Dizionario per scambisti

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estero, Isole Falkland
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Qui dal 27.09.2017 -
Quotato da Castellozzo02,
Quotato da Bull66_ME,
dolcemente bisex locuz. - Espressione usata per descrivere l’orientamento della lei di coppia in modo intrigante e rassicurante, come a dire: "non temete, è bisex, ma con delicatezza". In realtà, il termine [i] dolcemente b [...]
Praticare cunnilingus a donne "dolcemente bisex" può alzare la glicemia. Ma un rapporto sessuale, immediatamente successivo, provvederà a bruciare gli zuccheri testé assunti.
Uomini "dolcemente bisex" non esistono.
Loro, al limite, sono soltanto un po' "curiosi".
Ed anche dolcemente complicati... come cantava la Nannini.

3 settimane fa
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Lombardia, Lodi
Qui dal 20.04.2024 -
Quotato da Bull66_ME,
Quotato da Castellozzo02,
Praticare cunnilingus a donne "dolcemente bisex" può alzare la glicemia. Ma un rapporto sessuale, immediatamente successivo, provvederà a bruciare gli zuccheri testé assunti.
Uomini "dolcemente bisex" non esistono.
Loro, al limite, sono soltanto un po' "curiosi".
Ed anche dolcemente complicati... come cantava la Nannini.
😄 😄 😄

3 settimane fa
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estero, Isole Falkland
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Qui dal 27.09.2017 -
proposte di miglioramento del sito locuz. - Espressione che racchiude un mondo di speranze e ambizioni per utenti desiderosi di perfezionare la loro esperienza online. A ogni nuova proposta, la @redazione risponde cordialmente con il classico: "Ciao ragazzi, vi ringraziamo per il vostro interesse; tuttavia, per suggerimenti e miglioramenti vi invitiamo a scriverci direttamente 💋" . La risposta, educata e diplomatica, in realtà cela un messaggio implicito molto più simile alla celebre frase di Fassino a Grillo: "Se vuoi un sito che ti piaccia di più, crealo, raggiungi 700.000 utenti e poi ne riparliamo" .

fig. Tattica di cortesia aziendale per rimandare gentilmente ogni ambizioso innovatore alla propria start-up virtuale.

3 settimane fa
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estero, Isole Falkland
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Qui dal 27.09.2017 -
pissing s. m. [dall’ingl. pissing, der. di (to) piss, urinare] – Nel contesto libertino, il termine fa riferimento a una pratica intima e particolare, considerata da alcuni un vero e proprio sport acquatico e praticabile sia in modalità individuale che di coppia o in gruppo, in cui sono apprezzati precisione, complicità e affiatamento tra i partecipanti. Per molti, è un’esperienza intensa che implica un elevato livello di fiducia reciproca, e il suo valore risiede nel consenso e nella partecipazione volontaria.

fig. – Sebbene il pissing sia per alcuni una variante giocosa e "liquida" del sesso, viene visto da altri come una parafilia, ossia una preferenza sessuale che esula dal comune ma, in ogni caso, non è motivo di critica o censura se praticato tra adulti consenzienti. Chi lo considera sport acquatico si diverte a dare alla pratica una connotazione ironica, quasi atletica, sottolineando così il senso di libertà e assenza di tabù che caratterizza molti rapporti libertini.

Nota: Come per molte pratiche considerate alternative, il pissing è oggetto di pregiudizi e malintesi, ma nel mondo libertino viene vissuto come una semplice espressione del gioco erotico, nel quale i partecipanti sono liberi di scegliere le loro "discipline" preferite senza timore di giudizi esterni.

3 settimane fa
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Qui dal 20.04.2024 -
Pissing come marchiatura del territorio o, più volentieri, della persona "pisciata".

3 settimane fa
Trans/Trav
Veneto, Rovigo
Qui dal 19.03.2019 -
Piu che pissing ormai si tratta di incontening 😄

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Qui dal 27.09.2017 -
l'idea del fatto locuz. - Espressione ironica che descrive la percezione soggettiva, amplificata o distorta, che può formarsi nella mente di una persona sotto l’effetto di sostanze psicotrope ( fatto , nel gergo comune, indica chi è "alterato" o "sballato"). L’idea del fatto rappresenta quindi una visione personale, spesso fantasiosa e stravagante, che il fatto percepisce come assolutamente chiara e logica, sebbene per un osservatore sobrio possa risultare tutt’altro che lineare.

fig. - Rientra nel linguaggio popolare la celebre battuta: « Papà, papà, ma i drogati sono fatti come noi? » – « No, di più... di più ». Qui, l’idea del fatto richiama l’universo parallelo di chi, attraverso un’alterazione, interpreta la realtà in modi eccentrici, distaccandosi dalla quotidianità.

morale: - Del resto, come è noto, sono i fatti quelli che contano . Nell’universo libertino come altrove, l’essenza del “fatto” (sia in senso figurato sia come azione concreta) dà sostanza alle idee, alle aspettative e ai racconti.

3 settimane fa
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Quotato da Bull66_ME,
l'idea del fatto locuz. - Espressione ironica che descrive la percezione soggettiva, amplificata o distorta, che può formarsi nella mente di una persona sotto l’effetto di sostanze psicotrope ( fatto , nel gergo comu [...]

2 settimane fa
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Qui dal 27.09.2017 -
sesso s. m. [dal lat. sexus]. -

1. Definizione classica: In biologia e antropologia, distinzione tra maschio e femmina, determinata da caratteristiche genetiche, anatomiche e funzionali. Nella dimensione libertina, però, il termine si amplia a indicare non solo l’attività sessuale, ma anche il dibattito, il desiderio e, spesso, la pura chiacchiera.

2. Uso ironico:
- Chi ne parla, ma non lo pratica: Categoria numerosissima, rappresentata da teorici e opinionisti del sesso, pronti a dissertare con eloquenza ma assai meno inclini alla pratica. Nota: l’autore del presente lemma si colloca in questa categoria.
- Chi lo fa di bocca: Espressione colorita che si riferisce sia all'arte della fellatio sia all’abilità di promettere senza mantenere. In ogni caso, un esercizio di labbra, in senso letterale o figurato.
- Chi non lo fa affatto: Rassegnati, asceti o semplicemente pigri, costoro si limitano a osservare il sesso dalla finestra della teoria. Sono il "pubblico pagante" dei siti libertini, dove consumano "contenuti" più che esperienze.
3. Espressione proverbiale: L’importante è farlo sesso e volentieri. - Motto popolare che esprime l’essenza del piacere: non conta quante volte o con chi, ma con quale spirito. La qualità del sesso, infatti, non si misura in numeri ma in intensità.

Curiosità: Il sesso, universalmente considerato motore di vita e relazione, è anche il tema più discusso senza reale attinenza pratica. Come disse un saggio: "Si parla tanto di sesso, ma pochi lo parlano fluentemente."

2 settimane fa
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Qui dal 27.09.2017 -
gongolare v. intr. [dal lat. gurguliāre, ridere sommessamente] (aus. avere) . -

1.Significato comune: Provare e manifestare un intimo senso di soddisfazione e compiacimento, spesso accompagnato da un’espressione di gioia trattenuta e un sorriso appena accennato. Nel contesto libertino, può indicare lo stato d’animo di chi si ritiene "fortunato" per un invito ricevuto o una serata particolarmente promettente, senza però dare troppo nell’occhio.

2. Fraintendimenti meditativi: Taluni, meno inclini alla semantica e più alla spiritualità, interpretano gongolare come il gesto di suonare il gong durante pratiche di meditazione tantrica. Sebbene sia una visione originale, il gong qui è solo metaforico: l’eco è interiore, ma il sorriso estatico è autentico.

3. Non confondere con: Vongolare - Termine scherzoso usato per descrivere una pratica erotica curiosa e sapida, che coinvolgerebbe molluschi (si dice le cozze pelose, per i più esperti del genere). L’assonanza tra i due termini ha causato non pochi equivoci, soprattutto in chat libertine, dove gli entusiasmi culinari e carnali a volte si mescolano.

Esempi d’uso:

- Dopo aver ricevuto l’invito esclusivo dalla coppia più desiderata del sito, Mario non riusciva a smettere di gongolare per tutta la serata.
- Nel tantra non si gongola suonando il gong: si ride dentro. O almeno, così dice il maestro.
- Lei si offrì di cucinare cozze pelose, ma lui capì male e iniziò a vongolare.

Curiosità: Nel mondo libertino, gongolare è quasi sempre un preludio a un entusiasmo più grande… ma come ogni gong, il suono potrebbe spegnersi rapidamente!

2 settimane fa
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E io che pensavo che "Gongolo" fosse un popolo di qualche remota steppa asiatica.
Hai presente Gengis Kahn?

2 settimane fa
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Qui dal 27.09.2017 -
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E io che pensavo che "Gongolo" fosse un popolo di qualche remota steppa asiatica.
Hai presente Gengis Kahn?
Origine storica (ipotetica) : Alcuni etnologi dilettanti, confusi dalla sonorità del termine, sostengono che gongolare possa designare una remota popolazione asiatica vissuta molto tempo prima dei mongoli. Questo popolo, dedito a celebrazioni gioiose e suoni armoniosi di gong, avrebbe dato origine al verbo per descrivere l’estasi collettiva dei propri riti festivi. Nessuna prova storica, ma chi può contraddire chi gongola?

Le tribù Gongolari erano note per la loro felicità contagiosa, al punto che i loro vicini, per invidia, li hanno fatti sparire dai libri di storia.

2 settimane fa
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Le tribù Gongolari erano note per la loro felicità contagiosa, al punto che i loro vicini, per invidia, li hanno fatti sparire dai libri di storia.
Per forza!

2 settimane fa
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Qui dal 27.09.2017 -
mutatis mutandis locuz. lat. [propr. «cambiando ciò che dev’essere cambiato», da mutare «cambiare»], usata in italiano come avv. -

1. Significato classico: Espressione latina impiegata per indicare che, fatte le dovute modifiche o adattamenti, il concetto generale rimane valido. Utilizzata in contesti formali, accademici o giuridici, è sinonimo di un adattamento relativo al contesto.

2. Significato libertino (rivisitato): Espressione con un’interpretazione assai più letterale e inaspettata, dedicata ai feticisti delle mutande (detti mutandofili o, per i più raffinati, calzonicultori ). La locuzione, in questo ambito, suggerisce di "cambiare mutande" - nel senso fisico del termine - per permettere ai cultori di soddisfare le loro pulsioni in solitaria. Da chi trafuga l’intimo della moglie, a chi si avventura nelle cassettiere della zia o della suocera, fino ai moderni collezionisti che acquistano souvenir odorosi online, la varietà è ampia e sorprendente.

3. Uso pratico: L’espressione diventa quasi un motto etico per promuovere un cambio regolare di biancheria, onde garantire freschezza e soddisfazione ai feticisti. Per alcuni, mutatis mutandis è persino un invito a donare le mutande "vissute" a chi ne fa richiesta, trasformando un normale cambio d’abito in un atto di altruismo sensuale.

4. Curiosità antropologica: Si dice che nei luoghi più remoti dell’Asia (e tra i vicoli più bui del web libertino), il commercio di mutande usate sia regolato da rigidi protocolli che prevedono, appunto, la rotazione costante dei capi intimi: mutatis mutandis diventa qui non solo un motto, ma un vero e proprio stile di vita.

Esempi d’uso:

- "Il tuo feticista di fiducia ha chiesto di rinnovare il tuo guardaroba intimo. Dai, mutatis mutandis!"
- "La zia si lamentava di non trovare più le sue mutande preferite. Non vorrei puntare il dito, ma ho visto tuo cugino gongolare!"
- "Il mercato delle mutande usate in Giappone è in espansione, segno che il mutatis mutandis ha trovato il suo posto nel capitalismo."

Nota semantica: Nonostante l’origine nobile e colta, l’espressione mutatis mutandis acquisisce qui una connotazione decisamente più concreta, ricordando che persino le più elevate locuzioni possono scendere… fino agli elastici delle mutande.

2 settimane fa
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Qui dal 27.09.2017 -
ri-trovarsi (comp. di ri- e trovarsi). -

1. Significato generale: Tornare a incontrarsi dopo un certo tempo o per un motivo specifico. L’accento sul prefisso ri- sottolinea l’intenzione di riprendere un contatto, un’occasione o una situazione rimasta in sospeso.

2. Significato libertino: Nel contesto degli incontri libertini, il termine assume un significato molto pratico e specifico. Ri-trovarsi diventa l’occasione per organizzare un nuovo incontro al fine di risolvere questioni lasciate in sospeso, come restituire un oggetto dimenticato, donare qualcosa non dato in precedenza, o - per i più nostalgici - completare un’esperienza lasciata a metà. Che si tratti di un accessorio intimo smarrito, di un dolcetto promesso ma non consegnato, o di un bacio rimasto in sospeso, ri-trovarsi è la soluzione perfetta.

3. Uso pratico: Spesso il ri-trovarsi è motivato da un pretesto pratico che nasconde il desiderio di rivivere il piacere del primo incontro. Può, però, anche limitarsi a una mera formalità, come restituire le chiavi della macchina o un capo di biancheria.

4. Aspetti organizzativi: Un ri-trovo ben riuscito richiede precisione logistica e spirito di adattamento, soprattutto se chi organizza nutre speranze che vadano oltre la restituzione dell’oggetto.

Esempi d’uso:

- "Ehi, hai lasciato da me il tuo reggicalze leopardato! Direi che dobbiamo ri-trovarci..."
- "Non pensavo di ri-trovarmi con lui così presto, ma mi ero scordata di dargli il cioccolatino che avevo portato per dessert."
- "Ci siamo ri-trovati per una questione di mutande dimenticate. La questione, però, è durata tre ore."

Nota di costume:
Il ri-trovarsi rappresenta anche una sorta di rito simbolico nel mondo libertino, dove l’attenzione ai dettagli e il desiderio di "chiudere il cerchio" sono quasi filosofici. Talvolta, il termine suggerisce una forma di deus ex machina per giustificare un nuovo incontro, in cui il passato è solo un piacevole pretesto e il presente è tutto da riscrivere.

2 settimane fa
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estero, Isole Falkland
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Qui dal 27.09.2017 -
questióne di feeling (locuz. sost. femm.) . -

1. Significato generale: Espressione che indica l’importanza di una sintonia o di un’intesa emotiva, fisica o mentale tra due o più persone. Resa celebre dall’omonima canzone italiana, è spesso evocata per giustificare la riuscita o il fallimento di un’interazione.

2. Significato libertino: Nel contesto libertino, la questione di feeling è l’ingrediente imprescindibile che separa un incontro memorabile da uno da dimenticare. Si tratta di quella scintilla magica, ma indefinibile, che permette a coppie e singoli di "trovare la giusta onda". Senza feeling, nessuna tecnica, prestanza fisica o lussuosa ambientazione potrà mai colmare il vuoto.

3. Da non confondere con:

- Questione di filing, che si riferisce alla gestione o presenza di peluria (es. "Mi spiace, ma il tuo filing non è proprio in linea con le mie preferenze." ). La similitudine fonetica può trarre in inganno, ma i due concetti divergono radicalmente: uno è intangibile e sublime (il feeling), l’altro è tangibile e, talvolta, pizzicante.
- Questione di peeling, spesso confusa con l’idea di un’esfoliazione necessaria per migliorare la pelle, ma che in ambito libertino può alludere a una preparazione estetica più accurata.

4. Esempi d’uso:

- "Non è scattato nulla, sai? Questione di feeling..."
- "Lei è stupenda, ma non so, manca quella questione di feeling che mi fa buttare."
- "Il feeling c’era, ma quando ho visto il filing, ho cambiato idea."

Nota di costume:
Nel mondo libertino, questione di feeling è il mantra dei raffinati e la giustificazione perfetta per evitare un incontro poco entusiasmante. Quando pronunciata, è sinonimo di tatto e diplomazia, ma cela una semplice realtà: non sempre tutto funziona, e va bene così. Del resto, come insegnano i saggi, "il feeling è come il vento: non si vede, ma si sente".

2 settimane fa
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Qui dal 27.09.2017 -
pròle (s. f.). -

1. Significato generale: Termine arcaico e poetico che indica la discendenza, i figli di un individuo o di una coppia, usato per conferire un’aura di solennità o ironia al concetto di figliolanza.

2. In ambito libertino: Designa non tanto i figli in sé, quanto il loro ruolo ingombrante e spesso problematico nell’organizzazione di incontri e attività trasgressive. La prole è l'impedimento logistico per eccellenza che trasforma serate bollenti in sessioni di cartoni animati e ninne nanne. Essere un "proletario" con discendenza al seguito significa fare della pianificazione un’arte, sfidando babysitter, nonni e orari improbabili per riconquistare un barlume di libertà.

3. Uso del termine: Studiosi di linguistica e antropologia si interrogano sul motivo per cui si preferisca il termine prole a quello più diretto e quotidiano di figli . Tra le ipotesi più accreditate:

- Il suono austero e solenne della parola prole aggiunge una venatura tragicomica al contesto libertino, elevando l'impedimento da semplice contrattempo familiare a grande sfida esistenziale.
- Prole richiama alla mente associazioni ideologiche e collettiviste (vedi proletariato ), suggerendo che la condizione di genitorialità sia una forma di schiavitù universale e condivisa.
- Infine, l'uso di prole anziché figli permette un distacco emotivo più marcato, trasformando un affettuoso "i miei bimbi" in un più ironico "la mia prole", meno carico di responsabilità emotiva.

4. Citazioni d'uso:

- "Vorremmo tanto esserci, ma la prole ci tiene in ostaggio..."
- "Non capisco come facciate a farlo con tutta quella prole, io sono esausto già al secondo figlio!"
- "La prole è come l’amore: un impedimento necessario, ma talvolta scomodo."

5. Nota filosofica:
La prole non è solo una realtà concreta, ma un simbolo della condizione umana. Per quanto si cerchi di sfuggirle (fisicamente, nei weekend, o mentalmente, mentre si risponde ai messaggi su siti libertini), essa ci ricorda che la libertà assoluta è una chimera, e che ogni piacere richiede compromessi.

6. Curiosità:
In certi contesti, la prole è diventata quasi un badge d’onore per dimostrare la capacità di "fare tutto", una versione moderna del multitasking libertino: "Sì, abbiamo tre figli, ma riusciamo comunque a venire a ogni evento. Organizzazione impeccabile."

Del resto, se i figli sono una gioia, la prole è il pretesto per diventare maestri di logistica.

2 settimane fa
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Lombardia, Lodi
Qui dal 20.04.2024 -
Ti chiamerò "Bull-Stakanovista"...
😳😳😳

2 settimane fa
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estero, Isole Falkland
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Qui dal 27.09.2017 -
fan (anglismo, s. m. e f. inv.). -

1. Significato generico: Ammiratore o sostenitore entusiasta di un personaggio pubblico, un artista o una personalità di rilievo, spesso dedito a seguirne le attività con zelo e devozione.

2. Uso specifico nel mondo libertino: Figura peculiare, a metà tra l'adoratore devoto e l'osservatore critico, che sviluppa un'ossessione quasi morbosa per un utente o personaggio noto del forum. Questo tipo di fan, come l’iconico Fabio il musicista, si distingue per:

- Seguire ogni post, commento o azione del proprio idolo (v. Bull66_ME ).
- Una propensione al silenzioso stalking virtuale, alternata a sporadiche uscite pubbliche, caratterizzate da critiche apparentemente disinteressate, ma in realtà mosse da un’incontenibile timidezza e un velato desiderio di attenzione.

3. Dinamiche comportamentali:
- Il fan timido: Ammira l’idolo in segreto, ma per mantenere una facciata di indipendenza, ne sparla regolarmente con accenni di sottile invidia.
- Il fan stratega: Trova scuse per interagire con l’idolo, fingendo interesse per questioni generali, quando in realtà cerca una risposta diretta o un briciolo di riconoscimento.
- Il fan detrattore: Trasforma la sua venerazione in critica sistematica, seguendo il principio: “Non posso essere come lui, quindi lo smonto.”

4. Esempi d’uso:
- "Fabio è sempre lì a leggere i thread di Bull66_ME, ma poi non perde occasione per criticarlo. Tipico comportamento da fan timido."
- "La sezione commenti sembra un club di fan in incognito."
- "Anche quando sparla, non riesce a smettere di parlare di lui: il fan è sempre fedele, anche nei dispetti."

5. Nota culturale:
- I fan nel mondo libertino aggiungono un tocco di teatro alle dinamiche del forum, creando intrecci narrativi che spaziano dalla venerazione al risentimento.
- La loro esistenza dimostra che anche nel regno della trasgressione c’è spazio per un pizzico di drama e gelosia, condito da quella piccante ironia che rende tutto più divertente.

6. Proverbi correlati:
- "Dietro ogni critica si nasconde un fan non corrisposto."
- "Se non hai un fan che ti odia, non sei davvero famoso."

7. Curiosità: La dualità amore/odio che caratterizza il fan nel mondo libertino è stata oggetto di studi psico-sociali (non accademici, ma di utenti dei forum), che suggeriscono come l’idolatria velata possa essere una forma di auto-espressione in un ambiente dove i confini tra pubblico e privato sono spesso labili.

2 settimane fa
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estero, Isole Falkland
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Qui dal 27.09.2017 -
orifizio (dal lat. orificium, comp. di os, oris, “bocca” e facere, “fare”; s. m.). -

1. Significato tecnico: Apertura naturale o artificiale che mette in comunicazione l’interno di un corpo o di un oggetto con l’esterno; può indicare, in contesti medici o meccanici, strutture funzionali come valvole, pori o condotti.

2. Uso nel mondo libertino: Termine spesso abusato da maschi poco avvezzi alla vera filosofia trasgressiva, che riducono l’interazione umana a una semplice ricerca di... buchi, ignorando del tutto la complessità relazionale e l’intento ludico-sensuale del mondo libertino.

3. Caratteristiche dell’utente “orificio-centrico”:
- Non distingue tra persone e strutture anatomiche, prediligendo un approccio “utilitaristico” basato sulla funzionalità dei corpi altrui.
- Ignora volutamente la comunicazione, il feeling e il gioco, limitandosi a un vocabolario che denota più un idraulico in cerca di guasti che un libertino in cerca di emozioni.
- Utilizza frasi emblematiche come:
. “Cerco un orifizio disponibile per stasera.”
. “Qualcuno ha un buco libero?”
- Rende manifesta la sua totale incapacità di cogliere l’essenza del libertinaggio, confondendolo con un catalogo di servizi idraulici.

4. Critica sociale:
- La riduzione della trasgressione a una mera “ricerca di orifizi” è oggetto di profonda derisione nei forum libertini, dove l’utente orificio-centrico diventa bersaglio di ironie e battute, come:
. “Hai sbagliato sezione, l’idraulico lo trovi nelle pagine gialle.”
. “Forse volevi Google Maps, non un sito libertino.”

5. Proverbi associati:
- “Non tutti i buchi sono fatti per te.”
- “Chi cerca solo orifizi, perde di vista il piacere vero.”
- “Non è l’orifizio che conta, ma come ci arrivi.”

6. Esempio di uso raffinato (si fa per dire): “Non cercare orifizi: cerca emozioni, persone, complicità... poi forse, forse, ti sarà concesso accedere a uno di quei tanto agognati buchi.”

7. Nota culturale:
- Il termine “orifizio” è simbolo del degrado dell’interazione umana nel contesto libertino, quando l’obiettivo primario diventa la meccanica dell’atto piuttosto che il coinvolgimento emotivo e mentale.
- Gli utenti che abusano del termine si pongono agli antipodi rispetto al vero spirito trasgressivo, trasformando un mondo di gioco, desiderio e complicità in un catalogo di anatomie senza volto.

8. Curiosità etimologica: Il termine potrebbe essere recuperato nel suo senso originario, ma ciò richiederebbe uno sforzo sovrumano da parte di chi preferisce cercare buchi piuttosto che costruire ponti... o almeno instaurare un dialogo decente.


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