che non hanno nulla a che fare con la medicina o la scienza. Nei club libertini, dove gli ospiti cercano solo di divertirsi e dimenticare le preoccupazioni quotidiane, le sue esternazioni sono un misto tra una distrazione comica e un fastidio mal sopportato. Gli avventori lo chiamano ironicamente "Il Dottore", ma quando non è nei paraggi, il soprannome evolve in "Il Dottor Punturina".
Eugenio è una contraddizione vivente. Da un lato, ammira il mondo libertino per la sua libertà, la sensualità e la trasgressione. Dall’altro, è palesemente escluso da quel mondo a causa della sua evidente inadeguatezza mentale e fisica. Con una certa ossessione, confessa a chiunque voglia ascoltarlo (e a molti che non vogliono) che il suo “problema” principale è l’impotenza. Sogna di poter far parte del mondo libertino, ma non sopporta l’idea che una puntura, un “siero del Sistema”, possa risolvere la sua condizione.
“Non mi piegherò mai a BigFarma!”, urla, rifiutando ogni suggerimento riguardante terapie moderne. Tuttavia, in segreto, passa ore nel suo piccolo laboratorio improvvisato, mescolando pozioni e tentando di creare un elisir che gli restituisca la virilità perduta. Ogni volta che fallisce, se la prende con le stelle, che secondo lui sono state "manipolate" per rendergli la vita impossibile.
La sua routine prende una piega bizzarra quando incontra Clara e Sergio, una coppia libertina nota per il loro senso dell’umorismo cinico e le loro trovate stravaganti. Clara, incuriosita dall’assurdità del personaggio, propone a Sergio di sfruttare il Dottor Punturina per animare una delle loro serate a tema, spacciandolo come “ospite speciale” di una finta conferenza su “Sieri e Trasgressione”. Eugenio, ignaro della burla, accetta con entusiasmo, convinto di avere finalmente un pubblico disposto ad ascoltarlo.
La serata si trasforma in uno spettacolo grottesco: Eugenio arriva con un carrello pieno di flaconcini di liquidi colorati e inizia un monologo confuso su come i sieri di BigFarma siano in realtà parte di un piano cosmico per controllare la libido umana. “Sapete perché alcuni di voi hanno problemi in camera da letto?”, chiede con tono complice, mentre la sala trattiene a stento le risate. “Non sono le vostre scelte di vita, no! È il siero che vi hanno iniettato da bambini!”.
Mentre la conferenza farsa si sviluppa, Clara e Sergio mettono in atto il loro piano: sostituire uno dei flaconcini di Eugenio con un vero farmaco per la disfunzione erettile, sperando che l’anziano alchimista lo provi su di sé. Ma qualcosa va storto. Eugenio, confondendo le bottiglie, ingerisce invece un potente lassativo, scatenando il caos.
L’episodio, però, non scoraggia il Dottor Punturina. Al contrario, lo convince che il “siero rubato” sia stato la causa del suo malessere improvviso. Da quel momento, diventa ossessionato dall’idea che Clara e Sergio lavorino segretamente per BigFarma. Inizia a seguirli, annotando ogni loro mossa nel suo “diario delle cospirazioni”. Con un crescendo di paranoia, comincia a inviare lettere minatorie scritte con un miscuglio di inchiostro e oli essenziali, minacciando di rivelare i loro “crimini cosmici”.
La situazione degenera quando Eugenio decide di preparare un intruglio definitivo: un siero che, secondo lui, lo renderà non solo virile, ma anche immune a qualsiasi controllo mentale di BigFarma. Durante una delle sue preparazioni notturne, però, una reazione chimica imprevista provoca un piccolo incendio nel suo laboratorio. Il fumo e l’odore nauseante attirano l’attenzione dei vicini, che chiamano i soccorsi.
Quando i pompieri irrompono nel suo appartamento, trovano Eugenio in preda a un delirio febbrile, convinto di essere stato avvelenato da un’“arma biologica invisibile”. Viene portato d’urgenza in ospedale, dove, ironia della sorte, gli viene somministrata una puntura salvavita. Al risveglio, confuso e debole, Eugenio giura vendetta contro il personale medico che, secondo lui, lo ha trasformato in un burattino di BigFarma.
Rilasciato dopo una settimana, Eugenio torna nei club libertini, ma qualcosa in lui è cambiato. La puntura non ha risolto i suoi problemi fisici, ma lo ha reso ancora più ossessionato dai sieri. La sua figura grottesca diventa una leggenda urbana, con storie che si rincorrono su improbabili teorie che coinvolgono stelle, vaccini e pozioni erotiche. Intanto, Clara e Sergio, pentiti per aver innescato un simile pandemonio, cercano di riportare la calma, ma il Dottor Punturina è ormai inarrestabile.
“BigFarma può avermi tolto tutto, ma non il mio onore!”, proclama in una delle sue ultime apparizioni pubbliche, prima di sparire misteriosamente, lasciando dietro di sé solo un manoscritto intitolato “Il Siero della Verità”.
Grottesco, surreale e intriso di ironia, Il dottor Punturina è una satira spietata delle teorie complottiste, del culto della pseudoscienza e dell’ossessione umana per la giovinezza e la virilità. Eugenio Punturina, con la sua tragicomica lotta contro BigFarma, resta un personaggio tanto assurdo quanto indimenticabile, simbolo di come la creduloneria possa trasformarsi in un delirio epico.
Nel cuore pulsante della città, tra club libertini e salotti dallo stile decadente, si aggira una figura tanto stravagante quanto inopportuna: il dottor Eugenio Punturina, un uomo di veneranda età che si proclama alchimista, astrologo e profeta moderno. La sua barba bianca è tanto lunga quanto le sue teorie complottiste, e i suoi abiti sembrano rubati a una compagnia teatrale di provincia. Ovunque vada, Eugenio porta con sé un arsenale di boccette e flaconcini misteriosi, ognuno dei quali, secondo lui, contiene pozioni miracolose che il “Sistema” non vuole farci conoscere. Ma il suo vero cavallo di battaglia sono i “sieri” , che menziona in continuazione con tono cospiratorio.
“I sieri sono ovunque! BigFarma ci tiene tutti sotto scacco!”, proclama con occhi spiritati, spesso interrompendo discussioni che non hanno nulla a che fare con la medicina o la scienza. Nei club libertini, dove gli ospiti cercano solo di divertirsi e dimenticare le preoccupazioni quotidiane, le sue esternazioni sono un misto tra una distrazione comica e un fastidio mal sopportato. Gli avventori lo chiamano ironicamente "Il Dottore", ma quando non è nei paraggi, il soprannome evolve in "Il Dottor Punturina".
Eugenio è una contraddizione vivente. Da un lato, ammira il mondo libertino per la sua libertà, la sensualità e la trasgressione. Dall’altro, è palesemente escluso da quel mondo a causa della sua evidente inadeguatezza mentale e fisica. Con una certa ossessione, confessa a chiunque voglia ascoltarlo (e a molti che non vogliono) che il suo “problema” principale è l’impotenza. Sogna di poter far parte del mondo libertino, ma non sopporta l’idea che una puntura, un “siero del Sistema”, possa risolvere la sua condizione.
“Non mi piegherò mai a BigFarma!”, urla, rifiutando ogni suggerimento riguardante terapie moderne. Tuttavia, in segreto, passa ore nel suo piccolo laboratorio improvvisato, mescolando pozioni e tentando di creare un elisir che gli restituisca la virilità perduta. Ogni volta che fallisce, se la prende con le stelle, che secondo lui sono state "manipolate" per rendergli la vita impossibile.
La sua routine prende una piega bizzarra quando incontra Clara e Sergio, una coppia libertina nota per il loro senso dell’umorismo cinico e le loro trovate stravaganti. Clara, incuriosita dall’assurdità del personaggio, propone a Sergio di sfruttare il Dottor Punturina per animare una delle loro serate a tema, spacciandolo come “ospite speciale” di una finta conferenza su “Sieri e Trasgressione”. Eugenio, ignaro della burla, accetta con entusiasmo, convinto di avere finalmente un pubblico disposto ad ascoltarlo.
La serata si trasforma in uno spettacolo grottesco: Eugenio arriva con un carrello pieno di flaconcini di liquidi colorati e inizia un monologo confuso su come i sieri di BigFarma siano in realtà parte di un piano cosmico per controllare la libido umana. “Sapete perché alcuni di voi hanno problemi in camera da letto?”, chiede con tono complice, mentre la sala trattiene a stento le risate. “Non sono le vostre scelte di vita, no! È il siero che vi hanno iniettato da bambini!”.
Mentre la conferenza farsa si sviluppa, Clara e Sergio mettono in atto il loro piano: sostituire uno dei flaconcini di Eugenio con un vero farmaco per la disfunzione erettile, sperando che l’anziano alchimista lo provi su di sé. Ma qualcosa va storto. Eugenio, confondendo le bottiglie, ingerisce invece un potente lassativo, scatenando il caos.
L’episodio, però, non scoraggia il Dottor Punturina. Al contrario, lo convince che il “siero rubato” sia stato la causa del suo malessere improvviso. Da quel momento, diventa ossessionato dall’idea che Clara e Sergio lavorino segretamente per BigFarma. Inizia a seguirli, annotando ogni loro mossa nel suo “diario delle cospirazioni”. Con un crescendo di paranoia, comincia a inviare lettere minatorie scritte con un miscuglio di inchiostro e oli essenziali, minacciando di rivelare i loro “crimini cosmici”.
La situazione degenera quando Eugenio decide di preparare un intruglio definitivo: un siero che, secondo lui, lo renderà non solo virile, ma anche immune a qualsiasi controllo mentale di BigFarma. Durante una delle sue preparazioni notturne, però, una reazione chimica imprevista provoca un piccolo incendio nel suo laboratorio. Il fumo e l’odore nauseante attirano l’attenzione dei vicini, che chiamano i soccorsi.
Quando i pompieri irrompono nel suo appartamento, trovano Eugenio in preda a un delirio febbrile, convinto di essere stato avvelenato da un’“arma biologica invisibile”. Viene portato d’urgenza in ospedale, dove, ironia della sorte, gli viene somministrata una puntura salvavita. Al risveglio, confuso e debole, Eugenio giura vendetta contro il personale medico che, secondo lui, lo ha trasformato in un burattino di BigFarma.
Rilasciato dopo una settimana, Eugenio torna nei club libertini, ma qualcosa in lui è cambiato. La puntura non ha risolto i suoi problemi fisici, ma lo ha reso ancora più ossessionato dai sieri. La sua figura grottesca diventa una leggenda urbana, con storie che si rincorrono su improbabili teorie che coinvolgono stelle, vaccini e pozioni erotiche. Intanto, Clara e Sergio, pentiti per aver innescato un simile pandemonio, cercano di riportare la calma, ma il Dottor Punturina è ormai inarrestabile.
“BigFarma può avermi tolto tutto, ma non il mio onore!”, proclama in una delle sue ultime apparizioni pubbliche, prima di sparire misteriosamente, lasciando dietro di sé solo un manoscritto intitolato “Il Siero della Verità”.
Grottesco, surreale e intriso di ironia, Il dottor Punturina è una satira spietata delle teorie complottiste, del culto della pseudoscienza e dell’ossessione umana per la giovinezza e la virilità. Eugenio Punturina, con la sua tragicomica lotta contro BigFarma, resta un personaggio tanto assurdo quanto indimenticabile, simbolo di come la creduloneria possa trasformarsi in un delirio epico.
15 ore fa
Ho come un déjà-vu...Quotato da Bull66_ME,Il dottor Punturina
Nel cuore pulsante della città, tra club libertini e salotti dallo stile decadente, si aggira una figura tanto stravagante quanto inopportuna: il dottor Eugenio Punturina, un uomo di veneranda età che si proclama alch [...]
15 ore fa
Dici? Ma no, è un personaggio di fantasia. Non può esistere nella realtà qualcuno che in ogni discussione si inserisca e incominci a parlare dei sieri.Quotato da Castellozzo02,Ho come un déjà-vu...Quotato da Bull66_ME,Il dottor Punturina
Nel cuore pulsante della città, tra club libertini e salotti dallo stile decadente, si aggira una figura tanto stravagante quanto inopportuna: il dottor Eugenio Punturina, un uomo di veneranda età che si proclama alch [...]
12 ore fa
Già 😋 😄Quotato da stephanie69,basta togliere l ago 😄Quotato da Castellozzo02,Dott-Punturina-
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