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1 mese fa
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Quotato da Henry_Dante,
La Repubblica che si dispera per l'analfabetismo funzionale è come lo spacciatore che fa la morale al tossicodipendente 😮
Non è [i] La Repubblica[/i] che si è lamentata... era la pubblicazione del rapporto OCSE che ha fotografato la situazione in Italia e nel mondo.

https://www.oecd.org/en/publications/do-adults-have-the-skills-they-need-to-thrive-in-a-changing-world_b263dc5d-en.html
Modificato dall'autore il 11-12-2024 13:01:25

1 mese fa
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Quotato da Manutentore8036,
La donna matura è sempre la donna "matura"🥰
Lo diceva anche Massimo Catalano. Aggiungerei che [i] "La donna giovane è sempre la donna giovane"[/i] .

1 mese fa
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Quotato da XHunerXP,
Quotato da Bull66_ME,
Devo dire che l'analfabetismo funzionale che si riscontra qui è davvero impressionante. Scrivo un messaggio, e non solo non viene compreso nel suo significato letterale, ma l'ironia che uso passa completamente inosservata. È ridicol [...]

Troppi ce ne sono che non capiscono ciò che leggono😅
manco a farlo apposta: oggi [i] Repubblica[/i] ha pubblicato un articolo sull’argomento. Ecco un estratto:
[i] Dai quindici ai venti punti sotto la media Ocse in termini di capacità di leggere e comprendere testi scritti e informazioni numeriche, come di raggiungere il proprio obiettivo in una situazione dinamica in cui la soluzione non è immediatamente disponibile. Oltre un terzo degli adulti è in una condizione di analfabetismo funzionale e quasi la metà ha grosse difficoltà nel “problem solving”.[/i]

1 mese fa
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Quotato da Castellozzo02,
Quotato da Bull66_ME,
Devo dire che l'analfabetismo funzionale che si riscontra qui è davvero impressionante.
Io aggiungo che può essere anche spocchia nel senso che "non faccio nemmeno la fatica di leggere e capire quello lì".
Si, vabbè... ma per non riuscire a capire l'ironia palese, devi essere proprio tonto.

1 mese fa
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Quotato da Parcifal,
Quotato da Bull66_ME,
Devo dire che l'analfabetismo funzionale che si riscontra qui è davvero impressionante. Scrivo un messaggio, e non solo non viene compreso nel suo significato letterale, ma l'ironia che uso passa completamente inosservata. È ridicol [...]

Nel caso chiedo venia, come detto mi sono fermato a orzoro e sono partito per un viaggio mentale tutto mio. Detto ciò come ho dichiarato non ho letto neanche tutto il post, in questi giorni fino a natale neanche il tempo di respirare.... E ora sto unendo l'utile al dilettevole per avere il tempo di rispondere 😳 😳 😎 😎 😎 😇
Tu non c'entri! Il buco nell'orzoro che causa il cambiamento del climax era una cazzata...

1 mese fa
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Devo dire che l'analfabetismo funzionale che si riscontra qui è davvero impressionante. Scrivo un messaggio, e non solo non viene compreso nel suo significato letterale, ma l'ironia che uso passa completamente inosservata. È ridicolo come certe persone riescano a leggere e allo stesso tempo non capire nulla di ciò che stanno leggendo. Mi chiedo: è davvero così difficile fermarsi un attimo, riflettere, e cogliere il senso (o almeno provarci)?

Non capisco se il problema sia nella voglia di capire o nella capacità di farlo. Ma, sinceramente, quando si arriva al punto di non distinguere nemmeno una battuta ironica da una dichiarazione seria, mi cadono le braccia.

» Nell'argomento: CASA O PRIVEE
1 mese fa
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[b]***Msg cancellato dalla Moderazione***[/b]
Sei OT.
L'uso deliberato dell'off-topic è contrario alla Netiquette e allo spirito della Community.
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Un utente che continua a tenere un comportamento non regolamentare anche a seguito di richiami, ammonizioni e/o ban, si ritiene abbondantemente avvisato a smettere di infrangere il regolamento del forum. Per questo, e vista la sua evidente noncuranza delle regole della community, la moderazione del forum si riserva il diritto di agire più severamente nei suoi confronti, di modo da tutelare il corretto e civile svolgimento delle discussioni e per evitare disagi agli altri utenti.

» Nell'argomento: CASA O PRIVEE
1 mese fa
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Quotato da coppiafasi,
Quotato da Bull66_ME,
Aggiungerei che, oltre ad aprirci le porte di casa e le cosce della moglie, sarebbe fantastico se le coppie offrissero anche i preservativi. Dopotutto, non possiamo fare tutto noi! Noi poveri singoli ammogliati, che non abbiamo un posto dove ospitare [...]
non meriti nemmeno una risposta!!!!
Ed hai ragione pure tu!!! Bene. Quanti altri analfabeti funzionali abbiamo?

1 mese fa
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Il buco nell'Orzoro: una riflessione tra riscaldamento globale e desideri piccanti

Avete mai pensato che il "buco nell'Orzoro" potrebbe essere la metafora definitiva dei nostri tempi? Da un lato, rappresenta il vuoto esistenziale del mondo moderno: siamo così presi a cercare piaceri immediati che ci dimentichiamo di spegnere le luci (e il riscaldamento globale ringrazia). Dall'altro, è anche un piccolo spazio di libertà, dove le fantasie si annidano come un cucchiaino in una tazza di orzo caldo.

Prendiamo questo scenario: rientrare a casa, trovare un biglietto sulla porta della camera con scritto "Ciao amore, non mi disturbare... Se vuoi, puoi restare fuori ad ascoltare." Ora, ditemi voi: è questo l'Orzoro che scalda l’anima o il "buco" che fa ribollire il pianeta?

In un mondo in cui cerchiamo di salvare la Terra un po’ meno di quanto cerchiamo di salvare la monotonia, forse è ora di trovare il giusto equilibrio. Sì al brivido di un biglietto misterioso, ma anche sì a ricordarsi di spegnere le luci mentre lo leggiamo.

1 mese fa
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Quotato da Fulloptional19,
Quotato da MrMellors,


Forse vivono nelle stesse aree dove sono diffusi i sarchiaponi...


Chissà quale darà il loro abitate... 🙂
Cioè?

1 mese fa
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Quotato da PaolaTrav84,
A me l'uomo in se proprio non piace, non mi attira e non mi fà venire voglia, di contro però impazzisco per il cazzo, ne ho sempre voglia e non ne posso fare a meno!
Per questo adoro le Trans e le sorelline, l'aspetto di una donna ma con un bel cazzo tra le gambe!
Mi piace anche giocare con gli uomini se hanno un bel cazzo e va da se che poi se devo scegliere meglio uno bello che uno brutto ma non sono per niente attratta dai loro corpi o volti tant'e che non riesco spesso nemmeno a baciarli (capita solo durante il sesso quando sono eccitata ma non prima).
Sono la sola o qualcun altra è come me attratta solo dal cazzo? [...]
Ah, il grande dilemma culinario della vita: ti piace la salsiccia o ti prendi pure tutto il porco? Onestamente, la tua chiarezza mi impressiona. Sei come uno chef stellato che sa esattamente quale ingrediente vuole nel suo piatto: niente fronzoli, solo sostanza. 🍴🔥

Devo dire che, a pensarci bene, il tuo approccio ha un che di minimalista e filosofico. In fondo, perché sporcarsi le mani con tutto il porco quando si può andare dritti al cuore del sapore? È un po’ come dire che al barbecue ci vai per la griglia e non per il fumo.

La tua passione per le Trans e le sorelline mi sembra pure un colpo da maestro: hai trovato il mix perfetto tra estetica e sostanza. È come un menu degustazione che unisce il meglio di due cucine diverse… e, diciamocelo, chi non ama un’esperienza fusion di qualità? 😏

Per gli uomini, invece, capisco il tuo pragmatismo: non ti interessano le decorazioni, i tagli o le forme, ma solo che il prodotto finale sia degno di attenzione. È un po’ come scegliere la salsiccia al supermercato: ok il packaging, ma quello che conta è il gusto quando la metti sulla brace, no?

Quindi, cara mia, sei l’unica a pensarla così? Dubito. Sei solo una delle poche che ha il coraggio di dirlo senza mezzi termini, ed è questo che ti rende speciale. Alla fine, a ognuno il suo piatto forte… e se il tuo è la salsiccia, chi siamo noi per discutere? Viva la libertà del palato (e del letto). 🍷✨

1 mese fa
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Quotato da XHunerXP,
Sappi che il termine "sarchionico" te lo rubo 😄
😄 😄 😄 Fai pure, tanto poi ti chiederò i diritti 😋 😋 😋

1 mese fa
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Quotato da XHunerXP,
Quotato da Bull66_ME,
Però il forum no, non serve per scopare. Serve per fare sfoggio di cultura (personale o copiaincollata - ma tant'è), per litigare. A volte per discutere, altre volte per parlare di teorie fantascientifiche. Quindi se scrivi sul forum, almeno la differenza fra anno e hanno la dovresti sapere.

Un forum è, in questo caso, un luogo virtuale aperto a tutti i tipi di persone. Dove si usa la scrittura per comunicare. Anche attraverso il come si scrive, e non solo cosa si scrive, ci si può fare un'idea sulle capacità comunicative dei partecipanti.
Fosse stato un forum fisico la parola avrebbe fatto da padrona.
È innegabile che chi sa meglio comunicare, a prescindere dal mezzo usato, ha maggior successo nel condividere efficacemente il proprio pensiero.
Condivido. Il mio intervento era sarchionico (sarcastico+ironico).

1 mese fa
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Quotato da Good_Guy88,
Beh in fondo qua la gente si iscrive per scopare e non per fare sfoggio delle proprie abilità linguistiche...poi certo si potrebbe pensare che se scopano come scrivono 😇...ma magari ci sono le eccezioni. [...]
Però il forum no, non serve per scopare. Serve per fare sfoggio di cultura (personale o copiaincollata - ma tant'è), per litigare. A volte per discutere, altre volte per parlare di teorie fantascientifiche. Quindi se scrivi sul forum, almeno la differenza fra anno e hanno la dovresti sapere.

1 mese fa
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Quotato da Castellozzo02,
Quotato da Bull66_ME,
CoppiAlcolic è sempre fonte ispiratrice di liriche eroticolinguistiche post moderne.
Patrimonio dell'Umanità!!!
😄
Vuoi mettere la metrica usata in un post in cui hanno (o anno) scritto [i] Vi e mai successo che la k della parrucchiera ha voglia di giocare con coppia e il negozio e chiuso ed è per la proprietaria e la coppia.[/i]
[i] A noi e successo la cosa più bella che sono stata leccata da lei e mio marito ed ho unto la loro faccina. E poi[/i]

1 mese fa
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Quotato da Castellozzo02,
Cosa porta una coppia a diventare bisex?
Ovvero, perché una coppia, da etersex mi diventa, forse da un giorno ha cuellaltro, sessuale due volte, ovvero bi-sex ho bye seks?
Ma soprattutto "riceve" e forma tronchizzata di "ricevere&quo [...]
CoppiAlcolic è sempre fonte ispiratrice di liriche eroticolinguistiche post moderne.

1 mese fa
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[b]***Msg cancellato dalla Moderazione***[/b]
Sei OT.
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» Nell'argomento: Dizionario per scambisti
1 mese fa
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[b] Cazzocopiaincollare[/b] [i] (neologismo, dal volg. it. cazzo e locuz. copia-incollare)[/i] -

[b] 1. Definizione:[/b] Azione di copiare (in modo casuale o maldestro) post pseudointellettuali, spesso tratti da Facebook o altre piattaforme social, e incollarli in un contesto libertino, senza alcuna relazione logica o attinenza con i temi trattati nel sito o nella conversazione.

[b] 2. Origine:[/b] Il termine nasce come ironico riferimento alla pratica diffusa tra alcuni utenti della rete di voler apparire colti o interessanti, fallendo clamorosamente nel comprendere il contesto di pubblicazione. Tipico di chi, in cerca di approvazione o attenzione, si ritrova a essere oggetto di ironia o scherno.

[b] 3. Caratteristiche del fenomeno:[/b]
[b] - Pseudo-intellettualismo:[/b] I contenuti copiati spesso spaziano da citazioni filosofiche decontestualizzate a sproloqui socio-politici di dubbio gusto.
[b] - Assenza di attinenza:[/b] Nulla nei post incollati si collega minimamente al tema di discussione libertina (es.: incollare un post su Kant in una chat dedicata agli scambi di coppia).
[b] - Effetto comico involontario:[/b] La discrepanza tra il contenuto del post e l'ambiente in cui viene pubblicato genera un'ironia surreale.

[b] 4. Esempi tipici:[/b]
- In una discussione su pratiche trasgressive: [i] "E comunque - come diceva Nietzsche - Chi ha un perché per vivere può sopportare quasi ogni come?"[/i]
- In un forum libertino: [i] "La società moderna è schiava del neoliberismo, e voi qui a parlare di piedi e bondage. Riflettete!"[/i]

[b] 5. Dialoghi conseguenti:[/b]
- [i] Utente A:[/i] "Ma cosa c'entra questa roba con l'argomento?!"
- [i] Utente B:[/i] "È cultura, cari ignoranti! Non potete solo parlare di orifizi!"
- [i] Utente C:[/i] "Cultura o cazzopiaincollare? Decide il pubblico!"

[b] 6. Critica sociale:[/b]
[b] - Narcisismo digitale:[/b] Il [i] cazzopiaincollatore [/i] cerca di elevarsi sugli altri utenti, mostrando (o fingendo) una profondità intellettuale che, però, risulta fuori luogo.
[b] - Mancanza di originalità:[/b] In molti casi, i post sono copiati senza alcuna rielaborazione personale, tradendo un approccio pigro e superficiale.

[b] 7. Uso libertino:[/b] Nei siti trasgressivi, questa pratica è oggetto di sarcasmo e fastidio, specie tra utenti che desiderano conversazioni dirette e in tema. Tuttavia, in alcuni casi, l'assurdità dei post incollati può diventare fonte di intrattenimento involontario.

[b] 8. Sinonimi e correlati:[/b] [i] Copiaincollone, pseudo-pensatore, social-copy-paster.[/i]

[b] 9. Proverbi correlati:[/b]
[i] - "Chi copia a cazzo, resta incollato al ridicolo."[/i]
[i] - "Meglio un'idea propria che cento copiaincollate." [/i]

[b] 10. Nota di costume:[/b] Il fenomeno del [i] cazzopiaincollare [/i] riflette un desiderio di appartenenza e validazione tipico della cultura dei social media, dove l'apparire prevale sull'essere. In contesti libertini, però, la pratica finisce per scontrarsi con la pragmatica ricerca del piacere, creando una dissonanza comica.
Modificato dall'autore il 07-12-2024 10:40:07

1 mese fa
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Quotato da ssbbw69,
e da lunedì tutti patafisici
Raccolgo il tuo invito...
[b] Trattato Patafisico sulla Solitudine dei Numeri Primi e l’Oblio Nutelloso degli Amanti delusi[/b]

Nella vastità dell'universo matematico, i numeri primi si ergono come monoliti di solitudine. Non divisibili se non per se stessi e l’unità, essi rappresentano una metafora vivente della condizione esistenziale di chi, deluso in amore, si rifugia nell'ultimo baluardo del conforto sensoriale: un barattolo di Nutella. La solitudine dei numeri primi, intrappolati tra il loro essere unici e la necessità di trovarsi immersi in una sequenza che non li comprende mai appieno, richiama quella degli amanti traditi o disillusi, che oscillano tra il rimpianto del passato e la paura del futuro.

Questi numeri, come eremiti aritmetici, vivono in un isolamento che è insieme segno di forza e condanna. Rifiutano di piegarsi alla divisibilità, così come i cuori infranti spesso resistono a nuove connessioni, temendo un dolore che sembra inevitabile. Eppure, in questo isolamento, risiede anche una sorta di purezza: essere un numero primo significa essere speciale, irriducibile, unico nel proprio genere.

Di fronte a tale condizione, gli amanti delusi spesso cercano rifugio in un conforto universale e ancestrale: la Nutella. Questa densa crema al cacao e nocciole rappresenta un paradosso commestibile, un antidoto al vuoto che è al contempo colpa e rimedio. Ogni cucchiaiata sembra dire: “Il mondo è ancora dolce, malgrado tutto”. L’atto stesso di affondare il cucchiaio nel barattolo è una ribellione contro il caos e una celebrazione della materialità che lenisce le ferite dell’anima.

La Nutella non è soltanto cibo; è un ponte tra il contingente e l’assoluto, una consolazione che è insieme individuale e collettiva. Nel suo consumo si consuma un rito solipsistico: mentre offre conforto, rafforza l’isolamento, permettendo a chi la assapora di rifugiarsi in un’esperienza tutta propria, impenetrabile dall’esterno.

Ma è proprio in questa apparente contraddizione che risiede la chiave patafisica. La solitudine dei numeri primi e l’oblio nutelloso non sono problemi da risolvere, ma condizioni da abbracciare. Essere un numero primo è un privilegio, così come è un privilegio lasciarsi avvolgere dalla dolcezza senza remore. La patafisica, scienza delle soluzioni immaginarie, ci insegna che non esistono risposte definitive, ma solo modi diversi di interpretare e trasformare il nostro vissuto.

Forse il futuro degli amanti delusi non è nella ricerca disperata di una nuova relazione, ma nell’accettazione della propria unicita. In questo senso, la Nutella diventa una metafora del mondo: fluida, accogliente, ma anche implacabile nella sua capacità di rendere dolce persino il più amaro dei momenti. E se mai vi sentiste intrappolati nella sequenza della vita, ricordate che anche i numeri primi, in fondo, fanno parte di un ordine più grande. E che, almeno per un istante, un barattolo di Nutella può trasformare quella solitudine in un teorema di dolcezza.

[i] Ho vinto qualche cosa?[/i]

1 mese fa
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Dopo Kafka e Sartre, per completare le riflessioni erotiche filosofiche, manca una riflessione su Ionesco.

[b] Riflessioni su Ionesco e il teatro dell’assurdo[/b]

Il teatro dell’assurdo, di cui Eugène Ionesco è uno dei massimi esponenti, rappresenta una rottura radicale con la tradizione drammatica del passato. La "Cantatrice Calva", sua opera d’esordio e simbolo di questo movimento, sovverte ogni aspettativa del pubblico, offrendo un’esperienza teatrale che mette in discussione le convenzioni narrative, il linguaggio e, soprattutto, il significato stesso della comunicazione umana.

Il teatro dell’assurdo: riflesso dell’esistenza
La "Cantatrice Calva" porta in scena l’apparente banalità della vita quotidiana, spogliandola di qualsiasi logica coerente. I personaggi parlano, ma il loro linguaggio non comunica nulla di autentico: frasi ripetitive, aforismi vuoti e paradossi compongono i dialoghi, che diventano una parodia della conversazione borghese. Attraverso questa frammentazione, Ionesco ci costringe a riflettere sull’insensatezza della comunicazione umana, spesso ridotta a un rituale privo di significato.

Questa crisi del linguaggio non è solo un artificio stilistico ma un’allegoria dell’esistenza. Nella società moderna, dominata dalla ripetitività e dall’alienazione, le parole perdono la loro funzione primaria di trasmettere significato, trasformandosi in vuoti segni sonori. Ionesco, come Samuel Beckett e altri esponenti del teatro dell’assurdo, dà forma a un mondo in cui le certezze crollano e la condizione umana è vista attraverso una lente di disorientamento e smarrimento.

[b] Attualità del messaggio[/b]
La forza de "La Cantatrice Calva" risiede nella sua sorprendente attualità. Sebbene l’opera sia stata scritta nel 1950, il senso di assurdità che trasmette trova eco nella nostra società contemporanea. Oggi, in un mondo dominato dalla comunicazione digitale e dalla sovrabbondanza di informazioni, il rischio di una disconnessione tra le persone è ancora più evidente. Conversazioni che si riducono a cliché o a scambi superficiali, l’ossessione per il formalismo, e la perdita di autenticità nei rapporti umani sono temi che rendono l’opera incredibilmente moderna.

Inoltre, il contesto politico e sociale odierno, con le sue crisi globali e l’incapacità di trovare risposte chiare e condivise, amplifica quel senso di insensatezza che il teatro dell’assurdo denuncia con ironia e tragicità.

[b] L’eredità di Ionesco[/b]
L’iniziale insuccesso della "Cantatrice Calva" può essere letto come un simbolo del divario tra il pubblico e una forma d’arte troppo innovativa per essere subito compresa. Tuttavia, con il tempo, l’opera è stata rivalutata come un capolavoro che ridefinisce il teatro stesso. La scelta di rappresentare il vuoto e l’assurdo, anziché seguire una struttura narrativa tradizionale, ha aperto nuove possibilità espressive per il teatro, influenzando generazioni di drammaturghi.

Oggi, le rappresentazioni delle opere di Ionesco continuano a coinvolgere il pubblico, dimostrando quanto la sua visione sia universale e senza tempo. La "Cantatrice Calva", in particolare, non è solo un testo teatrale, ma una sfida intellettuale che invita lo spettatore a uscire dalla propria comfort zone e a riflettere sulla natura della propria esistenza.

[b] Conclusione[/b]
Ionesco ci lascia un insegnamento fondamentale: dietro il comico e l’assurdo si nasconde una profonda analisi della condizione umana. La "Cantatrice Calva" non offre risposte, ma mette a nudo le contraddizioni e i limiti del nostro vivere quotidiano, spingendoci a trovare un senso personale nell’apparente caos dell’esistenza. Come tutte le grandi opere, continua a risuonare con forza, offrendoci uno specchio nel quale osservare, con ironia e lucidità, la nostra realtà.


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